domenica 8 dicembre 2024

“Schiaffo” alla Consulta, il Governo chiede proroga per Clep. Cuccurese: “I ‘colpi di Stato’ vanno di moda”

La Corte costituzionale smonta la legge Calderoli sulla “secessione dei ricchi”, dichiarando illegittimo, tra gli altri punti dello “Spacca-Italia”, anche quello relativo all’istituzione del Comitato per i livelli essenziali delle prestazioni (Clep) e il governo sedicente patriottico, ma in realtà filo-padano dei “fratelli” e dei “fratellastri” d’Italia, cosa fa? Ne prende atto? Sospende i lavori del Comitato dei saggi presieduto dal luminare Sabino Cassese in servizio permanente effettivo come ascaro prono al volere dei “lumbard”? Giammai! Ne chiede addirittura la proroga. Un vero e proprio “schiaffo” alla Consulta, pur di mettere il Parlamento dinanzi ad una situazione di fatto: Lep ad uso e consumo della locomotiva Nord ed a discapito della colonia Sud.
 
Come sempre, con estrema puntalità, è intervenuto sul tema il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, attraverso i suoi canali social, ha così commentato la notizia riporttata dall’edizione odierna del “Quotidiano del Sud”: “Un vero e proprio colpo di mano governativo per decreto contro il Mezzogiorno. In questi tempi evidentemente i “colpi di Stato” vanno di moda. Mentre in Romania nessuno mette in discussione le sentenze della Corte Costituzionale romena, che addirittura annulla le elezioni, qui in Italia il governo sfida apertamente la Consulta nonostante il ciclone della sentenza della che ha demolito la legge sull’autonomia differenziata“.




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La Corte costituzionale smonta la legge Calderoli sulla “secessione dei ricchi”, dichiarando illegittimo, tra gli altri punti dello “Spacca-Italia”, anche quello relativo all’istituzione del Comitato per i livelli essenziali delle prestazioni (Clep) e il governo sedicente patriottico, ma in realtà filo-padano dei “fratelli” e dei “fratellastri” d’Italia, cosa fa? Ne prende atto? Sospende i lavori del Comitato dei saggi presieduto dal luminare Sabino Cassese in servizio permanente effettivo come ascaro prono al volere dei “lumbard”? Giammai! Ne chiede addirittura la proroga. Un vero e proprio “schiaffo” alla Consulta, pur di mettere il Parlamento dinanzi ad una situazione di fatto: Lep ad uso e consumo della locomotiva Nord ed a discapito della colonia Sud.
 
Come sempre, con estrema puntalità, è intervenuto sul tema il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, attraverso i suoi canali social, ha così commentato la notizia riporttata dall’edizione odierna del “Quotidiano del Sud”: “Un vero e proprio colpo di mano governativo per decreto contro il Mezzogiorno. In questi tempi evidentemente i “colpi di Stato” vanno di moda. Mentre in Romania nessuno mette in discussione le sentenze della Corte Costituzionale romena, che addirittura annulla le elezioni, qui in Italia il governo sfida apertamente la Consulta nonostante il ciclone della sentenza della che ha demolito la legge sull’autonomia differenziata“.




mercoledì 4 dicembre 2024

Cuccurese: “Finisce nell’indifferenziata il regionalismo differenziato alla Calderoli”

Secessione dei ricchi e dei diritti ai danni del Sud, e non solo del Sud, colpita ed affontada, o quasi. 
E’ questo quello che emerge da una prima lettura della sentenza emessa dalla Consulta contro la legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, legge meglio conosciuta come Spacca-Italia. 

Sull’argomento è intervenuto il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, a commento di quanto riportato da “Repubblica” circa la suddetta sentenza, dai suoi canali social ha osservato: “Non esistono ‘popoli regionali’, non si possono trasferire alle regioni energia, ambiente, reti di comunicazioni, commercio estero, diritti civili e sociali, resta centrale il ruolo del Parlamento. Nessuna possibilità di trasferimento per quelle funzioni, insomma, che richiedono una capacità di coordinamento spesso sovranazionale, o che incidono sui diritti civili e sociali: e che, quindi, dovranno essere condizionate alla definizione e al finanziamento reale dei Livelli essenziali delle prestazioni. 

