lunedì 19 marzo 2018

Roma 18 Marzo, Intervento di Natale Cuccurese all’Assemblea Nazionale di Potere al Popolo

Pur alla presenza di un risultato elettorale non utile ad entrare in Parlamento, Potere al Popolo non si sfalda, anzi da ieri rilancia la sua presenza nel panorama politico italiano. Potere al Popolo, grazie alla presenza del Partito del Sud, ha anche un’anima meridionalista come si evince dal Manifesto politico del movimento e dal programma politico che vede un intero capitolo (il 14) dedicato al Sud.

Ieri a Roma l’Assemblea di lancio di questo lavoro. Nel video l’intervento di Natale Cuccurese, Presidente nazionale del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti.

https://www.youtube.com/watch?v=SSOMf1B7VeE&feature=youtu.be


Natale Cuccurese: Il mio intervento di oggi a Roma all’Assemblea Nazionale di Potere al Popolo.

Posto anche il testo completo perché i tempi degli interventi erano limitati e ho purtroppo sforato l’ultima parte, visto che ho aggiunto un paio di passaggi “a braccio”, in modo particolare con considerazioni sul 17 marzo e sulla necessità di mantenere ben viva la memoria storica, e sono stato giustamente interrotto. Me ne scuso. Lo riporto integralmente qui così chi è interessato può, soprattutto, leggere interamente il breve comunicato degli operai della Manfredonia Vetro e la mia conclusione.

——————————————————————-

Siamo qui come meridionalisti progressisti, perché vogliamo continuare il cammino intrapreso in questi ultimi mesi, già dal Brancaccio, per la costruzione di una nuova sinistra alternativa che lasci presto e per sempre alle spalle vecchie e obsolete politiche che hanno portato al ripiegamento drammatico di un centro sinistra senza futuro. Per questo abbiamo aderito a Pap dalla prima ora e siamo favorevoli ad una ipotesi che sia inclusiva anche verso quelle realtà, associazioni, movimenti, partiti, singoli cittadini , con storie ed idee amalgamabili alle nostre, senza inutili settarismi, al fine di allargare a tutte le realtà realmente progressiste italiane il perimetro delle lotte. Gramsci non diceva solo di essere partigiani, e qui tutti lo siamo, ma affermava anche di dedicasi allo studio e all’organizzazione senza perdersi d’animo "Mi sono convinto che, anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio... Occorre armarsi di una pazienza illimitata, “ così da andare tutti insieme, arricchendo ognuno con le proprie idee, le esperienze di lotte e specificità, per contribuire insieme a costituire quel movimento popolare autenticamente di sinistra che manca da troppi anni in questo disgraziato Paese, un Paese diseguale, ingiusto che vede la sua metà , Il Mezzogiorno, gestito da sempre con logiche da colonia interna e dove infatti cova da tempo, come abbiamo ripetuto più volte negli ultimi due anni, e come in una polveriera, un sentimento di rivolta che dapprima si è manifestato con percentuali regionali del 70% di NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e da ultimo, il 4 marzo scorso, con un voto di protesta che ha pochi riscontri nella storia unitaria. Peccato che a sinistra questo sentimento di rivolta non sempre sia stato percepito per tempo malgrado gli allarmi. Vedremo se alla prova dei fatti le promesse più demagogiche fatte da chi ha vinto le ultime elezioni non saranno mantenute, come io credo, dove e come si andrà a ripercuotere questo sentimento di rabbia, frustrazione e rivolta. Un sentimento che dobbiamo prepararci ad intercettare. Abbiamo davanti praterie di consenso se sapremo rispondere alle esigenze territoriali della parte più martoriata del Paese, colpita dalla crisi e dalla austerità europea.
Il rilancio del Paese passa obbligatoriamente dal rilancio del Sud, con il sud si può ripartire, non in contrapposizione al nord, ma come volano prezioso per lo sviluppo di tutti, non è più tollerabile per noi meridionalisti progressisti che ci siano situazione che vedono:
- Emigrazione, verso il nord e l’estero, che coinvolge gli studenti e i giovani laureati DA DATI DEL SOLE24ORE di pochi giorni fa dal 2000 al 2015 fuga di 200mila laureati al Nord, così il Sud ha perso 30 miliardi
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- Desertificazione demografica, causa emigrazione giovanile che vede nelle Regioni del Sud la più bassa natalità d’Europa
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- Disoccupazione, maggiore di tre volte rispetto al nord, causa prima dell’emigrazione con quella giovanile oltre il 50%, con la Calabria, prima in Europa, al 58,7%
-
- Record europeo di NEET cioè giovani che non studiano e non cercano più lavoro
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- Povertà, con il 10% della popolazione in povertà assoluta e 40% in povertà relativa
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- Discriminazioni, fra i paesi OCSE l’Italia è prima per le discriminazione interne. Al primo posto figurano le discriminazione verso i meridionali, al secondo le donne
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- Inquinamento ambientale, con vere e proprie emergenze ambientali ai danni della popolazione a partire come si diceva dalla “La Terra dei Fuochi, Taranto, la Basilicata, Niscemi…
-
- Sempre minori, contro ogni proclama, gli investimenti dello Stato Centrale al Sud

