
Sig.Ambasciatore,
Il  17 di marzo c.a. nella piazza del Pantheon a Roma è stata violata la Costituzione italiana da parte di alcuni poliziotti.
L’art.21 della  nostra Costituzione recita che ogni cittadino può esprimere le proprie  idee con i mezzi a disposizione che ha.
Uno nostro compagno di Partito,  il prof. Gaetano Siciliano, durante le celebrazioni  della nascita della  monarchia sabauda, fatte passare dal governo razzista di Berlusconi  come festa dell’unità nazionale,ha manifestato pacificamente e  democraticamete dalla sua camera di albergo esponendo un manifesto che  difendeva gli ebrei.
Il manifesto recava la scritta” IO non festeggio i genocidi- La  vita è bella” .
I genocidi erano riferiti a quelli subiti dagli ebrei  nell’ultima guerra mondiale e a quelli subiti dai meridionali nel 1860 e  dintorni. La scritta “La vita è bella” era riferita al Film di Roberto  Benigni che descrisse la straziante vicenda di una famiglia ebraica in  quel periodo storico.
Ebbene, le leggi razziali contro gli ebrei, in  italia, furono promulgate da Vittorio Emanuele Terzo di Savoia nel 1938.  Questo re, oltre a promulgare tali leggi nefande e vergognose per  l’Umanità intera, abbandonò l’Italia e gli italiani nelle mani dei  fascisti e dei nazisti e l’8 settembre del 1943 fuggi dall’Italia con la  sua corte.
In Italia vigono ancora molte leggi fasciste e sono ancora  in vigore molti decreti legge di savoiarda memoria, e nè i nostri  parlamentari si sono mai preoccupati di cancellarle, nè si sono mai  preoccupati di far cancellare dalle strade e dalle piazze il nome di  quel re.
Eppure il 27 di gennaio di ogni anno ricordiamo gli orrori di quelle leggi, della Shoà,dell’olocausto.
Milioni di ebrei furono  perseguitati, rastrellati,rinchiusi nei lager  e fatti morire.
La stessa  sorte toccò ai meridionali nel 1860,quando Vittorio Emanuele II, senza  dichiarazione di guerra, invase il pacifico Regno delle Due sicilie,  massacrando oltre un milione di contadini e rinchiudendo migliaia di  italiani del Sud nei lager di Gaeta, di San Maurizio, di Milano e di  Fenestrelle.
Ebrei e  meridionali subirono una sorte atroce da parte dei  re che qualcuno, oggi, chiama padri della Patria.
Per noi del Partito  del Sud, sono solo degli assassini.
In Francia festeggiano la repubblica  il 14 di luglio di ogni anno e i francesi mai si son sognati di rendere  omaggio a Maria Antonietta e a Luigi XVI°.In Germania il primo Ministro  Sig.ra Merkel non festaggia Hitler. A Marzabotto non festeggiano Reader  e a Roma non festeggiano Kappler.
Non capiamo perchè in Italia debbano festeggiare i re che provocarono eccidi nefandi, pari, se non superiori a quelli nazisti.
La nostra Repubblica è nata sulle ceneri di casa  Savoia e qualcuno festeggia i Savoia.Questi fatti sono incomprensibili da  parte di molti italiani, specie se figli o nipoti degli 87 mila  partigiani immolatisi per darci la libertà dal nazi-fascismo e per darci  questa Repubblica.
Con questa nostra missiva, Sig Ambasciatore,vogliamo solo ribadire che in Italia, il giorno 17 di marzo, è stata violata la nostra Costituzione, ma soprattuto è stata tolta ad un nostro compatriota la libertà di manifestare contro il genocidio orrendo che subirono gli ebrei. Le chiediamo di intervenire presso il Governo italiano, presso il Ministro degli Interni Maroni, per l’individuazione dei poliziotti che, secondo noi, si sono macchiati di abuso di potere, di razzismo nei confronti degli ebrei, avendo con mezzi brutali, strappato il manifesto di cui sopra.
Il Presidente Onorario del Partito del Sud
Cap.Antonio Ciano
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