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mercoledì 8 gennaio 2025
Cuccurese: “Malasanità in Calabria, il razzismo di Stato uccide”
sabato 17 agosto 2024
Cuccurese: “Risiedi al Sud? Muori prima. E’ razzismo di Stato!”
Un Paese, due aspettative di vita: 83,7 al Centro-Nord; 82,2 al Sud; 82 nelle Isole. Questo quanto certificato dallla testata on-line “youtrend” sulla base dei dati forniti dall’Istat. Un dato che da solo basterebbe a certificare il fallimento dello Stato italiano, che, a 163 anni dalla sua nascita, non ha saputo assicurare, tra le altre cose, la stessa aspettativa di vita da Nord a Sud. Ma, tanto lo si sa, secondo le solite narrazioni tossiche che perpetuano la diffusione di atavici pregiudizi antimeridionali, è sempre e solo colpa dei “terroni”. L’importante è intonare la gran cassa retorica dell’inno nazionale “Fratelli d’Italia” o quella della Repubblica “una e indivisibile” sì, ma soltanto sulla Carta, a dispregio di un Paese nei fatti sempre più duale per ricchezza pro-capite, tassi di occupazione e disoccupazione, diritto alla salute, allo studio e alla mobilità. Chiamasi questione meridionale. Una locuzione che, oramai, anche i partiti di sinistra, che hanno preso meritoriamente posizione contro il regionalismo differenziato in salsa leghista, e non solo leghista, non sanno più pronunciare, per timore di offendere la sensibilità dei “virtuosi” “nordici” relativa all’esistenza di una presunta e millantata “questione settentrionale“, che, agitata dalla Lega Nord, nel corso degli ultimi decenni, ha egemonizzato la politica interna italiana, da destra a sinistra, passando per il centro. Una vera e propria vergogna non solo politica, ma anche etica e civile, del tutto organica al nefando ed anche poco igienico paradigma etno-liberista dello “sgocciolamento“, che ora si vorrebbe istituzionalizzare tramite l’attuazione del regionalismo estrattivo e discriminatorio ai danni del Sud.
Sul gap Nord-Sud relativo all’aspettativa di vita è, invece, come sempre, prontamente intervenuto l’instancabile Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, tramite i suoi canali social, ha denunciato: “In Italia l’aspettativa di vita è di 83 anni, ma si sale a 83,7 anni nel Centro-Nord e si scende a 82,2 nel Sud e a 82 nelle Isole. Il Trentino Alto Adige è la regione dove si vive di più (84,4 anni), mentre la Campania è quella in cui si vive meno (81,5 anni). (Fonte Istat – YouTrend)“. “Nel Mezzogiorno, – ha proseguito – causa i minori trasferimenti statali e quindi fra gli altri la scarsità di assistenza medica e di welfare, si muore mediatente ben prima che al Nord“, per poi concludere: “Se non basta nemmeno questo questo per capire che non bisogna più votare per i partiti schierati per prima il Nord e che adesso vogliono rifilarci anche l’Autonomia differenziata“.
Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese
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Un Paese, due aspettative di vita: 83,7 al Centro-Nord; 82,2 al Sud; 82 nelle Isole. Questo quanto certificato dallla testata on-line “youtrend” sulla base dei dati forniti dall’Istat. Un dato che da solo basterebbe a certificare il fallimento dello Stato italiano, che, a 163 anni dalla sua nascita, non ha saputo assicurare, tra le altre cose, la stessa aspettativa di vita da Nord a Sud. Ma, tanto lo si sa, secondo le solite narrazioni tossiche che perpetuano la diffusione di atavici pregiudizi antimeridionali, è sempre e solo colpa dei “terroni”. L’importante è intonare la gran cassa retorica dell’inno nazionale “Fratelli d’Italia” o quella della Repubblica “una e indivisibile” sì, ma soltanto sulla Carta, a dispregio di un Paese nei fatti sempre più duale per ricchezza pro-capite, tassi di occupazione e disoccupazione, diritto alla salute, allo studio e alla mobilità. Chiamasi questione meridionale. Una locuzione che, oramai, anche i partiti di sinistra, che hanno preso meritoriamente posizione contro il regionalismo differenziato in salsa leghista, e non solo leghista, non sanno più pronunciare, per timore di offendere la sensibilità dei “virtuosi” “nordici” relativa all’esistenza di una presunta e millantata “questione settentrionale“, che, agitata dalla Lega Nord, nel corso degli ultimi decenni, ha egemonizzato la politica interna italiana, da destra a sinistra, passando per il centro. Una vera e propria vergogna non solo politica, ma anche etica e civile, del tutto organica al nefando ed anche poco igienico paradigma etno-liberista dello “sgocciolamento“, che ora si vorrebbe istituzionalizzare tramite l’attuazione del regionalismo estrattivo e discriminatorio ai danni del Sud.
Sul gap Nord-Sud relativo all’aspettativa di vita è, invece, come sempre, prontamente intervenuto l’instancabile Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, tramite i suoi canali social, ha denunciato: “In Italia l’aspettativa di vita è di 83 anni, ma si sale a 83,7 anni nel Centro-Nord e si scende a 82,2 nel Sud e a 82 nelle Isole. Il Trentino Alto Adige è la regione dove si vive di più (84,4 anni), mentre la Campania è quella in cui si vive meno (81,5 anni). (Fonte Istat – YouTrend)“. “Nel Mezzogiorno, – ha proseguito – causa i minori trasferimenti statali e quindi fra gli altri la scarsità di assistenza medica e di welfare, si muore mediatente ben prima che al Nord“, per poi concludere: “Se non basta nemmeno questo questo per capire che non bisogna più votare per i partiti schierati per prima il Nord e che adesso vogliono rifilarci anche l’Autonomia differenziata“.
Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese
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mercoledì 3 aprile 2024
Cuccurese: “Diritto alla salute, cittadini di serie A e serie B”
“I dati provvisori dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) confermano che ci sono due Italie. Le Regioni del Nord garantiscono più diritti e più cure ai propri cittadini, di serie A. I divari tra le regioni spiegano anche la mobilità sanitaria dei restanti cittadini, di serie B“. Così, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, a commento dei dati LEA pubblicati dal “Sole 24 Ore”.
Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese
“I dati provvisori dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) confermano che ci sono due Italie. Le Regioni del Nord garantiscono più diritti e più cure ai propri cittadini, di serie A. I divari tra le regioni spiegano anche la mobilità sanitaria dei restanti cittadini, di serie B“. Così, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, a commento dei dati LEA pubblicati dal “Sole 24 Ore”.
Fonte: VesuvianoNews - articolo di Salvatore Lucchese
martedì 20 febbraio 2024
PdSud, Cuccurese: “Sanità al colasso, autonomia differenziata colpo di grazia”
“Drammatico rapporto del governo: i livelli essenziali di assistenza sanitaria sono garantiti solo in 8 regioni su 20. In crisi la medicina di prevenzione. Tutte ragioni per togliere la tutela della salute dalle maggiori autonomie ed evitare di assestare il colpo di grazia al Servizio Sanitario Nazionale. O vale più lo “scambio di favori” fra Lega e FdimezzaItalia tra l’autonomia differenziata e il presidenzialismo? Così, anche in sanità, l’autonomia differenziata è uno schiaffo al Meridione: le Regioni del Sud saranno sempre più ‘clienti’ dei servizi prodotti da quelle del Nord. Per questo governo di “’delinquenti politici’ (cit.) viene come sempre prima il Nord“. Così, tramite i suoi canali social, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese.
Fonte: VesuvianoNews-articolo di Salvatore Lucchese
“Drammatico rapporto del governo: i livelli essenziali di assistenza sanitaria sono garantiti solo in 8 regioni su 20. In crisi la medicina di prevenzione. Tutte ragioni per togliere la tutela della salute dalle maggiori autonomie ed evitare di assestare il colpo di grazia al Servizio Sanitario Nazionale. O vale più lo “scambio di favori” fra Lega e FdimezzaItalia tra l’autonomia differenziata e il presidenzialismo? Così, anche in sanità, l’autonomia differenziata è uno schiaffo al Meridione: le Regioni del Sud saranno sempre più ‘clienti’ dei servizi prodotti da quelle del Nord. Per questo governo di “’delinquenti politici’ (cit.) viene come sempre prima il Nord“. Così, tramite i suoi canali social, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese.
Fonte: VesuvianoNews-articolo di Salvatore Lucchese
domenica 23 gennaio 2022
Manifestazione di Napoli del 21 Gennaio contro lo sfascio della Sanità in Regione Campania.
sabato 15 gennaio 2022
Disastro Sanità Campana
venerdì 15 ottobre 2021
Natale Cuccurese: “Green Pass, arma di distrazione di massa dal Pnrr e dall’autonomia differenziata”
Il clamore mediatico-politico sul Green Pass come arma di distrazione di massa dai temi strategici per la tenuta unitaria dell’intero sistema Paese: Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Legge di stabilità ed autonomia differenziata.
Questa, in estrema sintesi, la tesi del Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, sul suo profilo facebook, ha scritto: “L’Italia è tra i Paesi al mondo con la percentuale più alta di persone vaccinate, eppure da settimane si parla solo di Green Pass (unico Paese al mondo che lo ha introdotto come obbligatorio per poter lavorare) e parleremo di questo chissà ancora per quanto tempo, lasciando sempre più sullo sfondo quello di cui dovremmo parlare, visti gli interessi economici in gioco per lo sviluppo dei territori, come il PNRR o l’Autonomia differenziata collegata alla Legge di bilancio”.
Fonte: Vesuvianonews- articolo di Salvatore Lucchese
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Il clamore mediatico-politico sul Green Pass come arma di distrazione di massa dai temi strategici per la tenuta unitaria dell’intero sistema Paese: Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Legge di stabilità ed autonomia differenziata.
Questa, in estrema sintesi, la tesi del Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, sul suo profilo facebook, ha scritto: “L’Italia è tra i Paesi al mondo con la percentuale più alta di persone vaccinate, eppure da settimane si parla solo di Green Pass (unico Paese al mondo che lo ha introdotto come obbligatorio per poter lavorare) e parleremo di questo chissà ancora per quanto tempo, lasciando sempre più sullo sfondo quello di cui dovremmo parlare, visti gli interessi economici in gioco per lo sviluppo dei territori, come il PNRR o l’Autonomia differenziata collegata alla Legge di bilancio”.
Fonte: Vesuvianonews- articolo di Salvatore Lucchese
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venerdì 3 settembre 2021
Basta, predatori. Andate via - Il partito del Sud promuove e partecipa al Move Up 21 “Stop brevetti sui vaccini”-
Basta, predatori. Andate via
Basta, predatori. Andate via
domenica 21 marzo 2021
Natale Cuccurse: “Caos vaccini Lombardia. Il sovranismo regionale è fallito. E non solo in Lombardia”
Presentata dal sistema dei media acquiescenti, interessati e dominanti come un modello virtuoso di “efficienza”, “efficacia”, in realtà, nel fronteggiare l’emergenza pandemica, la “locomotiva” Lombardia mostra di fare acqua da tutte le parti: 693.917 cittadini lombardi contagiati dall’inizio della pandemia, quasi il 21% dei 3.356.331 contagiati a livello nazionale; 29.709 cittadini lombardi morti per Covid, il 28,3% dei 104.642 decessi registrati in tutta Italia per la stessa causa; somministrato soltanto il 74,8% delle dosi di vaccini anticovid-19 avute in consegna rispetto all’80,2% degli stessi vaccini somministrati a livello nazionale.
Come a questo proposito ha dichiarato il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese: “Anche oggi in Lombardia e caos vaccini!. Massima solidarietà a tutti i cittadini lombardi alle prese con la pandemia e con l’amministrazione Fontana”.
“È evidente a tutti – ha proseguito Cuccurese – che l’idea leghista e protoleghista di ‘sovranismo regionale’ che più competenze si danno alle regioni meglio è per i cittadini, alla prova dei fatti, è fallita, oltre ad essere assai pericolosa. E non solo in Lombardia”.
Fonte: Vesuvianonews-articolo di Salvatore Lucchese
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Presentata dal sistema dei media acquiescenti, interessati e dominanti come un modello virtuoso di “efficienza”, “efficacia”, in realtà, nel fronteggiare l’emergenza pandemica, la “locomotiva” Lombardia mostra di fare acqua da tutte le parti: 693.917 cittadini lombardi contagiati dall’inizio della pandemia, quasi il 21% dei 3.356.331 contagiati a livello nazionale; 29.709 cittadini lombardi morti per Covid, il 28,3% dei 104.642 decessi registrati in tutta Italia per la stessa causa; somministrato soltanto il 74,8% delle dosi di vaccini anticovid-19 avute in consegna rispetto all’80,2% degli stessi vaccini somministrati a livello nazionale.