Che non si potranno determinare con i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm). Con buona pace della Clep“. “Il regionalismo, ecco il cuore della sentenza, – ha proseguito Cuccurese – deve essere costruito ed orientato al servizio del bene comune e della garanzia dei diritti. Dalla parte del popolo, dei cittadini, e non di chi governa. Sconfitti definitivamente Calderoli, Zaia, Fontana e la marea di sciocchezze che hanno cercato di far passare per spaccare il Paese”. 

“Finisce – ha concluso il dirigente meridionalista – nell’indifferenziata la propaganda separatista leghista il cui tentativo è del tutto bocciato!“.





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Secessione dei ricchi e dei diritti ai danni del Sud, e non solo del Sud, colpita ed affontada, o quasi. 
E’ questo quello che emerge da una prima lettura della sentenza emessa dalla Consulta contro la legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, legge meglio conosciuta come Spacca-Italia. 

Sull’argomento è intervenuto il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, a commento di quanto riportato da “Repubblica” circa la suddetta sentenza, dai suoi canali social ha osservato: “Non esistono ‘popoli regionali’, non si possono trasferire alle regioni energia, ambiente, reti di comunicazioni, commercio estero, diritti civili e sociali, resta centrale il ruolo del Parlamento. Nessuna possibilità di trasferimento per quelle funzioni, insomma, che richiedono una capacità di coordinamento spesso sovranazionale, o che incidono sui diritti civili e sociali: e che, quindi, dovranno essere condizionate alla definizione e al finanziamento reale dei Livelli essenziali delle prestazioni. 

Che non si potranno determinare con i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm). Con buona pace della Clep“. “Il regionalismo, ecco il cuore della sentenza, – ha proseguito Cuccurese – deve essere costruito ed orientato al servizio del bene comune e della garanzia dei diritti. Dalla parte del popolo, dei cittadini, e non di chi governa. Sconfitti definitivamente Calderoli, Zaia, Fontana e la marea di sciocchezze che hanno cercato di far passare per spaccare il Paese”. 

“Finisce – ha concluso il dirigente meridionalista – nell’indifferenziata la propaganda separatista leghista il cui tentativo è del tutto bocciato!“.





venerdì 29 novembre 2024

Cuccurese: “Governo Meloni, 5miliardi di tagli al Sud”

“L’inedita stagione del Sud che cresce più del Centro-Nord sta per finire: nel 2025 si torna alla ‘normalità’, dettata dal Razzismo di Stato. 
Nel Mezzogiorno, malgrado anni di passi in avanti spinti dal settore delle costruzioni, resteranno i problemi mai risolti: disoccupazione, lavoro povero e precario, scarsi servizi. Di questo bisogna ‘ringraziare’ il governo Meloni che con la manovra taglia altri 5 miliardi al Sud. Non sia mai che venga messo in discussione il predominio economico del Nord“. 

Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, a commento del Rapporto Svimez 2024.




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“L’inedita stagione del Sud che cresce più del Centro-Nord sta per finire: nel 2025 si torna alla ‘normalità’, dettata dal Razzismo di Stato. 
Nel Mezzogiorno, malgrado anni di passi in avanti spinti dal settore delle costruzioni, resteranno i problemi mai risolti: disoccupazione, lavoro povero e precario, scarsi servizi. Di questo bisogna ‘ringraziare’ il governo Meloni che con la manovra taglia altri 5 miliardi al Sud. Non sia mai che venga messo in discussione il predominio economico del Nord“. 

Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, a commento del Rapporto Svimez 2024.




venerdì 22 novembre 2024

Cuccurese: “Caos Lega, Calderoli sospende i tavoli per il regionalismo differenziato”

“Dopo la bagarre avvenuta alla Camera tre giorni fa, dopo il voto con cui è stata bocciata da governo la mozione unitaria delle opposizioni sull’autonomia differenziata, dove si chiedeva al governo di interrompere immediatamente le intese in fase di negoziazione con le regioni sulle ‘materie non lep’ e di sciogliere il Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Clep) e dove sulla questione era intervenuto in Aula il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli che a nome del governo aveva espresso parere contrario alla mozione delle opposizioni annunciando che non si fermeranno “i negoziati con le Regioni che hanno chiesto l’Autonomia”, ecco la rapida retromarcia. 

