domenica 3 giugno 2018

PROPOSTE PER UN NUOVO SVILUPPO DELL'AREA METROPOLITANA E PROVINCIALE DI PALERMO



Di Giovanni Maniscalco


PREMESSA 
Riteniamo necessario prendere in considerazione le politiche degli stati membri dei cittadini, i diritti dei lavoratori e lo stato sociale dei cittadini, ma tutelano gli interessi economici del capitalismo finanziario che ora governa l'Europa e quasi, Tutto il mondo intero. (ovvero la globalizzazione economica) Dal 1989, poi, con il crollo del muro di Berlino, il mondo capitalistico ha cancellato ogni limite in più o meno precisi confini e si è imposto a livello simbolico, come unica realtà possibile. 
L'Unione Europea, come si vede, segna una tappa del capitalismo nella sua forma assoluto-totale: abbattuta la potenza UNIONE SOVIETICA che per larga parte del "secolo scorso" aveva tenuto un freno il dilagare del capitale, rimaneva solo una realtà da abbattere. Storia storica, lo stato sovrano nazionale, con annesso primato del politico sull'economico: 
UNA QUESTIONE E 'SERVITA L'UNIONE EUROPEA, momento culminante della spoliticizzazione economica non più limitata, imponendo politiche di austerità, che riducono al minimo gli investimenti statali per lo sviluppo economico del paese, facendo venire meno le opportunità di posti di lavoro. L'austerità stringe nella sua morsa l'Italia e ancor più il suo Mezzogiorno, aggravando la Questione Meridionale. I vincoli di bilancio europei allontanano sempre più il sud dal nord Italia. 
E il sud Europa dal nord Europa. La crisi in cui versa il nostro paese, da oltre un decennio, colpisce con particolare violenza i territori storicamente più svantaggiati, il Sud e le Isole causando l'emigrazione giovanile verso il nord del nostro paese ed all'estero verso gli altri stati europei. 

PROPOSTE PER UN NUOVO SVILUPPO DELL'AREA METROPOLITANA E PROVINCIALE DI PALERMO 

La ripresa economica della città metropolitana e della provincia di Palermo è in primo luogo assolutamente transitare dalla messa in sicurezza, dalla prevenzione e dalla valorizzazione del territorio / paesaggio e del patrimonio edilizio esistente sia pubblico (scuole, edifici pubblici, ecc.) che privato, della innovazione tecnologica e dei materiali, della rigenerazione urbana e della sostenibilità da un rilancio del manifatturiero, dell'istruzione e della ricerca. Servire un progetto complessivo di riorganizzazione del sistema di innovazione, valorizzando le esperienze positive e cercando i presupposti per fare emergere tutte quelle vocazioni presenti nel territorio. È necessario puntare prioritariamente su: 

1. L'industria manifatturiera nelle aree industriali di Termini Imerese - Carini - Brancaccio. Garantire una fiscalità di vantaggio per le aree industriali e le misure di sostegno alle assunzioni, alla formazione, alla ricerca e all'innovazione politica industriale, che tenga conto delle esigenze e requisiti di sviluppo della norma 4.0, dotato di idonee risorse finanziarie, che sono chiari e quantificati obbiettivi a medio e lungo termine. 
• investimenti investimenti pubblici per la fornitura di beni e servizi per la produzione di beni e servizi per l'industria alimentare, alimentare, automobilistica, navale, chimica, ecc., Con il potenziamento infrastrutturale a cantiere dal cantiere navale di Palermo. 

2. L'economia circolare come nuovo economico per il rilancio dell'industria nell'area Palermitana. Puntare sulla produzione secondo il modello di una economia circolare ha due vantaggi: un risparmio sui costi di produzione e l'acquisto di un vantaggio competitivo. Prolungare l'uso produttivo dei materiali, riutilizzarli e aumentare l'efficienza serve a rafforzare la competitività, a ridurre l'impatto ambientale. Corretta gestione dei rifiuti, prevenzione, riduzione, riutilizzo, riciclaggio e compostaggio attraverso la cosiddetta "strategia rifiuti zero" può avere importanti e positivi ricadute occupazionali. 

3. Reti e innovazione tecnologica: • Ammodernamento della rete elettrica ad alta media e bassa tensione; • Ristrutturazione della rete di distribuzione idrica; 
• Riassetto normativo in Sicilia per il superamento della frammentazione nella gestione del servizio idrico integrato anche al fine di prevenire le emergenze idriche; 
• Banda Larga: Potenziare la connessione digitale è obbiettivo primario per lo sviluppo delle aziende e del territorio. 

4. Industria Culturale: 
• integrazione coniugare le forme diverse di sviluppo con il rispetto del paesaggio: innovazione e valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale e culturale come indispensabile e preliminare per favorire e rafforzare l'industria turistica palermitana. 

