sabato 20 dicembre 2008

Torna l’emergenza rifiuti. In Calabria.


Emergenza rifiuti uguale Campania? Solo un luogo comune. Dopo che a Napoli la situazione è tornata sotto il livello di guardia, la crisi torna a galla in Calabria. Ieri il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nella Regione, viste le gravi difficoltà nello smaltimento dei rifiuti urbani.

Da mesi partono gli allarmi dalle amministrazioni locali, che denunciano problemi pari, o a volte maggiori, di quelli campani. Il centro dell’emergenza è Cosenza, ma anche i sindaci della provincia di Reggio Calabria, dopo la saturazione di alcuni siti di stoccaggio, hanno chiesto interventi urgenti per tutelare la salute dei cittadini.

A gennaio scorso molti in Calabria si opposero a ospitare i rifiuti campani e non solo per scarso altruismo. Erano pochi mesi infatti che si era tornati, dopo oltre dieci anni di commissario straordinario, alla gestione ordinaria della raccolta e dello smaltimento. L’importazione degli scarti di Napoli, sostenne la Cgil, cozzava “con una situazione della nostra Regione drammatica e conclamata di crisi ambientale incombente. I siti di stoccaggio e di smaltimento calabresi, soprattutto nel Crotonese, sono ampiamente a rischio saturazione e ciò ha già innescato forti allarmi tra le popolazioni”.

Secondo i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio regionale inoltre, “più tempo passa, più la situazione rischia di aggravarsi, perché i pochi impianti di trattamento e smaltimento esistenti in Calabria stanno esaurendo le loro capacità di intervento. Siamo di fronte ad una situazione tragica, che può esplodere da un momento all’altro per motivi ormai fin troppo noti che possono essere sintetizzati in pochi ma significativi punti: alla ben nota assenza di impianti di trattamento e smaltimento esistente, in particolare nella provincia di Cosenza, si sta affiancando il problema gravissimo delle altre province, le cui capacità di intervento si stanno lentamente ma inesorabilmente esaurendo”.

Intanto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha dichiarato di considerare “importanti sia la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni provocati dal maltempo, sia quella per fare fronte alle criticità da noi segnalate al governo anche in materia di smaltimento di rifiuti urbani nel territorio calabrese. Ringrazio il governo”, ha aggiunto, “per l’attenzione su due questioni particolarmente delicate che interessano le popolazioni calabresi. Ora si può guardare avanti con più serenità e si potrà porre mano, come noi abbiamo auspicato, alla definitiva soluzione dei problemi del settore rifiuti che si trascinano da almeno un decennio”.

Fonte:Panorama
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Emergenza rifiuti uguale Campania? Solo un luogo comune. Dopo che a Napoli la situazione è tornata sotto il livello di guardia, la crisi torna a galla in Calabria. Ieri il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nella Regione, viste le gravi difficoltà nello smaltimento dei rifiuti urbani.

Da mesi partono gli allarmi dalle amministrazioni locali, che denunciano problemi pari, o a volte maggiori, di quelli campani. Il centro dell’emergenza è Cosenza, ma anche i sindaci della provincia di Reggio Calabria, dopo la saturazione di alcuni siti di stoccaggio, hanno chiesto interventi urgenti per tutelare la salute dei cittadini.

A gennaio scorso molti in Calabria si opposero a ospitare i rifiuti campani e non solo per scarso altruismo. Erano pochi mesi infatti che si era tornati, dopo oltre dieci anni di commissario straordinario, alla gestione ordinaria della raccolta e dello smaltimento. L’importazione degli scarti di Napoli, sostenne la Cgil, cozzava “con una situazione della nostra Regione drammatica e conclamata di crisi ambientale incombente. I siti di stoccaggio e di smaltimento calabresi, soprattutto nel Crotonese, sono ampiamente a rischio saturazione e ciò ha già innescato forti allarmi tra le popolazioni”.

Secondo i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio regionale inoltre, “più tempo passa, più la situazione rischia di aggravarsi, perché i pochi impianti di trattamento e smaltimento esistenti in Calabria stanno esaurendo le loro capacità di intervento. Siamo di fronte ad una situazione tragica, che può esplodere da un momento all’altro per motivi ormai fin troppo noti che possono essere sintetizzati in pochi ma significativi punti: alla ben nota assenza di impianti di trattamento e smaltimento esistente, in particolare nella provincia di Cosenza, si sta affiancando il problema gravissimo delle altre province, le cui capacità di intervento si stanno lentamente ma inesorabilmente esaurendo”.

Intanto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha dichiarato di considerare “importanti sia la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni provocati dal maltempo, sia quella per fare fronte alle criticità da noi segnalate al governo anche in materia di smaltimento di rifiuti urbani nel territorio calabrese. Ringrazio il governo”, ha aggiunto, “per l’attenzione su due questioni particolarmente delicate che interessano le popolazioni calabresi. Ora si può guardare avanti con più serenità e si potrà porre mano, come noi abbiamo auspicato, alla definitiva soluzione dei problemi del settore rifiuti che si trascinano da almeno un decennio”.

Fonte:Panorama

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