Evidentemente qualche costituzionalista deve aver chiarito ai fascio-leghisti al governo che la loro era una tattica poco men che “golpista” e così Calderoli, suo malgrado, ora sospende i tavoli con le Regioni, proprio come chiedano le opposizioni. Nella Lega ora è il caos, nel pieno dell’assedio dei governatori leghisti del Nord che dopo i flop elettorali del Carroccio rivendicano il ritorno a politiche e proposte che guardino al bacino elettorale storico della Lega, il leader Matteo Salvini deve incassare il “congelamento” dei tavoli sull’autonomia differenziata. Anche il Doge Zaia ammette che “servono approfondimenti”. 

Quindi la dura realtà per i leghisti, dopo il pronunciamento della Consulta e al di là delle sparate di Calderoli e Zaia dei giorni scorsi, è che le massicce richieste di Veneto e Lombardia non sono mai state seriamente motivate e che tutto deve necessariamente ripartire dal Parlamento, piaccia o meno ai cacicchi leghisti in caduta libera, sia di consensi che di credibilità“. 

Questo quanto dichiarato via social dal dirigente politico meridionalista Natale Cuccurese nel commentare la notizia relativa alla sospensione del tavolo delle trattative tra Governo e Regioni che avevano richiesto maggiori poteri, funzioni e risorse sulla base di una legge quadro che è stata letteralmente smontata dalla Corte costituzionale.




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“Dopo la bagarre avvenuta alla Camera tre giorni fa, dopo il voto con cui è stata bocciata da governo la mozione unitaria delle opposizioni sull’autonomia differenziata, dove si chiedeva al governo di interrompere immediatamente le intese in fase di negoziazione con le regioni sulle ‘materie non lep’ e di sciogliere il Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Clep) e dove sulla questione era intervenuto in Aula il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli che a nome del governo aveva espresso parere contrario alla mozione delle opposizioni annunciando che non si fermeranno “i negoziati con le Regioni che hanno chiesto l’Autonomia”, ecco la rapida retromarcia. 

Evidentemente qualche costituzionalista deve aver chiarito ai fascio-leghisti al governo che la loro era una tattica poco men che “golpista” e così Calderoli, suo malgrado, ora sospende i tavoli con le Regioni, proprio come chiedano le opposizioni. Nella Lega ora è il caos, nel pieno dell’assedio dei governatori leghisti del Nord che dopo i flop elettorali del Carroccio rivendicano il ritorno a politiche e proposte che guardino al bacino elettorale storico della Lega, il leader Matteo Salvini deve incassare il “congelamento” dei tavoli sull’autonomia differenziata. Anche il Doge Zaia ammette che “servono approfondimenti”. 

Quindi la dura realtà per i leghisti, dopo il pronunciamento della Consulta e al di là delle sparate di Calderoli e Zaia dei giorni scorsi, è che le massicce richieste di Veneto e Lombardia non sono mai state seriamente motivate e che tutto deve necessariamente ripartire dal Parlamento, piaccia o meno ai cacicchi leghisti in caduta libera, sia di consensi che di credibilità“. 

Questo quanto dichiarato via social dal dirigente politico meridionalista Natale Cuccurese nel commentare la notizia relativa alla sospensione del tavolo delle trattative tra Governo e Regioni che avevano richiesto maggiori poteri, funzioni e risorse sulla base di una legge quadro che è stata letteralmente smontata dalla Corte costituzionale.




lunedì 18 novembre 2024

Zaia &C gettano la maschera, vogliono la secessione ai danni del Sud

Rilevando l’incostituzionalità di ben sette punti fondamentali della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, la Corte costituzionale ha minato le fondamenta della “secessione dei ricchi” e dei “diritti” ai danni del Sud, e non solo del Sud, ma anche delle zone interne e delle periferie di un Paese già ampiamente diviso e diseguale, e il satrapo lombardo Attilio Zaia da Varese getta finalmente la maschera e minaccia: “Padania libera“. 

Sulle dichiarazioni eversive del Presidente della Regione Lombardia, che, evidentemente, non ha ancora ben digerito i rilievi della Consulta, è intervenuto tramite i suoi canali social il Presidente del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, Natale Cuccurese. 

“Sarebbe comico – ha osservato il dirigente meridionalista – sentire ripetere lo slogan storico di Bossi per la secessione dall’Italia, se non fosse tragico, visto che chi lo afferma è un presidente di Regione che, insieme al suo collega veneto, Zaia, ripeteva fino a due giorni fa che l’Autonomia differenziata non era un tentativo di secessione, non era un attentato all’unità nazionale, non era l’ennesimo scippo al Sud“. “Questa – ha proseguito Cuccurese – è l’autonomia differenziata che avevano in mente, cioè la secessione dei ricchi come da anni denunciamo“, per poi concludere: “Un progetto in larga parte incostituzionale, come ha ricordato la Corte Costituzionale, e profondamente eversivo dell’unità nazionale, fortunatamente naufragato perché strutturato in legge in modo sbagliato nei fondamentali e cialtronesco“.




