lunedì 30 aprile 2012



.
Leggi tutto »


.

Il Partito del Sud il 1 maggio a Pietrarsa




Il Partito del Sud

COMUNICATO STAMPA


Il Primo Maggio a Pietrarsa per ricordare l’eccidio di lavoratori napoletani

Il 1° maggio 2012, il Partito del Sud insieme alla lista civica “Ricomincio da Vella” celebrerà la festa dei lavoratori ricordando le vittime della Reale Officina di Pietrarsa cadute il 6 agosto del 1863 sotto le fucilate dei bersaglieri e della guardia nazionale per difendere il loro diritto al lavoro e la loro fabbrica, orgoglio e vanto dell’ingegno meridionale, contro la sua chiusura dettata dagli interessi privati dell’industria del Nord.

La chiusura di Pietrarsa, come quella di tante altre eccellenti industrie preunitarie del Mezzogiorno, ancora offende e suscita sdegno per la cinica politica dei Savoia che ha così dato inizio al sacco delle nostre ricchezze materiali e spirituali e costretto un intero popolo a emigrare verso lidi lontani, esodo epocale trasmessoci dai racconti dei nostri antenati e che è ancora vivo nella memoria di ciascuno di noi e tristemente replicato nel secondo dopoguerra.

La manifestazione prenderà il via con un corteo che partirà da Largo Arso di San Giorgio a Cremano alle ore 10.30 del giorno 1° maggio per giungere nel piazzale delle Officine a Pietrarsa, dove sarà deposta una corona di fiori ai piedi della stele commemorativa dello scultore Bruno Galbiati ivi apposta dal Comune di Portici il 25 settembre 1996.

Alla manifestazione hanno già aderito le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UILTUCS, l’assessore allo sviluppo del Comune di Napoli Marco Esposito, le associazioni meridionaliste “Insieme per la Rinascita” e “Centro studi Nicola Vella”, la redazione di “Cronache Meridionali” e la fondazione “Galbiati”.

S’invitano a partecipare tutti i cittadini e le autorità dei tre comuni interessati di Napoli, Portici e San Giorgio e tutte le associazioni e organizzazioni pubbliche e private operanti sul territorio.

La manifestazione di Pietrarsa si lega idealmente a quella che si svolgerà a Napoli in piazza del Gesù, organizzata da Cgil, Cisl e Uil che, anche quest'anno, hanno promosso, con Camera di Commercio, Cassa Edile e con il patrocinio del Comune di Napoli, una “non stop” di musica e cabaret dalle 16 fino a mezzanotte, con le parole d’ordine “crescita, lavoro, diritti e legalità”, che il Partito del Sud sostiene in pieno.


Francesco Menna
Partito del Sud
            +39 320 381 3424      






Partito del Sud, Via di Pozzuoli, 86 – 80125 Napoli

.
Leggi tutto »



Il Partito del Sud

COMUNICATO STAMPA


Il Primo Maggio a Pietrarsa per ricordare l’eccidio di lavoratori napoletani

Il 1° maggio 2012, il Partito del Sud insieme alla lista civica “Ricomincio da Vella” celebrerà la festa dei lavoratori ricordando le vittime della Reale Officina di Pietrarsa cadute il 6 agosto del 1863 sotto le fucilate dei bersaglieri e della guardia nazionale per difendere il loro diritto al lavoro e la loro fabbrica, orgoglio e vanto dell’ingegno meridionale, contro la sua chiusura dettata dagli interessi privati dell’industria del Nord.

La chiusura di Pietrarsa, come quella di tante altre eccellenti industrie preunitarie del Mezzogiorno, ancora offende e suscita sdegno per la cinica politica dei Savoia che ha così dato inizio al sacco delle nostre ricchezze materiali e spirituali e costretto un intero popolo a emigrare verso lidi lontani, esodo epocale trasmessoci dai racconti dei nostri antenati e che è ancora vivo nella memoria di ciascuno di noi e tristemente replicato nel secondo dopoguerra.

La manifestazione prenderà il via con un corteo che partirà da Largo Arso di San Giorgio a Cremano alle ore 10.30 del giorno 1° maggio per giungere nel piazzale delle Officine a Pietrarsa, dove sarà deposta una corona di fiori ai piedi della stele commemorativa dello scultore Bruno Galbiati ivi apposta dal Comune di Portici il 25 settembre 1996.

Alla manifestazione hanno già aderito le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UILTUCS, l’assessore allo sviluppo del Comune di Napoli Marco Esposito, le associazioni meridionaliste “Insieme per la Rinascita” e “Centro studi Nicola Vella”, la redazione di “Cronache Meridionali” e la fondazione “Galbiati”.

S’invitano a partecipare tutti i cittadini e le autorità dei tre comuni interessati di Napoli, Portici e San Giorgio e tutte le associazioni e organizzazioni pubbliche e private operanti sul territorio.

La manifestazione di Pietrarsa si lega idealmente a quella che si svolgerà a Napoli in piazza del Gesù, organizzata da Cgil, Cisl e Uil che, anche quest'anno, hanno promosso, con Camera di Commercio, Cassa Edile e con il patrocinio del Comune di Napoli, una “non stop” di musica e cabaret dalle 16 fino a mezzanotte, con le parole d’ordine “crescita, lavoro, diritti e legalità”, che il Partito del Sud sostiene in pieno.


Francesco Menna
Partito del Sud
            +39 320 381 3424      






Partito del Sud, Via di Pozzuoli, 86 – 80125 Napoli

.

Proiezione a Mantova - dal blog "Cento passi per la libertà" di Marco Rossano








Sabato 29 aprile a San Giorgio di Mantova si è svolto l'evento "Terrone Day" organizzato dal Partito del Sud. Sono stato invitato a presentare e a parlare del documentario "Cento passi per la libertà". È stata la prima volta che l'ho presentato in Italia in una città che non fosse Napoli. L'idea dell'evento è nata a gennaio dopo che il coordinatore per la provincia di Mantova del Partito del Sud, Francesco Massimino, durante una riunione del consiglio comunale di Castelbelforte è stato pesantemente insultato da alcuni esponenti leghisti. Da quel momento Massimino e il coordinamento del Partito del Sud si sono messi al lavoro per organizzare la giornata che hanno denominato "Terrone Day". Oltre a me sono stati invitati il giornalista Pino Aprile, ormai guru del meridionalismo con i suoi libri "Terroni" e "Giù al Sud", il musicista Mimmo Cavallo che sta portando in giro per l'Italia il suo ultimo album "Quando saremo fratelli uniti", il regista attore Roberto D'Alessandro sulle scene da quasi un anno con l'adattamento teatrale di "Terroni". Inoltre è stato invitato anche Marco Esposito assessore allo sviluppo del comune di Napoli. Devo premettere che a me non sono d'accordo con il nome scelto per l'evento. Credo che il termine "terrone" dovrebbe essere bandito. Su questo argomento mi scontro spesso con settentrionali e meridionali perchè i primi dicono che è uno sfottò e i secondi vogliono cambiare l'accezione negativa del termine e trasformalo in motivo di orgoglio. Per me il termine "terrone" è un insulto, è dispreggiativo e volerne cambiare il senso e addirittura affermare di essere orgoglioso di essere terrone lo trovo fuori luogo, lontano da me ed è come sentirsi culturalmente inferiore. Come tanti insulti razzisti si dovrebbe smettere di usarlo e dovrebbe essere sanzionato.Io sono partenopeo, napoletano, meridionale, italiano, europeo, essere umano. E basta