Come a questo proposito ha dichiarato il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese: “Anche oggi in Lombardia e caos vaccini!. Massima solidarietà a tutti i cittadini lombardi alle prese con la pandemia e con l’amministrazione Fontana”.
“È evidente a tutti – ha proseguito Cuccurese – che l’idea leghista e protoleghista di ‘sovranismo regionale’ che più competenze si danno alle regioni meglio è per i cittadini, alla prova dei fatti, è fallita, oltre ad essere assai pericolosa. E non solo in Lombardia”.
Fonte: Vesuvianonews-articolo di Salvatore Lucchese
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mercoledì 10 marzo 2021
11 MARZO GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER UN VACCINO LIBERO DAI BREVETTI - Firma #NoProfitOnPandemic
IL PARTITO DEL SUD HA ADERITO ALL’INIZIATIVA INSIEME A TANTE ALTRE ASSOCIAZIONI, PARTITI, SINDACATI, MOVIMENTI ED INVITA TUTTI A FIRMARE...
Firma #NoProfitOnPandemic a questo link


11 MARZO GIORNATA IMPORTANTE PER IL NOSTRO FUTURO: ALLE 17,00 DIRETTA FACEBOOK.
Basta “schiaffi” dalle aziende farmaceutiche!
Tagliare il cappio al collo del ricatto BigFarma: OMC,
Draghi sostenga la sospensione dei brevetti dei vaccini proposta da India e Sudafrica
"Siamo di fronte all'ennesimo schiaffo da parte delle aziende farmaceutiche, "padrone" dei brevetti, e che
continuano a centellinare le dosi di vaccino, non rispettando gli impegni presi con l'Unione Europea e con i
singoli Paesi: quindi l'ennesima protesta contro AstraZeneca ci sembra persino ridicola! La soluzione c'è ed è
sotto gli occhi di tutti, liberalizzare i brevetti, per produrre tutte le dosi di vaccino necessarie a livello
mondiale, ma ci si ostina a non volerla vedere!". È quanto ha dichiarato Vittorio Agnoletto, portavoce della
Campagna Europea Diritto alla Cura. Nessun Profitto sulla Pandemia-Right2Cure
#NoprofitOnPandemic.
Nessuna risposta è arrivata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, alla lettera inviata venerdì 5 marzo
dal Comitato Italiano della Campagna, forte dell'adesione di ben 70 Organizzazioni nazionali, fra cui i sindacati e le maggiori associazioni italiane, operanti in vari settori, numero tutt'ora in crescita.
Per questo, giovedì 11 marzo, in concomitanza con la riunione del Consiglio Trips dell'OMC,
Organizzazione Mondiale del Commercio, è stata organizzata una maratona Facebook, dalle 17 alle 19 con i membri del Comitato promotore e del Comitato nazionale dalla pagina Facebook della Campagna:
Sarà questa anche l'occasione per un momento straordinario per la raccolta on line di firme per la
petizione ICE, Iniziativa Cittadini Europei, per la richiesta all'Unione Europea di una urgente azione per la modifica degli accordi commerciali per i brevetti. Occorrono infatti un milione di firme, di cui 180.000 in Italia.
"Siamo fortemente preoccupati - ha aggiunto Vittorio Agnoletto - per questa imminente scadenza di giovedì 11 marzo, con la riunione del Consiglio Trips dell'OMC che dovrà decidere sulla richiesta di moratoria
temporanea sui brevetti presentata già da ottobre da India e Sudafrica: non sappiamo, infatti, che cosa farà
il nostro Governo, a cui abbiamo chiesto di sottoscriverla e sostenerla, così come hanno già fatto ben 100
Nazioni e 400 organizzazioni a livello mondiale"
“O i brevetti, o la vita! Quindi, la moratoria è l'unica strada per spezzare definitivamente il "ricatto" di
BigFarma, perché davvero "non c'è più tempo da perdere": è necessario avere la copertura vaccinale per
tutti i popoli della terra, senza la quale non potremo liberarci dalla pandemia. "La proprietà esclusiva dei
brevetti - ha concluso Agnoletto - è in questo caso un cappio al collo che rischia di strangolarci. È necessario
"tagliarlo", la soluzione c'è, gli strumenti ci sono, basta volerli usare".
Per maggior informazioni sulla campagna e firmare la petizione: www.noprofitonpandemic.eu/it
Ufficio Stampa - Carmìna Conte - cell. 393 1377616 - Milano, 9 marzo 2021
www.noprofitonpandemic.eu/it "Diritto alla Cura, nessun profitto sulla pandemia"11 MARZO GIORNATA IMPORTANTE PER IL NOSTRO FUTURO: ALLE 17,00 DIRETTA FACEBOOK.
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IL PARTITO DEL SUD HA ADERITO ALL’INIZIATIVA INSIEME A TANTE ALTRE ASSOCIAZIONI, PARTITI, SINDACATI, MOVIMENTI ED INVITA TUTTI A FIRMARE...
Firma #NoProfitOnPandemic a questo link


11 MARZO GIORNATA IMPORTANTE PER IL NOSTRO FUTURO: ALLE 17,00 DIRETTA FACEBOOK.
Basta “schiaffi” dalle aziende farmaceutiche!
Tagliare il cappio al collo del ricatto BigFarma: OMC,
Draghi sostenga la sospensione dei brevetti dei vaccini proposta da India e Sudafrica
"Siamo di fronte all'ennesimo schiaffo da parte delle aziende farmaceutiche, "padrone" dei brevetti, e che
continuano a centellinare le dosi di vaccino, non rispettando gli impegni presi con l'Unione Europea e con i
singoli Paesi: quindi l'ennesima protesta contro AstraZeneca ci sembra persino ridicola! La soluzione c'è ed è
sotto gli occhi di tutti, liberalizzare i brevetti, per produrre tutte le dosi di vaccino necessarie a livello
mondiale, ma ci si ostina a non volerla vedere!". È quanto ha dichiarato Vittorio Agnoletto, portavoce della
Campagna Europea Diritto alla Cura. Nessun Profitto sulla Pandemia-Right2Cure
#NoprofitOnPandemic.