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Rilevando l’incostituzionalità di ben sette punti fondamentali della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, la Corte costituzionale ha minato le fondamenta della “secessione dei ricchi” e dei “diritti” ai danni del Sud, e non solo del Sud, ma anche delle zone interne e delle periferie di un Paese già ampiamente diviso e diseguale, e il satrapo lombardo Attilio Zaia da Varese getta finalmente la maschera e minaccia: “Padania libera“. 

Sulle dichiarazioni eversive del Presidente della Regione Lombardia, che, evidentemente, non ha ancora ben digerito i rilievi della Consulta, è intervenuto tramite i suoi canali social il Presidente del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, Natale Cuccurese. 

“Sarebbe comico – ha osservato il dirigente meridionalista – sentire ripetere lo slogan storico di Bossi per la secessione dall’Italia, se non fosse tragico, visto che chi lo afferma è un presidente di Regione che, insieme al suo collega veneto, Zaia, ripeteva fino a due giorni fa che l’Autonomia differenziata non era un tentativo di secessione, non era un attentato all’unità nazionale, non era l’ennesimo scippo al Sud“. “Questa – ha proseguito Cuccurese – è l’autonomia differenziata che avevano in mente, cioè la secessione dei ricchi come da anni denunciamo“, per poi concludere: “Un progetto in larga parte incostituzionale, come ha ricordato la Corte Costituzionale, e profondamente eversivo dell’unità nazionale, fortunatamente naufragato perché strutturato in legge in modo sbagliato nei fondamentali e cialtronesco“.




venerdì 15 novembre 2024

COMUNICATO STAMPA - AUTONOMIA DIFFERENZIATA ACCOLTO IL RICORSO: DECALDEROLIZZIAMO IL PAESE!

 COMUNICATO STAMPA

#Autonomiadifferenziata Dopo il ricorso presentato dalle Regioni Campania, Puglia, Toscana e Sardegna la sentenza della Corte Costituzionale è una pesante bocciatura per una legge con ben 7 norme incostituzionali, ideologicamente separatista, scritta come sempre male dal leghista Calderoli, frutto di un baratto scellerato tra Lega e Fratelli d’Italia per ottenere il premierato e che ora, a bocciatura avvenuta, potrebbe avere, come auspichiamo, ripercussioni sulla tenuta della compagine governativa.

Non era una legge per l’autonomia delle Regioni come previsto dalla Costituzione e come sproloquiavano i cacicchi leghisti Zaia e Fontana, ma un progetto per affossare il Mezzogiorno e spaccare definitivamente l’Italia, così come dichiara da sempre la Lega, addirittura per statuto.
Smascherati così anche i deliri degli apensanti leghisti del Sud, a eterna infamia di questi politicanti a servizio dei razzisti separatisti del Nord, complici per un piatto di lenticchie.

La Corte ha confermato quanto come Partito del Sud da anni avevamo denunciato: evidenti profili di incostituzionalità, il rischio di trasferire intere materie senza giustificazioni né risorse adeguate, in una visione punitiva di un Mezzogiorno già affossato da un trentennio di minori trasferimenti, con LEP mai definiti e che ha portato il Sud allo Stato di prostrazione attuale.

È una vittoria per chi crede in un’autonomia giusta che permetta ai territori di rifiorire una volta liberi da eccessi di burocrazia, ma che non alimenti disuguaglianze e rispetti i principi costituzionali a partire da quello della solidarietà e perequazione.

Resta inteso che attendiamo la decisione della Cassazione sul Referendum abrogativo per cui abbiamo raccolto come Comitato per il Referendum più di 1.300.000 firme di cittadini italiani da Sud a Nord, nell’auspicio che sia ammesso.
Come sempre come Partito del Sud continueremo a vigilare e informare su questa vicenda.