La giornata è stata divisa in due parti. La mattina volantinaggio e protesta davanti al municipio di Castelbelforte. Pausa pranzo con porchetta offerta dai "mantovani",  pomeriggio culturale presso l'Auditorium di San Giorgio di Mantova con gli interventi degli ospiti e per concludere cena "Al Pesce d'oro" di proprietà ovviamente di un emigrante campano in terra lombarda. 
Riesco ad arrivare, a causa del traffico intenso, soltanto intorno alle 13.30 giusto in tempo per assaggiare l'ottima porchetta, salutare tutti e poi correre all'Auditorium per le prove tecniche. Tra i volti conosciuti c'è anche Tony Quattrone arrivato direttamente da Napoli. Ma le provenienze sono le più disparate: da Roma, da Viareggio, da Bologna, Reggio Emilia e anche da Barcellona. Infatti ritrovo anche il professore Giovanni Cutolo conosciuto durante una proiezione a Barcellona. Dopo i saluti Francesco Massimino porta me e Mimmo Cavallo all'Auditorium per le prove,una struttura che fa parte del Centro Culturale del comune di San Giorgio di Mantova, uno spazio adibito a concerti, incontri, proiezioni con zona bar all'esterno e all'interno che è diventato un punto di riferimento culturale e di svago per i giovani e meno giovani del piccolo comune. 
Lo spazio da 200 posti è molto bello e funzionale purtroppo però alcune attrezzature non sono delle migliori e il tecnico, anche lui un ragazzo di una ventina d'anni, non è molto esperto. Mimmo ha subito dei problemi perchè nell'Auditorium non c'è uno spinotto per collegare la chitarra alle casse e ha problemi anche con le basi musicali. Francesco cerca di risolvere la situazione chiamando il figlio, che fa il dj, e chiedendogli di recuperare lo spinotto. Ma intanto Mimmo deve accontentarsi di cantare "unplugged". D'altro canto anche io ho i miei problemi perchè il disco esterno che ho portato non è compatibile con il Pc del centro e inoltre l'immagine proiettata si vede in rosso e non riusciamo a risolvere il problema. Alla fine il tecnico, dopo una telefonata al suo collega, capisce che il problema è del cavo che non funziona bene e quindi bisogna stare attenti a come si muove per non fargli fare contatto. Ma alla fine risolviamo tutto. 
Intanto la sala comincia a riempirsi e conosco Fabrizio, tesserato nel Partito del Sud di Bologna, che dovrebbe presentarmi e farmi delle domade durante il mio intervento. Ha una storia di vita interessantissima. È nato in Venezuela da genitori siciliani trasferitisi in Sudamerica. Poi prima del colpo di stato sono tornati in Sicilia e a 17 anni Fabrizio si è trasferito a Bologna. Arrivano anche gli ospiti: Pino Aprile con il suo inseparabile berretto e Roberto D'Alessandro. Purtroppo macherà il giornalista Lino Patruno che, a quanto pare, sembra sia stato trattenuto a Reggio Calabria dal suo editore. Ritrovo anche Andrea Balia e Francesco Mennaarrivati anche loro da Napoli. Il pomeriggio inizia con l'intervento di Massimino che spiega il perchè del "Terrone Day" e l'idea di organizzare l'evento dopo gli insulti ricevutia gennaio perchè meridionale. E dichiara che è un incontro per tutti i sud del mondo e contro tutte le discriminazioni. Sale sul palco Rossana Gadaleta presidente della commissione internet e comunicazione del Partito del Sud che presenta Pino Aprile che non può trattenersi molto in quanto deve raggiungere la Sicilia per la presentazione del suo libro. Il suo intervento, come al solito, è molto interessante e pieno di spunti. Sono tre i punti che affronta: il primo è di stare attenti agli obiettivi che si prefiggono e di non fare passi troppo lunghi perchè si rischia di fallire. Si scaglia poi contro la Fornero e le sue ultime dichiarazioni sull'essere piemontese e quindi abituata al lavoro. Afferma Pino che è un modo per dividere e mettere gli italiani gli uni contro gli altri alimentando un sentimento razzista e cercando uno complicità inespressa, ma palese con i razzisti che pensano che ci sono due italie. Poi parla anche dell'editoriale di un importante giornale italiano che dopo le dimissioni di Bossi titola "e ora chi difende le ragioni del nord". Ovviamente Pino si chiede sorpreso "da chi" dovrebbero essere difese dato che tutto il potereeconomico, politico, finanziario e al nord. Inoltre commenta anche il controeditoriale, sempre dello stesso giornale, scritto da un giornalista palermitano, che parla di vizi meridionali in salsa leghista come se, continua Pino, anche quando loro rubano la colpa è sempre dei meridionali. Finito il suo intervento deve andare via e scappa per prendere l'aereo.
Sale sul palco Mimmo Cavallo che si prepara a suonare, ancora senza spinotto, il miglior repertorio dell'album"Quando saremo fratelli uniti". Dopo Mimmo è il turno di due assessori del comune di San Giorgio che hanno concesso lo spazio per l'evento. È interessante il discorso dell'assessore Beniamino Morselli che afferma di aver scoperto, dopo la lettura del libro di Pino Aprile, molte cose di cui non era a conoscenza sia perchè non studiate a scuole e sia, dichiara, per una pigrizia di non andare ad approfondire certi discorsi. Insomma è stata una spontanea e onesta assunzione di responsabilità. 
Dopo l'intervento dell'assessore è il momento di Roberto D'Alessandro che recita alcuni monologhi dello spettacolo "Terroni". È davvero un animale da palco. Ha una presenza corporale e un'intensità che cattura l'attenzione di tutto il pubblico. E quando arriva alla fine del monologo "qualcuno è meridionalista" ho la pelle d'oca. Dopo il suo intervento ritorna sul palco Mimmo, con il vestito da scena da soldato borbonico che utilizza durante i suoi spettacoli, per un ultimo brano. Prima di cantare si rivolge al pubblico riaffermando l'importanza dell'evento e del percorso che è stato intrapreso e che non bisogna permettere a nessuno di distruggere i propri sogni. 

Arriva finalmente il mio turno. Salgo sul palco e chiedo a Tony di riprendermi. Brevemente spiego perchè ho voluto realizzare un documentario sulla campagna elettorale di Napoli: ero stanco di vedere la mia città raccontata negativamente come se ci fosse solo immondizia, criminalità e camorra. Volevo documentare quello che a Napoli stava accadendo, il risveglio e la partecipazione di una città intera. Ho concluso l'intervento ricordando e ringraziando Angelo Forgione per tutto il lavoro che fa con il movimento VANTO e sottolineando l'importanza del video per promuovere quanto di buono e positivo c'è di Napoli e di tutto il sud. Dopo la proiezione c'è stato il dibattito con il pubblico. Sono state fatte tante domande e osservazioni sia sul documentario sia sulla situazione generale del sud. Io, come già altre volte, ho cercato di affermare l’importanza di parlare e far vedere le cose positive di Napoli e del sud in genere. Dal pubblico Tony ci ha fatto osservare che un video da lui girato sul lungomare di Napoli chiuso al traffico, in pochi giorni è stato visto da quasi 6000 persone. Questo per dire che la gente, non solo a Napoli, ha voglia di vedere quanto c’è di positivoin città. Un altro argomento che ho toccato è quello della mentalità. Spesso mi è capitato di incontrare durante le proiezioni del documentario, ma anche in altri contesti, persone che dicevano che il problema di Napoli e del sud è la mentalità. Io credo che la mentalità è la stessa in tutta Italia, ma che si mostra con modalità differenti lungo tutta la penisola. Ed è la mentalità che potremmo definire mafiosa e cioè della prepotenza, della tracotanza, della presunzione e della furbizia che unisce come non mai tutta l’Italia. E parlando di ciò che è accaduto a Napoli cerco di combattere lo stereotipo e il pregiudizio per cui il problema del sud è la mentalità. Ma poi, che significa è colpa della mentalità? Secondo me è il modo migliore di una parte della popolazione sia al nord sia al sud di non voler vedere i problemi e le cause che li generano e quindi di risolverli.

