domenica 17 marzo 2024

Napoli oltre 5.000 persone in marcia per dire NO.

Di Antonio Luongo 


NO all'Autonomia Differenziata! 

NO alla SECESSIONE DEI RICCHI che garantisce al Nord mani libere nella gestione economica a danno delle regioni meridionali! 

NO a un progetto che mina l'unità dell'Italia per sempre e che usa i cittadini come merce di scambio per i giochi di potere tra Salvini e Meloni. 

NO a una politica che fa della diseguaglianza e del #colonialismo interno la sua stella polare, e che tratta poveri e persone in difficoltà come incidenti di percorso da ignorare con arroganza. 

Il Partito del Sud c'era e ci sarà sempre per combattere questa deriva. 
Il nostro impegno per sanare la atavica Questione Meridionale e ridare spinta a un pensiero da sinistra sia da ispirazione per un fronte progressista unito! 
Ritroviamo energie ripartendo da idee e ideali. 

NON C’È PIÙ TEMPO!





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Di Antonio Luongo 


NO all'Autonomia Differenziata! 

NO alla SECESSIONE DEI RICCHI che garantisce al Nord mani libere nella gestione economica a danno delle regioni meridionali! 

NO a un progetto che mina l'unità dell'Italia per sempre e che usa i cittadini come merce di scambio per i giochi di potere tra Salvini e Meloni. 

NO a una politica che fa della diseguaglianza e del #colonialismo interno la sua stella polare, e che tratta poveri e persone in difficoltà come incidenti di percorso da ignorare con arroganza. 

Il Partito del Sud c'era e ci sarà sempre per combattere questa deriva. 
Il nostro impegno per sanare la atavica Questione Meridionale e ridare spinta a un pensiero da sinistra sia da ispirazione per un fronte progressista unito! 
Ritroviamo energie ripartendo da idee e ideali. 

NON C’È PIÙ TEMPO!





PdS, Cuccurese: “In piazza contro lo Spacca-Italia, un progetto eversivo della solidarietà nazionale”

 Il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti sostiene e partecipa alla manifestazione contro l’Autonomia differenziata del 16 marzo a Napoli convocata dal Coordinamento Campano e dal Tavolo Nazionale NOAD. Il Ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata uccide il Sud e spacca l’Italia. Pur di favorire esclusivamente la deragliante locomotiva delle regioni padane, Il governo italiano, da sempre all’inseguimento di folli teoremi economici ad esclusivo vantaggio del Nord, non solo continua a non investire nel Mezzogiorno, ma ora vorrebbe addirittura dividere il Paese. Enormi i rischi per la tenuta democratica e territoriale conseguenti al “Ddl Calderoli”, che segna, di fatto, la secessione delle Regioni ricche dal resto del Paese. Avremo così effetti disastrosi non soltanto per il Sud, definitivamente condannato ad una condizione insostenibile di divari e disuguaglianze, ma per l’intero Paese, con conseguente rottura della coesione sociale e territoriale, fino ad arrivare alla modifica dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione con rottura del patto di cittadinanza, grazie all’osceno scambio fra gli oligarchi di governo: Autonomia Differenziata in cambio del Premierato. La fine della Repubblica nata dalla Resistenza e dell’unità, anche formale, del Paese. Inutile dire che l’ennesima sottrazione di risorse ad un Mezzogiorno già boccheggiante e da almeno un ventennio sottoposto a scippi di ogni tipo potrebbe avere come effetto la prossima balcanizzazione del Paese. Come si ripete da tempo l’Autonomia differenziata è infatti eversiva dell’unità nazionale. Mentre avanza la crisi economica ed il Mezzogiorno, ma non solo, è già una polveriera, appare sempre più evidente come nel Paese vi sia la necessità di una unione di forze realmente popolari che rimettano la questione sociale, dell’uguaglianza e dei diritti, del lavoro, della pace e del welfare al centro dell’agenda politica nazionale. Ribadiamo pertanto la necessità di una non più procrastinabile costituzione di un soggetto politico unitario di Sinistra, che si batta per costruire l’alternativa antiliberista, ambientalista, pacifista, femminista, antifascista e meridionalista che cooperi per formare un fronte popolare utile ad opporsi subito e con forza alle destre avanzanti“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese in occasione della manifestazione nazionale contro lo “Spacca-Italia” tenutasi ieri pomeriggio a Napoli.

Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese



















 





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 Il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti sostiene e partecipa alla manifestazione contro l’Autonomia differenziata del 16 marzo a Napoli convocata dal Coordinamento Campano e dal Tavolo Nazionale NOAD. Il Ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata uccide il Sud e spacca l’Italia. Pur di favorire esclusivamente la deragliante locomotiva delle regioni padane, Il governo italiano, da sempre all’inseguimento di folli teoremi economici ad esclusivo vantaggio del Nord, non solo continua a non investire nel Mezzogiorno, ma ora vorrebbe addirittura dividere il Paese. Enormi i rischi per la tenuta democratica e territoriale conseguenti al “Ddl Calderoli”, che segna, di fatto, la secessione delle Regioni ricche dal resto del Paese. Avremo così effetti disastrosi non soltanto per il Sud, definitivamente condannato ad una condizione insostenibile di divari e disuguaglianze, ma per l’intero Paese, con conseguente rottura della coesione sociale e territoriale, fino ad arrivare alla modifica dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione con rottura del patto di cittadinanza, grazie all’osceno scambio fra gli oligarchi di governo: Autonomia Differenziata in cambio del Premierato. La fine della Repubblica nata dalla Resistenza e dell’unità, anche formale, del Paese. Inutile dire che l’ennesima sottrazione di risorse ad un Mezzogiorno già boccheggiante e da almeno un ventennio sottoposto a scippi di ogni tipo potrebbe avere come effetto la prossima balcanizzazione del Paese. Come si ripete da tempo l’Autonomia differenziata è infatti eversiva dell’unità nazionale. Mentre avanza la crisi economica ed il Mezzogiorno, ma non solo, è già una polveriera, appare sempre più evidente come nel Paese vi sia la necessità di una unione di forze realmente popolari che rimettano la questione sociale, dell’uguaglianza e dei diritti, del lavoro, della pace e del welfare al centro dell’agenda politica nazionale. Ribadiamo pertanto la necessità di una non più procrastinabile costituzione di un soggetto politico unitario di Sinistra, che si batta per costruire l’alternativa antiliberista, ambientalista, pacifista, femminista, antifascista e meridionalista che cooperi per formare un fronte popolare utile ad opporsi subito e con forza alle destre avanzanti“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese in occasione della manifestazione nazionale contro lo “Spacca-Italia” tenutasi ieri pomeriggio a Napoli.

Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese



















 





mercoledì 13 marzo 2024

IL 16 MARZO IN PIAZZA CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: DECALDEROLIZZIAMO IL PAESE

 



COMUNICATO STAMPA

Il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti sostiene e partecipa alla manifestazione contro l’Autonomia differenziata del 16 marzo a Napoli convocata dal Coordinamento Campano e dal Tavolo Nazionale NOAD. Il Ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata uccide il Sud e spacca l’Italia.

Pur di favorire esclusivamente la deragliante locomotiva delle regioni padane, Il governo italiano, da sempre all'inseguimento di folli teoremi economici ad esclusivo vantaggio del Nord, non solo continua a non investire nel Mezzogiorno, ma ora vorrebbe addirittura dividere il Paese.

Enormi i rischi per la tenuta democratica e territoriale conseguenti al “Ddl Calderoli”, che segna, di fatto, la secessione delle Regioni ricche dal resto del Paese. Avremo così effetti disastrosi non soltanto per il Sud, definitivamente condannato ad una condizione insostenibile di divari e disuguaglianze, ma per l’intero Paese, con conseguente rottura della coesione sociale e territoriale, fino ad arrivare alla modifica dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione con rottura del patto di cittadinanza, grazie all’osceno scambio fra gli oligarchi di governo: Autonomia Differenziata in cambio del Premierato. La fine della Repubblica nata dalla Resistenza e dell’unità, anche formale, del Paese. Inutile dire che l'ennesima sottrazione di risorse ad un Mezzogiorno già boccheggiante e da almeno un ventennio sottoposto a scippi di ogni tipo potrebbe avere come effetto la prossima balcanizzazione del Paese. Come si ripete da tempo l'Autonomia differenziata è infatti eversiva dell'unità nazionale.