Nessuna risposta è arrivata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, alla lettera inviata venerdì 5 marzo
dal Comitato Italiano della Campagna, forte dell'adesione di ben 70 Organizzazioni nazionali, fra cui i sindacati e le maggiori associazioni italiane, operanti in vari settori, numero tutt'ora in crescita.
Per questo, giovedì 11 marzo, in concomitanza con la riunione del Consiglio Trips dell'OMC,
Organizzazione Mondiale del Commercio, è stata organizzata una maratona Facebook, dalle 17 alle 19 con i membri del Comitato promotore e del Comitato nazionale dalla pagina Facebook della Campagna:
Sarà questa anche l'occasione per un momento straordinario per la raccolta on line di firme per la
petizione ICE, Iniziativa Cittadini Europei, per la richiesta all'Unione Europea di una urgente azione per la modifica degli accordi commerciali per i brevetti. Occorrono infatti un milione di firme, di cui 180.000 in Italia.
"Siamo fortemente preoccupati - ha aggiunto Vittorio Agnoletto - per questa imminente scadenza di giovedì 11 marzo, con la riunione del Consiglio Trips dell'OMC che dovrà decidere sulla richiesta di moratoria
temporanea sui brevetti presentata già da ottobre da India e Sudafrica: non sappiamo, infatti, che cosa farà
il nostro Governo, a cui abbiamo chiesto di sottoscriverla e sostenerla, così come hanno già fatto ben 100
Nazioni e 400 organizzazioni a livello mondiale"
“O i brevetti, o la vita! Quindi, la moratoria è l'unica strada per spezzare definitivamente il "ricatto" di
BigFarma, perché davvero "non c'è più tempo da perdere": è necessario avere la copertura vaccinale per
tutti i popoli della terra, senza la quale non potremo liberarci dalla pandemia. "La proprietà esclusiva dei
brevetti - ha concluso Agnoletto - è in questo caso un cappio al collo che rischia di strangolarci. È necessario
"tagliarlo", la soluzione c'è, gli strumenti ci sono, basta volerli usare".
Per maggior informazioni sulla campagna e firmare la petizione: www.noprofitonpandemic.eu/it
Ufficio Stampa - Carmìna Conte - cell. 393 1377616 - Milano, 9 marzo 2021
www.noprofitonpandemic.eu/it "Diritto alla Cura, nessun profitto sulla pandemia"11 MARZO GIORNATA IMPORTANTE PER IL NOSTRO FUTURO: ALLE 17,00 DIRETTA FACEBOOK.
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sabato 6 marzo 2021
O i brevetti o la vita, vaccini per tutti
Pandemia . Il Governo italiano sostenga, presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), la proposta di India e Sudafrica di esentare dal brevetto i prodotti utilizzati per combattere la pandemia da Covid-19 e in particolare i vaccini
Al Presidente del Consiglio
Dott. Mario Draghi
p.c. Alla Presidente del Senato
On. Maria Elisabetta Alberti Casellati
p.c. Al Presidente della Camera
On. Roberto Fico
Il Comitato Nazionale per l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE)/petizione europea “Right2cure – Noprofit on pandemic” “Diritto alla Cura, nessun profitto sulla pandemia” che raccoglie 67 realtà nazionali, ritiene che sia giunto il momento di rivolgere un appello formale al nostro Governo.
Alla fine del secolo scorso, il monopolio della proprietà intellettuale nel trattamento per l’HIV ha ritardato di ben 10 anni la cura con la terapia antiretrovirale salvavita delle persone affette da HIV in Africa, America Latina e Asia rispetto a quelle che vivevano negli Stati Uniti, Unione Europea, Svizzera, Regno Unito e Giappone. Ciò ha portato a milioni di morti tra la fine degli anni ’90 e la metà degli anni 2000, fino a quando le barriere dei brevetti non sono state abolite e sono diventati disponibili i farmaci generici per il trattamento dell’HIV.
Evitiamo che lo stesso scenario di morte si riproduca con la pandemia da Covid-19. Tedros Adhanom, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha dichiarato infatti che, a metà gennaio, 40 milioni di persone erano già state vaccinate in 49 Paesi ad alto reddito, mentre nei Paesi a basso reddito, solo 25 persone avevano ricevuto un’iniezione. Ancora una volta, i Paesi cosiddetti “in via di sviluppo”, privi di tutele a garanzia dei diritti fondamentali, come quello alla salute e alla vita, devono lottare per accedere ai vaccini e ai farmaci contro un’epidemia globale, com’è quella da COVID-19.
Questo accade, perché le aziende farmaceutiche, nonostante abbiano ricevuto finanziamenti pubblici di svariati miliardi di euro, possiedono il brevetto sul prodotto finale e quindi il pieno controllo su produzione, prezzo e distribuzione dei vaccini. Ciò permette loro di non condividere la tecnologia, mantenere la proprietà intellettuale e limitare la ricerca, lo sviluppo e la fornitura di vaccini efficaci, accaparrandosi la maggior parte delle enormi ricompense finanziarie.
Se questa situazione perdurerà, 9 persone su 10 nei Paesi poveri e a basso reddito non potranno essere vaccinate quest’anno, perché Moderna, Pfizer/BioNTech e AstraZeneca, nel 2021 produrranno vaccini per appena l’1,5% della popolazione mondiale (People’s Vaccine Alliance, su Oxfam International). Possiamo ben dire che la proprietà intellettuale è il più grande ostacolo all’accesso equo, tempestivo e universale ai vaccini salvavita e, in ultima analisi, al superamento della pandemia.
In un mondo globalizzato, infatti, in assenza di una risposta realmente inclusiva, il virus continuerà a circolare e a mutare, vanificando gli sforzi economici e sociali fatti dalla popolazione mondiale nel rispettare le restrizioni implementate dai governi durante gli ultimi dodici mesi.
Ci sono però delle opzioni che permettono di superare le limitazioni del sistema dei brevetti, almeno per tutta la durata della pandemia, e che invitiamo i governi ad utilizzare. Vi chiediamo pertanto, di sostenere a livello europeo la proposta che è sul tavolo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) da diversi mesi e che chiede la sospensione temporanea del sistema dei brevetti per i prodotti Covid-19, almeno fino a quando non si sarà raggiunta l’immunità mondiale.