Durante il mio intervento arriva l’assessore Marco Esposito che è il prossimo a salire sul palco. E fa un discorso davvero interessante. Come tanti di noi anche Marco non sentiva di essere "diverso", ma solo italiano. Ci racconta che ha cominciato a rendersene conto quando è andato a lavorare a Milano diversi anni fa. Cercava una casa in affitto e durante una telefonata la padrona di casa gli disse che non gli avrebbe affittato la stanza perchè napoletano. "Sa cosa si dice sui napoletani?", disse la signora, "mi scusi, ma lei di dove è?" chiese Marco. "Sono di Bologna", rispose. "E sa cosa si dice delle bolognesi?". L'assessore ci racconta questa storia come se fosse una barzelletta, ma purtroppo è una storia vera. E che altra risposta poteva dare? Continua il suo discorso che si sposta sulla chiusura di mentalità che si trova al nord, probabilmente dovuta alla crisi o a un certo modo di fare politica degli ultimi anni a cui bisogna contrapporre un altro tipo di cultura che caratterizza il modo di essere e di pensare dei meridionali. E fa un esempio: un bando dell'Expo che potrebbe essere un'occasione di rilancio e di sviluppo per tutto il territorio nazionale afferma che le ditte che possono partecipare devo risiedere entro 350 km da Milano. In questo modo, continua l'assessore, si taglia in due l'Italia e si va contro uno dei principi fondamentali dell'Europa, la libertà di movimento dei lavoratori. Ci si preclude a priori la possibilità di far lavorare i migliori, che possono trovarsi dentro o fuori quei 350 km in nome di un criterio di residenza per tutelare non si sa bene cosa. È questa la chiusura di cui parla e che fino a pochi anni fa non era caratteristica delle grandi città del nord. Afferma che nessuno di noi al sud si sogna di fare un sud più chiuso ancora, al contrario sono benvenuti tutti sia quelli che vengono dall'altra sponda del Mediterraneo sia quelli dall'Oriente, dal nord Italia etc. Ma, afferma Esposito, "se questo discorso non dovesse essere capito e nel resto del paese dovesse proseguire questa chiusura che rende l'Italia un posto sempre più difficile da vivere, per lavorare, per mantenerci a un livello elevato nel mondo anche dal punto di vista culturale, se l'Italia diventa sempre più chiusa perchè governata sempre da persone chiuse allora a noi conviene separarci e tornare quello che siamo sempre stati. Un posto splendido al centro del Mediterraneo, un posto dove tutti sognavano di andare almeno una volta nella vita. E ci concentriamo a migliorare le cose che vanno male da noi e a far venire da noi il meglio che c'è nel mondo per ripristinare le nostre ricchezze senza chiudere a nessuno". Un discorso questo di Marco Esposito molto forte sul quale mi trovo completamente d'accordo. Marco continua affermando che da questa situazione di crisi, di lotta contro poteri forti, e in parte occulti, possiamo uscirne solo con un altro potere: quello delle persone perbene che non hanno bisogno di vendersi o stare insieme per un patto di sangue o per altri riti, ma per orgoglio, dignità e voglia di cambiare le cose. E sono sempre di più. E ci fa alcuni esempi anche di buona amministrazione. Ha da poco preso degli accordicon una compagnia assicurativa britannica per superare il blocco delle assicurazioni italiane sulla città di Napoli. Da luglio saranno disponibili per i residenti a Napoli delle assicurazioni "normali" a prezzi normali e non più discriminatorie. Hanno firmato la convenzione e guarda caso l'amministratore delegato della compagnia è una napoletana che, come tanti altri napoletani che vivono in altre parti di Italia o nel mondo, ha voglia di aiutare la città. Questo secondo me è il messaggio più forte. Per anni siamo stati costretti ad andare via, ma oggi come non mai dall'estero e fuori dalle dinamiche corrotte di un paese alla deriva, possiamo aiutare Napoli, il sud e tutto quello che c'è di buono in Italia a cambiare e tornare a essere quel posto splendido al centro del Mediterraneo dove tutti sognavano di andare almeno una volta nella vita.


.
Leggi tutto »







Sabato 29 aprile a San Giorgio di Mantova si è svolto l'evento "Terrone Day" organizzato dal Partito del Sud. Sono stato invitato a presentare e a parlare del documentario "Cento passi per la libertà". È stata la prima volta che l'ho presentato in Italia in una città che non fosse Napoli. L'idea dell'evento è nata a gennaio dopo che il coordinatore per la provincia di Mantova del Partito del Sud, Francesco Massimino, durante una riunione del consiglio comunale di Castelbelforte è stato pesantemente insultato da alcuni esponenti leghisti. Da quel momento Massimino e il coordinamento del Partito del Sud si sono messi al lavoro per organizzare la giornata che hanno denominato "Terrone Day". Oltre a me sono stati invitati il giornalista Pino Aprile, ormai guru del meridionalismo con i suoi libri "Terroni" e "Giù al Sud", il musicista Mimmo Cavallo che sta portando in giro per l'Italia il suo ultimo album "Quando saremo fratelli uniti", il regista attore Roberto D'Alessandro sulle scene da quasi un anno con l'adattamento teatrale di "Terroni". Inoltre è stato invitato anche Marco Esposito assessore allo sviluppo del comune di Napoli. Devo premettere che a me non sono d'accordo con il nome scelto per l'evento. Credo che il termine "terrone" dovrebbe essere bandito. Su questo argomento mi scontro spesso con settentrionali e meridionali perchè i primi dicono che è uno sfottò e i secondi vogliono cambiare l'accezione negativa del termine e trasformalo in motivo di orgoglio. Per me il termine "terrone" è un insulto, è dispreggiativo e volerne cambiare il senso e addirittura affermare di essere orgoglioso di essere terrone lo trovo fuori luogo, lontano da me ed è come sentirsi culturalmente inferiore. Come tanti insulti razzisti si dovrebbe smettere di usarlo e dovrebbe essere sanzionato.Io sono partenopeo, napoletano, meridionale, italiano, europeo, essere umano. E basta

La giornata è stata divisa in due parti. La mattina volantinaggio e protesta davanti al municipio di Castelbelforte. Pausa pranzo con porchetta offerta dai "mantovani",  pomeriggio culturale presso l'Auditorium di San Giorgio di Mantova con gli interventi degli ospiti e per concludere cena "Al Pesce d'oro" di proprietà ovviamente di un emigrante campano in terra lombarda. 
Riesco ad arrivare, a causa del traffico intenso, soltanto intorno alle 13.30 giusto in tempo per assaggiare l'ottima porchetta, salutare tutti e poi correre all'Auditorium per le prove tecniche. Tra i volti conosciuti c'è anche Tony Quattrone arrivato direttamente da Napoli. Ma le provenienze sono le più disparate: da Roma, da Viareggio, da Bologna, Reggio Emilia e anche da Barcellona. Infatti ritrovo anche il professore Giovanni Cutolo conosciuto durante una proiezione a Barcellona. Dopo i saluti Francesco Massimino porta me e Mimmo Cavallo all'Auditorium per le prove,una struttura che fa parte del Centro Culturale del comune di San Giorgio di Mantova, uno spazio adibito a concerti, incontri, proiezioni con zona bar all'esterno e all'interno che è diventato un punto di riferimento culturale e di svago per i giovani e meno giovani del piccolo comune. 
Lo spazio da 200 posti è molto bello e funzionale purtroppo però alcune attrezzature non sono delle migliori e il tecnico, anche lui un ragazzo di una ventina d'anni, non è molto esperto. Mimmo ha subito dei problemi perchè nell'Auditorium non c'è uno spinotto per collegare la chitarra alle casse e ha problemi anche con le basi musicali. Francesco cerca di risolvere la situazione chiamando il figlio, che fa il dj, e chiedendogli di recuperare lo spinotto. Ma intanto Mimmo deve accontentarsi di cantare "unplugged". D'altro canto anche io ho i miei problemi perchè il disco esterno che ho portato non è compatibile con il Pc del centro e inoltre l'immagine proiettata si vede in rosso e non riusciamo a risolvere il problema. Alla fine il tecnico, dopo una telefonata al suo collega, capisce che il problema è del cavo che non funziona bene e quindi bisogna stare attenti a come si muove per non fargli fare contatto. Ma alla fine risolviamo tutto. 
Intanto la sala comincia a riempirsi e conosco Fabrizio, tesserato nel Partito del Sud di Bologna, che dovrebbe presentarmi e farmi delle domade durante il mio intervento. Ha una storia di vita interessantissima. È nato in Venezuela da genitori siciliani trasferitisi in Sudamerica. Poi prima del colpo di stato sono tornati in Sicilia e a 17 anni Fabrizio si è trasferito a Bologna. Arrivano anche gli ospiti: Pino Aprile con il suo inseparabile berretto e Roberto D'Alessandro. Purtroppo macherà il giornalista Lino Patruno che, a quanto pare, sembra sia stato trattenuto a Reggio Calabria dal suo editore. Ritrovo anche Andrea Balia e Francesco Mennaarrivati anche loro da Napoli. Il pomeriggio inizia con l'intervento di Massimino che spiega il perchè del "Terrone Day" e l'idea di organizzare l'evento dopo gli insulti ricevutia gennaio perchè meridionale. E dichiara che è un incontro per tutti i sud del mondo e contro tutte le discriminazioni. Sale sul palco Rossana Gadaleta presidente della commissione internet e comunicazione del Partito del Sud che presenta Pino Aprile che non può trattenersi molto in quanto deve raggiungere la Sicilia per la presentazione del suo libro. Il suo intervento, come al solito, è molto interessante e pieno di spunti. Sono tre i punti che affronta: il primo è di stare attenti agli obiettivi che si prefiggono e di non fare passi troppo lunghi perchè si rischia di fallire. Si scaglia poi contro la Fornero e le sue ultime dichiarazioni sull'essere piemontese e quindi abituata al lavoro. Afferma Pino che è un modo per dividere e mettere gli italiani gli uni contro gli altri alimentando un sentimento razzista e cercando uno complicità inespressa, ma palese con i razzisti che pensano che ci sono due italie. Poi parla anche dell'editoriale di un importante giornale italiano che dopo le dimissioni di Bossi titola "e ora chi difende le ragioni del nord". Ovviamente Pino si chiede sorpreso "da chi" dovrebbero essere difese dato che tutto il potereeconomico, politico, finanziario e al nord. Inoltre commenta anche il controeditoriale, sempre dello stesso giornale, scritto da un giornalista palermitano, che parla di vizi meridionali in salsa leghista come se, continua Pino, anche quando loro rubano la colpa è sempre dei meridionali. Finito il suo intervento deve andare via e scappa per prendere l'aereo.
Sale sul palco Mimmo Cavallo che si prepara a suonare, ancora senza spinotto, il miglior repertorio dell'album"Quando saremo fratelli uniti". Dopo Mimmo è il turno di due assessori del comune di San Giorgio che hanno concesso lo spazio per l'evento. È interessante il discorso dell'assessore Beniamino Morselli che afferma di aver scoperto, dopo la lettura del libro di Pino Aprile, molte cose di cui non era a conoscenza sia perchè non studiate a scuole e sia, dichiara, per una pigrizia di non andare ad approfondire certi discorsi. Insomma è stata una spontanea e onesta assunzione di responsabilità. 
Dopo l'intervento dell'assessore è il momento di Roberto D'Alessandro che recita alcuni monologhi dello spettacolo "Terroni". È davvero un animale da palco. Ha una presenza corporale e un'intensità che cattura l'attenzione di tutto il pubblico. E quando arriva alla fine del monologo "qualcuno è meridionalista" ho la pelle d'oca. Dopo il suo intervento ritorna sul palco Mimmo, con il vestito da scena da soldato borbonico che utilizza durante i suoi spettacoli, per un ultimo brano. Prima di cantare si rivolge al pubblico riaffermando l'importanza dell'evento e del percorso che è stato intrapreso e che non bisogna permettere a nessuno di distruggere i propri sogni. 