Voglio portare all’attenzione dell’assemblea un caso emblematico, quello della Manfredonia Vetro, di come lo sfruttamento delle masse operaie del sud segua invariabilmente da decenni le stesse logiche predatorie a vantaggio di pochi capitalisti , un esempio pratico di come ti finanzio il capitalismo del nord affamando il sud.
Una vertenza lunga, uno stabilimento moderno eppure chiuso. Con i lavoratori abbandonati da politici e Istituzioni, scrivono gli operai:
“Nonostante lo straordinario sforzo fatto dai parlamentari per l’approvazione dell’emendamento che concedeva un anno di cassa integrazione in proroga ai lavoratori della Manfredonia vetro a 90 giorni dalla firma della CIGD per la Sangalli Vetro Manfredonia e i lavoratori e le loro famiglie sono ancora senza ammortizzatori sociali, da 3 lunghi mesi senza reddito.
Ci hanno raccontato di tutto, manca questo, manca quello, abbiamo fatto, il Ministero, l’Inps, il Decreto Regionale tutte chiacchiere che non riempiono la pancia ma non fanno altro che aumentare quel distacco tra le istituzioni e il popolo in difficoltà.
Siamo un Popolo Senza speranza!!!!”
Gli Operai della Sangalli Vetro”

E’ per risolvere queste situazioni di sfruttamento ed abbandono, affinchè non possano più accadere che deve necessariamente proseguire il percorso di Potere al Popolo, che non a caso era l’unica lista alle ultime politiche con un punto di programma , il 14, dedicato alla Nuova Questione Meridionale. Al fine di affrontare finalmente in Italia e in Europa le lotte necessarie per porre un fine allo sfruttamento e alle discriminazioni che ammorbano da sempre la vita dei cittadini di questo Paese. Un paese che va rivoltato, pacificamente e democraticamente, come un calzino, per affermare finalmente gli ideali di Resistenza che reclamano a gran voce l’applicazione della Costituzione che ad oggi mai applicata, non avrebbe permesso l’affermarsi in un Paese sempre più diseguale di quella deriva pericolosa, razzista, xenofa, fascista , neoliberista e ordocapitalista che sta soffocando il paese e rendendo impossibile la vita dei cittadini.
Avanti, insieme, ricordando che il Sud chiede giustizia e pari dignità. Uniamo le lotte fra Sud e Nord!




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Pur alla presenza di un risultato elettorale non utile ad entrare in Parlamento, Potere al Popolo non si sfalda, anzi da ieri rilancia la sua presenza nel panorama politico italiano. Potere al Popolo, grazie alla presenza del Partito del Sud, ha anche un’anima meridionalista come si evince dal Manifesto politico del movimento e dal programma politico che vede un intero capitolo (il 14) dedicato al Sud.

Ieri a Roma l’Assemblea di lancio di questo lavoro. Nel video l’intervento di Natale Cuccurese, Presidente nazionale del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti.

https://www.youtube.com/watch?v=SSOMf1B7VeE&feature=youtu.be


Natale Cuccurese: Il mio intervento di oggi a Roma all’Assemblea Nazionale di Potere al Popolo.

Posto anche il testo completo perché i tempi degli interventi erano limitati e ho purtroppo sforato l’ultima parte, visto che ho aggiunto un paio di passaggi “a braccio”, in modo particolare con considerazioni sul 17 marzo e sulla necessità di mantenere ben viva la memoria storica, e sono stato giustamente interrotto. Me ne scuso. Lo riporto integralmente qui così chi è interessato può, soprattutto, leggere interamente il breve comunicato degli operai della Manfredonia Vetro e la mia conclusione.

