sabato 29 novembre 2008

Le mani del nord sul risparmio del SUD


Di Antonio Iannaccone
Checché se ne dica sulla deficienza economica del SUD, ci sono milioni di persone che vivono, lavorano e risparmiano in questo meraviglioso territorio e il denaro che circola passa tra banche che di meridionale hanno solo il nome, mentre i depositi sono gestiti da amministrazioni nordiche e non certo per favorire lo sviluppo napolitano.
Prendendo in esame il secondo incitamento, continuiamo a capire il perché di certe azioni. La frase è: “Ritirate i vostri depositi dalle banche pubbliche e dalle Poste”.
Il consiglio di ritirare i depositi dalle banche e dalle poste è più facile a dirsi che a farsi, ma comunque ha la sua importanza, infatti, le banche che sono al Sud, anche se portano diciture locali(Banco di Napoli, Banca della Campania, Banca di Sicilia, ecc.), fanno parte di gruppi bancari nordici(San Paolo di Torino, Credito Emiliano, Friuladria, ecc), i quali investono sempre più nel nord e nei loro investimenti si trovano anche i risparmi di noi poveri meridionali.
In poche parole, se il San Paolo investe nella costruzione di infrastrutture in Piemonte, che siano quartieri residenziali o fabbriche o strade, queste sono state realizzate anche con i risparmiatori del Banco di Napoli, oppure se la Banca di Roma investe in Lazio è ovvio che ci sono anche risparmi presi dal Banco di Sicilia. Con questo sistema e con leggi nordiche appropriate si sono costituite le grandi banche del nord a scapito di quelle del SUD fino al punto di inglobarle. Così è successo che la più grande banca della penisola, il Banco di Napoli, che era l’unica ad avere sufficiente riserva aurea tale da avere il potere di stampare carta moneta nell’Italia unica, è stata assorbita dal San Paolo di Torino, che prima del 1860 non era altro che un banco di pegni con la facoltà di poter comprare oro, facoltà negata alle banche meridionali che si sono così viste dissanguare il proprio patrimonio.

Il momento che stiamo vivendo ora è critico per le banche(non è vero, ma ditelo sottovoce), comunque per i napolitani, gli italiani del Sud, è importante mettere il proprio denaro nelle mani di chi sappiamo che non l’allontanerà dalla nostra terra e quindi passare a svuotare i fondi delle sanguisughe nordiche onde frenare il drenaggio del risparmio meridionale.
Su www.Federmediterraneo. It ho trovato un elenco di banche meridionali con il reale proprietario(nordico) e la mia perplessità è stata totale; mi sono trovato davanti ad un disegno di sfruttamento in piena regola del tutto legalizzato dallo stato tosco-padano-bossista- destrorso- sinistrorso.
E’ uno schifo a cui bisogna rimediare.
Qui ho capito le parole del grande Angelo Manna il quale in sottinteso denunciava una mancata politica meridionalista da parte di quei politici che di meridionale avevano ed hanno solo lo stato di nascita, mentre la loro mente è chiusa da un servilismo sfegatato verso l’imprenditoria nordica, i loro occhi sono appannati da cataratte formato banconote come quelle che si pagano tangenti e si corrompono cariche di amministrazione pubblica e il loro cuore è merda secca non meno di un camorrista che per denaro e finto potere rinnega la sua terra distruggendola e straziando l’animo del proprio popolo.

A parte questa brutta verità, ce ne sono altre ancora più gravi e tremende come il costo delle banche centrali, che sono private, ma erogano denaro per gli stati, come ad esempio la BCE.
Una banconota da 100 euro costa alla BCE 3 centesimi, ma li richiede allo stato con il 2,5% d’interessi, quindi su 100 milioni di euro fatti prestare, lo stato(noi) dovrà ripagare con 2,5 milioni di euro d’interessi, ma non avendo come chiudere il debito riesce a malapena a pagare gli interessi con un altro eventuale prestito dalla banca e quindi gli interessi vanno a sommarsi agli interessi e arriviamo così al nostro debito pubblico di oggi che supera i 1.500 miliardi di euro.
Per cui eternamente indebitati, non sono le leggi del governo che regolano e amministrano il paese, bensì i consigli che arrivano dai governatori delle banche centrali; in questo modo uno stato è diventato una dependance di un gruppo privato ed il popolo non è più sovrano, pur rimanendo in una specie di farsa democratica.