Mentre avanza la crisi economica ed il Mezzogiorno, ma non solo, è già una polveriera, appare sempre più evidente come nel Paese vi sia la necessità di una unione di forze realmente popolari che rimettano la questione sociale, dell’uguaglianza e dei diritti, del lavoro, della pace e del welfare al centro dell’agenda politica nazionale. Ribadiamo pertanto la necessità di una non più procrastinabile costituzione di un soggetto politico unitario di Sinistra, che si batta per costruire l’alternativa antiliberista, ambientalista, pacifista, femminista, antifascista e meridionalista che cooperi per formare un fronte popolare utile ad opporsi subito e con forza alle destre avanzanti.

L’appuntamento è quindi per il 16 marzo a Piazza Garibaldi a Napoli dalle ore 14,30

CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE DEL PARTITO DEL SUD





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COMUNICATO STAMPA

Il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti sostiene e partecipa alla manifestazione contro l’Autonomia differenziata del 16 marzo a Napoli convocata dal Coordinamento Campano e dal Tavolo Nazionale NOAD. Il Ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata uccide il Sud e spacca l’Italia.

Pur di favorire esclusivamente la deragliante locomotiva delle regioni padane, Il governo italiano, da sempre all'inseguimento di folli teoremi economici ad esclusivo vantaggio del Nord, non solo continua a non investire nel Mezzogiorno, ma ora vorrebbe addirittura dividere il Paese.

Enormi i rischi per la tenuta democratica e territoriale conseguenti al “Ddl Calderoli”, che segna, di fatto, la secessione delle Regioni ricche dal resto del Paese. Avremo così effetti disastrosi non soltanto per il Sud, definitivamente condannato ad una condizione insostenibile di divari e disuguaglianze, ma per l’intero Paese, con conseguente rottura della coesione sociale e territoriale, fino ad arrivare alla modifica dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione con rottura del patto di cittadinanza, grazie all’osceno scambio fra gli oligarchi di governo: Autonomia Differenziata in cambio del Premierato. La fine della Repubblica nata dalla Resistenza e dell’unità, anche formale, del Paese. Inutile dire che l'ennesima sottrazione di risorse ad un Mezzogiorno già boccheggiante e da almeno un ventennio sottoposto a scippi di ogni tipo potrebbe avere come effetto la prossima balcanizzazione del Paese. Come si ripete da tempo l'Autonomia differenziata è infatti eversiva dell'unità nazionale.

Mentre avanza la crisi economica ed il Mezzogiorno, ma non solo, è già una polveriera, appare sempre più evidente come nel Paese vi sia la necessità di una unione di forze realmente popolari che rimettano la questione sociale, dell’uguaglianza e dei diritti, del lavoro, della pace e del welfare al centro dell’agenda politica nazionale. Ribadiamo pertanto la necessità di una non più procrastinabile costituzione di un soggetto politico unitario di Sinistra, che si batta per costruire l’alternativa antiliberista, ambientalista, pacifista, femminista, antifascista e meridionalista che cooperi per formare un fronte popolare utile ad opporsi subito e con forza alle destre avanzanti.

L’appuntamento è quindi per il 16 marzo a Piazza Garibaldi a Napoli dalle ore 14,30

CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE DEL PARTITO DEL SUD





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domenica 10 marzo 2024

Cuccurese: “Il taglio dell’alta velocità al Sud? Frutto del razzismo di Stato”

Il decreto PNRR del ministro (buio) Fitto (art.28) definanzia per 787 milioni gli investimenti ferroviari AV nel Sud: LINEA NAPOLI-BARI, tratte Napoli-Cancello-Frasso e Orsara-Bovino; LINEA PALERMO-CATANIA, tratte Bicocca-Catenanuova e Lercara-Xirbi-Enna. Un Paese a due velocità con servizi di serie B (ad essere buoni) nel Mezzogiorno per cittadini considerati da chi governa di serie B, una visione razzista che dura da troppo tempo“. Così, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, tramite i suoi canali social


