sabato 1 agosto 2009

Monastero di San Giovanni Therestis (Calabria) - Axion Estin, Kyrie Eleison, Alleluiarion



Monastero di San Giovanni Therestis (Bivongi - Calabria)
Italy

The Monastery of St. Giovanni Therestis was built in the XI th Century in the territory of Bivongi in Calabria. The Calabria was under Byzantine rule until the beginning of the XI th Century, allowing the region preserve the greek culture and language and in the territory to develop the greek-orthodox Christianity of the Byzantine rite. The mount Aspromonte in those centuries became one of the main goals of the Basilian monks coming from East, especially in the VII th century, when there was the Iconoclasm. Here were built many monasteries, especially in the Valley of Amendolea River and of Stilaro River and there were several saints greeks-italians. Just in the valley of Stilaro lived and worked in the X th century Saint Giovanni Theristis (= 'the reaper') . To him is dedicated the Monastery. His mother was kidnapped by Saracens pirates and was brought in Palermo (Sicily) as a slave, instead his father was killed. The child grew up in the Christian faith and at the age of 14 years the mother invited him to return to his native country, where he was baptized and where in the course of time made many miracles.

Music: - Axion Estin, Kyrie Eleison
Voice: Divna Ljubojevic
- Alleluiarion
Choir: The Masters of Psaltic Art
Photo of Father Kosmas by Leandro Mallamaci (a great tribute to a special person)
***
Il Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis, a Bivongi in provincia di Reggio Calabria, appartiene all'Arcidiocesi ortodossa d'Italia, parte del Patriarcato di Costantinopoli. La Calabria fu sotto il dominio bizantino sino agli inizi dell'XI secolo, permettendo che la regione conservasse la cultura e la lingua greca e che nel territorio si sviluppasse il cristianesimo greco-ortodosso di rito bizantino. L'Aspromonte divenne in quei secoli una delle principali mete dei monaci basiliani provenienti dall'oriente, soprattutto nel VII secolo, durante l'iconoclastia. Qui sorsero moltissimi monasteri, soprattutto nella Vallata dell'Amendolea e nella Vallata dello Stilaro e vi furono parecchi santi italo-greci. Proprio nella vallata dello Stilaro visse ed operò nel IX secolo San Giovanni Theristis (= 'il mietitore'), al quale si attribuiscono molti miracoli. Sua madre, incinta, era stata rapita dai pirati saraceni che la condussero a Palermo dove nacque Giovanni. Cresciuto nella fede cristiana a 14 anni ella lo convinse a tornare nel proprio paese dove si fece battezzare e abbracciò la vita monacale basiliana. Giovanni morì nel 1054 e venne sepolto nel monastero della Madonna del Maestro, detto di San Giovanni Teresti vecchio o del Bosco. Dopo la sua morte la sua fama presso le popolazioni della zona crebbe così tanto che esse lo acclamarono santo e divennero meta di pellegrinaggio i suoi luoghi ed il suo aghiasma (fonte sacra). Nel luogo di questo aghiasma sorse nell'XI secolo un monastero bizantino a lui intitolato. Esso si sviluppò in periodo normanno come uno dei più importanti monasteri basiliani nel Meridione d'Italia e mantenne splendore e ricchezza sino al XV secolo. I suoi monaci erano molto dotti e possedeva una vasta biblioteca e ricchi tesori. Il monastero cominciò a conoscere in seguito fasi di declino, come tutti i monasteri greci della zona: nel 1457 il Visitatore Apostolico del Papa ne constatava la decadenza. Ma dal 1579, con la fondazione dell'Ordine Basiliano d'Italia, si ebbe una nuova fase di crescita ed il monastero divenne il principale convento basiliano della Calabria meridionale. Nel '600 una banda di briganti creò molte difficoltà al monastero e nel 1662 i monaci lo abbandonarono definitivamente per trasferirsi nel convento più grande di San Giovanni Theristis fuori le mura a Stilo, dove furono portate le reliquie di San Giovanni Theristis e dei Santi asceti Nicola e Ambrogio. All'inizio dell'800, in seguito alle leggi napoleoniche sui beni ecclesiatici, divenne proprietà del comune di Bivongi. Appartenne poi a diversi proprietari, che lo adattarono all'uso agricolo. Gli eredi dell'ultimo proprietario lo donarono nel 1980 nuovamente al comune di Bivongi. Nel 1990 cominciarono i lavori di ristrutturazione dell'edificio e dell'area per riportarlo ad essere nuovamente un luogo di preghiera per i monaci greci. Nel 1994 cominciarono a vivervi stabilmente i primi monaci athoniti provenienti dal Monte Athos e nel dicembre dello stesso anno il Consiglio Regionale della Calabria dichiarò sacra l'area compresa fra i fiumi Stilaro e Assi per facilitare l'insediamento dei monaci.
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Monastero di San Giovanni Therestis (Bivongi - Calabria)
Italy