5. Mobilità e Trasporti: • Interporto di Termini Imerese: è necessaria la struttura intermodale per il trasporto delle merci e l'interscambio mare terra di tutta la provincia e anche della ZES; 
• Raddoppio / ammodernamento delle reti ferroviarie e delle linee del tram a Palermo 
• Porto di Palermo: riqualificazione e definizione della missione produttiva, e rilancio nel mediterraneo • Strade provinciali: esame di un piano di recupero ed ammodernamento della viabilità secondaria. 
Lo stato delle comunicazioni in una parte importante del nostro territorio come l'area delle Madonie, del Corleonese e del Partinicese è una dir poco catastrofica. E 'indispensabile mettersi in contatto con le aree interne e con l'area metropolitana per potere al meglio il sistema integrato dei trasporti. 

6. Semplificazione e sburocratizzazione 
• Si cercano ed attuare tutte quelle politiche di mutuo controllo ed amministrazioni pubbliche. Da sempre il principale fattore per la crescita e lo sviluppo. Cerca una struttura che curi l'attività di monitoraggio e al contempo promuova tutte quelle iniziative che migliorino i rapporti tra i cittadini, imprese e pubblica amministrazione. 

7. Il Cantiere Navale di Palermo Riteniamo necessario approfondire le problematiche che riguardano il cantiere navale di Palermo che negli anni 60 dava lavoro a circa 5000 operai e oggi dà lavoro a 330 operai diretti e circa 100 gli impiegati ea circa 100 lavoratori di ditte esterne. 
• La società Fincantieri spa è in ripresa in Italia e nel mercato mondiale e la sua produzione è a pieno regime. • Aspetti unici del cantiere di Palermo: la posizione geografica del cantiere al centro del mediterraneo; la profondità dei fondali (20 mt.) 
• Si possono ospitare 4 navi per le opportune lavorazioni. 
• Il cantiere di Palermo, come lo spazio disponibile, è il secondo cantiere più grande d'Italia, dopo Monfalcone e tra primi del Mediterraneo, con il bacino, di 400 mila tonnellate, più grande d'europa. 
• La scelta politica del gruppo, è funzionale alla decisione di esternalizzare / delocalizzare le lavorazioni. 
• Nell'attuale proposta aziendale di Fincantieri, non è prevista una missione produttiva per il cantiere navale di Palermo, escluse le riparazioni da fare assieme ad altri due cantieri del gruppo. 
• Le lavorazioni avvengono solo all'interno del bacino di 400 mila metri gli altri bacini fuori uso: quello da 19 mila a 52 mila t (di proprietà della Regione Siciliana), mentre si aspetta ancora il finanziamento per il completamento di quello di di 150 mila t. 
• E 'evidente la scarsa volontà politica e una valorizzazione del cantiere di palermo, puntando soprattutto a cantieri del nord Italia.




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Di Giovanni Maniscalco


PREMESSA 
Riteniamo necessario prendere in considerazione le politiche degli stati membri dei cittadini, i diritti dei lavoratori e lo stato sociale dei cittadini, ma tutelano gli interessi economici del capitalismo finanziario che ora governa l'Europa e quasi, Tutto il mondo intero. (ovvero la globalizzazione economica) Dal 1989, poi, con il crollo del muro di Berlino, il mondo capitalistico ha cancellato ogni limite in più o meno precisi confini e si è imposto a livello simbolico, come unica realtà possibile. 
L'Unione Europea, come si vede, segna una tappa del capitalismo nella sua forma assoluto-totale: abbattuta la potenza UNIONE SOVIETICA che per larga parte del "secolo scorso" aveva tenuto un freno il dilagare del capitale, rimaneva solo una realtà da abbattere. Storia storica, lo stato sovrano nazionale, con annesso primato del politico sull'economico: 
UNA QUESTIONE E 'SERVITA L'UNIONE EUROPEA, momento culminante della spoliticizzazione economica non più limitata, imponendo politiche di austerità, che riducono al minimo gli investimenti statali per lo sviluppo economico del paese, facendo venire meno le opportunità di posti di lavoro. L'austerità stringe nella sua morsa l'Italia e ancor più il suo Mezzogiorno, aggravando la Questione Meridionale. I vincoli di bilancio europei allontanano sempre più il sud dal nord Italia. 
E il sud Europa dal nord Europa. La crisi in cui versa il nostro paese, da oltre un decennio, colpisce con particolare violenza i territori storicamente più svantaggiati, il Sud e le Isole causando l'emigrazione giovanile verso il nord del nostro paese ed all'estero verso gli altri stati europei. 