Natale Cuccurese
Presidente del Partito del Sud a nome del Consiglio Direttivo Nazionale

15 novembre 2024




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 COMUNICATO STAMPA

#Autonomiadifferenziata Dopo il ricorso presentato dalle Regioni Campania, Puglia, Toscana e Sardegna la sentenza della Corte Costituzionale è una pesante bocciatura per una legge con ben 7 norme incostituzionali, ideologicamente separatista, scritta come sempre male dal leghista Calderoli, frutto di un baratto scellerato tra Lega e Fratelli d’Italia per ottenere il premierato e che ora, a bocciatura avvenuta, potrebbe avere, come auspichiamo, ripercussioni sulla tenuta della compagine governativa.

Non era una legge per l’autonomia delle Regioni come previsto dalla Costituzione e come sproloquiavano i cacicchi leghisti Zaia e Fontana, ma un progetto per affossare il Mezzogiorno e spaccare definitivamente l’Italia, così come dichiara da sempre la Lega, addirittura per statuto.
Smascherati così anche i deliri degli apensanti leghisti del Sud, a eterna infamia di questi politicanti a servizio dei razzisti separatisti del Nord, complici per un piatto di lenticchie.

La Corte ha confermato quanto come Partito del Sud da anni avevamo denunciato: evidenti profili di incostituzionalità, il rischio di trasferire intere materie senza giustificazioni né risorse adeguate, in una visione punitiva di un Mezzogiorno già affossato da un trentennio di minori trasferimenti, con LEP mai definiti e che ha portato il Sud allo Stato di prostrazione attuale.

È una vittoria per chi crede in un’autonomia giusta che permetta ai territori di rifiorire una volta liberi da eccessi di burocrazia, ma che non alimenti disuguaglianze e rispetti i principi costituzionali a partire da quello della solidarietà e perequazione.

Resta inteso che attendiamo la decisione della Cassazione sul Referendum abrogativo per cui abbiamo raccolto come Comitato per il Referendum più di 1.300.000 firme di cittadini italiani da Sud a Nord, nell’auspicio che sia ammesso.
Come sempre come Partito del Sud continueremo a vigilare e informare su questa vicenda.

Natale Cuccurese
Presidente del Partito del Sud a nome del Consiglio Direttivo Nazionale

15 novembre 2024




lunedì 11 novembre 2024

Cuccurese: “Grazie al governo Meloni, Finis Italiae”

“Nella tabella del Sole24Ore la mappatura dei Comuni Italiani in base al grado di accessibilità ai servizi essenziali (scuola, istruzione e mobilità). Un problema che non riguarda solo il Sud, ma anche, seppur in misura minore, anche alcune aree interne del Nord, a partire dai comuni montani. Come si può capire l’autonomia differenziata esaspererà e accentuerà ancora di più le disuguaglianze, tra nord e sud, ma anche tra città e periferie e fra piccoli e grandi comuni. Intanto la CLEP (commissione per la determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni), presieduta dal protoleghista Cassese, da quel che è dato sapere lavora, nel massimo riserbo, non per tentare di superare e compensare diversità e sperequazioni ma per accentuarle, soprattutto fra Nord e Sud. 

Un comportamento che accelererà la dissoluzione del Paese come da desiderata leghista“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese. Insomma, un vero e proprio progetto eversivo dello spirito e della lettera del patto costituzionale di unità formale e sostanziale del Paese incentrato sui principi di uguaglianza, equità e solidarietà, rovesciati nel loro esatto opposto: diseguaglianza, iniquità ed egoismo. La controrivoluzione etno-liberista in salsa leghista, fratello-forza-italiota, e non solo leghista e fratello-forza-italiota, avanza a discapito del Sud, delle zone interne e delle periferie. Chi la fermerà?



tabella dal @Sole24ore





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“Nella tabella del Sole24Ore la mappatura dei Comuni Italiani in base al grado di accessibilità ai servizi essenziali (scuola, istruzione e mobilità). Un problema che non riguarda solo il Sud, ma anche, seppur in misura minore, anche alcune aree interne del Nord, a partire dai comuni montani. Come si può capire l’autonomia differenziata esaspererà e accentuerà ancora di più le disuguaglianze, tra nord e sud, ma anche tra città e periferie e fra piccoli e grandi comuni. Intanto la CLEP (commissione per la determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni), presieduta dal protoleghista Cassese, da quel che è dato sapere lavora, nel massimo riserbo, non per tentare di superare e compensare diversità e sperequazioni ma per accentuarle, soprattutto fra Nord e Sud. 

