sabato 30 agosto 2008

IL NO ALLA DISCARICA DEL FORMICOSO MOTIVATO DAI SINDACI DELL'ALTA IRPINIA


I Sindaci dei Comuni di Andretta, Bisaccia, Cairano, Calitri, Aquilonia, Monteverde, Teora, Conza della Campania, Sant’Andrea di Conza, Lacedonia, Lioni, Vallata, Castel Baronia, Guardia Lombardi, Rocca San Felice, Villamaina, Trevico, Morra De Sanctis, i Presidenti delle Comunità Montane Alta Irpinia e Ufita, il segretario regionale di Legambiente, il Presidente del GAL-CILSI, gli Amministratori dell’Irpinia, RIBADISCONO il più deciso

NO
all’ipotesi di costruzione di un’altra discarica nel proprio territorio, nel Comune di Andretta, così come previsto dal Decreto Legge N.90 del 23/05/2008 convertito in legge 123/08 per le seguenti ragioni:

Si tratta della Provincia che più si è attivata per avere un’impiantisca per il recupero ed il trattamento dei Rifiuti;

ha già ospitato in passato la discarica di Difesa Grande (Ariano Irpino) e, dal mese di Giugno scorso, ha accolto a Savignano Irpino, un’altra discarica per Rifiuti Solidi Urbani provenienti da tutta la Regione Campania;

ospita impianti di Compostaggio della frazione organica, pubblici e privati (Teora e Bisaccia);

ha in funzione una Stazione di Trasferenza di RSU (Flumeri);

si appresta a far entrare in funzione un impianto di valorizzazione della frazione secca (Montella);

ospita uno dei 7 impianti di CDR (Pianodardine);

raggiunge già percentuali di circa il 40% di Raccolta Differenziata con punte, in particolare nei paesi alto-irpini interessati dalla ipotizzata realizzazione della discarica di Pero Spaccone, di percentuali pari al 80%, pur producendo solo una parte minima (5/6 %) sul totale regionale;

Gli Amministratori di questo territorio hanno speso energie progettuali per fare della sua vocazione ambientale e della sua natura incontaminata la maggiore risorsa per il futuro:

utilizzando tutti gli strumenti locali, regionali, nazionali e comunitari della Programmazione Negoziata (POR; PIT, PIR; Patti Territoriali, LEADER II e Plus, Parco Letterario Francesco De Sanctis….) per dare concretezza all’idea di Sviluppo Locale eco-compatibile;

valorizzando le produzioni agricole, dal grano (che proprio nell’area fra Andretta e Bisaccia fa vivere migliaia di aziende agricole familiari) alla carne (agnello del Formicoso e vitello dell’Appennino di grande pregio) all’olio della Valle dell’Ufita, ai vini DOCG famosi nel mondo, al latte (la Regione Campania ha investito 4 milioni di euro per la Formaggioteca a Calitri, per fare un solo esempio) ed attivando Progetti di Filiera di tali prodotti di eccellenza;

fornendo a molte aziende casearie campane (da Salerno a Caserta a Napoli) l’alimento principe, il fieno pregiato del Formicoso, degli allevamenti bufalini e consentendo a tanti produttori di mozzarella di bufala di arginare gli effetti della crisi drammatica dell’emergenza rifiuti;

accettando sul territorio, talvolta in contrasto con le popolazioni, un gran numero di impianti eolici (che contribuiscono al fabbisogno dell’intera regione) ed una Stazione di trasformazione dell’energia per l’immissione nella rete elettrica a 380 mila Volt gestita dalla Società TERNA (a pochi metri dal sito di Andretta) che costituisce un nodo importante della rete nazionale, pur avendo essi un carattere invasivo e di aggressione al territorio;

attivando gli strumenti della Programmazione Regionale per l’istituzione del Distretto Energetico, già firmato dal Sindaco del Comune di Bisaccia, che è capofila, con l’Assessore Cozzolino e che consentirà all’intero comprensorio di puntare alla creazione di un polo di eccellenza nel campo delle fonti rinnovabili che possa dare ai giovani prospettive future.