La proposta, presentata dall’India e dal Sudafrica all’inizio di ottobre, che non costituisce un attacco al diritto di proprietà intellettuale in quanto tale, permetterebbe a tutti i Paesi del mondo di non considerare alcune delle disposizioni sulla proprietà intellettuale stabilite nell’accordo TRIPS, senza incorrere in sanzioni.
Ad oggi oltre 100 Paesi hanno accolto o sostenuto la proposta, mentre quasi 400 organizzazioni della società civile in tutto il mondo, unitamente ad organizzazioni internazionali come l’OMS, UNAIDS, UNITAID e la Commissione africana per i diritti umani e dei popoli, esortano i governi a sostenere con urgenza la proposta di sospensione temporanea dei brevetti.
Solo un piccolo gruppo di membri dell’OMC, tra cui la Commissione Europea, anziché unirsi al movimento di solidarietà globale che chiede la deroga, ha scelto finora di non sostenere l’iniziativa.
Eppure, dovrebbe essere chiaro che, se le popolazioni non sono protette, più a lungo il virus circola tra esse, maggiore è la probabilità che si verifichino mutazioni più trasmissibili che colpiscono tutti i Paesi, compresi quelli che si oppongono alla proposta di deroga, aumentando la complessità del controllo e prolungando la pandemia.
Di fronte alla tragedia che ha colpito il mondo, è imperativo che tutti gli strumenti di prevenzione, tracciamento e monitoraggio, contenimento e trattamento siano disponibili tempestivamente.
Opporsi alla proposta di India e Sudafrica all’OMC, oltre ad essere insostenibile moralmente è semplicemente sbagliato e significa non cogliere un’opportunità unica per evitare una tragica ripetizione del passato. È in gioco il diritto alla salute di miliardi di persone.
Chiediamo quindi al Governo italiano di sostenere la proposta di India e Sud Africa per la sospensione temporanea dei brevetti e di battersi, affinché la Commissione europea faccia altrettanto.
La logica del profitto non può prevalere su quella della vita degli esseri umani. Oltre a questa iniziativa, che riveste un carattere di urgenza per affrontare una situazione specifica, segnaliamo l’importanza che il nostro Paese e l’Unione Europea lavorino per la creazione di un’azienda pubblica europea, per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di farmaci, vaccini e dispositivi medici.
Confidiamo che il Governo prenda la decisione di mettere in atto questa scelta innovativa.
Cordiali saluti
COMITATO PROMOTORE ITALIANO
Vittorio Agnoletto, Silvio Garattini, don Luigi Ciotti, Gino Strada, Raffaella Bolini, Riccardo Petrella, Maria Bonafede, Marco Bersani, Monica Di Sisto, Roberto Morea.
Invitato internazionale d’onore: Franco Cavalli, oncologo, già presidente dell’Unione Internazionale contro il Cancro, Svizzera.
ELENCO ADERENTI AL COMITATO ITALIANO AL 5 MARZO
Acea Odv
Acli
Acs
Acu, Associazione Consumatori Utenti
Agorà della Terra
Agorà degli Abitanti Della Terra
Arci – Assistenza Sociosanitaria
Associazione Amici Di Angal Onlus
Associazione Cittadini Del Mondo
Associazione Dossetti
Associazione Laudato Sì
Associazione Medici per l’ambiente
Aoi, Associazione Ong Italiane
Associazione per un’Europa dei popoli
Associazione Planet 2084 Onlus
Attac Italia
Cgil
Cipsi
Cisl
Cnca
Cobas
Comitato Nazionale per la difesa della Costituzione
Comitato Stop Ttip Udine
Cdc, Coordinamento per la democrazia costituzionale
Coi, Cooperazione odontoiatrica internazionale
Cub
Dico 32
Emergency
Fish, Federazione Italiana per il superamento dell’handicap
Forum Acqua
Forum Gorizia
Forum per il diritto alla salute
Gruppo Abele
Gruppo Pallade
Gruppo Solidarietà
Ife Italia
il manifesto
Intersos
Laboratorio Andrea Ballarò
La Sinistra Legnano in Comune
La via libera
Left
Libera
Lila Nazionale
Mdp/At.1
Medicina Democratica
Monastero del Bene Comune Verona
Oxfam
Partito del Sud
Partito della Rifondazione comunista
Partito della Sinistra Europea
Potere al Popolo
Punto Rosso
Radio Popolare
Rete per il diritto alla salute Milano e Lombardia
Reti di Pace
Sinistra Anticapitalista
Sinistra Italiana
Sia, Society For International Development
Simm, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
Sos Sanità
Transform!Italia
Uil
Un ponte per
Usb
Verdi
Fonte: Manifesto
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Pandemia . Il Governo italiano sostenga, presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), la proposta di India e Sudafrica di esentare dal brevetto i prodotti utilizzati per combattere la pandemia da Covid-19 e in particolare i vaccini
Al Presidente del Consiglio
Dott. Mario Draghi
p.c. Alla Presidente del Senato
On. Maria Elisabetta Alberti Casellati
p.c. Al Presidente della Camera
On. Roberto Fico
Il Comitato Nazionale per l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE)/petizione europea “Right2cure – Noprofit on pandemic” “Diritto alla Cura, nessun profitto sulla pandemia” che raccoglie 67 realtà nazionali, ritiene che sia giunto il momento di rivolgere un appello formale al nostro Governo.
Alla fine del secolo scorso, il monopolio della proprietà intellettuale nel trattamento per l’HIV ha ritardato di ben 10 anni la cura con la terapia antiretrovirale salvavita delle persone affette da HIV in Africa, America Latina e Asia rispetto a quelle che vivevano negli Stati Uniti, Unione Europea, Svizzera, Regno Unito e Giappone. Ciò ha portato a milioni di morti tra la fine degli anni ’90 e la metà degli anni 2000, fino a quando le barriere dei brevetti non sono state abolite e sono diventati disponibili i farmaci generici per il trattamento dell’HIV.
Evitiamo che lo stesso scenario di morte si riproduca con la pandemia da Covid-19. Tedros Adhanom, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha dichiarato infatti che, a metà gennaio, 40 milioni di persone erano già state vaccinate in 49 Paesi ad alto reddito, mentre nei Paesi a basso reddito, solo 25 persone avevano ricevuto un’iniezione. Ancora una volta, i Paesi cosiddetti “in via di sviluppo”, privi di tutele a garanzia dei diritti fondamentali, come quello alla salute e alla vita, devono lottare per accedere ai vaccini e ai farmaci contro un’epidemia globale, com’è quella da COVID-19.