Un comportamento che accelererà la dissoluzione del Paese come da desiderata leghista“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese. Insomma, un vero e proprio progetto eversivo dello spirito e della lettera del patto costituzionale di unità formale e sostanziale del Paese incentrato sui principi di uguaglianza, equità e solidarietà, rovesciati nel loro esatto opposto: diseguaglianza, iniquità ed egoismo. La controrivoluzione etno-liberista in salsa leghista, fratello-forza-italiota, e non solo leghista e fratello-forza-italiota, avanza a discapito del Sud, delle zone interne e delle periferie. Chi la fermerà?



tabella dal @Sole24ore





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martedì 5 novembre 2024

Cuccurese: “Trend demografico, il Nord sopravvive sulle spalle del Sud. L’Italia è finita. Andate (se possibile) in Pace”

“In sei anni, dal 2019 al 2024, il Mezzogiorno ha perso 330mila giovani (tra i 18 e 34 anni). Molti di questi (122.000 circa) si sono trasferiti al Nord, gli altri (più lungimiranti) all’estero. È un fallimento, evidente per chi ha ancora due neuroni funzionanti, delle teorie politiche ed economiche portate avanti soprattutto nell’ultimo trentennio dai politicanti al potere ed ispirate alle idiozie bocconiane della ‘Locomotiva’. Ora a dare il colpo di grazia all’unità (formale) del paese arriva l’Autonomia differenziata grazie al “si salvi chi può” di leghisti e Fratelli di (mezza) Italia“. 

Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, a commento di un articolo del Sole 24 Ore sul trend demografico italiano su base territoriale. Insomma, sempre e solo di più al Nord e sempre e solo di meno al Sud: un mix micidiale di dialettica classista e razzista su base sociale e territoriale, la cui “intersezionalità” ancora oggi fatica ad essere riconosciuta persino dalle forze della sinistra sociale e radicale. Risultato? Sud discriminato e desertificato e sistema-Paese in frantumi.




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“In sei anni, dal 2019 al 2024, il Mezzogiorno ha perso 330mila giovani (tra i 18 e 34 anni). Molti di questi (122.000 circa) si sono trasferiti al Nord, gli altri (più lungimiranti) all’estero. È un fallimento, evidente per chi ha ancora due neuroni funzionanti, delle teorie politiche ed economiche portate avanti soprattutto nell’ultimo trentennio dai politicanti al potere ed ispirate alle idiozie bocconiane della ‘Locomotiva’. Ora a dare il colpo di grazia all’unità (formale) del paese arriva l’Autonomia differenziata grazie al “si salvi chi può” di leghisti e Fratelli di (mezza) Italia“. 

Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, a commento di un articolo del Sole 24 Ore sul trend demografico italiano su base territoriale. Insomma, sempre e solo di più al Nord e sempre e solo di meno al Sud: un mix micidiale di dialettica classista e razzista su base sociale e territoriale, la cui “intersezionalità” ancora oggi fatica ad essere riconosciuta persino dalle forze della sinistra sociale e radicale. Risultato? Sud discriminato e desertificato e sistema-Paese in frantumi.




domenica 27 ottobre 2024

Cuccurese: “Occhiuto ‘teme’ quello che il Partito del Sud auspica, il ‘cappotto’ allo Spacca-Italia. Governo in bilico?”

L’Autonomia differenziata spacca sicuramente l’Italia, ma forse spacca anche la maggioranza di Governo se FI e Tajani finalmente daranno concretezza alle consuete chiacchiere a vuoto. Visto quanto dichiarato da Occhiuto si capiscono meglio anche gli attacchi portati negli ultimi mesi dai leghisti al Referendum abrogativo“. Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, Natale Cuccurese, a commento delle dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. “Spero – ha detto Occhiuto – non si faccia il referendum, perché temo molto i suoi esiti. In Calabria la consultazione finirebbe 90 a 10 contro l’autonomia: lo stesso risultato si avrebbe in tante altre Regioni del Sud. E quel 90% di elettori che voterebbe contro l’autonomia non sono solo elettori di centrosinistra, sono anche tanti elettori di centrodestra che noi non possiamo abbandonare”.


