sabato 22 gennaio 2011

150°, ecco il programma. Gaeta festeggia solo i borbonici

Postiamo questo articolo di Telefree per evidenziare come l'articolo , che intende essere di critica all' attuale giunta meridionalista di Gaeta ( sui conti del Comune non possono più criticare..), fa in realtà giustizia degli attacchi che alcuni pseudo meridionalisti continuano a portare, anche in questi giorni, all'Amministrazione gaetana e al Partito del Sud in relazione alle commemorazioni previste per il 13 febbraio 2011.

Noi del Partito del Sud saremo a Gaeta il 13 febbraio, come ogni anno, per ricordare la caduta della fortezza di Gaeta che avvenne il 13 febbraio 1861 ....

Per il 13 di febbraio invitiamo a Gaeta tutti i meridionalisti veri.

Partito del Sud

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In anteprima le celebrazioni del Comune: niente Unità d'Italia, solo assedio. Raimondi: "Restiamo fuori dalle feste ufficiali".
letture: 312
Data evento: venerdì 11 feb 2011 a domenica 13 nov 2011
il sindaco coi borbonici nel 2010
il sindaco coi borbonici nel 2010
Gaeta: "Io penso che il 17 marzo non ci sarà nè scuola nè lavoro. E' scritto nella legge". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, nell'ambito della presentazione per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Italia unita. "Il 17 marzo, Festa del tricolore, sarà festa nazionale a tutti gli effetti. "Ma solo per il 2011, l'anno della ricorrenza", ha precisato.

[Repubblica.it]

>> Italia 150: il programma ufficiale [pdf]

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Niente festeggiamenti, solo commemorazioni borboniche. La scelta "isolazionista" del Comune di Gaeta per il 2011

Il 17 marzo, anniversario della proclamazione del Regno d'Italia da parte del re Vittorio Emanuele II, sarà, solo per quest'anno, festa nazionale. E culmine delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità nazionale. Ma Gaeta non festeggerà. A confermarlo è stato nei giorni scorsi lo stesso sindaco civico Antonio Raimondi, affiancato dall'assessore del Partito del Sud Antonio Ciano: "Il 17 marzo Gaeta non festeggerà. Celebreremo l'assedio e la caduta di Gaeta con le cerimonie del 13 febbraio e poi basta. D'altronde il governo ci ha tagliato fuori dalle celebrazioni ufficiali. E noi vogliamo puntare alla verità storica di fronte all'unità d'Italia e alla storia della nostra città".
Più nette le parole di Ciano, la cui storia di anti-risorgimentale e simpatizzante neoborbonico è nota: "Non vogliamo festeggiare l'invasione piemontese che ha portato Gaeta e il Sud alla rovina, nè quei criminali dei Savoia cui abbiamo anche fatto causa. Per noi l'Italia nasce il 2 giugno 1946".

Il programma delle celebrazioni ufficiali del Comune di Gaeta, che qui vi proponiamo in anteprima, conferma questa visione. Gaeta fa da sola: non festeggerà per niente l'Unità d'Italia ma ricorderà solo l'assedio e la sconfitta borbonica del 1861; non ospiterà nessuna manifestazione nazionale del governo o del comitato Italia 150; non esporrà tricolori ma gigli borbonici. Nel weekend di metà febbraio ci saranno parate di revival borbonico e omaggi ai caduti, forse rispunterà fuori anche il monumento ai caduti inaugurato dal sindaco lo scorso 5 novembre e subito smantellato per irregolarità edilizie. L'assessore Ciano ha rivelato che il Comune aveva invitato, per il 13 febbraio, il presidente Napolitano ma dal Quirinale non è arrivata nessuna risposta. "Gli eventi previsti - si legge nella bozza del programma - nati con lo spirito istituzionale di riportare alla luce il patrimonio di verità storica che appartiene a tutti i Meridionali, si svolgeranno, come ogni anno, con il patrocinio e la collaborazione della Regione Lazio, del Comune di Gaeta, della Camera di Commercio di Latina, del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dell'Associazione Nazionale Ex Allievi della Nunziatella, della Confcommercio di Latina, dell'Ascom Gaeta, della Pro Loco Gaeta, e di numerosi altri Enti ed Associazioni aderenti all'iniziativa". Non c'è traccia, invece, dell'annunciato "festival della canzone del Sud", la famosa anti-Sanremo gaetana, che probabilmente sarà proposto in qualche modo all'interno dello Yacht Med Festival di aprile.