Questo accade, perché le aziende farmaceutiche, nonostante abbiano ricevuto finanziamenti pubblici di svariati miliardi di euro, possiedono il brevetto sul prodotto finale e quindi il pieno controllo su produzione, prezzo e distribuzione dei vaccini. Ciò permette loro di non condividere la tecnologia, mantenere la proprietà intellettuale e limitare la ricerca, lo sviluppo e la fornitura di vaccini efficaci, accaparrandosi la maggior parte delle enormi ricompense finanziarie.
Se questa situazione perdurerà, 9 persone su 10 nei Paesi poveri e a basso reddito non potranno essere vaccinate quest’anno, perché Moderna, Pfizer/BioNTech e AstraZeneca, nel 2021 produrranno vaccini per appena l’1,5% della popolazione mondiale (People’s Vaccine Alliance, su Oxfam International). Possiamo ben dire che la proprietà intellettuale è il più grande ostacolo all’accesso equo, tempestivo e universale ai vaccini salvavita e, in ultima analisi, al superamento della pandemia.
In un mondo globalizzato, infatti, in assenza di una risposta realmente inclusiva, il virus continuerà a circolare e a mutare, vanificando gli sforzi economici e sociali fatti dalla popolazione mondiale nel rispettare le restrizioni implementate dai governi durante gli ultimi dodici mesi.
Ci sono però delle opzioni che permettono di superare le limitazioni del sistema dei brevetti, almeno per tutta la durata della pandemia, e che invitiamo i governi ad utilizzare. Vi chiediamo pertanto, di sostenere a livello europeo la proposta che è sul tavolo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) da diversi mesi e che chiede la sospensione temporanea del sistema dei brevetti per i prodotti Covid-19, almeno fino a quando non si sarà raggiunta l’immunità mondiale.
La proposta, presentata dall’India e dal Sudafrica all’inizio di ottobre, che non costituisce un attacco al diritto di proprietà intellettuale in quanto tale, permetterebbe a tutti i Paesi del mondo di non considerare alcune delle disposizioni sulla proprietà intellettuale stabilite nell’accordo TRIPS, senza incorrere in sanzioni.
Ad oggi oltre 100 Paesi hanno accolto o sostenuto la proposta, mentre quasi 400 organizzazioni della società civile in tutto il mondo, unitamente ad organizzazioni internazionali come l’OMS, UNAIDS, UNITAID e la Commissione africana per i diritti umani e dei popoli, esortano i governi a sostenere con urgenza la proposta di sospensione temporanea dei brevetti.
Solo un piccolo gruppo di membri dell’OMC, tra cui la Commissione Europea, anziché unirsi al movimento di solidarietà globale che chiede la deroga, ha scelto finora di non sostenere l’iniziativa.
Eppure, dovrebbe essere chiaro che, se le popolazioni non sono protette, più a lungo il virus circola tra esse, maggiore è la probabilità che si verifichino mutazioni più trasmissibili che colpiscono tutti i Paesi, compresi quelli che si oppongono alla proposta di deroga, aumentando la complessità del controllo e prolungando la pandemia.
Di fronte alla tragedia che ha colpito il mondo, è imperativo che tutti gli strumenti di prevenzione, tracciamento e monitoraggio, contenimento e trattamento siano disponibili tempestivamente.
Opporsi alla proposta di India e Sudafrica all’OMC, oltre ad essere insostenibile moralmente è semplicemente sbagliato e significa non cogliere un’opportunità unica per evitare una tragica ripetizione del passato. È in gioco il diritto alla salute di miliardi di persone.
Chiediamo quindi al Governo italiano di sostenere la proposta di India e Sud Africa per la sospensione temporanea dei brevetti e di battersi, affinché la Commissione europea faccia altrettanto.
La logica del profitto non può prevalere su quella della vita degli esseri umani. Oltre a questa iniziativa, che riveste un carattere di urgenza per affrontare una situazione specifica, segnaliamo l’importanza che il nostro Paese e l’Unione Europea lavorino per la creazione di un’azienda pubblica europea, per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di farmaci, vaccini e dispositivi medici.
Confidiamo che il Governo prenda la decisione di mettere in atto questa scelta innovativa.
Cordiali saluti
COMITATO PROMOTORE ITALIANO
Vittorio Agnoletto, Silvio Garattini, don Luigi Ciotti, Gino Strada, Raffaella Bolini, Riccardo Petrella, Maria Bonafede, Marco Bersani, Monica Di Sisto, Roberto Morea.
Invitato internazionale d’onore: Franco Cavalli, oncologo, già presidente dell’Unione Internazionale contro il Cancro, Svizzera.
ELENCO ADERENTI AL COMITATO ITALIANO AL 5 MARZO
Acea Odv
Acli
Acs
Acu, Associazione Consumatori Utenti
Agorà della Terra
Agorà degli Abitanti Della Terra
Arci – Assistenza Sociosanitaria
Associazione Amici Di Angal Onlus
Associazione Cittadini Del Mondo
Associazione Dossetti
Associazione Laudato Sì
Associazione Medici per l’ambiente
Aoi, Associazione Ong Italiane
Associazione per un’Europa dei popoli
Associazione Planet 2084 Onlus
Attac Italia
Cgil
Cipsi
Cisl
Cnca
Cobas
Comitato Nazionale per la difesa della Costituzione
Comitato Stop Ttip Udine
Cdc, Coordinamento per la democrazia costituzionale
Coi, Cooperazione odontoiatrica internazionale
Cub
Dico 32
Emergency
Fish, Federazione Italiana per il superamento dell’handicap
Forum Acqua
Forum Gorizia
Forum per il diritto alla salute
Gruppo Abele
Gruppo Pallade
Gruppo Solidarietà
Ife Italia
il manifesto
Intersos
Laboratorio Andrea Ballarò
La Sinistra Legnano in Comune
La via libera
Left
Libera
Lila Nazionale
Mdp/At.1
Medicina Democratica
Monastero del Bene Comune Verona
Oxfam
Partito del Sud
Partito della Rifondazione comunista
Partito della Sinistra Europea
Potere al Popolo
Punto Rosso
Radio Popolare
Rete per il diritto alla salute Milano e Lombardia
Reti di Pace
Sinistra Anticapitalista
Sinistra Italiana
Sia, Society For International Development
Simm, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
Sos Sanità
Transform!Italia
Uil
Un ponte per
Usb
Verdi
Fonte: Manifesto
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martedì 28 luglio 2015
Dopo i (solo annunciati) tagli alle tasse arrivano i tagli (concreti) alla sanità.