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese








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Il decreto PNRR del ministro (buio) Fitto (art.28) definanzia per 787 milioni gli investimenti ferroviari AV nel Sud: LINEA NAPOLI-BARI, tratte Napoli-Cancello-Frasso e Orsara-Bovino; LINEA PALERMO-CATANIA, tratte Bicocca-Catenanuova e Lercara-Xirbi-Enna. Un Paese a due velocità con servizi di serie B (ad essere buoni) nel Mezzogiorno per cittadini considerati da chi governa di serie B, una visione razzista che dura da troppo tempo“. Così, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, tramite i suoi canali social


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese








giovedì 7 marzo 2024

PdS, Cuccurese: “Per il governo Meloni sempre e solo prima il Nord. Tagli di investimenti al Sud”

 La revisione del PNRR firmata da duo Fitto-Meloni taglia gli investimenti nel Mezzogiorno ANCHE in ambito ferroviario trasferendo i fondi dal Sud (spesso a binario unico) al Nord.

Mentre sul rispetto della clausola sul 40% al Sud continua il totale silenzio del governo.
Il Next Generation EU (NGEU) non aveva soltanto l’obiettivo di sostenere la ripresa degli stati membri ma anche quello di ridurre le disparità fra di essi. Il ridurre le disuguaglianze territoriali era uno dei principali obiettivi del PNRR e per questo il 40% delle risorse deve essere destinato al Sud. Invece il governo Meloni continua indefessamente a spostare fondi al Nord, nel rispetto del motto #primailnord, e non pubblica la relazione prevista per legge sul rispetto del 40% . Così che fra poco i meridionali saranno accusati di essere rimasti indietro solo per colpa loro“. Così, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, tramite i suoi canali social




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 La revisione del PNRR firmata da duo Fitto-Meloni taglia gli investimenti nel Mezzogiorno ANCHE in ambito ferroviario trasferendo i fondi dal Sud (spesso a binario unico) al Nord.

Mentre sul rispetto della clausola sul 40% al Sud continua il totale silenzio del governo.
Il Next Generation EU (NGEU) non aveva soltanto l’obiettivo di sostenere la ripresa degli stati membri ma anche quello di ridurre le disparità fra di essi. Il ridurre le disuguaglianze territoriali era uno dei principali obiettivi del PNRR e per questo il 40% delle risorse deve essere destinato al Sud. Invece il governo Meloni continua indefessamente a spostare fondi al Nord, nel rispetto del motto #primailnord, e non pubblica la relazione prevista per legge sul rispetto del 40% . Così che fra poco i meridionali saranno accusati di essere rimasti indietro solo per colpa loro“. Così, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, tramite i suoi canali social




martedì 5 marzo 2024

PdS, Cuccurese: “Calderoli offende i napoletani e non è la prima volta”



Bocciature tecniche su bocciatute tecniche per il ddl Calderoli sul regionalismo che, a dispregio della Costituzione, differenzia i diritti di cittadinanza sulla base della ricchezza dei territori e il Ministro Calderoli perde la pazienza ed offende i napoletani, abituati, a suo dire, a “chiagnere e a fottere”. 

Sul tema è intervenuto prontamente il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che ha osservato: “Sale la tensione fra Calderoli e gli esperti invitati in audizione parlamentare sul tema dell’Autonomia differenziata. Vista la mala parata di bocciature in serie sulla sua proposta Spacca-Italia, Calderoli non trova nulla di meglio da fare che offendere i napoletani. E non è la prima volta che lo fa“.
È il caso di rammentare – ha proseguito – le dichiarazioni del leghista Calderoli su Napoli ed i napoletani, nel 2006. Dichiarazioni che in troppi al Sud hanno colpevolmente dimenticato: ‘Napoli? Una fogna che va bonificata. Infestata da topi, da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano…. Qualsiasi trasferimento di risorse a questa città, che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e ingiustificato’“. 
Va riconosciuto che Calderoli – ha precisato Cuccurese – è un uomo di parola visto che il governo di cui fa parte ha tagliato, fra le altre cose, anche il Fondo perequativo infrastrutturale al Sud, e alla Campania in particolare, per girarlo come sempre in Padania a favore dei ricchi governatori leghisti“.
C’è da chiedersi – ha concluso Cuccurese – come reagiranno ora i parlamentari di FdI della Campania e del Sud. Continueranno a subire gli insulti razzisti del rancoroso padano, così da essere definitivamente bollati come “proni ascari al guinzaglio”, o avranno finalmente un sussulto di dignità?!“.