Arriva finalmente il mio turno. Salgo sul palco e chiedo a Tony di riprendermi. Brevemente spiego perchè ho voluto realizzare un documentario sulla campagna elettorale di Napoli: ero stanco di vedere la mia città raccontata negativamente come se ci fosse solo immondizia, criminalità e camorra. Volevo documentare quello che a Napoli stava accadendo, il risveglio e la partecipazione di una città intera. Ho concluso l'intervento ricordando e ringraziando Angelo Forgione per tutto il lavoro che fa con il movimento VANTO e sottolineando l'importanza del video per promuovere quanto di buono e positivo c'è di Napoli e di tutto il sud. Dopo la proiezione c'è stato il dibattito con il pubblico. Sono state fatte tante domande e osservazioni sia sul documentario sia sulla situazione generale del sud. Io, come già altre volte, ho cercato di affermare l’importanza di parlare e far vedere le cose positive di Napoli e del sud in genere. Dal pubblico Tony ci ha fatto osservare che un video da lui girato sul lungomare di Napoli chiuso al traffico, in pochi giorni è stato visto da quasi 6000 persone. Questo per dire che la gente, non solo a Napoli, ha voglia di vedere quanto c’è di positivoin città. Un altro argomento che ho toccato è quello della mentalità. Spesso mi è capitato di incontrare durante le proiezioni del documentario, ma anche in altri contesti, persone che dicevano che il problema di Napoli e del sud è la mentalità. Io credo che la mentalità è la stessa in tutta Italia, ma che si mostra con modalità differenti lungo tutta la penisola. Ed è la mentalità che potremmo definire mafiosa e cioè della prepotenza, della tracotanza, della presunzione e della furbizia che unisce come non mai tutta l’Italia. E parlando di ciò che è accaduto a Napoli cerco di combattere lo stereotipo e il pregiudizio per cui il problema del sud è la mentalità. Ma poi, che significa è colpa della mentalità? Secondo me è il modo migliore di una parte della popolazione sia al nord sia al sud di non voler vedere i problemi e le cause che li generano e quindi di risolverli.

Durante il mio intervento arriva l’assessore Marco Esposito che è il prossimo a salire sul palco. E fa un discorso davvero interessante. Come tanti di noi anche Marco non sentiva di essere "diverso", ma solo italiano. Ci racconta che ha cominciato a rendersene conto quando è andato a lavorare a Milano diversi anni fa. Cercava una casa in affitto e durante una telefonata la padrona di casa gli disse che non gli avrebbe affittato la stanza perchè napoletano. "Sa cosa si dice sui napoletani?", disse la signora, "mi scusi, ma lei di dove è?" chiese Marco. "Sono di Bologna", rispose. "E sa cosa si dice delle bolognesi?". L'assessore ci racconta questa storia come se fosse una barzelletta, ma purtroppo è una storia vera. E che altra risposta poteva dare? Continua il suo discorso che si sposta sulla chiusura di mentalità che si trova al nord, probabilmente dovuta alla crisi o a un certo modo di fare politica degli ultimi anni a cui bisogna contrapporre un altro tipo di cultura che caratterizza il modo di essere e di pensare dei meridionali. E fa un esempio: un bando dell'Expo che potrebbe essere un'occasione di rilancio e di sviluppo per tutto il territorio nazionale afferma che le ditte che possono partecipare devo risiedere entro 350 km da Milano. In questo modo, continua l'assessore, si taglia in due l'Italia e si va contro uno dei principi fondamentali dell'Europa, la libertà di movimento dei lavoratori. Ci si preclude a priori la possibilità di far lavorare i migliori, che possono trovarsi dentro o fuori quei 350 km in nome di un criterio di residenza per tutelare non si sa bene cosa. È questa la chiusura di cui parla e che fino a pochi anni fa non era caratteristica delle grandi città del nord. Afferma che nessuno di noi al sud si sogna di fare un sud più chiuso ancora, al contrario sono benvenuti tutti sia quelli che vengono dall'altra sponda del Mediterraneo sia quelli dall'Oriente, dal nord Italia etc. Ma, afferma Esposito, "se questo discorso non dovesse essere capito e nel resto del paese dovesse proseguire questa chiusura che rende l'Italia un posto sempre più difficile da vivere, per lavorare, per mantenerci a un livello elevato nel mondo anche dal punto di vista culturale, se l'Italia diventa sempre più chiusa perchè governata sempre da persone chiuse allora a noi conviene separarci e tornare quello che siamo sempre stati. Un posto splendido al centro del Mediterraneo, un posto dove tutti sognavano di andare almeno una volta nella vita. E ci concentriamo a migliorare le cose che vanno male da noi e a far venire da noi il meglio che c'è nel mondo per ripristinare le nostre ricchezze senza chiudere a nessuno". Un discorso questo di Marco Esposito molto forte sul quale mi trovo completamente d'accordo. Marco continua affermando che da questa situazione di crisi, di lotta contro poteri forti, e in parte occulti, possiamo uscirne solo con un altro potere: quello delle persone perbene che non hanno bisogno di vendersi o stare insieme per un patto di sangue o per altri riti, ma per orgoglio, dignità e voglia di cambiare le cose. E sono sempre di più. E ci fa alcuni esempi anche di buona amministrazione. Ha da poco preso degli accordicon una compagnia assicurativa britannica per superare il blocco delle assicurazioni italiane sulla città di Napoli. Da luglio saranno disponibili per i residenti a Napoli delle assicurazioni "normali" a prezzi normali e non più discriminatorie. Hanno firmato la convenzione e guarda caso l'amministratore delegato della compagnia è una napoletana che, come tanti altri napoletani che vivono in altre parti di Italia o nel mondo, ha voglia di aiutare la città. Questo secondo me è il messaggio più forte. Per anni siamo stati costretti ad andare via, ma oggi come non mai dall'estero e fuori dalle dinamiche corrotte di un paese alla deriva, possiamo aiutare Napoli, il sud e tutto quello che c'è di buono in Italia a cambiare e tornare a essere quel posto splendido al centro del Mediterraneo dove tutti sognavano di andare almeno una volta nella vita.