Tutt'altra cosa questo 2011 rispetto al 1961 quando, per il centenario dell'Unità, Gaeta fu teatro di importanti celebrazioni governative, con l'allora sindaco Corbo. L'impostazione "isolazionista" di Gaeta e di Raimondi per i 150 anni dell'Unità d'Italia è destinata a provocare polemiche. Critiche sono già arrivate nei mesi scorsi dal centrodestra e anche nel Pd che ufficialmente sostiene ancora la maggioranza civica si registrano forti malumori.

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IL PROGRAMMA/ 11, 12 e 13 febbraio, le celebrazioni della "fedelissima" Gaeta

Venerdì 11 febbraio

Centro Storico Culturale "Gaeta", Via Annunziata 7
ore 17.00: Inaugurazione della mostra sull'Esercito Borbonico;
ore 17.30: Presentazione ufficiale della medaglia celebrativa del Comune di Gaeta per il 150° dell'Unità d'Italia;
ore 18.00: Presentazione del libro di Aldo Vella "Gaeta, il fuoco e la polvere" (Edizioni Il Castello) alla presenza dell'autore.

Sabato 12 febbraio

ore 10.30: "Ritornano i Borbone"
Percorso rievocativo di sapori, soldati, musiche e tradizioni del Popolo Gaetano e del Regno delle Due Sicilie.
A cura di: CAT Confcommercio della Provincia di Latina, Associazione Commercianti Gaeta.
Partenza dalla Chiesa degli Scalzi e arrivo alla Porta Carlo III.
La città festeggia un rievocativo ritorno dei Borbone.
Al corteo partecipano figuranti: re, regina, corte, popolo in costumi serici settecenteschi, preceduti dalla parata dei Reggimenti dell'Armata di Terra e di Mare del Regno delle Due Sicilie completi di un cannone trainato a mano.
Saluto con salve di cannone e di fucili.
Lungo il percorso rievocativo concerti di musica tradizionale e brigantesca dell'800.
Degustazione delle pietanze tipiche del Ducato di Gaeta.

ore 12.00: Riapertura simbolica della Porta Carlo III.
Commemorazione del Centocinquantenario dell'Assedio da parte del Sindaco di Gaeta e delle Autorità.

ore 15.30: Hotel Serapo, Convegno storico e dibattito finale.
Interverranno storici, giornalisti, meridionalisti e scrittori.
Saranno esposti stand con libri ed oggettistica.

ore 21.00: Tutti a Tavola!
Menù storici dell'assedio del 1860-61 nei ristoranti di Gaeta Medievale.
Musica e canti che ci faranno rivivere le incantevoli notti del Regno.

Domenica 13 febbraio

ore 10.30: Messa Solenne in suffragio dei Caduti del 1860/61, nel Tempio di San Francesco (ricostruito dal Re Ferdinando II di Borbone in onore del Papa Pio IX).

ore 12.00: Cerimonia del lancio a mare della corona di fiori offerta dalla Nunziatella in memoria dei Caduti del 1860-1861.
Rievocazione storica con alzabandiera, salutato a salve di cannone e fucili lungo gli spalti ove esisteva la Batteria Transilvania, a cura dei Raggruppamenti storico-militari delle Armate di Terra e di Mare del Regno delle Due Sicilie.

A breve sarà diramato il programma ufficiale dell'evento e l'invito a tutti gli eredi delle Due Sicilie.


