Di Natale Cuccurese*
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Il Partito del sud per tutti i sud
I sud del mondo hanno tutti in comune il medesimo destino, sono stati conquistati, sfruttati depredati e abbandonati a loro stessi. Il partito del sud è convinto che la solidarietà e l'accoglienza siano un dovere perchè ogni essere umano ha diritto a vivere una vita dignitosa

Illuminiamo il futuro dei nostri figli
Solo 6 euro per ogni 100 di spesa restano alle imprese del sud, diamo ai nostri figli la possibilità di restare nella loro terra. Sei tu a fare la scelta. COMPRA PRODOTTI DEL SUD. Prima di acquistare un prodotto guarda etichetta, scegli aziende con sede e stabilimenti nel sud Italia

martedì 28 marzo 2023
LA TRUFFA DEL PNRR (14) ”…Toti, Presidente della Liguria, si aggiunge a Fontana e Sala, anche lui è pronto a contendersi a dadi le vesti del Sud…"
Di Natale Cuccurese*
lunedì 27 marzo 2023
ELEZIONI COMUNALI DI MARANO IL PARTITO DEL SUD SOSTIENE STEFANIA FANELLI
COMUNICATO STAMPA
In occasione delle elezioni amministrative di Marano (NA)
il Partito del Sud scende in campo al fianco di Stefania Fanelli.
Il 14 e 15 maggio i cittadini del Comune di Marano saranno
chiamati a scegliere il loro Sindaco, sperando di porre fine alla triste
sequenza di scioglimenti per infiltrazioni camorristiche. Ben 4 in passato gli
episodi di collusione tra amministratori e malavitosi, come accertato più volte
dai magistrati.
Il Partito del Sud rompe quindi gli indugi, si tira fuori
dalle schermaglie e dal gioco degli accordi sottobanco delle paludi pre-elettorali,
e sceglie Stefania Fanelli.
La scelta vede il partito progressista meridionalista
schierare nomi di spessore per contribuire a rendere più forte la candidatura
di una donna, che vanta un passato di lotte per i diritti del territorio, al
fine di cambiare la storia di Marano ed eleggere la prima donna Sindaco in un Comune
dal recente passato difficile. Persone e strutture a disposizione di un
progetto.
"La nostra scelta ha un doppio valore" - ha
commentato Antonio Luongo, responsabile dell'area metropolitana del Partito – “da
una parte vogliamo incidere sul cambiamento, supportando una candidatura dal
grande valore politico come Stefania Fanelli, donna onesta, impegnata nel
sociale, per i diritti dei lavoratori e delle famiglie, con una posizione
chiara sull'acqua pubblica e sull’ambiente; dall'altra scegliamo la strada della
trasparenza e il primato delle idee: non ci interessano giochi di potere e
facciamo un passo avanti verso l'obiettivo di unire le energie progressiste, di
sinistra, a partire dal territorio. Speriamo che in tanti vogliano seguirci uscendo
così da logiche miopi e divisive, lavorando insieme e concretamente per
raggiungere traguardi comuni a difesa del territorio".
Antonio Luongo
Responsabile Città Metropolitana Napoli del Partito del Sud
COMUNICATO STAMPA
In occasione delle elezioni amministrative di Marano (NA)
il Partito del Sud scende in campo al fianco di Stefania Fanelli.
Il 14 e 15 maggio i cittadini del Comune di Marano saranno
chiamati a scegliere il loro Sindaco, sperando di porre fine alla triste
sequenza di scioglimenti per infiltrazioni camorristiche. Ben 4 in passato gli
episodi di collusione tra amministratori e malavitosi, come accertato più volte
dai magistrati.
Il Partito del Sud rompe quindi gli indugi, si tira fuori
dalle schermaglie e dal gioco degli accordi sottobanco delle paludi pre-elettorali,
e sceglie Stefania Fanelli.
La scelta vede il partito progressista meridionalista
schierare nomi di spessore per contribuire a rendere più forte la candidatura
di una donna, che vanta un passato di lotte per i diritti del territorio, al
fine di cambiare la storia di Marano ed eleggere la prima donna Sindaco in un Comune
dal recente passato difficile. Persone e strutture a disposizione di un
progetto.