.

Terrone Day - il video

Si ringrazia Marco Rossano per la partecipazione all'evento e per la realizzazione di questo bel video.


http://www.youtube.com/watch?v=tGFi6HwYWMc

 Evento Terrone Day organizzato a San Giorgio di Mantova dal Partito del Sud. All'evento hanno partecipato il giornalista Pino Aprile, il musicista Mimmo Cavallo, il regista attore Roberto D'Alessandro, il documentarista Marco Rossano e l'assessore allo sviluppo del comune di Napoli Marco Esposito.


Nella foto Marco Rossano




.
Leggi tutto »
Si ringrazia Marco Rossano per la partecipazione all'evento e per la realizzazione di questo bel video.


http://www.youtube.com/watch?v=tGFi6HwYWMc

 Evento Terrone Day organizzato a San Giorgio di Mantova dal Partito del Sud. All'evento hanno partecipato il giornalista Pino Aprile, il musicista Mimmo Cavallo, il regista attore Roberto D'Alessandro, il documentarista Marco Rossano e l'assessore allo sviluppo del comune di Napoli Marco Esposito.


Nella foto Marco Rossano




.

Sole e antirazzismo...da "La Gazzetta di Mantova" un articolo dedicato all'iniziativa Terrone Day


CASTELBELFORTE. E venne il giorno del Terrone. O Terrone Day, come è stata chiamata dagli stessi organizzatori la manifestazione d’orgoglio meridionalista messa in piedi dal Partito del Sud. Nel volantino che da settimane annunciava l’iniziativa, un sole splendente campeggiava ed era la “o” di terrone. Giornata suddivisa in tre tappe: in mattinata a Castelbelforte, pomeriggio a San Giorgio e alla sera la cena in un ristorante di Gazoldo.
Iniziamo dalla mattinata, e da un gazebo montato davanti al municipio di Castelbelforte, cioè proprio lì dove tutto nacque alcuni mesi fa. Durante la sospensione di una seduta consiliare, un cittadino tra il pubblico espresse ad alta voce opinioni non proprio benevole verso i «terroni». Ad ascoltare c’era Francesco Massimino, referente provinciale del Partito del Sud, che protestò.
Il giorno seguente chiamò la Gazzetta riferendo indignato che né il sindaco né il suo vice, leghisti gli avevano presentato delle scuse.
Serviva uno scatto d’orgoglio, così ebbe l’idea. «È l’orgoglio di essere meridionali – spiega – ma noi, Partito del Sud, non siamo la Lega del Sud. Lo dimostra il fatto che ho sposato una donna del posto, i miei figli sono nati qui e io abito nel Mantovano da 22 anni». La rabbia c’è, ancora tanta: «Non accettiamo più di essere etichettati come dei parassiti, dei mafiosi, la palla al piede del Nord» si sfoga «non vogliamo più sentirci stranieri in casa nostra e non vogliamo più leggere il famoso cartello: non si affitta ai meridionali».
Orgoglio meridionalista, gridato sotto le finestre della sindaca padana Graziella Bussolini...
Leggi tutto »

CASTELBELFORTE. E venne il giorno del Terrone. O Terrone Day, come è stata chiamata dagli stessi organizzatori la manifestazione d’orgoglio meridionalista messa in piedi dal Partito del Sud. Nel volantino che da settimane annunciava l’iniziativa, un sole splendente campeggiava ed era la “o” di terrone. Giornata suddivisa in tre tappe: in mattinata a Castelbelforte, pomeriggio a San Giorgio e alla sera la cena in un ristorante di Gazoldo.
Iniziamo dalla mattinata, e da un gazebo montato davanti al municipio di Castelbelforte, cioè proprio lì dove tutto nacque alcuni mesi fa. Durante la sospensione di una seduta consiliare, un cittadino tra il pubblico espresse ad alta voce opinioni non proprio benevole verso i «terroni». Ad ascoltare c’era Francesco Massimino, referente provinciale del Partito del Sud, che protestò.
Il giorno seguente chiamò la Gazzetta riferendo indignato che né il sindaco né il suo vice, leghisti gli avevano presentato delle scuse.
Serviva uno scatto d’orgoglio, così ebbe l’idea. «È l’orgoglio di essere meridionali – spiega – ma noi, Partito del Sud, non siamo la Lega del Sud. Lo dimostra il fatto che ho sposato una donna del posto, i miei figli sono nati qui e io abito nel Mantovano da 22 anni». La rabbia c’è, ancora tanta: «Non accettiamo più di essere etichettati come dei parassiti, dei mafiosi, la palla al piede del Nord» si sfoga «non vogliamo più sentirci stranieri in casa nostra e non vogliamo più leggere il famoso cartello: non si affitta ai meridionali».
Orgoglio meridionalista, gridato sotto le finestre della sindaca padana Graziella Bussolini...

Comunicato PdSUD Palermo - rettifica articolo La Repubblica Palermo del 25/04




Spett.Redazione La Repubblica - Palermo
Nell'articolo apparso sulla Repubblica Palermo del 25/04/2012 dal titolo "Zamparini in campo: ma non sto con nessuno" si cita il Sig. Giuseppe De Santis come segretario del Partito del SUD Meridionalisti Unitari. A tal proposito s'informa Codesta redazione che il Sig. De Santis Giuseppe non fa più parte del Partito del Sud dal mese di febbraio 2012.

Il Segr. Prov. Palermo Partito del Sud
Leggi tutto »



Spett.Redazione La Repubblica - Palermo
Nell'articolo apparso sulla Repubblica Palermo del 25/04/2012 dal titolo "Zamparini in campo: ma non sto con nessuno" si cita il Sig. Giuseppe De Santis come segretario del Partito del SUD Meridionalisti Unitari. A tal proposito s'informa Codesta redazione che il Sig. De Santis Giuseppe non fa più parte del Partito del Sud dal mese di febbraio 2012.

Il Segr. Prov. Palermo Partito del Sud

domenica 29 aprile 2012

Terrone Day - Castelbelforte ( MN) / San Giorgio di Mantova (MN) del 28/04/2012 : Foto Ricordo

Lo scrittore e giornalista Pino Aprile .
Il Regista e attore Roberto D'Alessandro

Marco Rossano autore del documentario "Cento passi per la libertà"

Il cantautore Mimmo Cavallo con l'uniforme da ufficiale borbonico prodotta da Salvatore Argenio e Annamaria Pisapia

L'intervento di Marco Esposito,Assessore allo sviluppo ed attività produttive della giunta napoletana del Sindaco Luigi de Magistris


L'intervento di Pino Aprile , al suo fianco Rosanna Gadaleta e Francesco Massimino del PdSUD.


Alcuni dei partecipanti al volantinaggio di solidarietà svoltosi al mattino a Castelbelforte ( MN)
Leggi tutto »
Lo scrittore e giornalista Pino Aprile .
Il Regista e attore Roberto D'Alessandro

Marco Rossano autore del documentario "Cento passi per la libertà"

Il cantautore Mimmo Cavallo con l'uniforme da ufficiale borbonico prodotta da Salvatore Argenio e Annamaria Pisapia

L'intervento di Marco Esposito,Assessore allo sviluppo ed attività produttive della giunta napoletana del Sindaco Luigi de Magistris


L'intervento di Pino Aprile , al suo fianco Rosanna Gadaleta e Francesco Massimino del PdSUD.