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Bocciature tecniche su bocciatute tecniche per il ddl Calderoli sul regionalismo che, a dispregio della Costituzione, differenzia i diritti di cittadinanza sulla base della ricchezza dei territori e il Ministro Calderoli perde la pazienza ed offende i napoletani, abituati, a suo dire, a “chiagnere e a fottere”. 

Sul tema è intervenuto prontamente il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che ha osservato: “Sale la tensione fra Calderoli e gli esperti invitati in audizione parlamentare sul tema dell’Autonomia differenziata. Vista la mala parata di bocciature in serie sulla sua proposta Spacca-Italia, Calderoli non trova nulla di meglio da fare che offendere i napoletani. E non è la prima volta che lo fa“.
È il caso di rammentare – ha proseguito – le dichiarazioni del leghista Calderoli su Napoli ed i napoletani, nel 2006. Dichiarazioni che in troppi al Sud hanno colpevolmente dimenticato: ‘Napoli? Una fogna che va bonificata. Infestata da topi, da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano…. Qualsiasi trasferimento di risorse a questa città, che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e ingiustificato’“. 
Va riconosciuto che Calderoli – ha precisato Cuccurese – è un uomo di parola visto che il governo di cui fa parte ha tagliato, fra le altre cose, anche il Fondo perequativo infrastrutturale al Sud, e alla Campania in particolare, per girarlo come sempre in Padania a favore dei ricchi governatori leghisti“.
C’è da chiedersi – ha concluso Cuccurese – come reagiranno ora i parlamentari di FdI della Campania e del Sud. Continueranno a subire gli insulti razzisti del rancoroso padano, così da essere definitivamente bollati come “proni ascari al guinzaglio”, o avranno finalmente un sussulto di dignità?!“.

lunedì 4 marzo 2024

PdS, Cuccurese: “Tempo pieno per bambini, Firenze batte Palermo 96 a 6. Razzismo di Stato”


Ancora solo in pochi lo sanno, ma, nel Bel Paese, la ripartizione dei “pani” e dei “pesci” tra i “fratelli d’Italia”, fuori metafora, delle risorse per finanziare i servizi che dovrebbero garantire a tutti i cittadini italiani l’accesso ai diritti alla salute, all’istruzione, alla mobilità, etc., non viene fatta, come prescriverebbe la Costituzione, sulla base del criterio di equità, dare di più a chi a di meno, don Lorenzo Milani docet. Bensì, all’opposto, sulla base della “leva di maiale” della spesa storica, che, alla stregua di un Robin Hood alla rovescia, toglie ai poveri per dare ai ricchi.

Così, ogni benedetto anno ai “fratellastri” del Sud Italia vengono assegnati circa 60miliardi di euro in meno di asili nido, scuole sicure, mense scolstiche, medici, paramedici, assistenti sociali, educatori, bus, autisti, treni ad alta velocità, autostrade, superstrade, etc., e ai “fratelli” del Nord Italia, di contro, 60miliardi in più di servizi vari. Tanto, lo si sa, su al Nord ci sono le formiche virtuose, mentre giù al Sud ci sono le cicale scioperate che campano sulle spalle delle prime. Questo lo spregevole pregiudizio antimeridionale che, ancora oggi, occulta i dati dell’operazione verità sulla ripartizione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite: un vero e proprio scippo di Stato, che, a Costituzione rovescita, il regionalismo predatorio differenziato vorrebbe cristalizzare, se non acuire ulteriormente. 