The Monastery of St. Giovanni Therestis was built in the XI th Century in the territory of Bivongi in Calabria. The Calabria was under Byzantine rule until the beginning of the XI th Century, allowing the region preserve the greek culture and language and in the territory to develop the greek-orthodox Christianity of the Byzantine rite. The mount Aspromonte in those centuries became one of the main goals of the Basilian monks coming from East, especially in the VII th century, when there was the Iconoclasm. Here were built many monasteries, especially in the Valley of Amendolea River and of Stilaro River and there were several saints greeks-italians. Just in the valley of Stilaro lived and worked in the X th century Saint Giovanni Theristis (= 'the reaper') . To him is dedicated the Monastery. His mother was kidnapped by Saracens pirates and was brought in Palermo (Sicily) as a slave, instead his father was killed. The child grew up in the Christian faith and at the age of 14 years the mother invited him to return to his native country, where he was baptized and where in the course of time made many miracles.

Music: - Axion Estin, Kyrie Eleison
Voice: Divna Ljubojevic
- Alleluiarion
Choir: The Masters of Psaltic Art
Photo of Father Kosmas by Leandro Mallamaci (a great tribute to a special person)
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Il Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis, a Bivongi in provincia di Reggio Calabria, appartiene all'Arcidiocesi ortodossa d'Italia, parte del Patriarcato di Costantinopoli. La Calabria fu sotto il dominio bizantino sino agli inizi dell'XI secolo, permettendo che la regione conservasse la cultura e la lingua greca e che nel territorio si sviluppasse il cristianesimo greco-ortodosso di rito bizantino. L'Aspromonte divenne in quei secoli una delle principali mete dei monaci basiliani provenienti dall'oriente, soprattutto nel VII secolo, durante l'iconoclastia. Qui sorsero moltissimi monasteri, soprattutto nella Vallata dell'Amendolea e nella Vallata dello Stilaro e vi furono parecchi santi italo-greci. Proprio nella vallata dello Stilaro visse ed operò nel IX secolo San Giovanni Theristis (= 'il mietitore'), al quale si attribuiscono molti miracoli. Sua madre, incinta, era stata rapita dai pirati saraceni che la condussero a Palermo dove nacque Giovanni. Cresciuto nella fede cristiana a 14 anni ella lo convinse a tornare nel proprio paese dove si fece battezzare e abbracciò la vita monacale basiliana. Giovanni morì nel 1054 e venne sepolto nel monastero della Madonna del Maestro, detto di San Giovanni Teresti vecchio o del Bosco. Dopo la sua morte la sua fama presso le popolazioni della zona crebbe così tanto che esse lo acclamarono santo e divennero meta di pellegrinaggio i suoi luoghi ed il suo aghiasma (fonte sacra). Nel luogo di questo aghiasma sorse nell'XI secolo un monastero bizantino a lui intitolato. Esso si sviluppò in periodo normanno come uno dei più importanti monasteri basiliani nel Meridione d'Italia e mantenne splendore e ricchezza sino al XV secolo. I suoi monaci erano molto dotti e possedeva una vasta biblioteca e ricchi tesori. Il monastero cominciò a conoscere in seguito fasi di declino, come tutti i monasteri greci della zona: nel 1457 il Visitatore Apostolico del Papa ne constatava la decadenza. Ma dal 1579, con la fondazione dell'Ordine Basiliano d'Italia, si ebbe una nuova fase di crescita ed il monastero divenne il principale convento basiliano della Calabria meridionale. Nel '600 una banda di briganti creò molte difficoltà al monastero e nel 1662 i monaci lo abbandonarono definitivamente per trasferirsi nel convento più grande di San Giovanni Theristis fuori le mura a Stilo, dove furono portate le reliquie di San Giovanni Theristis e dei Santi asceti Nicola e Ambrogio. All'inizio dell'800, in seguito alle leggi napoleoniche sui beni ecclesiatici, divenne proprietà del comune di Bivongi. Appartenne poi a diversi proprietari, che lo adattarono all'uso agricolo. Gli eredi dell'ultimo proprietario lo donarono nel 1980 nuovamente al comune di Bivongi. Nel 1990 cominciarono i lavori di ristrutturazione dell'edificio e dell'area per riportarlo ad essere nuovamente un luogo di preghiera per i monaci greci. Nel 1994 cominciarono a vivervi stabilmente i primi monaci athoniti provenienti dal Monte Athos e nel dicembre dello stesso anno il Consiglio Regionale della Calabria dichiarò sacra l'area compresa fra i fiumi Stilaro e Assi per facilitare l'insediamento dei monaci.

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