Il fatto più sorprendente è che le banche spostano numeri da un computer ad un altro, mentre il debitore dovrà reperire soldi veri per restituirli, ma non essendocene abbastanza in circolazione è costretto a vendere quel che ha oppure ad indebitarsi ancora. Questo è quello che accade anche e forse più spesso tra il popolino, tra quella gente che lavora per vivere e a cui la società fa in modo di fargli sapere che ha bisogno di una macchina nuova, un televisore più moderno, un viaggio di relax, un intervento per dimagrire e tante altre trovate per farlo indebitare e per fargli credere che ha realmente bisogno di queste cose.
Molti diranno che in mano si ritrovano soldi veri, ma solo per breve tempo perché saranno spesi velocemente, e tramite i negozianti o chi per essi, i quali riceveranno il vostro denaro, saranno di ritorno in una qualche banca, la quale lo proporrà subito per un altro prestito ad altra persona. Avete capito bene, con gli stessi soldi una banca fa ripetuti prestiti e sullo stesso denaro si accumula l’interesse di due, tre, dieci persone ed anche più. Un mio consiglio: cercate di comprare quello di cui avete veramente bisogno e non chiedete prestiti perché vi inoltrate in un circolo vizioso. Sapersi accontentare è la cosa migliore.

Il fatto più scabroso e terroristico però, lo vedo nel guadagno bancario per mezzo delle guerre. Grazie a queste, gli stati si indebitano verso le banche centrali(si è capito del perché delle missioni di ‘pace’ all’estero?).
L’Italia spende in missioni militari all’estero e per il mantenimento dell’apparato militare in genere, circa 2 punti pil, vale a dire quasi 30 miliardi di euro.
Questo è un altro modo per indebitarsi ancora con la BCE invece di pagare il debito pubblico. Sapete quanto guadagna un Generale di Corpo D’Armata? O un Ammiraglio di Squadra Navale? O quanto è costata la portaerei Cavour? O quanto ci costa una missione di ‘pace’ in Kossovo? Non ve lo dico perché ho già fatto troppe ricerche, queste ve l’andate a vedere voi, ma comunque sono fatti per indebitarci sempre più con le banche, le quali si sono inventate che abbiamo bisogno di due portaerei, oltre alla Garibaldi, proprio per portare non pace, ma guerra in tutto il mondo, altrimenti non se ne vede lo scopo nel Mediterraneo visto che la penisola si estende bene in questo mare.

Altro guadagno intrinseco alla guerra è appunto la vendita di armi, consumandole bisogna rifarle e così l’industria bellica, che io reputo la più grande industria al mondo e la più redditizia, incomincia a produrre i suoi strumenti di morte. Dopo l’11 settembre gli USA hanno scaraventato sull’Irak una potenza di fuoco pari ad un miliardo di dollari, che è la somma, pensate, degli aiuti umanitari al terzo mondo in 32 anni. Mentre scrivo sono disgustato.
Purtroppo ad ogni crisi economica(provocata dai banchieri) risponde una grande guerra, non vorrei che ci si stesse preparando a qualcosa del genere, ma lo stesso premio Nobel per l’economia Peter North, replicando ad un giornalista ha detto che gli USA non sono usciti dalla crisi economica del ’29 grazie al New Deal di Roosevelt, ma alla Seconda Guerra Mondiale.
Quindi, se potete, gestite i vostri soldi con ragionevolezza e spendeteli con parsimonia, magari facendoli rimanere il più possibile dalle nostre parti.

Alcuni spunti sono tratti dal libro”Euroschiavi”
.

