lunedì 18 febbraio 2013

...SEGUI IL PASSEGGINO ROSSO...

Segui il Passeggino Rosso è l’espressione di una volontà ben precisa, tirare fuori dalla disinformazione tutte quelle persone che non sanno cosa succede nella loro città.


Il fine è allargare a un più ampio pubblico la diffusione di notizie, per creare una comunità che riconosca e approfondisca le tematiche collegate all’inquinamento ambientale.

A spingere quel Passeggino ci sono già un gruppo di donne, molto determinate, le Mamme No Al Carbone di Brindisi.

Succede spesso che questo tipo di lotta venga demonizzata, molti sono convinti che chi protesta e chiede giustizia sociale e ambientale sia un nemico da ignorare o sminuire.
Noi affermiamo il contrario: è un diritto reclamare maggiore attenzione ed è un dovere difendere i nostri figli dai quotidiani attacchi alla salute che subiscono costantemente, ormai da troppo tempo.

I legami tra inquinamento e problemi di salute dei più piccoli sono già conosciuti.

Come può un genitore rimanere impassibile davanti ai dati che emergono dalle ricerche condotte dal Dr Latini e dal Dr Rosati (rispettivamente Direttore e ora anche unico italiano componente del pool di consulenti scientifici sulla valutazione dei rischi della Commissione europea della salute, e Dirigente medico della Divisione di Neonatologia dell'Ospedale Perrino)? Da questi studi si evince che tra il 2001 ed il 2008 a Brindisi su 7688 nascite sono state registrate 176 malattie congenite di diversa gravità. I neonati che presentano malformazioni alla nascita sono il 18 per cento in più rispetto alla media europea, mentre quelli con malformazioni cardiovascolari superano addirittura la soglia record del 68 per cento.

Maurizio Portaluri, direttore dell’Unità di radioterapia dell’ospedale “Perrino”, davanti al risultato del primo studio aveva dichiarato senza troppi preamboli: «Le malformazioni congenite sono una spia molto precoce e molto sensibile di sostanze nocive nell’ambiente e negli organismi animali».
Un altro studio relativo al periodo 2001-2007 rileva eccessi di ricoveri per malattie cerebrovascolari, cardiache e respiratorie quando aumenta la concentrazione di specifici inquinanti atmosferici (pur nel rispetto dei limiti di legge). La ricerca, condotta da ricercatori del CNR di Lecce e Pisa, mostra anche una associazione più forte nei giorni in cui i venti tengono l'abitato sottovento rispetto all'area industriale.
Brindisi ha subìto una industrializzazione selvaggia, ci sono molti impianti impattanti, e la popolazione non lo sa.
Sul territorio di questa città gravano dei vincoli di tutela ambientale, scorrendo la pagina qui allegata , potrete rendervi conto che c’è un’urgenza da sollecitare.
http://noalcarbonebrindisi.blogspot.it/2011/11/tutti-i-numeri-della-crisi-ambientale.html

Se i cittadini prendessero pienamente coscienza di tali informazioni, abbraccerebbero ancora quel fatalismo con cui si delega ad altri quelle che potrebbero essere le nostre scelte?

Il Passeggino Rosso vuole semplicemente informare una comunità dei rischi che corre vivendo e facendo crescere i propri figli in una città spesso distratta e assente.
L’ultima tegola che si abbatterà sulle nostre teste sarà un inceneritore!


la Provincia di Brindisi,  a seguito del pronunciamento del TAR di Lecce, che ha riconosciuto in capo alla stessa la competenza per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), ha dato avvio ai procedimenti relativi alle istanze presentate dal Consorzio ASI per il rilascio di detta Autorizzazione riguardante la Piattaforma Polifunzionale ubicata nella zona industriale di Brindisi e costituita da un impianto di incenerimento dei rifiuti industriali speciali pericolosi, un impianto per il trattamento acque reflue industriali ed un impianto per il trattamento dei fanghi derivanti dai reflui civili. E' stato, inoltre, avviato il procedimento, previsto dalla normativa in materia, relativo all'istanza di Autorizzazione per l'ampliamento della discarica di rifiuti pericolosi, ubicata anche essa nella zona industriale del Comune di Brindisi.” 

Come si può anche solo pensare di aggravare una città e la sua popolazione con tali propositi?
Invece di bonificare continuiamo a distruggere!
Il Passeggino Rosso continuerà a percorrere la sua strada verso la consapevolezza…
                                      
…conoscere insieme per combattere uniti…


Ulteriori informazioni:
Fonte: Blog noalcarbonebrindisi

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Segui il Passeggino Rosso è l’espressione di una volontà ben precisa, tirare fuori dalla disinformazione tutte quelle persone che non sanno cosa succede nella loro città.