Alcuni dei partecipanti al volantinaggio di solidarietà svoltosi al mattino a Castelbelforte ( MN)

L'Assessore allo Sviluppo del Comune di Napoli Marco Esposito al nostro "Terrone Day" di ieri 28/04/2012 a Castelbelforte (Mantova)


"A dispetto dei detrattori presenti sul territorio, un pò sciocchi un pò in cattiva fede, è bello sapere che le cose buone che stiamo realizzando a Napoli rendono fieri di noi i tanti meridionali che vivono al Nord."
 Testimonianza diretta raccolta da Marco Esposito a Mantova
Terrone Day condivisibile ed applaudito discorso di Marco Esposito


Fonte :  Facebook


Partito del Sud Napoli


.
Leggi tutto »

"A dispetto dei detrattori presenti sul territorio, un pò sciocchi un pò in cattiva fede, è bello sapere che le cose buone che stiamo realizzando a Napoli rendono fieri di noi i tanti meridionali che vivono al Nord."
 Testimonianza diretta raccolta da Marco Esposito a Mantova
Terrone Day condivisibile ed applaudito discorso di Marco Esposito


Fonte :  Facebook


Partito del Sud Napoli


.

IL FERRO ED IL FUOCO DEL NEMICO ESERCITO FRANCESE - IL 1799 IN IRPINIA E NEL REGNO DI NAPOLI: Presentazione libro a Mercogliano (AV)


Presentazione del libro "Il Ferro ed il fuoco del nemico esercito francese" a Mercogliano (AV). Testo e premessa di Vincenzo Gulí, introduzione di Guglielmo Di Grezia, introduzione storica su Mercogliano e sulla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Vitaliano Della Sala e Antonio Gesualdo, con la presenza degli autori e della giornalista Anna Maria Chiariello (Mediaset). Masseria Murata, Mercogliano. 5 maggio 2012, ore 17:30.

Fonte: http://www.duesicilie.org/spip.php?article445

.
Leggi tutto »

Presentazione del libro "Il Ferro ed il fuoco del nemico esercito francese" a Mercogliano (AV). Testo e premessa di Vincenzo Gulí, introduzione di Guglielmo Di Grezia, introduzione storica su Mercogliano e sulla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Vitaliano Della Sala e Antonio Gesualdo, con la presenza degli autori e della giornalista Anna Maria Chiariello (Mediaset). Masseria Murata, Mercogliano. 5 maggio 2012, ore 17:30.

Fonte: http://www.duesicilie.org/spip.php?article445

.

I° MAGGIO A PIETRARSA

Un modo nobile per festeggiare il primo maggio, quello di rendere omaggio alle prime vittime operaie della storia contro i padroni piemontesi che stavano smantellando una azienda con oltre 1000 operai solo qualche anno prima.



Per ingrandire fare clik sull'immagine
Leggi tutto »
Un modo nobile per festeggiare il primo maggio, quello di rendere omaggio alle prime vittime operaie della storia contro i padroni piemontesi che stavano smantellando una azienda con oltre 1000 operai solo qualche anno prima.



Per ingrandire fare clik sull'immagine

SAN GIORGIO A CREMANO - ALDO VELLA. Candidato sindaco della lista Ricomincio da Vella


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=6E8Q7QD1CRs#!

Spot elettorale autogestito Aldo Vella - 
elezioni amministrative 6-7 maggio 2012

RICOMINCIO DA VELLA
Leggi il programma di Aldo Vella
qua: https://www.facebook.com/notes/ricomincio-da-vella-pagina-ufficiale/programma...
Leggi tutto »

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=6E8Q7QD1CRs#!

Spot elettorale autogestito Aldo Vella - 
elezioni amministrative 6-7 maggio 2012

RICOMINCIO DA VELLA
Leggi il programma di Aldo Vella
qua: https://www.facebook.com/notes/ricomincio-da-vella-pagina-ufficiale/programma...

Discarica al Castagnaro: i perché di un no.


Di Alessandro Citarella
Lo smaltimento di rifiuti prodotti dalle attività umane deve avere una soluzione che tuteli la salute delle persone, protegga l’ambiente e sia efficiente ed efficace dal punto di vista organizzativo ed economico per il cittadino.  Questa è la posizione del Partito del Sud.
Nel prendere una posizione così netta abbiamo riesaminato tutti i dati e le informazioni obiettive provenienti dalla nostra provincia, notando che lo stato delle cose è simile in tutte le province campane nelle regioni del centro-sud. Il primo dato riguarda la mancata o ritardata programmazione delle attività da svolgere per smaltire i rifiuti in modo ordinario.  Questa replicata sistematicità di comportamenti ha fatto sì che tutti gli interventi, avendo il crisma dell’urgenza e dell’inevitabilità, abbiano portato alla ricerca di spazi dove sversare rapidamente i rifiuti.  Ciò avviene forzando sempre e d’autorità la volontà delle popolazioni, dando mano libera all’assegnazione di appalti con costi esorbitanti e condizioni capestro per la collettività e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.  Siamo passati in 20-30 anni dall’essere la regione, assieme alle Marche, più salubre e in salute di tutte a quella più insalubre di tutta l’Europa, esclusa Chernobyl, perché abbiamo impiegato tecnologie vetuste, fatte pagare a peso d’oro anche in termini di salute, e senza mai pronunciare le parole bonifica e differenziata: questo si è tradotto in grandi affari per pochi e grande disastro per tutta la collettività .
Il Castagnaro è una località dove è impossibile ed impensabile mettere qualsiasi cosa, questo perché la Provincia di Napoli l’ha dichiarata “area di ricarica naturale della falda freatica”. Viene quindi da chiedersi se chi abbia proposto di farla diventare una discarica non ne fosse a conoscenza oppure lo sapesse anche troppo bene. In ogni caso è arrivata l’ora di dare uno stop definitivo, evitando di creare alibi per chi potrebbe, un domani, trovarsi indagato per diversi reati, ed è arrivata l’ora di finirla con pseudo professori che ci propongono di nuovo tecnologie antieconomiche e molto nocive per le popolazioni.
Per una corretta informazione a Napoli e in provincia abbiamo già:
-Discarica chiusa di Pianura: mai bonificata e in funzione per 40 anni ;
-Discariche attive: Chiaiano e Terzigno;
-Siti di stoccaggio (ex discariche piene): Giugliano ( Masseria del Re , Masseria del Pozzo, Settecainati); Villaricca; Paenzano 1 e 2; Pontericcio ; Pirrucchi; Acerra; Caivano; Marigliano;
-STIR: Giugliano eTufino;
-L’inceneritore di Acerra.
Abbiamo fatto una ricognizione in queste località, tutte identificabili per il terribile puzzo anche a notevole distanza e per lo spettacolo indecoroso e terribile delle discariche che si trovano anche a ridosso dei centri abitati, oppure in mezzo a piantagioni agricole o appoggiate su falde acquifere. Abbiamo fatto domande a chi vi abita vicino con un criterio di casualità, e abbiamo avuto sempre la stessa domanda al posto di una risposta: “Che cosa abbiamo fatto per meritarci questo ?”
Noi chiediamo a chi ha giovato l’alto numero di ammalati di cancro, la distruzione del territorio e le alte tasse pagate?  Le risposte si potranno trovare analizzando i fogli profitti e perdite delle industrie della salute e quelle dello smaltimento.  E il bello che le sedi di queste industrie sono tutte a ben altra latitudine, oltre il Garigliano. Oltre al danno anche la beffa. Un motivo in più per dire no alla discarica al Castagnaro.  
Alessandro Citarella, Segretario Provinciale di Napoli del Partito del Sud
Leggi tutto »

