Giuro davanti a Dio e a Santa Rosalia di esser fedele nel cuore e nell'anima al mio amore.
Giuro di amarlo sopra ogni cosa e di dargli tutto l'amore che e' in me incondizionatamente e fedelmente,
Giuro di vivere la restante che due giovani amanti duosiciliani al tempo della repressione sabauda nell'Isola, mentre il generale Quintini massacrava gli abitanti di Castellammare del Golfo in povincia di Trapani.
L'uomo era un renitente alla leva, era un fuggiasco, per i piemontesi un vero bandito. La donna era la sua amante, giovane e bella, a Palermo , il 15 luglio del 1862, durante la festa di Santa Rosalia, mentre suonavano i tamburi della sfilata figurante, mentre sfilavano i cento cavalli ammardati abbondantemente con i carretti siciliani a far da supporto.
l'Unità si rivelò presto una delusione per i siciliani. Su di essi, abituati a pagare una unica imposta progressiva sul reddito, si abbattè una gragnuola di tasse, la comunale,la provinciale, l'addizionale, il focatico (tassa di famiglia), la tassa sul macinato, e perfino la tassa du successione, per cui i siciliani motteggiarono di essere divenuti parenti del re, dal momento che dai loro mortiereditava pure il governo italiano; ma quello che i siciliani non sopportarono fu la coscrizione militare, perchè la Sicilia era stata da sempre esente dalla leva militare e il servizio militare lo facevano solo i volontari.
L'imposizione della coscrizione militare causò il fenomeno del Banditismo; una vera e propria guerra fu scatenata in Sicilia da inermi popolazioni, accusate in blocco di favoreggiamento. Famiglie isolane furono bruciate vive nelle loro case, paesi interi furono privati dell'acqua potabile. Ad un giovane di leva, il sarto Antonio Cappello da Palermo, sordomuto dalla nascita, furono inferte 154 bruciature con ferri roventi, perchè ritenuto un simulatore dagli ufficiali piemontesi. Le foto del ragazzo fecero inorridire l'Europa, mentre il generale Govone definiva "barbari" i siciliani che 3000 anni fa diderò al mondo quella che è la civiltà occidentale.
I due "banditi" erano fuggiaschi, giurarono il loro amore eterno davanti a Santa Rosalia,adorata dai palermitani e, non solo. Si dice che lui fosse un vero torello, che molte donne cadevano ai suoi piedi, cosa che era giunta alle orecchie del'amata.E mentre la sicilia era stata messa a ferro e fuoco dai piemontesi, i nostri eroi giurarono fedeltà e amore eterno. La repressione continuò nell'Isola dei Ciclopi e il primo gennaio del 1862 a Castellammare del Golfo scoppiò una tremenda rivolta dei contadini contro i latifondisti difesi dal regime savoiardo.Molti furono i morti. Il regime savoiardo mandò il generale Quintini a reprimere la rivolta.il 3 di gennaio del 1862 il grand eroe piemontese, il Generale Quintini, fucilò tre uomini tra cui un prete borbonico e tre donne, e una bambina di nome Angelina Romano, di anni otto e mesi due, era sorella di un renitente. Sei mesi dopo, il giovane renitente, giurò alla sua amata eterno amore, ma giurò anche eterna vendetta contro quegli assassini dei fratelli d'Italia.
l'Unità si rivelò presto una delusione per i siciliani. Su di essi, abituati a pagare una unica imposta progressiva sul reddito, si abbattè una gragnuola di tasse, la comunale,la provinciale, l'addizionale, il focatico (tassa di famiglia), la tassa sul macinato, e perfino la tassa du successione, per cui i siciliani motteggiarono di essere divenuti parenti del re, dal momento che dai loro mortiereditava pure il governo italiano; ma quello che i siciliani non sopportarono fu la coscrizione militare, perchè la Sicilia era stata da sempre esente dalla leva militare e il servizio militare lo facevano solo i volontari.
L'imposizione della coscrizione militare causò il fenomeno del Banditismo; una vera e propria guerra fu scatenata in Sicilia da inermi popolazioni, accusate in blocco di favoreggiamento. Famiglie isolane furono bruciate vive nelle loro case, paesi interi furono privati dell'acqua potabile. Ad un giovane di leva, il sarto Antonio Cappello da Palermo, sordomuto dalla nascita, furono inferte 154 bruciature con ferri roventi, perchè ritenuto un simulatore dagli ufficiali piemontesi. Le foto del ragazzo fecero inorridire l'Europa, mentre il generale Govone definiva "barbari" i siciliani che 3000 anni fa diderò al mondo quella che è la civiltà occidentale.
I due "banditi" erano fuggiaschi, giurarono il loro amore eterno davanti a Santa Rosalia,adorata dai palermitani e, non solo. Si dice che lui fosse un vero torello, che molte donne cadevano ai suoi piedi, cosa che era giunta alle orecchie del'amata.E mentre la sicilia era stata messa a ferro e fuoco dai piemontesi, i nostri eroi giurarono fedeltà e amore eterno. La repressione continuò nell'Isola dei Ciclopi e il primo gennaio del 1862 a Castellammare del Golfo scoppiò una tremenda rivolta dei contadini contro i latifondisti difesi dal regime savoiardo.Molti furono i morti. Il regime savoiardo mandò il generale Quintini a reprimere la rivolta.il 3 di gennaio del 1862 il grand eroe piemontese, il Generale Quintini, fucilò tre uomini tra cui un prete borbonico e tre donne, e una bambina di nome Angelina Romano, di anni otto e mesi due, era sorella di un renitente. Sei mesi dopo, il giovane renitente, giurò alla sua amata eterno amore, ma giurò anche eterna vendetta contro quegli assassini dei fratelli d'Italia.
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