È una pratica ormai in voga in questo paese, quella di prendere una statistica, decontestualizzarla e strumentalizzarla, piegando così i numeri alle proprie esigenze politiche.
Una pratica che ha ormai travolto ogni forma di buonsenso.
Oggi dalle pagine dei giornali assistiamo all'ennesima strumentalizzazione. Il dato in oggetto, in questo caso, è il costo della vita nel mezzogiorno, che le statistiche ci dicono essere del 17% inferiore a quello del Nord del paese. La diretta, illogica strumentalizzazione che da più parti, soprattutto sul fronte leghista del Governo Berlusconi, viene fatta, vorrebbe giustificare con questo dato la reintroduzione delle gabbie salariali.
Questa rozza semplificazione non tiene conto del contesto, appunto: i redditi pro capite nel Sud Italia sono strutturalmente più bassi che nel resto del paese; il Sud Italia vive tassi di disoccupazione drammatici, soprattutto tra i giovani; molte famiglie monoreddito vivono al limite della povertà.
In un tale contesto, l'introduzione di gabbie salariali che differenzino il reddito su base geografica basandosi sul costo della vita, non farebbe altro che replicare i meccanismi che ci hanno trascinati nella crisi economica: una crisi di bassi consumi, dalla quale non è possibile uscire se non puntando a salari più alti.
Per questo noi punteremo, sia per i lavoratori metalmeccanici che per il lavoro pubblico, a rinnovi contrattuali basati sugli aumenti retributivi, chiedendo al Governo di diminuire, già nella prossima legge finanziaria, l'ingiusta imposizione fiscale sul salario nazionale dei lavoratori.
Aggiungere ulteriori barriere economiche in un paese già di per sé attraversato da ingiustizie cocenti, potrà essere un'ottima trovata propagandistica per chi ha evidentemente puntato tutto sulla contrapposizione tra i gruppi sociali, tra gli individui, tra le generazioni, non certo una soluzione ai problemi del paese. Una simile soluzione, semmai, li aggraverebbe, quei problemi.
Roma, 5 Agosto 2009
Carlo Podda
Segretario Generale Fp Cgil Nazionale
Gianni Rinaldini
Segretario Generale Fiom Cgil Nazionale
Fonte:Reportonline
Una pratica che ha ormai travolto ogni forma di buonsenso.
Oggi dalle pagine dei giornali assistiamo all'ennesima strumentalizzazione. Il dato in oggetto, in questo caso, è il costo della vita nel mezzogiorno, che le statistiche ci dicono essere del 17% inferiore a quello del Nord del paese. La diretta, illogica strumentalizzazione che da più parti, soprattutto sul fronte leghista del Governo Berlusconi, viene fatta, vorrebbe giustificare con questo dato la reintroduzione delle gabbie salariali.
Questa rozza semplificazione non tiene conto del contesto, appunto: i redditi pro capite nel Sud Italia sono strutturalmente più bassi che nel resto del paese; il Sud Italia vive tassi di disoccupazione drammatici, soprattutto tra i giovani; molte famiglie monoreddito vivono al limite della povertà.
In un tale contesto, l'introduzione di gabbie salariali che differenzino il reddito su base geografica basandosi sul costo della vita, non farebbe altro che replicare i meccanismi che ci hanno trascinati nella crisi economica: una crisi di bassi consumi, dalla quale non è possibile uscire se non puntando a salari più alti.
Per questo noi punteremo, sia per i lavoratori metalmeccanici che per il lavoro pubblico, a rinnovi contrattuali basati sugli aumenti retributivi, chiedendo al Governo di diminuire, già nella prossima legge finanziaria, l'ingiusta imposizione fiscale sul salario nazionale dei lavoratori.
Aggiungere ulteriori barriere economiche in un paese già di per sé attraversato da ingiustizie cocenti, potrà essere un'ottima trovata propagandistica per chi ha evidentemente puntato tutto sulla contrapposizione tra i gruppi sociali, tra gli individui, tra le generazioni, non certo una soluzione ai problemi del paese. Una simile soluzione, semmai, li aggraverebbe, quei problemi.
Roma, 5 Agosto 2009
Carlo Podda
Segretario Generale Fp Cgil Nazionale
Gianni Rinaldini
Segretario Generale Fiom Cgil Nazionale
Fonte:Reportonline
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