Dopo i pesanti tagli agli enti locali il Governo pensa di fare altrettanto con la sanità. La spending review sarà anche necessaria per reperire risorse che serviranno però, malgrado il ministro Lorenzin ( favorevole alla "razionalizzazione"...) chieda di reinvestire nel Servizio Sanitario Nazionale, anche a disinnescare la mina di un maxi-aumento di Iva e accise da oltre 16 miliardi, eredità sotto forma di clausole di salvaguardia del governo Letta e dell’ultima legge di Stabilità.
L'intervento che interesserà maggiormente i cittadini è il taglio delle prestazioni specialistiche non necessarie. Una sforbiciata poderosa a visite, esami strumentali e esami di laboratorio, oltre agli acquisti di beni e servizi e l’appropriatezza delle prescrizioni.
Il tutto senza fare parola sui circa 30 miliardi di euro già sottratti negli ultimi 5 anni ad un Sistema Sanitario Nazionale già in profonda sofferenza, soprattutto al Sud, spesso con i pronto soccorso al collasso, così come le corsie degli ospedali. Senza dimenticare la mancanza di personale e le condizioni di lavoro spesso inaccettabili per gli operatori.
Possibile che il sistema sanitario con questi tagli indiscriminati collassi rapidamente.In tal caso pagheranno come sempre i malati e i meno abbienti e c'è da essere certi che si aprirà la strada ad una rapida privatizzazione a favore dei soliti noti.
Dopo i pesanti tagli agli enti locali il Governo pensa di fare altrettanto con la sanità. La spending review sarà anche necessaria per reperire risorse che serviranno però, malgrado il ministro Lorenzin ( favorevole alla "razionalizzazione"...) chieda di reinvestire nel Servizio Sanitario Nazionale, anche a disinnescare la mina di un maxi-aumento di Iva e accise da oltre 16 miliardi, eredità sotto forma di clausole di salvaguardia del governo Letta e dell’ultima legge di Stabilità.
L'intervento che interesserà maggiormente i cittadini è il taglio delle prestazioni specialistiche non necessarie. Una sforbiciata poderosa a visite, esami strumentali e esami di laboratorio, oltre agli acquisti di beni e servizi e l’appropriatezza delle prescrizioni.
Il tutto senza fare parola sui circa 30 miliardi di euro già sottratti negli ultimi 5 anni ad un Sistema Sanitario Nazionale già in profonda sofferenza, soprattutto al Sud, spesso con i pronto soccorso al collasso, così come le corsie degli ospedali. Senza dimenticare la mancanza di personale e le condizioni di lavoro spesso inaccettabili per gli operatori.
Possibile che il sistema sanitario con questi tagli indiscriminati collassi rapidamente.In tal caso pagheranno come sempre i malati e i meno abbienti e c'è da essere certi che si aprirà la strada ad una rapida privatizzazione a favore dei soliti noti.
domenica 30 giugno 2013
LETTERA APERTA AL MINISTRO BEATRICE LORENZIN - di Antonio Marfella
Dopo l'espressa volontà di acquistare, in un piano folle ed anticostituzionale, aerei e fregate , si passa alle tasse sempre di più e di nuove, preferendo ad uno sviluppo vero una lenta devastazione del tessuto economico e sociale, poi il provvedimento sugli "incentivi alle assunzioni giovanili" che ci fa capire come i padroni del vapore, avvolti nei loro grembiulini, preferiscano ad un paese di cittadini colti ed informati uno di servi stolti ed abbruttiti, per passare infine alle improvvide dichiarazioni della lombrosiana ministro della Sanità Lorenzin che non trova di meglio che accanirsi contro i soliti meridionali brutti , sporchi e cattivi..
Ad una sola settimana dalla manifestazione sul Garigliano contro i rifiuti tossici che ha visto presente il Partito del Sud ecco la pronta risposta del governo dell'inciucio..la solita che ci viene data da 152 anni..ne terremo conto !
PdelSUD
Dopo l'espressa volontà di acquistare, in un piano folle ed anticostituzionale, aerei e fregate , si passa alle tasse sempre di più e di nuove, preferendo ad uno sviluppo vero una lenta devastazione del tessuto economico e sociale, poi il provvedimento sugli "incentivi alle assunzioni giovanili" che ci fa capire come i padroni del vapore, avvolti nei loro grembiulini, preferiscano ad un paese di cittadini colti ed informati uno di servi stolti ed abbruttiti, per passare infine alle improvvide dichiarazioni della lombrosiana ministro della Sanità Lorenzin che non trova di meglio che accanirsi contro i soliti meridionali brutti , sporchi e cattivi..
Ad una sola settimana dalla manifestazione sul Garigliano contro i rifiuti tossici che ha visto presente il Partito del Sud ecco la pronta risposta del governo dell'inciucio..la solita che ci viene data da 152 anni..ne terremo conto !
PdelSUD
giovedì 14 ottobre 2010
Il sindaco di Sezze a Gaeta contro il decreto della Polverini
http://www.youtube.com/watch?v=11nH4pju5yc
Uniti nella lotta, Sezze e Gaeta contro il decreto della Polverini.
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http://www.youtube.com/watch?v=11nH4pju5yc
Uniti nella lotta, Sezze e Gaeta contro il decreto della Polverini.
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mercoledì 13 ottobre 2010
Abbiamo già dato-dice il sindaco di Gaeta Raimondi
Oggi un altro regime vorrebbe chiudere l'ospedale di Gaeta e rudurre ai minimi termini quello di Formia. Quel corpo oggi è repubblicano e noi inneggiamo ai Granatieri di Sardegna, i quali, proteggono anche il presidente della repubblica nata dalle ceneri di quella monarchia sabauda nefasta per l'Italia e il mondo intero.
http://www.youtube.com/watch?v=Gx3nTqWp8Ys
Il dott. Sandro Bartolomeo parla della strage dei Granatieri di Sardegna avvenuta a Mola di Gaeta ( oggi Formia). Il Sindaco Raimondi contesta chi non ha partecipato alla manifestazione.