"La nostra scelta ha un doppio valore" - ha
commentato Antonio Luongo, responsabile dell'area metropolitana del Partito – “da
una parte vogliamo incidere sul cambiamento, supportando una candidatura dal
grande valore politico come Stefania Fanelli, donna onesta, impegnata nel
sociale, per i diritti dei lavoratori e delle famiglie, con una posizione
chiara sull'acqua pubblica e sull’ambiente; dall'altra scegliamo la strada della
trasparenza e il primato delle idee: non ci interessano giochi di potere e
facciamo un passo avanti verso l'obiettivo di unire le energie progressiste, di
sinistra, a partire dal territorio. Speriamo che in tanti vogliano seguirci uscendo
così da logiche miopi e divisive, lavorando insieme e concretamente per
raggiungere traguardi comuni a difesa del territorio".
Antonio Luongo
Responsabile Città Metropolitana Napoli del Partito del Sud
PERCHE' E' DOVERE DI OGNI CITTADINO CONTRASTARE L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA E L' ATTACCO CHE QUESTA PORTA AI BENI COMUNI E AI DIRITTI DI CITTADINANZA SANCITI DALLA COSTITUZIONE.
giovedì 23 marzo 2023
NAPOLI. FARE COME IN FRANCIA
Di Antonio Luongo
Stamattina ho partecipato a Napoli insieme al Partito del Sud ad un presidio dinanzi al Consolato francese, indetto dall' USB Unione Sindacale Di Base , per esprimere vicinanza e solidarietà ai lavoratori francesi, impegnati nello sciopero generale contro la riforma pensionistica.
Di Antonio Luongo
Stamattina ho partecipato a Napoli insieme al Partito del Sud ad un presidio dinanzi al Consolato francese, indetto dall' USB Unione Sindacale Di Base , per esprimere vicinanza e solidarietà ai lavoratori francesi, impegnati nello sciopero generale contro la riforma pensionistica.
IL PARTITO DEL SUD CON IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO E UNIONE POPOLARE SI PRESENTA ALLE ELEZIONI COMUNALI DI VICENZA DEL 14-15 MAGGIO E SOSTIENE ANNARITA SIMONE SINDACA.
mercoledì 22 marzo 2023
Napoli Giornata mondiale dell'acqua, il Partito del Sud in piazza.
Di Silvana Fumo
22 marzo 2023, giornata mondiale dell'acqua, a Napoli in piazza Municipio si è fatto il punto della situazione con gli interventi di padre Zanotelli, della Presidente dell'ABC Napoli, del prof Lucarelli, della coordinatrice area nord S. Fanelli. Non ha potuto essere presente il Sindaco Manfredi.
Di Silvana Fumo
22 marzo 2023, giornata mondiale dell'acqua, a Napoli in piazza Municipio si è fatto il punto della situazione con gli interventi di padre Zanotelli, della Presidente dell'ABC Napoli, del prof Lucarelli, della coordinatrice area nord S. Fanelli. Non ha potuto essere presente il Sindaco Manfredi.
sabato 18 marzo 2023
17/03/2023, a Napoli il Partito del Sud - Meridionalisti Progressisti in piazza contro l'Autonomia Differenziata per la manifestazione "Uniti e Uguali!
Passano gli anni (oggi sono 162) e la situazione per il Mezzogiorno addirittura peggiora con l’approvazione della #SecessionedeiRicchi, nonostante le grandi ricchezze siano state innanzitutto create col lavoro subalterno dei meridionali, mentre la costituzione materiale dell'Italia recita sempre "prima il Nord" con addirittura ministri del governo Meloni lo dicevano fino a pochi anni fa, mentre una parte di sinistra è diventata protoleghista e non parla più di Questione meridionale …
Passano gli anni (oggi sono 162) e la situazione per il Mezzogiorno addirittura peggiora con l’approvazione della #SecessionedeiRicchi, nonostante le grandi ricchezze siano state innanzitutto create col lavoro subalterno dei meridionali, mentre la costituzione materiale dell'Italia recita sempre "prima il Nord" con addirittura ministri del governo Meloni lo dicevano fino a pochi anni fa, mentre una parte di sinistra è diventata protoleghista e non parla più di Questione meridionale …
venerdì 17 marzo 2023
È L’ORA DELLA LOTTA! NO ALL’AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA!
Lo sciagurato Disegno di Legge Calderoli sull’Autonomia Regionale Differenziata ha avuto parere positivo dalla Conferenza Stato-Regioni e sta proseguendo il suo cammino.
Dicono che questo lo vuole il “Paese”. Ma davvero c’è consenso su questo perverso provvedimento, finalizzato a spogliare ulteriormente le aree depresse e a lasciarle comunque indietro rispetto ai territori che godono di miglior salute?