Fonte:Telefree


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Postiamo questo articolo di Telefree per evidenziare come l'articolo , che intende essere di critica all' attuale giunta meridionalista di Gaeta ( sui conti del Comune non possono più criticare..), fa in realtà giustizia degli attacchi che alcuni pseudo meridionalisti continuano a portare, anche in questi giorni, all'Amministrazione gaetana e al Partito del Sud in relazione alle commemorazioni previste per il 13 febbraio 2011.

Noi del Partito del Sud saremo a Gaeta il 13 febbraio, come ogni anno, per ricordare la caduta della fortezza di Gaeta che avvenne il 13 febbraio 1861 ....

Per il 13 di febbraio invitiamo a Gaeta tutti i meridionalisti veri.

Partito del Sud

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In anteprima le celebrazioni del Comune: niente Unità d'Italia, solo assedio. Raimondi: "Restiamo fuori dalle feste ufficiali".
letture: 312
Data evento: venerdì 11 feb 2011 a domenica 13 nov 2011
il sindaco coi borbonici nel 2010
il sindaco coi borbonici nel 2010
Gaeta: "Io penso che il 17 marzo non ci sarà nè scuola nè lavoro. E' scritto nella legge". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, nell'ambito della presentazione per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Italia unita. "Il 17 marzo, Festa del tricolore, sarà festa nazionale a tutti gli effetti. "Ma solo per il 2011, l'anno della ricorrenza", ha precisato.

[Repubblica.it]

>> Italia 150: il programma ufficiale [pdf]

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Niente festeggiamenti, solo commemorazioni borboniche. La scelta "isolazionista" del Comune di Gaeta per il 2011

Il 17 marzo, anniversario della proclamazione del Regno d'Italia da parte del re Vittorio Emanuele II, sarà, solo per quest'anno, festa nazionale. E culmine delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità nazionale. Ma Gaeta non festeggerà. A confermarlo è stato nei giorni scorsi lo stesso sindaco civico Antonio Raimondi, affiancato dall'assessore del Partito del Sud Antonio Ciano: "Il 17 marzo Gaeta non festeggerà. Celebreremo l'assedio e la caduta di Gaeta con le cerimonie del 13 febbraio e poi basta. D'altronde il governo ci ha tagliato fuori dalle celebrazioni ufficiali. E noi vogliamo puntare alla verità storica di fronte all'unità d'Italia e alla storia della nostra città".
Più nette le parole di Ciano, la cui storia di anti-risorgimentale e simpatizzante neoborbonico è nota: "Non vogliamo festeggiare l'invasione piemontese che ha portato Gaeta e il Sud alla rovina, nè quei criminali dei Savoia cui abbiamo anche fatto causa. Per noi l'Italia nasce il 2 giugno 1946".

Il programma delle celebrazioni ufficiali del Comune di Gaeta, che qui vi proponiamo in anteprima, conferma questa visione. Gaeta fa da sola: non festeggerà per niente l'Unità d'Italia ma ricorderà solo l'assedio e la sconfitta borbonica del 1861; non ospiterà nessuna manifestazione nazionale del governo o del comitato Italia 150; non esporrà tricolori ma gigli borbonici. Nel weekend di metà febbraio ci saranno parate di revival borbonico e omaggi ai caduti, forse rispunterà fuori anche il monumento ai caduti inaugurato dal sindaco lo scorso 5 novembre e subito smantellato per irregolarità edilizie. L'assessore Ciano ha rivelato che il Comune aveva invitato, per il 13 febbraio, il presidente Napolitano ma dal Quirinale non è arrivata nessuna risposta. "Gli eventi previsti - si legge nella bozza del programma - nati con lo spirito istituzionale di riportare alla luce il patrimonio di verità storica che appartiene a tutti i Meridionali, si svolgeranno, come ogni anno, con il patrocinio e la collaborazione della Regione Lazio, del Comune di Gaeta, della Camera di Commercio di Latina, del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dell'Associazione Nazionale Ex Allievi della Nunziatella, della Confcommercio di Latina, dell'Ascom Gaeta, della Pro Loco Gaeta, e di numerosi altri Enti ed Associazioni aderenti all'iniziativa". Non c'è traccia, invece, dell'annunciato "festival della canzone del Sud", la famosa anti-Sanremo gaetana, che probabilmente sarà proposto in qualche modo all'interno dello Yacht Med Festival di aprile.