Fonte: Azione Napolitana
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Di Antonio Iannaccone
Checché se ne dica sulla deficienza economica del SUD, ci sono milioni di persone che vivono, lavorano e risparmiano in questo meraviglioso territorio e il denaro che circola passa tra banche che di meridionale hanno solo il nome, mentre i depositi sono gestiti da amministrazioni nordiche e non certo per favorire lo sviluppo napolitano.
Prendendo in esame il secondo incitamento, continuiamo a capire il perché di certe azioni. La frase è: “Ritirate i vostri depositi dalle banche pubbliche e dalle Poste”.
Il consiglio di ritirare i depositi dalle banche e dalle poste è più facile a dirsi che a farsi, ma comunque ha la sua importanza, infatti, le banche che sono al Sud, anche se portano diciture locali(Banco di Napoli, Banca della Campania, Banca di Sicilia, ecc.), fanno parte di gruppi bancari nordici(San Paolo di Torino, Credito Emiliano, Friuladria, ecc), i quali investono sempre più nel nord e nei loro investimenti si trovano anche i risparmi di noi poveri meridionali.
In poche parole, se il San Paolo investe nella costruzione di infrastrutture in Piemonte, che siano quartieri residenziali o fabbriche o strade, queste sono state realizzate anche con i risparmiatori del Banco di Napoli, oppure se la Banca di Roma investe in Lazio è ovvio che ci sono anche risparmi presi dal Banco di Sicilia. Con questo sistema e con leggi nordiche appropriate si sono costituite le grandi banche del nord a scapito di quelle del SUD fino al punto di inglobarle. Così è successo che la più grande banca della penisola, il Banco di Napoli, che era l’unica ad avere sufficiente riserva aurea tale da avere il potere di stampare carta moneta nell’Italia unica, è stata assorbita dal San Paolo di Torino, che prima del 1860 non era altro che un banco di pegni con la facoltà di poter comprare oro, facoltà negata alle banche meridionali che si sono così viste dissanguare il proprio patrimonio.

Il momento che stiamo vivendo ora è critico per le banche(non è vero, ma ditelo sottovoce), comunque per i napolitani, gli italiani del Sud, è importante mettere il proprio denaro nelle mani di chi sappiamo che non l’allontanerà dalla nostra terra e quindi passare a svuotare i fondi delle sanguisughe nordiche onde frenare il drenaggio del risparmio meridionale.
Su www.Federmediterraneo. It ho trovato un elenco di banche meridionali con il reale proprietario(nordico) e la mia perplessità è stata totale; mi sono trovato davanti ad un disegno di sfruttamento in piena regola del tutto legalizzato dallo stato tosco-padano-bossista- destrorso- sinistrorso.
E’ uno schifo a cui bisogna rimediare.
Qui ho capito le parole del grande Angelo Manna il quale in sottinteso denunciava una mancata politica meridionalista da parte di quei politici che di meridionale avevano ed hanno solo lo stato di nascita, mentre la loro mente è chiusa da un servilismo sfegatato verso l’imprenditoria nordica, i loro occhi sono appannati da cataratte formato banconote come quelle che si pagano tangenti e si corrompono cariche di amministrazione pubblica e il loro cuore è merda secca non meno di un camorrista che per denaro e finto potere rinnega la sua terra distruggendola e straziando l’animo del proprio popolo.

A parte questa brutta verità, ce ne sono altre ancora più gravi e tremende come il costo delle banche centrali, che sono private, ma erogano denaro per gli stati, come ad esempio la BCE.
Una banconota da 100 euro costa alla BCE 3 centesimi, ma li richiede allo stato con il 2,5% d’interessi, quindi su 100 milioni di euro fatti prestare, lo stato(noi) dovrà ripagare con 2,5 milioni di euro d’interessi, ma non avendo come chiudere il debito riesce a malapena a pagare gli interessi con un altro eventuale prestito dalla banca e quindi gli interessi vanno a sommarsi agli interessi e arriviamo così al nostro debito pubblico di oggi che supera i 1.500 miliardi di euro.
Per cui eternamente indebitati, non sono le leggi del governo che regolano e amministrano il paese, bensì i consigli che arrivano dai governatori delle banche centrali; in questo modo uno stato è diventato una dependance di un gruppo privato ed il popolo non è più sovrano, pur rimanendo in una specie di farsa democratica.