Oggi un altro regime vorrebbe chiudere l'ospedale di Gaeta e rudurre ai minimi termini quello di Formia. Quel corpo oggi è repubblicano e noi inneggiamo ai Granatieri di Sardegna, i quali, proteggono anche il presidente della repubblica nata dalle ceneri di quella monarchia sabauda nefasta per l'Italia e il mondo intero.
http://www.youtube.com/watch?v=Gx3nTqWp8Ys
Il dott. Sandro Bartolomeo parla della strage dei Granatieri di Sardegna avvenuta a Mola di Gaeta ( oggi Formia). Il Sindaco Raimondi contesta chi non ha partecipato alla manifestazione.
venerdì 3 settembre 2010
Sanità/ L'Italia spaccata in due: nord efficiente, sud catastrofico

Di Floriana Rullo
Ti rompi un femore? Sei fortunato se ti operano a Bolzano, nell'83% dei casi lo fanno entro le 48 ore. Sorte diversa invece per chi viene operato a Catanzaro. Solo il 16% dei casi è baciato dalla dea bendata e va in sala operatoria entra 3 giorni. Tutti gli altri invece aspettano. Stessa solfa tocca a chi è in procinto di partorire. In Friuli solo nel 23% dei casi i medici optano per un cesareo. Ma se si è in Campania le donne chiedono, e ottengono, di partorire chirurgicamente: il 61,88% non ha un parto naturale. Senza contare che gli errori in medicina causano più vittime degli incidenti stradali. Si stima che al giorno siano 90 i morti solo in Italia per sbagli commessi dai medici, scambi di farmaci, dosaggi errati, sviste in sala operatoria. Uno ogni 20 minuti.
All'indomani dello scandalo in sala parto a Messina e delle polemiche sull'abuso dei tagli cesarei, i riflettori vengono puntati sulle debolezze della Sanità italiana. Luci e ombre sulla disparità degli ospedali italiani. Da un nord efficiente a un sud disastroso su tutti i fronti.
I dati, forniti dal Servizio Sanitario Nazionale guidata da Ignazio Marino che con la scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha analizzato più di 500 poli sanitari del Paese, parlano chiaro e fotografano un'Italia spaccata a metà dal cancro della Sanità.
SU E GIU'- Sul podio per efficienza Toscana, Emilia e Piemonte. Seguono Umbria, Veneto, Friuli. Al fondo della classifica il Sud: Molise, Sicilia, Campania e Puglia. Fanalino di coda la Calabria. Niente screening per il cancro al seno in Sicilia (fermo al 17,5% a fronte del 98% dell'Umbria) nessuna prevenzione per il colon retto in Sardegna (solo lo 0,1% lo fa). Il paradosso è che in Lombardia l'invito arriva a tutti i residenti.
Ma i dati non si fermano qui. Raccontano delle odissee pre-ricovero che subiscono i cittadini di Lazio e Molise (non bastano 3 giorni per fare tutte le visite) contro la mezza giornata del Fiuli. O ancora di anziani abbandonati nei corridoi dei reparti per mancanza di posto in reparto. Basta considerare che in Piemonte i ricoveri potenzialmente inappropriati sono circa 90 su 10 mila residenti. E in Campania? Sono oltre 334. E poi ci sono i malati cronici come i broncopatici: a Trento se ne ricoverano 58 all'anno su 100mila. In Puglia oltre 350.
E infine le somme spese per le medicine. A Bolzano si spendono in media 149 euro per paziente. In Sicilia e Calabria il doppio. Insomma un vero divario tra nord a sud che tocca salute e tasche degli italiani.
Fonte:Affari italiani
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Di Floriana Rullo
Ti rompi un femore? Sei fortunato se ti operano a Bolzano, nell'83% dei casi lo fanno entro le 48 ore. Sorte diversa invece per chi viene operato a Catanzaro. Solo il 16% dei casi è baciato dalla dea bendata e va in sala operatoria entra 3 giorni. Tutti gli altri invece aspettano. Stessa solfa tocca a chi è in procinto di partorire. In Friuli solo nel 23% dei casi i medici optano per un cesareo. Ma se si è in Campania le donne chiedono, e ottengono, di partorire chirurgicamente: il 61,88% non ha un parto naturale. Senza contare che gli errori in medicina causano più vittime degli incidenti stradali. Si stima che al giorno siano 90 i morti solo in Italia per sbagli commessi dai medici, scambi di farmaci, dosaggi errati, sviste in sala operatoria. Uno ogni 20 minuti.
All'indomani dello scandalo in sala parto a Messina e delle polemiche sull'abuso dei tagli cesarei, i riflettori vengono puntati sulle debolezze della Sanità italiana. Luci e ombre sulla disparità degli ospedali italiani. Da un nord efficiente a un sud disastroso su tutti i fronti.
I dati, forniti dal Servizio Sanitario Nazionale guidata da Ignazio Marino che con la scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha analizzato più di 500 poli sanitari del Paese, parlano chiaro e fotografano un'Italia spaccata a metà dal cancro della Sanità.
SU E GIU'- Sul podio per efficienza Toscana, Emilia e Piemonte. Seguono Umbria, Veneto, Friuli. Al fondo della classifica il Sud: Molise, Sicilia, Campania e Puglia. Fanalino di coda la Calabria. Niente screening per il cancro al seno in Sicilia (fermo al 17,5% a fronte del 98% dell'Umbria) nessuna prevenzione per il colon retto in Sardegna (solo lo 0,1% lo fa). Il paradosso è che in Lombardia l'invito arriva a tutti i residenti.
Ma i dati non si fermano qui. Raccontano delle odissee pre-ricovero che subiscono i cittadini di Lazio e Molise (non bastano 3 giorni per fare tutte le visite) contro la mezza giornata del Fiuli. O ancora di anziani abbandonati nei corridoi dei reparti per mancanza di posto in reparto. Basta considerare che in Piemonte i ricoveri potenzialmente inappropriati sono circa 90 su 10 mila residenti. E in Campania? Sono oltre 334. E poi ci sono i malati cronici come i broncopatici: a Trento se ne ricoverano 58 all'anno su 100mila. In Puglia oltre 350.
E infine le somme spese per le medicine. A Bolzano si spendono in media 149 euro per paziente. In Sicilia e Calabria il doppio. Insomma un vero divario tra nord a sud che tocca salute e tasche degli italiani.
Fonte:Affari italiani
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