Di recente, sul tema è intervenuto il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, che, via social, nel commentare i dati pubblicati da Save the Children sugli alunni delle scuole primarie che in Italia hanno accesso alle mense e al tempo pieno, ha osservato: “In Italia (con la media del pollo) poco più di un bambino su due frequenta una mensa scolastica, perciò può avere il tempo pieno, ma con gravi differenze territoriali: ad esempio a Palermo, Siracusa e Ragusa la percentuale è del 6-8%, mentre a Firenze raggiunge il 96%“. I bambini del Sud – ha proseguito – per questo Stato contano meno e non meritano per chi governa, grazie al razzismo di Stato e cioè con tutta evidenza ad un pregiudizio antropologico, gli stessi servizi dei bambini del Centro-Nord“. “È chiaro – ha concluso Cuccurese – che uno Stato che discrimina in questo modo più di un terzo dei propri cittadini non ha un grande futuro davanti a sé“.

Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese


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Ancora solo in pochi lo sanno, ma, nel Bel Paese, la ripartizione dei “pani” e dei “pesci” tra i “fratelli d’Italia”, fuori metafora, delle risorse per finanziare i servizi che dovrebbero garantire a tutti i cittadini italiani l’accesso ai diritti alla salute, all’istruzione, alla mobilità, etc., non viene fatta, come prescriverebbe la Costituzione, sulla base del criterio di equità, dare di più a chi a di meno, don Lorenzo Milani docet. Bensì, all’opposto, sulla base della “leva di maiale” della spesa storica, che, alla stregua di un Robin Hood alla rovescia, toglie ai poveri per dare ai ricchi.

Così, ogni benedetto anno ai “fratellastri” del Sud Italia vengono assegnati circa 60miliardi di euro in meno di asili nido, scuole sicure, mense scolstiche, medici, paramedici, assistenti sociali, educatori, bus, autisti, treni ad alta velocità, autostrade, superstrade, etc., e ai “fratelli” del Nord Italia, di contro, 60miliardi in più di servizi vari. Tanto, lo si sa, su al Nord ci sono le formiche virtuose, mentre giù al Sud ci sono le cicale scioperate che campano sulle spalle delle prime. Questo lo spregevole pregiudizio antimeridionale che, ancora oggi, occulta i dati dell’operazione verità sulla ripartizione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite: un vero e proprio scippo di Stato, che, a Costituzione rovescita, il regionalismo predatorio differenziato vorrebbe cristalizzare, se non acuire ulteriormente. 

Di recente, sul tema è intervenuto il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, che, via social, nel commentare i dati pubblicati da Save the Children sugli alunni delle scuole primarie che in Italia hanno accesso alle mense e al tempo pieno, ha osservato: “In Italia (con la media del pollo) poco più di un bambino su due frequenta una mensa scolastica, perciò può avere il tempo pieno, ma con gravi differenze territoriali: ad esempio a Palermo, Siracusa e Ragusa la percentuale è del 6-8%, mentre a Firenze raggiunge il 96%“. I bambini del Sud – ha proseguito – per questo Stato contano meno e non meritano per chi governa, grazie al razzismo di Stato e cioè con tutta evidenza ad un pregiudizio antropologico, gli stessi servizi dei bambini del Centro-Nord“. “È chiaro – ha concluso Cuccurese – che uno Stato che discrimina in questo modo più di un terzo dei propri cittadini non ha un grande futuro davanti a sé“.

Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese


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domenica 3 marzo 2024

PdS, Cuccurese: “L’Abruzzo non si faccia prendere in giro dai Fratelli di mezza Italia. Mandiamoli a casa!”

A pochi giorni dalle elezioni in Abruzzo il destracentro dopo la perdita della Sardegna è terrorizzato e temendo di perdere anche le elezioni in Abruzzo inizia a promettere di tutto e di più, come sempre mentendo spudoratamente. La ridicola fake di oggi è il finanziamento con 720 milioni di euro della linea ferroviaria Roma-Pescara. Peccato che i “meloniani” non dicano che quei fondi già erano stanziati nel PNRR del precedente governo e che proprio il governo Meloni a trazione nordista li ha tolti per quella tratta nel luglio scorso, per spostare ogni euro al Nord. Adesso dopo che il popolo del Mezzogiorno ormai ha capito chi sono, fra Autonomia differenziata, promesse non mantenute, truffa del Pnrr, manganellate, ZES unica per il Sud e distrazione di ogni genere di fondi, annunciano di rimetterli perchè, solo ora, ‘l’opera è startegica’. Evidentemente strategica per raccattare voti dai creduloni. C’è da scommettere infatti che finite le elezioni l’annuncio, perchè solo di questo si tratta, verrà subito dimenticato. La Sardegna ha dimostrato che cambiare si può. Mandiamoli a casa!“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, uno dei maggiori esponenti del meridionalismo progressista, da decenni impegnato per il riscatto del Mezzogiorno nell’ottica dell’unificazione sostanziale, e non meramente formale, delle storiche due Italie. 