Il fatto più sorprendente è che le banche spostano numeri da un computer ad un altro, mentre il debitore dovrà reperire soldi veri per restituirli, ma non essendocene abbastanza in circolazione è costretto a vendere quel che ha oppure ad indebitarsi ancora. Questo è quello che accade anche e forse più spesso tra il popolino, tra quella gente che lavora per vivere e a cui la società fa in modo di fargli sapere che ha bisogno di una macchina nuova, un televisore più moderno, un viaggio di relax, un intervento per dimagrire e tante altre trovate per farlo indebitare e per fargli credere che ha realmente bisogno di queste cose.
Molti diranno che in mano si ritrovano soldi veri, ma solo per breve tempo perché saranno spesi velocemente, e tramite i negozianti o chi per essi, i quali riceveranno il vostro denaro, saranno di ritorno in una qualche banca, la quale lo proporrà subito per un altro prestito ad altra persona. Avete capito bene, con gli stessi soldi una banca fa ripetuti prestiti e sullo stesso denaro si accumula l’interesse di due, tre, dieci persone ed anche più. Un mio consiglio: cercate di comprare quello di cui avete veramente bisogno e non chiedete prestiti perché vi inoltrate in un circolo vizioso. Sapersi accontentare è la cosa migliore.

Il fatto più scabroso e terroristico però, lo vedo nel guadagno bancario per mezzo delle guerre. Grazie a queste, gli stati si indebitano verso le banche centrali(si è capito del perché delle missioni di ‘pace’ all’estero?).
L’Italia spende in missioni militari all’estero e per il mantenimento dell’apparato militare in genere, circa 2 punti pil, vale a dire quasi 30 miliardi di euro.
Questo è un altro modo per indebitarsi ancora con la BCE invece di pagare il debito pubblico. Sapete quanto guadagna un Generale di Corpo D’Armata? O un Ammiraglio di Squadra Navale? O quanto è costata la portaerei Cavour? O quanto ci costa una missione di ‘pace’ in Kossovo? Non ve lo dico perché ho già fatto troppe ricerche, queste ve l’andate a vedere voi, ma comunque sono fatti per indebitarci sempre più con le banche, le quali si sono inventate che abbiamo bisogno di due portaerei, oltre alla Garibaldi, proprio per portare non pace, ma guerra in tutto il mondo, altrimenti non se ne vede lo scopo nel Mediterraneo visto che la penisola si estende bene in questo mare.

Altro guadagno intrinseco alla guerra è appunto la vendita di armi, consumandole bisogna rifarle e così l’industria bellica, che io reputo la più grande industria al mondo e la più redditizia, incomincia a produrre i suoi strumenti di morte. Dopo l’11 settembre gli USA hanno scaraventato sull’Irak una potenza di fuoco pari ad un miliardo di dollari, che è la somma, pensate, degli aiuti umanitari al terzo mondo in 32 anni. Mentre scrivo sono disgustato.
Purtroppo ad ogni crisi economica(provocata dai banchieri) risponde una grande guerra, non vorrei che ci si stesse preparando a qualcosa del genere, ma lo stesso premio Nobel per l’economia Peter North, replicando ad un giornalista ha detto che gli USA non sono usciti dalla crisi economica del ’29 grazie al New Deal di Roosevelt, ma alla Seconda Guerra Mondiale.
Quindi, se potete, gestite i vostri soldi con ragionevolezza e spendeteli con parsimonia, magari facendoli rimanere il più possibile dalle nostre parti.

Alcuni spunti sono tratti dal libro”Euroschiavi”
.

Fonte: Azione Napolitana

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