martedì 11 agosto 2009

Dopo 148 anni, ritornano alla città di Gaeta i primi beni demaniali




Fonte Video - Gaeta - Parco Regionale Riviera di Ulisse, Presentata le sede definitiva - Servizio di Roberto Avino da Golfo tv http://www.golfotv.info/home/content/...
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03/082009 - Dopo 148 anni, grazie all'azione caparbiamente voluta dall'Assessore al Demanio Antonio Ciano, grazie al Sindaco Dott. Raimondi, al Presidente della Regione Lazio On. Piero Marrazzo, al dirigente Dott. Raniero De Filippis, al quale la città deve essere riconoscente a vita, grazie alla Dott.essa Maria Pia Rodriguez che si è interessata della questione e grazie al dott. Massimo Pini, direttore dellagenzia del Demanio del Lazio, è stata possibile la prima azione azione di recupero dei beni demaniali dopo 148 anni di occupazione impropria, da parte delo Stato.
Gaeta nel 1861 è stata espropriata e spogliata dei suoi beni, della sua libertà, della sua autonomia. 83 anni di monarchia hanno massacrato economicamente e fisicamente Gaeta e il Sud. I savoia hanno avuto una cura partitcolare verso la nostra città, l'hanno umiliata in tutti i sensi.
Il nautico, fonte di energia vitale per chi nasce in una città di mare, fu chiuso assieme alle altre scuole della città e riaprì solo nel 1878 grazie all'intervento e allo sforzo del Comune.
La città pontina fu divisa in tre zone militari, per cui ogni attività doveva passare al vaglio delle autorità militari. La città non era più libera.
I piemontesi vollero distruggere il mito di Gaeta in tanti modi; ce l'han messa proprio tutta sia abolendo uffici istituzionali e sia spezzettandola. Gaeta, fino al 13 febbraio del 1861 era capoluogo di Circondario; appena dopo l'assedio del 1860-61 si pensò a smantellare la piazzaforte per farla diventare luogo di pena (il famoso carcere di Gaeta).
.
Gaeta man mano perse la sua funzione strategica e storica come perse i vari uffici pubblici, civili e militari dovuti alla soppressione dei Circondari voluta dal Regime che accentrava anche laria e così la città passava dalla giurisdizione della soppressa provincia di Caserta (R.D. Legge 2 gennaio 1927) a quella di Roma, dopo una brevissima aggregazione allistituenda provincia di Frosinone (prima anchessa Terra di Lavoro, come Gaeta d'altronde); infine alla nuova provincia di Littoria, oggi Latina il 18 dicembre del 19.Naturale sarebbe stato che Gaeta fosse sede di provincia, lo voleva la storia, lo voleva la ragione, ma interessi politici, fecero sì che che capoluogo divenne Littoria, città creata dal fascismo, città senza storia.
Un museo sull'assedio ultimo, quello del 1861 dovrebbe nascere in uno dei palazzi demaniali.
L azione di governo dell'assessore Ciano,in questi due anni, è stata tesa soprattutto al recupero dei Beni demaniali. Ciò è scritto sul programma della lista Raimondi, ciò è scritto nella memoria storica della città.
Noi viviamo in questa repubblica, che ha dimenticato i torti subiti dal Sud da parte monarchica.

Sarà fatta una permuta tra un bene regionale di valore assoluto e tanti beni demaniali che insistono su Roma e Gaeta, la città che più ha pagato in termini di morti, in termini di punizione savoiarda.
Lunedì 3 agosto, il dott. Raniero De Filippis, ha aperto i cancelli della caserma Sant'Angelo.
Presenti il Sindaco della città, lassessore Ciano,il presidente ed il direttore del parco Riviera di Ulisse, dott.essa Erminia Cicione, e il prof. Beniamino Gallinaro, direttore del parco stesso.


Il Partito del Sud di Gaeta, sezione Cosmo Ciaramaglia
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03/082009 - Dopo 148 anni, grazie all'azione caparbiamente voluta dall'Assessore al Demanio Antonio Ciano, grazie al Sindaco Dott. Raimondi, al Presidente della Regione Lazio On. Piero Marrazzo, al dirigente Dott. Raniero De Filippis, al quale la città deve essere riconoscente a vita, grazie alla Dott.essa Maria Pia Rodriguez che si è interessata della questione e grazie al dott. Massimo Pini, direttore dellagenzia del Demanio del Lazio, è stata possibile la prima azione azione di recupero dei beni demaniali dopo 148 anni di occupazione impropria, da parte delo Stato.
Gaeta nel 1861 è stata espropriata e spogliata dei suoi beni, della sua libertà, della sua autonomia. 83 anni di monarchia hanno massacrato economicamente e fisicamente Gaeta e il Sud. I savoia hanno avuto una cura partitcolare verso la nostra città, l'hanno umiliata in tutti i sensi.
Il nautico, fonte di energia vitale per chi nasce in una città di mare, fu chiuso assieme alle altre scuole della città e riaprì solo nel 1878 grazie all'intervento e allo sforzo del Comune.
La città pontina fu divisa in tre zone militari, per cui ogni attività doveva passare al vaglio delle autorità militari. La città non era più libera.
I piemontesi vollero distruggere il mito di Gaeta in tanti modi; ce l'han messa proprio tutta sia abolendo uffici istituzionali e sia spezzettandola. Gaeta, fino al 13 febbraio del 1861 era capoluogo di Circondario; appena dopo l'assedio del 1860-61 si pensò a smantellare la piazzaforte per farla diventare luogo di pena (il famoso carcere di Gaeta).
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Gaeta man mano perse la sua funzione strategica e storica come perse i vari uffici pubblici, civili e militari dovuti alla soppressione dei Circondari voluta dal Regime che accentrava anche laria e così la città passava dalla giurisdizione della soppressa provincia di Caserta (R.D. Legge 2 gennaio 1927) a quella di Roma, dopo una brevissima aggregazione allistituenda provincia di Frosinone (prima anchessa Terra di Lavoro, come Gaeta d'altronde); infine alla nuova provincia di Littoria, oggi Latina il 18 dicembre del 19.Naturale sarebbe stato che Gaeta fosse sede di provincia, lo voleva la storia, lo voleva la ragione, ma interessi politici, fecero sì che che capoluogo divenne Littoria, città creata dal fascismo, città senza storia.
Un museo sull'assedio ultimo, quello del 1861 dovrebbe nascere in uno dei palazzi demaniali.
L azione di governo dell'assessore Ciano,in questi due anni, è stata tesa soprattutto al recupero dei Beni demaniali. Ciò è scritto sul programma della lista Raimondi, ciò è scritto nella memoria storica della città.
Noi viviamo in questa repubblica, che ha dimenticato i torti subiti dal Sud da parte monarchica.

Sarà fatta una permuta tra un bene regionale di valore assoluto e tanti beni demaniali che insistono su Roma e Gaeta, la città che più ha pagato in termini di morti, in termini di punizione savoiarda.
Lunedì 3 agosto, il dott. Raniero De Filippis, ha aperto i cancelli della caserma Sant'Angelo.
Presenti il Sindaco della città, lassessore Ciano,il presidente ed il direttore del parco Riviera di Ulisse, dott.essa Erminia Cicione, e il prof. Beniamino Gallinaro, direttore del parco stesso.


Il Partito del Sud di Gaeta, sezione Cosmo Ciaramaglia

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