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese




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L’Autonomia differenziata spacca sicuramente l’Italia, ma forse spacca anche la maggioranza di Governo se FI e Tajani finalmente daranno concretezza alle consuete chiacchiere a vuoto. Visto quanto dichiarato da Occhiuto si capiscono meglio anche gli attacchi portati negli ultimi mesi dai leghisti al Referendum abrogativo“. Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, Natale Cuccurese, a commento delle dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. “Spero – ha detto Occhiuto – non si faccia il referendum, perché temo molto i suoi esiti. In Calabria la consultazione finirebbe 90 a 10 contro l’autonomia: lo stesso risultato si avrebbe in tante altre Regioni del Sud. E quel 90% di elettori che voterebbe contro l’autonomia non sono solo elettori di centrosinistra, sono anche tanti elettori di centrodestra che noi non possiamo abbandonare”.


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese




mercoledì 23 ottobre 2024

Cuccurese: “Il Governo della famiglia (la loro) taglia gli asili nido al Sud”

In attesa che la manovra arrivi in Parlamento, si scopre la previsione “nascosta” dal governo più antimeridionale della storia, in un allegato al Piano strutturale di bilancio, di tagli agli asili nido al Sud. In una tabella del Psb viene scritto nero su bianco che “il diritto all’asilo nido non sarà più del 33% a livello regionale ma scenderà al 15%” contraddicendo la legge di bilancio 2022, che fissava proprio al 33% su base locale la disponibilità di posti con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri territoriali. Cioè Il governo ha deciso che non vale più per tutti il diritto (LEP) al il 33% di posti in asilo nido rispetto al numero di bambini piccoli.

A livello regionale basta il 15%. Al Sud così non c’è più il diritto ed il modo di raggiungere la media nazionale. Il governo fa così cassa sui bambini del Mezzogiorno: nel 2027 sarebbe dovuto arrivare un miliardo agli enti locali per attivare i servizi. Ma quelle risorse saranno ora tagliate, smantellando l’unico Lep che dal governo Draghi era stato definito e finanziato e adesso sarà molto più facile approvare nuovi livelli essenziali delle prestazioni meno ambiziosi e sottofinanziati. Con questa scelta (come sempre miserabile e indegna di un paese civile) si apre la strada alla legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, visto che si priva il Sud di uno dei pochi Lep definiti e garantiti. Ma sappiamo bene che questo procedere, classico del Razzismo di Stato, è proprio l’obiettivo della Lega, con la complicità dei sedicenti “patrioti” e dei moderati. Come tutti i cittadini anche i bambini del Sud, come già dimostrato un mese fa dalla vicenda dei vaccini salvavita contro la bronchiolite, sono per questi novelli Erode di serie B“. Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese sulla questione relativa ai nuovi scippi degli asili nido al Sud. 




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In attesa che la manovra arrivi in Parlamento, si scopre la previsione “nascosta” dal governo più antimeridionale della storia, in un allegato al Piano strutturale di bilancio, di tagli agli asili nido al Sud. In una tabella del Psb viene scritto nero su bianco che “il diritto all’asilo nido non sarà più del 33% a livello regionale ma scenderà al 15%” contraddicendo la legge di bilancio 2022, che fissava proprio al 33% su base locale la disponibilità di posti con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri territoriali. Cioè Il governo ha deciso che non vale più per tutti il diritto (LEP) al il 33% di posti in asilo nido rispetto al numero di bambini piccoli.

A livello regionale basta il 15%. Al Sud così non c’è più il diritto ed il modo di raggiungere la media nazionale. Il governo fa così cassa sui bambini del Mezzogiorno: nel 2027 sarebbe dovuto arrivare un miliardo agli enti locali per attivare i servizi. Ma quelle risorse saranno ora tagliate, smantellando l’unico Lep che dal governo Draghi era stato definito e finanziato e adesso sarà molto più facile approvare nuovi livelli essenziali delle prestazioni meno ambiziosi e sottofinanziati. Con questa scelta (come sempre miserabile e indegna di un paese civile) si apre la strada alla legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, visto che si priva il Sud di uno dei pochi Lep definiti e garantiti. Ma sappiamo bene che questo procedere, classico del Razzismo di Stato, è proprio l’obiettivo della Lega, con la complicità dei sedicenti “patrioti” e dei moderati. Come tutti i cittadini anche i bambini del Sud, come già dimostrato un mese fa dalla vicenda dei vaccini salvavita contro la bronchiolite, sono per questi novelli Erode di serie B“. Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese sulla questione relativa ai nuovi scippi degli asili nido al Sud. 




 
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