Noi crediamo di no. La costruzione di un'Italia ancora più squilibrata di quanto non lo sia ora, oltre a tradursi in un ulteriore, gravissimo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro nell'insieme delle regioni meridionali, da sempre in drammatica sofferenza rispetto al resto d’Italia, si tradurrebbe in lacerazioni ovunque, anche al Nord e anche al Centro della penisola. Anche le regioni globalmente più ricche sono punteggiate di zone depresse e carenti di servizi. E anche le periferie delle grandi città del Nord sono attraversate da un degrado non molto diverso dalle periferie fatiscenti delle città meridionali.
Di fatto, con la gestione esclusivamente regionale di ben 23 fondamentali materie (che riguardano la totalità dei beni comuni, la cura dell’ambiente e i principali servizi sociali), le pressioni affaristiche si imporrebbero ovunque con ancora più facilità di adesso; e le privatizzazioni dei servizi pubblici e la compressione della spesa sociale riceverebbero più facilmente via libera, con vere e proprie aggressioni ai paesaggi, al demanio oggi statale, ai trasporti pubblici e alle istituzioni di cura e istruzione.
Siamo, perciò, di fronte a una prospettiva davvero disastrosa, che creerebbe, in tutte le regioni del nostro Paese, e soprattutto al Sud, un aumento vertiginoso delle povertà e delle disuguaglianze territoriali. Sugli stessi giornali e nelle televisioni comincia a levarsi qualche voce che paventa il pericolo del disastro.
Occorre dunque dire con nettezza “No, grazie!”
Ma per dirlo bene, bisogna aver chiari i tre punti decisivi: 1) è la logica complessiva dell'Autonomia Differenziata che va respinta, e non solo il Disegno di Legge Calderoli, perché è proprio quella logica che sfregia i valori di equità e di uguaglianza sanciti dalla nostra Carta Costituzionale;
2) l'Autonomia Regionale Differenziata non solo porterebbe le regioni del Mezzogiorno alla definitiva rovina, ma aumenterebbe le diseguaglianze in tutte le regioni d’Italia, contrapponendo, in ciascuna regione, le aree economicamente più forti e più coperte dai servizi sociali alle aree economicamente più deboli e più prive di servizi;
3) quello che davvero serve è una nuova grande stagione meridionalista, che potenzi i diritti del lavoro (per esempio con l'introduzione del salario minimo per legge e la difesa piena del reddito di cittadinanza per coloro che sono senza lavoro) e tuteli i beni comuni (a partire dall'ambiente) e i servizi sociali (a partire dalla sanità e dall'istruzione).
La manifestazione nazionale di oggi, venerdì 17 marzo, promossa qui a Napoli dall'Associazione dei sindaci del Recovery Sud, si concluderà col corteo delle ore 15 da Piazza Santa Maria La Nova a Piazza Plebiscito. Essa può diventare, deve diventare l’inizio di una mobilitazione ampia e prolungata, che miri al ritiro immediato (il ritiro, non una confusa “riscrittura”) del Disegno di Legge Calderoli, ma anche a una nuova stagione meridionalista.
Va recuperata, insomma, la parola d’ordine “Sud e Nord, uniti nella lotta”, imponendo un deciso intervento statale sulle attuali, insostenibili disparità, in termini di servizi sociali e infrastrutture, tra il centro-nord e il sud dell'Italia. E vanno mantenuti nell’immediato, e anzi potenziati ulteriormente, taluni provvedimenti, come il reddito di cittadinanza, che fanno argine alle drammatiche condizioni di povertà che affliggono le classi popolari.
17 marzo 2023
CONFEDERAZIONE COBAS - UNIONE SINDACALE DI BASE – DEMA - PARTITO DEL SUD - PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - POTERE AL POPOLO - SINISTRA ANTICAPITALISTA - UNIONE POPOLARE
Lo sciagurato Disegno di Legge Calderoli sull’Autonomia Regionale Differenziata ha avuto parere positivo dalla Conferenza Stato-Regioni e sta proseguendo il suo cammino.
Dicono che questo lo vuole il “Paese”. Ma davvero c’è consenso su questo perverso provvedimento, finalizzato a spogliare ulteriormente le aree depresse e a lasciarle comunque indietro rispetto ai territori che godono di miglior salute?