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Siamo qui come meridionalisti progressisti, perché vogliamo continuare il cammino intrapreso in questi ultimi mesi, già dal Brancaccio, per la costruzione di una nuova sinistra alternativa che lasci presto e per sempre alle spalle vecchie e obsolete politiche che hanno portato al ripiegamento drammatico di un centro sinistra senza futuro. Per questo abbiamo aderito a Pap dalla prima ora e siamo favorevoli ad una ipotesi che sia inclusiva anche verso quelle realtà, associazioni, movimenti, partiti, singoli cittadini , con storie ed idee amalgamabili alle nostre, senza inutili settarismi, al fine di allargare a tutte le realtà realmente progressiste italiane il perimetro delle lotte. Gramsci non diceva solo di essere partigiani, e qui tutti lo siamo, ma affermava anche di dedicasi allo studio e all’organizzazione senza perdersi d’animo "Mi sono convinto che, anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio... Occorre armarsi di una pazienza illimitata, “ così da andare tutti insieme, arricchendo ognuno con le proprie idee, le esperienze di lotte e specificità, per contribuire insieme a costituire quel movimento popolare autenticamente di sinistra che manca da troppi anni in questo disgraziato Paese, un Paese diseguale, ingiusto che vede la sua metà , Il Mezzogiorno, gestito da sempre con logiche da colonia interna e dove infatti cova da tempo, come abbiamo ripetuto più volte negli ultimi due anni, e come in una polveriera, un sentimento di rivolta che dapprima si è manifestato con percentuali regionali del 70% di NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e da ultimo, il 4 marzo scorso, con un voto di protesta che ha pochi riscontri nella storia unitaria. Peccato che a sinistra questo sentimento di rivolta non sempre sia stato percepito per tempo malgrado gli allarmi. Vedremo se alla prova dei fatti le promesse più demagogiche fatte da chi ha vinto le ultime elezioni non saranno mantenute, come io credo, dove e come si andrà a ripercuotere questo sentimento di rabbia, frustrazione e rivolta. Un sentimento che dobbiamo prepararci ad intercettare. Abbiamo davanti praterie di consenso se sapremo rispondere alle esigenze territoriali della parte più martoriata del Paese, colpita dalla crisi e dalla austerità europea.
Il rilancio del Paese passa obbligatoriamente dal rilancio del Sud, con il sud si può ripartire, non in contrapposizione al nord, ma come volano prezioso per lo sviluppo di tutti, non è più tollerabile per noi meridionalisti progressisti che ci siano situazione che vedono:
- Emigrazione, verso il nord e l’estero, che coinvolge gli studenti e i giovani laureati DA DATI DEL SOLE24ORE di pochi giorni fa dal 2000 al 2015 fuga di 200mila laureati al Nord, così il Sud ha perso 30 miliardi
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- Desertificazione demografica, causa emigrazione giovanile che vede nelle Regioni del Sud la più bassa natalità d’Europa
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- Disoccupazione, maggiore di tre volte rispetto al nord, causa prima dell’emigrazione con quella giovanile oltre il 50%, con la Calabria, prima in Europa, al 58,7%
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- Record europeo di NEET cioè giovani che non studiano e non cercano più lavoro
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- Povertà, con il 10% della popolazione in povertà assoluta e 40% in povertà relativa
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- Discriminazioni, fra i paesi OCSE l’Italia è prima per le discriminazione interne. Al primo posto figurano le discriminazione verso i meridionali, al secondo le donne
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- Inquinamento ambientale, con vere e proprie emergenze ambientali ai danni della popolazione a partire come si diceva dalla “La Terra dei Fuochi, Taranto, la Basilicata, Niscemi…
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- Sempre minori, contro ogni proclama, gli investimenti dello Stato Centrale al Sud

Voglio portare all’attenzione dell’assemblea un caso emblematico, quello della Manfredonia Vetro, di come lo sfruttamento delle masse operaie del sud segua invariabilmente da decenni le stesse logiche predatorie a vantaggio di pochi capitalisti , un esempio pratico di come ti finanzio il capitalismo del nord affamando il sud.
Una vertenza lunga, uno stabilimento moderno eppure chiuso. Con i lavoratori abbandonati da politici e Istituzioni, scrivono gli operai:
“Nonostante lo straordinario sforzo fatto dai parlamentari per l’approvazione dell’emendamento che concedeva un anno di cassa integrazione in proroga ai lavoratori della Manfredonia vetro a 90 giorni dalla firma della CIGD per la Sangalli Vetro Manfredonia e i lavoratori e le loro famiglie sono ancora senza ammortizzatori sociali, da 3 lunghi mesi senza reddito.
Ci hanno raccontato di tutto, manca questo, manca quello, abbiamo fatto, il Ministero, l’Inps, il Decreto Regionale tutte chiacchiere che non riempiono la pancia ma non fanno altro che aumentare quel distacco tra le istituzioni e il popolo in difficoltà.
Siamo un Popolo Senza speranza!!!!”
Gli Operai della Sangalli Vetro”

E’ per risolvere queste situazioni di sfruttamento ed abbandono, affinchè non possano più accadere che deve necessariamente proseguire il percorso di Potere al Popolo, che non a caso era l’unica lista alle ultime politiche con un punto di programma , il 14, dedicato alla Nuova Questione Meridionale. Al fine di affrontare finalmente in Italia e in Europa le lotte necessarie per porre un fine allo sfruttamento e alle discriminazioni che ammorbano da sempre la vita dei cittadini di questo Paese. Un paese che va rivoltato, pacificamente e democraticamente, come un calzino, per affermare finalmente gli ideali di Resistenza che reclamano a gran voce l’applicazione della Costituzione che ad oggi mai applicata, non avrebbe permesso l’affermarsi in un Paese sempre più diseguale di quella deriva pericolosa, razzista, xenofa, fascista , neoliberista e ordocapitalista che sta soffocando il paese e rendendo impossibile la vita dei cittadini.
Avanti, insieme, ricordando che il Sud chiede giustizia e pari dignità. Uniamo le lotte fra Sud e Nord!




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