Ritengono

che il territorio irpino ha già subito effetti devastanti a seguito del terremoto del 1980 e vive in modo drammatico processi migratori di fuga delle energie migliori, i giovani laureati sui quali le famiglie investono risorse ingenti che non ripagano le aspettative di speranza in un futuro migliore;
di non doversi sottrarre, come hanno già fatto in passato, all’assunzione di responsabilità e sono fermamente convinti che altre soluzioni sono possibili per avviare finalmente la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti, attraverso l’attivazione di percorsi virtuosi:

riducendo i rifiuti a monte;
potenziando subito la raccolta differenziata e gli impianti decentrati e diffusi di compostaggio;
adeguando velocemente gli attuali 7 impianti di CDR, facendoli diventare selezionatori di rifiuti e dotandoli di vasche per la produzione di compost.

In particolare, per la Provincia di Avellino,

sostengono
la necessità di un rapido adeguamento nel senso suddetto dell’impianto di CDR di Pianodardine, affidandone la gestione ad un Commissario ad acta o ai Consorzi, in direzione del funzionamento come impianto di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti indifferenziati;
la non differibilità della provincializzazione prevista dalla Legge Regionale e imposta dalle Direttive dell’Unione Europea, seconde le quali i rifiuti vanno trattati nei luoghi dove vengono prodotti e i materiali vanno recuperati prima di avviare a discarica le frazioni residue;

dichiarano

la disponibilità a farsi carico degli oneri necessari per la ristrutturazione nel senso detto dell’impianto di CDR di Pianodardine;
la volontà di collaborazione piena con la struttura che fa capo al Sottosegretario Guido Bertolaso per la rapida attuazione di tale percorso;
l’accettazione, in spirito solidale con gli altri territori della Regione Campania, di quantità di rifiuti solidi urbani da trattare negli impianti presenti, compatibilmente con le capacità degli stessi;

che il rifiuto del dialogo da parte dei rappresentanti dello Stato ai più alti livelli finirebbe solo per acuire la frattura con i cittadini, ponendo seri problemi di tenuta democratica del Paese;
che stanno valutando la possibilità di intraprendere iniziative di separazione dall’Istituzione regionale campana, vissuta come un’entità lontana dalle esigenze e dalle sensibilità dei territori amministrati;

la determinazione a costituirsi in seduta permanente dei Sindaci della Provincia di Avellino, a intraprendere tutte le iniziative legali a tutela della integrità del territorio irpino e ad opporsi, insieme con i cittadini tutti dell’Irpinia, con ogni mezzo, a costo di mettere a rischio la propria vita, perché la storia della “terra dell’osso” e le proprie aspettative future non siano calpestate dalla discarica ipotizzata dal Governo nel territorio che è il polmone verde della Campania!

Deliberano

di impegnare tutti i Parlamentari eletti nel territorio provinciale ad intraprendere ogni iniziativa di sostegno all’azione delle comunità locali volta a scongiurare la costruzione della terza discarica in Provincia di Avellino e per rendere il più rapido possibile il processo di provincializzazione della gestione del ciclo dei Rifiuti Solidi Urbani;

la costituzione di un tavolo istituzionale permanente per la difesa dell’Irpinia dagli attacchi che mirano a pregiudicare il proprio sviluppo in linea con gli indirizzi ed il sostegno, già in corso, dell’Unione Europea;

di chiedere al Sottosegretario Guido Bertolaso di prendere parte al tavolo istituzionale per favorire un confronto sereno con le comunità locali, per una constatazione”de visu” del territorio irpino e delle sue risorse, in coordinamento con gli intendimenti dell’Unione Europea, della Regione Campania e dell’Amministrazione Provinciale, sia sul tema di una gestione virtuosa dei rifiuti, sia per la tutela complessiva del territorio;

di impegnare il Sottosegretariato di Stato per l’emergenza rifiuti in Campania ad adottare criteri di intervento di contemporaneità conoscitiva per rilievi, sondaggi, verifiche tecniche su tutti i siti indicati all’art. 9 del DL 90/08 convertito in Legge n. 123/08.