Il fine è allargare a un più ampio pubblico la diffusione di notizie, per creare una comunità che riconosca e approfondisca le tematiche collegate all’inquinamento ambientale.

A spingere quel Passeggino ci sono già un gruppo di donne, molto determinate, le Mamme No Al Carbone di Brindisi.

Succede spesso che questo tipo di lotta venga demonizzata, molti sono convinti che chi protesta e chiede giustizia sociale e ambientale sia un nemico da ignorare o sminuire.
Noi affermiamo il contrario: è un diritto reclamare maggiore attenzione ed è un dovere difendere i nostri figli dai quotidiani attacchi alla salute che subiscono costantemente, ormai da troppo tempo.

I legami tra inquinamento e problemi di salute dei più piccoli sono già conosciuti.

Come può un genitore rimanere impassibile davanti ai dati che emergono dalle ricerche condotte dal Dr Latini e dal Dr Rosati (rispettivamente Direttore e ora anche unico italiano componente del pool di consulenti scientifici sulla valutazione dei rischi della Commissione europea della salute, e Dirigente medico della Divisione di Neonatologia dell'Ospedale Perrino)? Da questi studi si evince che tra il 2001 ed il 2008 a Brindisi su 7688 nascite sono state registrate 176 malattie congenite di diversa gravità. I neonati che presentano malformazioni alla nascita sono il 18 per cento in più rispetto alla media europea, mentre quelli con malformazioni cardiovascolari superano addirittura la soglia record del 68 per cento.

Maurizio Portaluri, direttore dell’Unità di radioterapia dell’ospedale “Perrino”, davanti al risultato del primo studio aveva dichiarato senza troppi preamboli: «Le malformazioni congenite sono una spia molto precoce e molto sensibile di sostanze nocive nell’ambiente e negli organismi animali».
Un altro studio relativo al periodo 2001-2007 rileva eccessi di ricoveri per malattie cerebrovascolari, cardiache e respiratorie quando aumenta la concentrazione di specifici inquinanti atmosferici (pur nel rispetto dei limiti di legge). La ricerca, condotta da ricercatori del CNR di Lecce e Pisa, mostra anche una associazione più forte nei giorni in cui i venti tengono l'abitato sottovento rispetto all'area industriale.
Brindisi ha subìto una industrializzazione selvaggia, ci sono molti impianti impattanti, e la popolazione non lo sa.
Sul territorio di questa città gravano dei vincoli di tutela ambientale, scorrendo la pagina qui allegata , potrete rendervi conto che c’è un’urgenza da sollecitare.
http://noalcarbonebrindisi.blogspot.it/2011/11/tutti-i-numeri-della-crisi-ambientale.html

Se i cittadini prendessero pienamente coscienza di tali informazioni, abbraccerebbero ancora quel fatalismo con cui si delega ad altri quelle che potrebbero essere le nostre scelte?

Il Passeggino Rosso vuole semplicemente informare una comunità dei rischi che corre vivendo e facendo crescere i propri figli in una città spesso distratta e assente.
L’ultima tegola che si abbatterà sulle nostre teste sarà un inceneritore!


la Provincia di Brindisi,  a seguito del pronunciamento del TAR di Lecce, che ha riconosciuto in capo alla stessa la competenza per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), ha dato avvio ai procedimenti relativi alle istanze presentate dal Consorzio ASI per il rilascio di detta Autorizzazione riguardante la Piattaforma Polifunzionale ubicata nella zona industriale di Brindisi e costituita da un impianto di incenerimento dei rifiuti industriali speciali pericolosi, un impianto per il trattamento acque reflue industriali ed un impianto per il trattamento dei fanghi derivanti dai reflui civili. E' stato, inoltre, avviato il procedimento, previsto dalla normativa in materia, relativo all'istanza di Autorizzazione per l'ampliamento della discarica di rifiuti pericolosi, ubicata anche essa nella zona industriale del Comune di Brindisi.” 

Come si può anche solo pensare di aggravare una città e la sua popolazione con tali propositi?
Invece di bonificare continuiamo a distruggere!
Il Passeggino Rosso continuerà a percorrere la sua strada verso la consapevolezza…
                                      
…conoscere insieme per combattere uniti…


Ulteriori informazioni:
Fonte: Blog noalcarbonebrindisi

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