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese




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A pochi giorni dalle elezioni in Abruzzo il destracentro dopo la perdita della Sardegna è terrorizzato e temendo di perdere anche le elezioni in Abruzzo inizia a promettere di tutto e di più, come sempre mentendo spudoratamente. La ridicola fake di oggi è il finanziamento con 720 milioni di euro della linea ferroviaria Roma-Pescara. Peccato che i “meloniani” non dicano che quei fondi già erano stanziati nel PNRR del precedente governo e che proprio il governo Meloni a trazione nordista li ha tolti per quella tratta nel luglio scorso, per spostare ogni euro al Nord. Adesso dopo che il popolo del Mezzogiorno ormai ha capito chi sono, fra Autonomia differenziata, promesse non mantenute, truffa del Pnrr, manganellate, ZES unica per il Sud e distrazione di ogni genere di fondi, annunciano di rimetterli perchè, solo ora, ‘l’opera è startegica’. Evidentemente strategica per raccattare voti dai creduloni. C’è da scommettere infatti che finite le elezioni l’annuncio, perchè solo di questo si tratta, verrà subito dimenticato. La Sardegna ha dimostrato che cambiare si può. Mandiamoli a casa!“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, uno dei maggiori esponenti del meridionalismo progressista, da decenni impegnato per il riscatto del Mezzogiorno nell’ottica dell’unificazione sostanziale, e non meramente formale, delle storiche due Italie. 


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese




venerdì 1 marzo 2024

PdS, Cuccurese: “In attesa dell’autonomia differenziata, razzismo di Stato anche a scuola”

Come di recente ha confermato l’ultimo Rapporto Svimez sull’economia e la società nel Mezzogiorno, giù al Sud 80 bambini su 100 non possono frequentare il tempo pieno nelle scuole primarie a causa di strutture e servizi inadeguati e sottofinanziati. E lo Stato italiano cosa fa? Ne prende atto? Avvia una seria e rigorosa politica di cospicui investimenti finanziari per recuperare i divari Nord-Sud anche in ambito scolastico? Giammai! Infatti, mentre il governo Meloni si appresta ad approvare la legge quadro sull regionalismo differenziato, grazie al ricorso alle nuove tecnologie pensa bene anche di schedare i poveri ed i meridionali, per riservare loro trattamenti educativi differenziati. 

Sul tema è intervenuto il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, nel commentare un articolo del “manifesto” dedicato all’argomento in questione, ha osservato: “Invalsi, l’algoritmo per ‘schedare’ poveri e meridionali (cioè i cittadini di serie b). ‘Cominciano le prove in tutta Italia: una mappatura non verificabile dall’esterno, malgrado i risultati siano legati (esclusivamente) alle risorse fornite alle scuole. Si parla di inclusione ma in realtà si stanno progettando trattamenti differenziati progettati per gruppi di studenti scelti dalle macchine e non dal giudizio dei docenti che anzi vengono condizionati da un falso senso di controllo quando si tratta, invece, di situazioni complesse‘”.

In attesa dell’autonomia differenziata, – ha concluso Cuccurese – razzismo di Stato anche a scuola“.


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese 



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Come di recente ha confermato l’ultimo Rapporto Svimez sull’economia e la società nel Mezzogiorno, giù al Sud 80 bambini su 100 non possono frequentare il tempo pieno nelle scuole primarie a causa di strutture e servizi inadeguati e sottofinanziati. E lo Stato italiano cosa fa? Ne prende atto? Avvia una seria e rigorosa politica di cospicui investimenti finanziari per recuperare i divari Nord-Sud anche in ambito scolastico? Giammai! Infatti, mentre il governo Meloni si appresta ad approvare la legge quadro sull regionalismo differenziato, grazie al ricorso alle nuove tecnologie pensa bene anche di schedare i poveri ed i meridionali, per riservare loro trattamenti educativi differenziati. 