PS: Hanno aderito al documento l’Associazione dei Comuni della Podolica, le segreterie provinciali di tutti i partiti e dei sindacati.Documento sottoscritto da 25 Sindaci, due Presidenti di Comunità Montane (Alta Irpinia ed Ufita), Legambiente Campania, segreterie provinciali di tutti i partiti, GAL-Verde Irpinia-CILSI e Sindacati
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I Sindaci dei Comuni di Andretta, Bisaccia, Cairano, Calitri, Aquilonia, Monteverde, Teora, Conza della Campania, Sant’Andrea di Conza, Lacedonia, Lioni, Vallata, Castel Baronia, Guardia Lombardi, Rocca San Felice, Villamaina, Trevico, Morra De Sanctis, i Presidenti delle Comunità Montane Alta Irpinia e Ufita, il segretario regionale di Legambiente, il Presidente del GAL-CILSI, gli Amministratori dell’Irpinia, RIBADISCONO il più deciso

NO
all’ipotesi di costruzione di un’altra discarica nel proprio territorio, nel Comune di Andretta, così come previsto dal Decreto Legge N.90 del 23/05/2008 convertito in legge 123/08 per le seguenti ragioni:

Si tratta della Provincia che più si è attivata per avere un’impiantisca per il recupero ed il trattamento dei Rifiuti;

ha già ospitato in passato la discarica di Difesa Grande (Ariano Irpino) e, dal mese di Giugno scorso, ha accolto a Savignano Irpino, un’altra discarica per Rifiuti Solidi Urbani provenienti da tutta la Regione Campania;

ospita impianti di Compostaggio della frazione organica, pubblici e privati (Teora e Bisaccia);

ha in funzione una Stazione di Trasferenza di RSU (Flumeri);

si appresta a far entrare in funzione un impianto di valorizzazione della frazione secca (Montella);

ospita uno dei 7 impianti di CDR (Pianodardine);

raggiunge già percentuali di circa il 40% di Raccolta Differenziata con punte, in particolare nei paesi alto-irpini interessati dalla ipotizzata realizzazione della discarica di Pero Spaccone, di percentuali pari al 80%, pur producendo solo una parte minima (5/6 %) sul totale regionale;

Gli Amministratori di questo territorio hanno speso energie progettuali per fare della sua vocazione ambientale e della sua natura incontaminata la maggiore risorsa per il futuro:

utilizzando tutti gli strumenti locali, regionali, nazionali e comunitari della Programmazione Negoziata (POR; PIT, PIR; Patti Territoriali, LEADER II e Plus, Parco Letterario Francesco De Sanctis….) per dare concretezza all’idea di Sviluppo Locale eco-compatibile;

valorizzando le produzioni agricole, dal grano (che proprio nell’area fra Andretta e Bisaccia fa vivere migliaia di aziende agricole familiari) alla carne (agnello del Formicoso e vitello dell’Appennino di grande pregio) all’olio della Valle dell’Ufita, ai vini DOCG famosi nel mondo, al latte (la Regione Campania ha investito 4 milioni di euro per la Formaggioteca a Calitri, per fare un solo esempio) ed attivando Progetti di Filiera di tali prodotti di eccellenza;

fornendo a molte aziende casearie campane (da Salerno a Caserta a Napoli) l’alimento principe, il fieno pregiato del Formicoso, degli allevamenti bufalini e consentendo a tanti produttori di mozzarella di bufala di arginare gli effetti della crisi drammatica dell’emergenza rifiuti;

accettando sul territorio, talvolta in contrasto con le popolazioni, un gran numero di impianti eolici (che contribuiscono al fabbisogno dell’intera regione) ed una Stazione di trasformazione dell’energia per l’immissione nella rete elettrica a 380 mila Volt gestita dalla Società TERNA (a pochi metri dal sito di Andretta) che costituisce un nodo importante della rete nazionale, pur avendo essi un carattere invasivo e di aggressione al territorio;

attivando gli strumenti della Programmazione Regionale per l’istituzione del Distretto Energetico, già firmato dal Sindaco del Comune di Bisaccia, che è capofila, con l’Assessore Cozzolino e che consentirà all’intero comprensorio di puntare alla creazione di un polo di eccellenza nel campo delle fonti rinnovabili che possa dare ai giovani prospettive future.