Di Alessandro Citarella
Lo smaltimento di rifiuti prodotti dalle attività umane deve avere una soluzione che tuteli la salute delle persone, protegga l’ambiente e sia efficiente ed efficace dal punto di vista organizzativo ed economico per il cittadino.  Questa è la posizione del Partito del Sud.
Nel prendere una posizione così netta abbiamo riesaminato tutti i dati e le informazioni obiettive provenienti dalla nostra provincia, notando che lo stato delle cose è simile in tutte le province campane nelle regioni del centro-sud. Il primo dato riguarda la mancata o ritardata programmazione delle attività da svolgere per smaltire i rifiuti in modo ordinario.  Questa replicata sistematicità di comportamenti ha fatto sì che tutti gli interventi, avendo il crisma dell’urgenza e dell’inevitabilità, abbiano portato alla ricerca di spazi dove sversare rapidamente i rifiuti.  Ciò avviene forzando sempre e d’autorità la volontà delle popolazioni, dando mano libera all’assegnazione di appalti con costi esorbitanti e condizioni capestro per la collettività e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.  Siamo passati in 20-30 anni dall’essere la regione, assieme alle Marche, più salubre e in salute di tutte a quella più insalubre di tutta l’Europa, esclusa Chernobyl, perché abbiamo impiegato tecnologie vetuste, fatte pagare a peso d’oro anche in termini di salute, e senza mai pronunciare le parole bonifica e differenziata: questo si è tradotto in grandi affari per pochi e grande disastro per tutta la collettività .
Il Castagnaro è una località dove è impossibile ed impensabile mettere qualsiasi cosa, questo perché la Provincia di Napoli l’ha dichiarata “area di ricarica naturale della falda freatica”. Viene quindi da chiedersi se chi abbia proposto di farla diventare una discarica non ne fosse a conoscenza oppure lo sapesse anche troppo bene. In ogni caso è arrivata l’ora di dare uno stop definitivo, evitando di creare alibi per chi potrebbe, un domani, trovarsi indagato per diversi reati, ed è arrivata l’ora di finirla con pseudo professori che ci propongono di nuovo tecnologie antieconomiche e molto nocive per le popolazioni.
Per una corretta informazione a Napoli e in provincia abbiamo già:
-Discarica chiusa di Pianura: mai bonificata e in funzione per 40 anni ;
-Discariche attive: Chiaiano e Terzigno;
-Siti di stoccaggio (ex discariche piene): Giugliano ( Masseria del Re , Masseria del Pozzo, Settecainati); Villaricca; Paenzano 1 e 2; Pontericcio ; Pirrucchi; Acerra; Caivano; Marigliano;
-STIR: Giugliano eTufino;
-L’inceneritore di Acerra.
Abbiamo fatto una ricognizione in queste località, tutte identificabili per il terribile puzzo anche a notevole distanza e per lo spettacolo indecoroso e terribile delle discariche che si trovano anche a ridosso dei centri abitati, oppure in mezzo a piantagioni agricole o appoggiate su falde acquifere. Abbiamo fatto domande a chi vi abita vicino con un criterio di casualità, e abbiamo avuto sempre la stessa domanda al posto di una risposta: “Che cosa abbiamo fatto per meritarci questo ?”
Noi chiediamo a chi ha giovato l’alto numero di ammalati di cancro, la distruzione del territorio e le alte tasse pagate?  Le risposte si potranno trovare analizzando i fogli profitti e perdite delle industrie della salute e quelle dello smaltimento.  E il bello che le sedi di queste industrie sono tutte a ben altra latitudine, oltre il Garigliano. Oltre al danno anche la beffa. Un motivo in più per dire no alla discarica al Castagnaro.  
Alessandro Citarella, Segretario Provinciale di Napoli del Partito del Sud

sabato 28 aprile 2012

Il "Terrone Day" annunciato dalla "Gazzetta di Mantova" del 28 aprile 2012




Per ingrandire fare click sull'immagine

Fonte: Gazzetta di Mantova del 28 aprile 2012 pag. 19

.
Leggi tutto »



Per ingrandire fare click sull'immagine

Fonte: Gazzetta di Mantova del 28 aprile 2012 pag. 19

.

venerdì 27 aprile 2012

“Terrone Day” a Mantova, 28 aprile 2012 - Per tutti i Sud del mondo contro ogni discriminazione


Partito del Sud
Comunicato Stampa
“Terrone Day” a Mantova, 28 aprile 2012
Per tutti i Sud del mondo contro ogni discriminazione


La Federazione di Mantova del Partito del Sud invita la stampa e i media sabato 28 aprile al “Terrone Day”. L’evento inizierà con un volantinaggio di solidarietà a Castelbelforte, in via Roma dalle 10,30 alle 12,30 e continuerà alle 14,15, a San Giorgio di Mantova, presso l’auditorium-centro culturale di via Frida Kahlo con dibattiti e spettacoli di musica e teatro.

L’evento è stato originato da uno spiacevole episodio che ha coinvolto il Coordinatore provinciale per Mantova del Partito del Sud, Francesco Massimino, apostrofato con una frase ingiuriosa a margine del consiglio comunale di Castelbelforte, e costituisce l’occasione per riaffermare la dignità dei cittadini meridionali. «Una manifestazione – affermano gli organizzatori – senza paura e senza prepotenza, per il rispetto della pari dignità contro ogni tipo di discriminazione, a favore di tutti i Sud del mondo».

Saranno presenti, oltre ai vertici nazionali del Partito del Sud, che hanno sostenuto e condiviso immediatamente il progetto, anche tanti iscritti provenienti dal Centro e dal Sud.
Alcuni dei più conosciuti intellettuali e artisti meridionali si daranno il “cambio” sul palco del teatro di San Giorgio di Mantova per un pomeriggio all’insegna del meridionalismo e dei suoi diversi temi. Hanno dato la loro adesione e saranno presenti il musicista Mimmo Cavallo, che canterà alcuni brani dal suo ultimo CD “Quando saremo fratelli uniti”, l’attore Roberto D’Alessandro, che reciterà alcuni brani del suo lavoro teatrale “Terroni”, i giornalisti e scrittori Pino Aprile e Lino Patruno, autori di best seller meridionalisti, e Marco Rossano che proietterà il lungometraggio “Cento passi per la libertà”. Ha inoltre confermato la presenza  Marco Esposito Assessore allo Sviluppo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli. L’ingresso sarà libero.

Il “Terrone day” – secondo gli esponenti della formazione politica – costituirà anche l’occasione per ribadire le enormi differenze e distanze tra il Partito del Sud e «altri pseudo movimenti meridionalisti opportunisti, folkloristici o sostenuti da “vecchi dinosauri” della partitocrazia italiana, quali Miccichè, Poli Bortone, Mastella, Scotti, Lombardo, ecc.».
Il Partito del Sud, che un anno fa ha partecipato alla coalizione che ha sostenuto l’elezione di Luigi de Magistris a Sindaco di Napoli, opera politicamente da alcuni anni sul territorio mantovano avendo già partecipato alle elezioni amministrative del 2009 e 2011; anche quest’anno il Partito del Sud è presente in provincia di Mantova con un proprio candidato, Tommaso Pelliccia, a sostegno della lista ViVi Moglia e Bondanello.

La cronaca e le foto della giornata saranno su Twitter, dove si potrà seguire l’avvenimento e fare domande con  #TerroneDay.


LA CITTADINANZA TUTTA E' INVITATA A PARTECIPARE
-------------------------------------------------------------------------------------

I momenti più significative della giornata saranno trasmessi in diretta  sul canale You Tube del Partito del Sud Twitter profilo Partito del Sud e Facebook profilo Partito del Sud


Programma definitivo

Castelbeforte
10:30-12:30 
Volantinaggio di Solidarietà 
via Roma 33

13:00
Rinfresco a base di prodotti tipici c/o Bar la Picca
via Bigarello 15

S. Giorgio di Mantova
Auditorium centro culturale
via Frida Kalho

14:45
Presentazione evento
Francesco Massimino coord prov Partito del Sud


15:00
Convegno "Terroni e Fuoco del Sud"
con gli scrittori Pino Aprile e Lino Patruno
al termine, domande del pubblico

17.00
Mimmo Cavallo
Canzoni dall'album "Quando saremo fratelli uniti"

18:00
monologo tratto dallo spettacolo teatrale Terroni
a cura di Roberto D'Alessandro


18:30
Proiezione del documentario "Cento passi per la libertà"
di Marco Rossano
al termine, domande del pubblico

ore 21.00
CENA c/o Trattoria Al pesce d oro - la legge del mare
pesce fresco di mare cucina mediterranea
via sfermo 14 gazoldo degli ippoliti cell 348 5839465 0376 658123
nenù fisso 30 euro


Indicazioni stradali per raggiungere Castelforte per il volantinaggio del mattino:

