sabato 15 maggio 2010

USURA: ITALIA SEMPRE PIU' 'INCRAVATTATA'. FENOMENO DILAGA NEL MEZZOGIORNO

Il Belpaese si sta rilevando sempre piu' ''incravattato''.

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Ostaggio, nella morsa della crisi economica, dell'usura e della criminalita' organizzata. A rilevarlo e', in una indagine, l'Eurispes che definisce l'usura un ''credito in nero'' e stila una particolare classifica delle regioni piu' a rischio secondo l'Iru, l'Indice di rischio usura. Secondo questo particolare indice, particolarmente a rischio risultano essere le province della Calabria (tutte nelle prime sei posizioni della graduatoria), della Campania (a rischio ''Alto'' tutte le province, ad esclusione di Napoli), e della Sicilia (quattro province a rischio ''Alto'', cinque province a rischio ''Medio-Alto''). Nella categoria identificata come a rischio ''Medio'' risultano essere, invece, la provincia di Perugia, quella di Viterbo e, in generale, quasi tutte quelle Centro Italia, mentre costituiscono una minoranza le province del Mezzogiorno e del Nord-Ovest. Al ridursi ulteriore dell'Iru e della classe di rischio usura ''Basso'', il contributo delle province appartenenti alle diverse aree geografiche cambia nuovamente, con una presenza sempre piu' significativa delle province del Nord-Ovest e del Centro e la totale assenza di province del Mezzogiorno. Dal lato della domanda, mette in rilievo lo studio Eurispes, l'usura in questo momento riguarda sia le famiglie che le imprese, dato che le necessita' di finanziamento possono avere origine sia da esigenze di consumo che da esigenze legate all'attivita' produttiva.

Ovviamente tra le imprese, le piu' colpite sono quelle medio-piccole e tra queste, in particolare, quelle operanti nei settori che, per motivi legati alla congiuntura economica o all'evoluzione strutturale dell'intero sistema economico, sono in crisi e piu' facilmente si trovano in condizioni di difficolta' nel reperire finanziamenti. Ad essere maggiormente colpita dall'usura, sempre secondo la ricerca, risulta essere la categoria dei commercianti, ma il raggio d'azione del fenomeno interessa numerosi altri soggetti: famiglie bisognose, anziani, piccoli commercianti e piccoli imprenditori, fasce piu' deboli della popolazione. Insomma, conclude l'Eurispes, l'usura e' un fenomeno diffuso in tutta Italia, anche se risulta piu' marcato nel Mezzogiorno ma la maggior parte dei casi continua a rimanere sommersa e negli ultimi anni il numero delle denunce risulta addirittura in diminuzione. Questo nonostante, specie nell'ultimo decennio, sia aumentato il numero di denunce per estorsione, rivolte quasi sempre a esponenti della criminalita' organizzata.

Infine la ricerca punta sula rapporto tra italiani e banche defindendolo un ''rapporto costoso''. 'Di solito - conclude l'Eurispes - le vittime dell'usura sono famiglie e aziende in difficolta' economiche, alle quali e' precluso il credito bancario, in ragione della consapevolezza da parte della banca della presumibile insolvenza di chi chiede prestiti.

Questi soggetti trovano, infine, credito presso canali non ufficiali''. Una ''incapacita' dell'attuale sistema bancario di farsi carico delle difficolta' delle famiglie'', si sottolinea, che ha fatto si' che queste siano considerate dai cittadini ''come soggetti cui rivolgersi per far fronte a spese altrimenti insostenibili per il proprio reddito e risparmio, ma non in grado di farsi carico pienamente dei loro problemi o delle loro necessita'''.

Fonte:Asca
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Il Belpaese si sta rilevando sempre piu' ''incravattato''.

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Ostaggio, nella morsa della crisi economica, dell'usura e della criminalita' organizzata. A rilevarlo e', in una indagine, l'Eurispes che definisce l'usura un ''credito in nero'' e stila una particolare classifica delle regioni piu' a rischio secondo l'Iru, l'Indice di rischio usura. Secondo questo particolare indice, particolarmente a rischio risultano essere le province della Calabria (tutte nelle prime sei posizioni della graduatoria), della Campania (a rischio ''Alto'' tutte le province, ad esclusione di Napoli), e della Sicilia (quattro province a rischio ''Alto'', cinque province a rischio ''Medio-Alto''). Nella categoria identificata come a rischio ''Medio'' risultano essere, invece, la provincia di Perugia, quella di Viterbo e, in generale, quasi tutte quelle Centro Italia, mentre costituiscono una minoranza le province del Mezzogiorno e del Nord-Ovest. Al ridursi ulteriore dell'Iru e della classe di rischio usura ''Basso'', il contributo delle province appartenenti alle diverse aree geografiche cambia nuovamente, con una presenza sempre piu' significativa delle province del Nord-Ovest e del Centro e la totale assenza di province del Mezzogiorno. Dal lato della domanda, mette in rilievo lo studio Eurispes, l'usura in questo momento riguarda sia le famiglie che le imprese, dato che le necessita' di finanziamento possono avere origine sia da esigenze di consumo che da esigenze legate all'attivita' produttiva.

Ovviamente tra le imprese, le piu' colpite sono quelle medio-piccole e tra queste, in particolare, quelle operanti nei settori che, per motivi legati alla congiuntura economica o all'evoluzione strutturale dell'intero sistema economico, sono in crisi e piu' facilmente si trovano in condizioni di difficolta' nel reperire finanziamenti. Ad essere maggiormente colpita dall'usura, sempre secondo la ricerca, risulta essere la categoria dei commercianti, ma il raggio d'azione del fenomeno interessa numerosi altri soggetti: famiglie bisognose, anziani, piccoli commercianti e piccoli imprenditori, fasce piu' deboli della popolazione. Insomma, conclude l'Eurispes, l'usura e' un fenomeno diffuso in tutta Italia, anche se risulta piu' marcato nel Mezzogiorno ma la maggior parte dei casi continua a rimanere sommersa e negli ultimi anni il numero delle denunce risulta addirittura in diminuzione. Questo nonostante, specie nell'ultimo decennio, sia aumentato il numero di denunce per estorsione, rivolte quasi sempre a esponenti della criminalita' organizzata.

Infine la ricerca punta sula rapporto tra italiani e banche defindendolo un ''rapporto costoso''. 'Di solito - conclude l'Eurispes - le vittime dell'usura sono famiglie e aziende in difficolta' economiche, alle quali e' precluso il credito bancario, in ragione della consapevolezza da parte della banca della presumibile insolvenza di chi chiede prestiti.

Questi soggetti trovano, infine, credito presso canali non ufficiali''. Una ''incapacita' dell'attuale sistema bancario di farsi carico delle difficolta' delle famiglie'', si sottolinea, che ha fatto si' che queste siano considerate dai cittadini ''come soggetti cui rivolgersi per far fronte a spese altrimenti insostenibili per il proprio reddito e risparmio, ma non in grado di farsi carico pienamente dei loro problemi o delle loro necessita'''.

Fonte:Asca
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