mercoledì 23 aprile 2008

2008.... e si muore ancora per fame....


Jean Ziegler, della commissione diritti umani delle Nazioni Unite, ha chiesto di rimandare di 5 anni l’introduzione dei biocarburanti ottenuti da generi alimentari.Ziegler, che studia in modo particolare il diritto al cibo, sostiene che convertire mais, grano e zucchero in cibo per le macchine sta facendo lievitare i prezzi del cibo, della terra necessaria a coltivarlo e dell’acqua indispensabile per farlo crescere. Specialmente quando le coltivazioni di biocarburanti sono sovvenzionate.
Il
prezzo del grano e’ raddoppiato in un anno e, di questo passo, manca poco al punto in cui le Nazioni più povere non saranno in grado di importare generi alimentari di prima necessità. La sua condanna e’ semplice e chiara: “convertire suolo agricolo produttivo in suolo che produce cibo che viene bruciato come biocombustibile e’ un crimine contro l’umanità”.


La popolazione denutrita in Africa e’ passata dagli 81 milioni nel 1972 ai 202 milioni di persone nel 2002,Secondo la FAO ci sarebbe già abbastanza cibo per 12 miliardi di persone, se non andasse sprecato. Ziegler spiega che “tutte le cause della fame sono umane. E’ un problema di accesso alle risorse, non di sovrappopolazione o di sottoproduzione. Questa situazione può essere cambiata con decisioni umane.”
"Se si vuole coprire il 20 % del bisogno petrolifero con i biocarburanti, come si prevede, non ci sarà più niente da mangiare", avverte l'amministratore delegato di Nestlé Peter Brabeck dalle colonne della NZZ am Sonntag.
Un fatto, a suo dire, "irresponsabile e moralmente inaccettabile".
"È un non senso politico, ha commentato Brabeck, che in aprile lascerà l'incarico di direttore della multinazionale vodese mantenendo soltanto quello di presidente del consiglio d'amministrazione.
Gli Stati Uniti hanno adoperato quest'anno 138 milioni di tonnellate di mais per produrre biocarburanti: una quantità che mancherà all'industria alimentare.
Ciò è deplorevole, poiché si ripercuote anche sull'aumento del prezzo del mais, della soia e del grano. Nel contempo le terre coltivabili si riducono; anche l'acqua è minacciata, secondo Brabeck, il quale ha rammentato che per produrre un litro di bioetanolo occorrono 4'000 litri di acqua, senza contare che il prezzo delle materie prime alimentari è spinto verso l'alto dalla accresciuta domanda che viene dall'Asia.
www.swissinfo.ch e agenzie
Leggi tutto »

Jean Ziegler, della commissione diritti umani delle Nazioni Unite, ha chiesto di rimandare di 5 anni l’introduzione dei biocarburanti ottenuti da generi alimentari.Ziegler, che studia in modo particolare il diritto al cibo, sostiene che convertire mais, grano e zucchero in cibo per le macchine sta facendo lievitare i prezzi del cibo, della terra necessaria a coltivarlo e dell’acqua indispensabile per farlo crescere. Specialmente quando le coltivazioni di biocarburanti sono sovvenzionate.
Il
prezzo del grano e’ raddoppiato in un anno e, di questo passo, manca poco al punto in cui le Nazioni più povere non saranno in grado di importare generi alimentari di prima necessità. La sua condanna e’ semplice e chiara: “convertire suolo agricolo produttivo in suolo che produce cibo che viene bruciato come biocombustibile e’ un crimine contro l’umanità”.


La popolazione denutrita in Africa e’ passata dagli 81 milioni nel 1972 ai 202 milioni di persone nel 2002,Secondo la FAO ci sarebbe già abbastanza cibo per 12 miliardi di persone, se non andasse sprecato. Ziegler spiega che “tutte le cause della fame sono umane. E’ un problema di accesso alle risorse, non di sovrappopolazione o di sottoproduzione. Questa situazione può essere cambiata con decisioni umane.”
"Se si vuole coprire il 20 % del bisogno petrolifero con i biocarburanti, come si prevede, non ci sarà più niente da mangiare", avverte l'amministratore delegato di Nestlé Peter Brabeck dalle colonne della NZZ am Sonntag.
Un fatto, a suo dire, "irresponsabile e moralmente inaccettabile".
"È un non senso politico, ha commentato Brabeck, che in aprile lascerà l'incarico di direttore della multinazionale vodese mantenendo soltanto quello di presidente del consiglio d'amministrazione.
Gli Stati Uniti hanno adoperato quest'anno 138 milioni di tonnellate di mais per produrre biocarburanti: una quantità che mancherà all'industria alimentare.
Ciò è deplorevole, poiché si ripercuote anche sull'aumento del prezzo del mais, della soia e del grano. Nel contempo le terre coltivabili si riducono; anche l'acqua è minacciata, secondo Brabeck, il quale ha rammentato che per produrre un litro di bioetanolo occorrono 4'000 litri di acqua, senza contare che il prezzo delle materie prime alimentari è spinto verso l'alto dalla accresciuta domanda che viene dall'Asia.
www.swissinfo.ch e agenzie

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India