PROPOSTE PER UN NUOVO SVILUPPO DELL'AREA METROPOLITANA E PROVINCIALE DI PALERMO 

La ripresa economica della città metropolitana e della provincia di Palermo è in primo luogo assolutamente transitare dalla messa in sicurezza, dalla prevenzione e dalla valorizzazione del territorio / paesaggio e del patrimonio edilizio esistente sia pubblico (scuole, edifici pubblici, ecc.) che privato, della innovazione tecnologica e dei materiali, della rigenerazione urbana e della sostenibilità da un rilancio del manifatturiero, dell'istruzione e della ricerca. Servire un progetto complessivo di riorganizzazione del sistema di innovazione, valorizzando le esperienze positive e cercando i presupposti per fare emergere tutte quelle vocazioni presenti nel territorio. È necessario puntare prioritariamente su: 

1. L'industria manifatturiera nelle aree industriali di Termini Imerese - Carini - Brancaccio. Garantire una fiscalità di vantaggio per le aree industriali e le misure di sostegno alle assunzioni, alla formazione, alla ricerca e all'innovazione politica industriale, che tenga conto delle esigenze e requisiti di sviluppo della norma 4.0, dotato di idonee risorse finanziarie, che sono chiari e quantificati obbiettivi a medio e lungo termine. 
• investimenti investimenti pubblici per la fornitura di beni e servizi per la produzione di beni e servizi per l'industria alimentare, alimentare, automobilistica, navale, chimica, ecc., Con il potenziamento infrastrutturale a cantiere dal cantiere navale di Palermo. 

2. L'economia circolare come nuovo economico per il rilancio dell'industria nell'area Palermitana. Puntare sulla produzione secondo il modello di una economia circolare ha due vantaggi: un risparmio sui costi di produzione e l'acquisto di un vantaggio competitivo. Prolungare l'uso produttivo dei materiali, riutilizzarli e aumentare l'efficienza serve a rafforzare la competitività, a ridurre l'impatto ambientale. Corretta gestione dei rifiuti, prevenzione, riduzione, riutilizzo, riciclaggio e compostaggio attraverso la cosiddetta "strategia rifiuti zero" può avere importanti e positivi ricadute occupazionali. 

3. Reti e innovazione tecnologica: • Ammodernamento della rete elettrica ad alta media e bassa tensione; • Ristrutturazione della rete di distribuzione idrica; 
• Riassetto normativo in Sicilia per il superamento della frammentazione nella gestione del servizio idrico integrato anche al fine di prevenire le emergenze idriche; 
• Banda Larga: Potenziare la connessione digitale è obbiettivo primario per lo sviluppo delle aziende e del territorio. 

4. Industria Culturale: 
• integrazione coniugare le forme diverse di sviluppo con il rispetto del paesaggio: innovazione e valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale e culturale come indispensabile e preliminare per favorire e rafforzare l'industria turistica palermitana. 

5. Mobilità e Trasporti: • Interporto di Termini Imerese: è necessaria la struttura intermodale per il trasporto delle merci e l'interscambio mare terra di tutta la provincia e anche della ZES; 
• Raddoppio / ammodernamento delle reti ferroviarie e delle linee del tram a Palermo 
• Porto di Palermo: riqualificazione e definizione della missione produttiva, e rilancio nel mediterraneo • Strade provinciali: esame di un piano di recupero ed ammodernamento della viabilità secondaria. 
Lo stato delle comunicazioni in una parte importante del nostro territorio come l'area delle Madonie, del Corleonese e del Partinicese è una dir poco catastrofica. E 'indispensabile mettersi in contatto con le aree interne e con l'area metropolitana per potere al meglio il sistema integrato dei trasporti. 

6. Semplificazione e sburocratizzazione 
• Si cercano ed attuare tutte quelle politiche di mutuo controllo ed amministrazioni pubbliche. Da sempre il principale fattore per la crescita e lo sviluppo. Cerca una struttura che curi l'attività di monitoraggio e al contempo promuova tutte quelle iniziative che migliorino i rapporti tra i cittadini, imprese e pubblica amministrazione. 

7. Il Cantiere Navale di Palermo Riteniamo necessario approfondire le problematiche che riguardano il cantiere navale di Palermo che negli anni 60 dava lavoro a circa 5000 operai e oggi dà lavoro a 330 operai diretti e circa 100 gli impiegati ea circa 100 lavoratori di ditte esterne. 
• La società Fincantieri spa è in ripresa in Italia e nel mercato mondiale e la sua produzione è a pieno regime. • Aspetti unici del cantiere di Palermo: la posizione geografica del cantiere al centro del mediterraneo; la profondità dei fondali (20 mt.) 
• Si possono ospitare 4 navi per le opportune lavorazioni. 
• Il cantiere di Palermo, come lo spazio disponibile, è il secondo cantiere più grande d'Italia, dopo Monfalcone e tra primi del Mediterraneo, con il bacino, di 400 mila tonnellate, più grande d'europa. 
• La scelta politica del gruppo, è funzionale alla decisione di esternalizzare / delocalizzare le lavorazioni. 
• Nell'attuale proposta aziendale di Fincantieri, non è prevista una missione produttiva per il cantiere navale di Palermo, escluse le riparazioni da fare assieme ad altri due cantieri del gruppo. 
• Le lavorazioni avvengono solo all'interno del bacino di 400 mila metri gli altri bacini fuori uso: quello da 19 mila a 52 mila t (di proprietà della Regione Siciliana), mentre si aspetta ancora il finanziamento per il completamento di quello di di 150 mila t. 
• E 'evidente la scarsa volontà politica e una valorizzazione del cantiere di palermo, puntando soprattutto a cantieri del nord Italia.




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