Tutt'altra cosa questo 2011 rispetto al 1961 quando, per il centenario dell'Unità, Gaeta fu teatro di importanti celebrazioni governative, con l'allora sindaco Corbo. L'impostazione "isolazionista" di Gaeta e di Raimondi per i 150 anni dell'Unità d'Italia è destinata a provocare polemiche. Critiche sono già arrivate nei mesi scorsi dal centrodestra e anche nel Pd che ufficialmente sostiene ancora la maggioranza civica si registrano forti malumori.

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IL PROGRAMMA/ 11, 12 e 13 febbraio, le celebrazioni della "fedelissima" Gaeta

Venerdì 11 febbraio

Centro Storico Culturale "Gaeta", Via Annunziata 7
ore 17.00: Inaugurazione della mostra sull'Esercito Borbonico;
ore 17.30: Presentazione ufficiale della medaglia celebrativa del Comune di Gaeta per il 150° dell'Unità d'Italia;
ore 18.00: Presentazione del libro di Aldo Vella "Gaeta, il fuoco e la polvere" (Edizioni Il Castello) alla presenza dell'autore.

Sabato 12 febbraio

ore 10.30: "Ritornano i Borbone"
Percorso rievocativo di sapori, soldati, musiche e tradizioni del Popolo Gaetano e del Regno delle Due Sicilie.
A cura di: CAT Confcommercio della Provincia di Latina, Associazione Commercianti Gaeta.
Partenza dalla Chiesa degli Scalzi e arrivo alla Porta Carlo III.
La città festeggia un rievocativo ritorno dei Borbone.
Al corteo partecipano figuranti: re, regina, corte, popolo in costumi serici settecenteschi, preceduti dalla parata dei Reggimenti dell'Armata di Terra e di Mare del Regno delle Due Sicilie completi di un cannone trainato a mano.
Saluto con salve di cannone e di fucili.
Lungo il percorso rievocativo concerti di musica tradizionale e brigantesca dell'800.
Degustazione delle pietanze tipiche del Ducato di Gaeta.

ore 12.00: Riapertura simbolica della Porta Carlo III.
Commemorazione del Centocinquantenario dell'Assedio da parte del Sindaco di Gaeta e delle Autorità.

ore 15.30: Hotel Serapo, Convegno storico e dibattito finale.
Interverranno storici, giornalisti, meridionalisti e scrittori.
Saranno esposti stand con libri ed oggettistica.

ore 21.00: Tutti a Tavola!
Menù storici dell'assedio del 1860-61 nei ristoranti di Gaeta Medievale.
Musica e canti che ci faranno rivivere le incantevoli notti del Regno.

Domenica 13 febbraio

ore 10.30: Messa Solenne in suffragio dei Caduti del 1860/61, nel Tempio di San Francesco (ricostruito dal Re Ferdinando II di Borbone in onore del Papa Pio IX).

ore 12.00: Cerimonia del lancio a mare della corona di fiori offerta dalla Nunziatella in memoria dei Caduti del 1860-1861.
Rievocazione storica con alzabandiera, salutato a salve di cannone e fucili lungo gli spalti ove esisteva la Batteria Transilvania, a cura dei Raggruppamenti storico-militari delle Armate di Terra e di Mare del Regno delle Due Sicilie.

A breve sarà diramato il programma ufficiale dell'evento e l'invito a tutti gli eredi delle Due Sicilie.


Fonte:Telefree


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Se veramente dovrebbe essere accertato che l'unità d'Italia è stata fatta a suon di baionette e spargimento di sangue da parte dei meridionali e il sud è stato depredato di tutti i suoi beni e valori per portarli al nord, bisogna battersi per far riscrivere i testi di scuola in memoria di tutti quei meridionali bruciati nella calce viva da parte dei piemontesi

 
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