Sul tema è intervenuto il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, nel commentare un articolo del “manifesto” dedicato all’argomento in questione, ha osservato: “Invalsi, l’algoritmo per ‘schedare’ poveri e meridionali (cioè i cittadini di serie b). ‘Cominciano le prove in tutta Italia: una mappatura non verificabile dall’esterno, malgrado i risultati siano legati (esclusivamente) alle risorse fornite alle scuole. Si parla di inclusione ma in realtà si stanno progettando trattamenti differenziati progettati per gruppi di studenti scelti dalle macchine e non dal giudizio dei docenti che anzi vengono condizionati da un falso senso di controllo quando si tratta, invece, di situazioni complesse‘”.

In attesa dell’autonomia differenziata, – ha concluso Cuccurese – razzismo di Stato anche a scuola“.


Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese 



domenica 25 febbraio 2024

PdS, Cuccurese: “Razzismo di Stato, Meloni critica le sagre di De Luca e dimentica quelle di Salvini”


La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non perde occasione per sfoggiare la sua raffinata cultura istituzionale, raffinata si fa per dire, come quando, sulla base dei soliti pregiudizi antimeridionali, critica i finanziamenti delle sagre locali da parte della Regione Campania, ma si guarda bene dal fare la stessa cosa nei confronti dei finanziamenti degli eventi locali da parte delle Regioni settentrionali.

Insomma, due pesi e due misure: il bastone per gli “spreconi” del Sud e per i suoi avversari politici e la carota per i virtuosi del Nord e per i suoi alleati di governo.

Sul tema è intervenuto il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, che, tramite i suoi canali social, ha osservato: “La Meloni afferma che i Fondi Europei spesi per finanziare in Campania ‘la festa del fagiolo e della patata, la rassegna della zampogna e del caciocavallo podolico’ sono spesi male. Nulla dice la premier sugli stessi fondi spesi per sagre ad esempio al Centro-Nord (feste di cui l’alleato di governo Salvini da anni è assiduo frequentatore e consumatore), visto che la Campania non è l’unica amministrazione regionale ad assegnare risorse ad attività del genere nel novero del comparto Cultura-Turismo, dato che ci sono sagre che mandano avanti intere economie locali in estate e autunno (dati disponibili su OpenCoesione). Forse per Meloni i fondi solo se spesi al CentroNord, casomai nelle Regioni amministrate dai suoi alleati leghisti, sono spesi bene?! E perché?”

Fonte: VesuvianoNews-articolo di Salvatore Lucchese


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La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non perde occasione per sfoggiare la sua raffinata cultura istituzionale, raffinata si fa per dire, come quando, sulla base dei soliti pregiudizi antimeridionali, critica i finanziamenti delle sagre locali da parte della Regione Campania, ma si guarda bene dal fare la stessa cosa nei confronti dei finanziamenti degli eventi locali da parte delle Regioni settentrionali.

Insomma, due pesi e due misure: il bastone per gli “spreconi” del Sud e per i suoi avversari politici e la carota per i virtuosi del Nord e per i suoi alleati di governo.

Sul tema è intervenuto il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, che, tramite i suoi canali social, ha osservato: “La Meloni afferma che i Fondi Europei spesi per finanziare in Campania ‘la festa del fagiolo e della patata, la rassegna della zampogna e del caciocavallo podolico’ sono spesi male. Nulla dice la premier sugli stessi fondi spesi per sagre ad esempio al Centro-Nord (feste di cui l’alleato di governo Salvini da anni è assiduo frequentatore e consumatore), visto che la Campania non è l’unica amministrazione regionale ad assegnare risorse ad attività del genere nel novero del comparto Cultura-Turismo, dato che ci sono sagre che mandano avanti intere economie locali in estate e autunno (dati disponibili su OpenCoesione). Forse per Meloni i fondi solo se spesi al CentroNord, casomai nelle Regioni amministrate dai suoi alleati leghisti, sono spesi bene?! E perché?”

Fonte: VesuvianoNews-articolo di Salvatore Lucchese


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