Noi crediamo di no. La costruzione di un'Italia ancora più squilibrata di quanto non lo sia ora, oltre a tradursi in un ulteriore, gravissimo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro nell'insieme delle regioni meridionali, da sempre in drammatica sofferenza rispetto al resto d’Italia, si tradurrebbe in lacerazioni ovunque, anche al Nord e anche al Centro della penisola. Anche le regioni globalmente più ricche sono punteggiate di zone depresse e carenti di servizi. E anche le periferie delle grandi città del Nord sono attraversate da un degrado non molto diverso dalle periferie fatiscenti delle città meridionali.
Di fatto, con la gestione esclusivamente regionale di ben 23 fondamentali materie (che riguardano la totalità dei beni comuni, la cura dell’ambiente e i principali servizi sociali), le pressioni affaristiche si imporrebbero ovunque con ancora più facilità di adesso; e le privatizzazioni dei servizi pubblici e la compressione della spesa sociale riceverebbero più facilmente via libera, con vere e proprie aggressioni ai paesaggi, al demanio oggi statale, ai trasporti pubblici e alle istituzioni di cura e istruzione.
Siamo, perciò, di fronte a una prospettiva davvero disastrosa, che creerebbe, in tutte le regioni del nostro Paese, e soprattutto al Sud, un aumento vertiginoso delle povertà e delle disuguaglianze territoriali. Sugli stessi giornali e nelle televisioni comincia a levarsi qualche voce che paventa il pericolo del disastro.
Occorre dunque dire con nettezza “No, grazie!”
Ma per dirlo bene, bisogna aver chiari i tre punti decisivi: 1) è la logica complessiva dell'Autonomia Differenziata che va respinta, e non solo il Disegno di Legge Calderoli, perché è proprio quella logica che sfregia i valori di equità e di uguaglianza sanciti dalla nostra Carta Costituzionale;
2) l'Autonomia Regionale Differenziata non solo porterebbe le regioni del Mezzogiorno alla definitiva rovina, ma aumenterebbe le diseguaglianze in tutte le regioni d’Italia, contrapponendo, in ciascuna regione, le aree economicamente più forti e più coperte dai servizi sociali alle aree economicamente più deboli e più prive di servizi;
3) quello che davvero serve è una nuova grande stagione meridionalista, che potenzi i diritti del lavoro (per esempio con l'introduzione del salario minimo per legge e la difesa piena del reddito di cittadinanza per coloro che sono senza lavoro) e tuteli i beni comuni (a partire dall'ambiente) e i servizi sociali (a partire dalla sanità e dall'istruzione).
La manifestazione nazionale di oggi, venerdì 17 marzo, promossa qui a Napoli dall'Associazione dei sindaci del Recovery Sud, si concluderà col corteo delle ore 15 da Piazza Santa Maria La Nova a Piazza Plebiscito. Essa può diventare, deve diventare l’inizio di una mobilitazione ampia e prolungata, che miri al ritiro immediato (il ritiro, non una confusa “riscrittura”) del Disegno di Legge Calderoli, ma anche a una nuova stagione meridionalista.
Va recuperata, insomma, la parola d’ordine “Sud e Nord, uniti nella lotta”, imponendo un deciso intervento statale sulle attuali, insostenibili disparità, in termini di servizi sociali e infrastrutture, tra il centro-nord e il sud dell'Italia. E vanno mantenuti nell’immediato, e anzi potenziati ulteriormente, taluni provvedimenti, come il reddito di cittadinanza, che fanno argine alle drammatiche condizioni di povertà che affliggono le classi popolari.
17 marzo 2023
CONFEDERAZIONE COBAS - UNIONE SINDACALE DI BASE – DEMA - PARTITO DEL SUD - PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - POTERE AL POPOLO - SINISTRA ANTICAPITALISTA - UNIONE POPOLARE
giovedì 16 marzo 2023
LA TRUFFA DEL PNRR (13) ”…arriva la tempesta perfetta, un motivo in più per essere a Napoli il 17 Marzo alla manifestazione “Uniti e Uguali”…"
Di Natale Cuccurese*
Di Natale Cuccurese*
DOMANI, 17 MARZO , H 11:30 A NAPOLI, IN PIAZZA S.MARIA LA NOVA, CONTRO OGNI AUTONOMIA DIFFERENZIATA : DUECENTOCINQUANTA ADESIONI, MA NON CI BASTANO!
RECOVERY SUD INVITA TUTTE LE FORZE POLITICHE A SOSTENERE LA MANIFESTAZIONE DEL 17 MARZO A NAPOLI
RECOVERY SUD INVITA TUTTE LE FORZE POLITICHE A SOSTENERE LA MANIFESTAZIONE DEL 17 MARZO A NAPOLI