1. Uscita Autostrada del Brennero - Mantova Nord

2. Alla prima rotonda prendere la prima uscita verso Nogara/Padova/Brescia/Mantova Centro 450 m
3. Alla seconda rotonda prendi la 2a uscita e imbocca Via Legnaghese/SS10 in direzione Padova/Legnago/Cerea/Nogara/Castel d' Ario
Continua a seguire la SS10 3,8 km
4. Svolta a sinistra e imbocca Via Castelbelforte/SP71 900 m
5. Svolta a sinistra e imbocca SP71 2,8 km
6. Svolta leggermente a destra per rimanere su SP71 27 m
7. Svolta a destra e imbocca Via Tomba/SP25 Continua a seguire la SP25
Attraversa 1 rotonda 600 m
8. Mantieni la sinistra al bivio Continua a seguire la SP25 La tua destinazione è sulla destra 600 m

Via Roma, 33
46032 Castelbelforte MN


Indicazioni stradali per raggiungere San Giorgio di Mantova per l'evento del pomeriggio:

1. Uscita Autostrada del Brennero - Mantova Nord
2. Alla prima rotonda la prima uscita a destra 300 m.
3. Alla seconda rotonda la 3a uscita e imboccare Via Legnaghese/SS10 in direzione S. Giorgio Centro/Mantova/Brescia 400 m
4. Alla terza rotonda la 1a uscita e imboccare Via 25 Aprile 450 m
5. Proseguire dritto su Via Roma 62 m
6. Continuare su Via Torino 130 m
7. Continuare su Via Andrea Mantegna 110 m
8. Svoltare a destra per rimanere su Via Andrea Mantegna 30 m
9. Prendere la prima a sinistra in corrispondenza di Via Frida Kahlo 350 m

Auditorium Centro Culturale - Via Frida Kahlo
46030 San Giorgio di Mantova MN 



.



Leggi tutto »

Partito del Sud
Comunicato Stampa
“Terrone Day” a Mantova, 28 aprile 2012
Per tutti i Sud del mondo contro ogni discriminazione


La Federazione di Mantova del Partito del Sud invita la stampa e i media sabato 28 aprile al “Terrone Day”. L’evento inizierà con un volantinaggio di solidarietà a Castelbelforte, in via Roma dalle 10,30 alle 12,30 e continuerà alle 14,15, a San Giorgio di Mantova, presso l’auditorium-centro culturale di via Frida Kahlo con dibattiti e spettacoli di musica e teatro.

L’evento è stato originato da uno spiacevole episodio che ha coinvolto il Coordinatore provinciale per Mantova del Partito del Sud, Francesco Massimino, apostrofato con una frase ingiuriosa a margine del consiglio comunale di Castelbelforte, e costituisce l’occasione per riaffermare la dignità dei cittadini meridionali. «Una manifestazione – affermano gli organizzatori – senza paura e senza prepotenza, per il rispetto della pari dignità contro ogni tipo di discriminazione, a favore di tutti i Sud del mondo».

Saranno presenti, oltre ai vertici nazionali del Partito del Sud, che hanno sostenuto e condiviso immediatamente il progetto, anche tanti iscritti provenienti dal Centro e dal Sud.
Alcuni dei più conosciuti intellettuali e artisti meridionali si daranno il “cambio” sul palco del teatro di San Giorgio di Mantova per un pomeriggio all’insegna del meridionalismo e dei suoi diversi temi. Hanno dato la loro adesione e saranno presenti il musicista Mimmo Cavallo, che canterà alcuni brani dal suo ultimo CD “Quando saremo fratelli uniti”, l’attore Roberto D’Alessandro, che reciterà alcuni brani del suo lavoro teatrale “Terroni”, i giornalisti e scrittori Pino Aprile e Lino Patruno, autori di best seller meridionalisti, e Marco Rossano che proietterà il lungometraggio “Cento passi per la libertà”. Ha inoltre confermato la presenza  Marco Esposito Assessore allo Sviluppo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli. L’ingresso sarà libero.

Il “Terrone day” – secondo gli esponenti della formazione politica – costituirà anche l’occasione per ribadire le enormi differenze e distanze tra il Partito del Sud e «altri pseudo movimenti meridionalisti opportunisti, folkloristici o sostenuti da “vecchi dinosauri” della partitocrazia italiana, quali Miccichè, Poli Bortone, Mastella, Scotti, Lombardo, ecc.».
Il Partito del Sud, che un anno fa ha partecipato alla coalizione che ha sostenuto l’elezione di Luigi de Magistris a Sindaco di Napoli, opera politicamente da alcuni anni sul territorio mantovano avendo già partecipato alle elezioni amministrative del 2009 e 2011; anche quest’anno il Partito del Sud è presente in provincia di Mantova con un proprio candidato, Tommaso Pelliccia, a sostegno della lista ViVi Moglia e Bondanello.

La cronaca e le foto della giornata saranno su Twitter, dove si potrà seguire l’avvenimento e fare domande con  #TerroneDay.


LA CITTADINANZA TUTTA E' INVITATA A PARTECIPARE
-------------------------------------------------------------------------------------

I momenti più significative della giornata saranno trasmessi in diretta  sul canale You Tube del Partito del Sud Twitter profilo Partito del Sud e Facebook profilo Partito del Sud


Programma definitivo

Castelbeforte
10:30-12:30 
Volantinaggio di Solidarietà 
via Roma 33

13:00
Rinfresco a base di prodotti tipici c/o Bar la Picca
via Bigarello 15

S. Giorgio di Mantova
Auditorium centro culturale
via Frida Kalho

14:45
Presentazione evento
Francesco Massimino coord prov Partito del Sud


15:00
Convegno "Terroni e Fuoco del Sud"
con gli scrittori Pino Aprile e Lino Patruno
al termine, domande del pubblico

17.00
Mimmo Cavallo
Canzoni dall'album "Quando saremo fratelli uniti"

18:00
monologo tratto dallo spettacolo teatrale Terroni
a cura di Roberto D'Alessandro


18:30
Proiezione del documentario "Cento passi per la libertà"
di Marco Rossano
al termine, domande del pubblico

ore 21.00
CENA c/o Trattoria Al pesce d oro - la legge del mare
pesce fresco di mare cucina mediterranea
via sfermo 14 gazoldo degli ippoliti cell 348 5839465 0376 658123
nenù fisso 30 euro


Indicazioni stradali per raggiungere Castelforte per il volantinaggio del mattino:

1. Uscita Autostrada del Brennero - Mantova Nord

2. Alla prima rotonda prendere la prima uscita verso Nogara/Padova/Brescia/Mantova Centro 450 m
3. Alla seconda rotonda prendi la 2a uscita e imbocca Via Legnaghese/SS10 in direzione Padova/Legnago/Cerea/Nogara/Castel d' Ario
Continua a seguire la SS10 3,8 km
4. Svolta a sinistra e imbocca Via Castelbelforte/SP71 900 m
5. Svolta a sinistra e imbocca SP71 2,8 km
6. Svolta leggermente a destra per rimanere su SP71 27 m
7. Svolta a destra e imbocca Via Tomba/SP25 Continua a seguire la SP25
Attraversa 1 rotonda 600 m
8. Mantieni la sinistra al bivio Continua a seguire la SP25 La tua destinazione è sulla destra 600 m

Via Roma, 33
46032 Castelbelforte MN


Indicazioni stradali per raggiungere San Giorgio di Mantova per l'evento del pomeriggio:

1. Uscita Autostrada del Brennero - Mantova Nord
2. Alla prima rotonda la prima uscita a destra 300 m.
3. Alla seconda rotonda la 3a uscita e imboccare Via Legnaghese/SS10 in direzione S. Giorgio Centro/Mantova/Brescia 400 m
4. Alla terza rotonda la 1a uscita e imboccare Via 25 Aprile 450 m
5. Proseguire dritto su Via Roma 62 m
6. Continuare su Via Torino 130 m
7. Continuare su Via Andrea Mantegna 110 m
8. Svoltare a destra per rimanere su Via Andrea Mantegna 30 m
9. Prendere la prima a sinistra in corrispondenza di Via Frida Kahlo 350 m

Auditorium Centro Culturale - Via Frida Kahlo
46030 San Giorgio di Mantova MN 



.



 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India