Ritengono

che il territorio irpino ha già subito effetti devastanti a seguito del terremoto del 1980 e vive in modo drammatico processi migratori di fuga delle energie migliori, i giovani laureati sui quali le famiglie investono risorse ingenti che non ripagano le aspettative di speranza in un futuro migliore;
di non doversi sottrarre, come hanno già fatto in passato, all’assunzione di responsabilità e sono fermamente convinti che altre soluzioni sono possibili per avviare finalmente la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti, attraverso l’attivazione di percorsi virtuosi:

riducendo i rifiuti a monte;
potenziando subito la raccolta differenziata e gli impianti decentrati e diffusi di compostaggio;
adeguando velocemente gli attuali 7 impianti di CDR, facendoli diventare selezionatori di rifiuti e dotandoli di vasche per la produzione di compost.

In particolare, per la Provincia di Avellino,

sostengono
la necessità di un rapido adeguamento nel senso suddetto dell’impianto di CDR di Pianodardine, affidandone la gestione ad un Commissario ad acta o ai Consorzi, in direzione del funzionamento come impianto di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti indifferenziati;
la non differibilità della provincializzazione prevista dalla Legge Regionale e imposta dalle Direttive dell’Unione Europea, seconde le quali i rifiuti vanno trattati nei luoghi dove vengono prodotti e i materiali vanno recuperati prima di avviare a discarica le frazioni residue;

dichiarano

la disponibilità a farsi carico degli oneri necessari per la ristrutturazione nel senso detto dell’impianto di CDR di Pianodardine;
la volontà di collaborazione piena con la struttura che fa capo al Sottosegretario Guido Bertolaso per la rapida attuazione di tale percorso;
l’accettazione, in spirito solidale con gli altri territori della Regione Campania, di quantità di rifiuti solidi urbani da trattare negli impianti presenti, compatibilmente con le capacità degli stessi;

che il rifiuto del dialogo da parte dei rappresentanti dello Stato ai più alti livelli finirebbe solo per acuire la frattura con i cittadini, ponendo seri problemi di tenuta democratica del Paese;
che stanno valutando la possibilità di intraprendere iniziative di separazione dall’Istituzione regionale campana, vissuta come un’entità lontana dalle esigenze e dalle sensibilità dei territori amministrati;

la determinazione a costituirsi in seduta permanente dei Sindaci della Provincia di Avellino, a intraprendere tutte le iniziative legali a tutela della integrità del territorio irpino e ad opporsi, insieme con i cittadini tutti dell’Irpinia, con ogni mezzo, a costo di mettere a rischio la propria vita, perché la storia della “terra dell’osso” e le proprie aspettative future non siano calpestate dalla discarica ipotizzata dal Governo nel territorio che è il polmone verde della Campania!

Deliberano

di impegnare tutti i Parlamentari eletti nel territorio provinciale ad intraprendere ogni iniziativa di sostegno all’azione delle comunità locali volta a scongiurare la costruzione della terza discarica in Provincia di Avellino e per rendere il più rapido possibile il processo di provincializzazione della gestione del ciclo dei Rifiuti Solidi Urbani;

la costituzione di un tavolo istituzionale permanente per la difesa dell’Irpinia dagli attacchi che mirano a pregiudicare il proprio sviluppo in linea con gli indirizzi ed il sostegno, già in corso, dell’Unione Europea;

di chiedere al Sottosegretario Guido Bertolaso di prendere parte al tavolo istituzionale per favorire un confronto sereno con le comunità locali, per una constatazione”de visu” del territorio irpino e delle sue risorse, in coordinamento con gli intendimenti dell’Unione Europea, della Regione Campania e dell’Amministrazione Provinciale, sia sul tema di una gestione virtuosa dei rifiuti, sia per la tutela complessiva del territorio;

di impegnare il Sottosegretariato di Stato per l’emergenza rifiuti in Campania ad adottare criteri di intervento di contemporaneità conoscitiva per rilievi, sondaggi, verifiche tecniche su tutti i siti indicati all’art. 9 del DL 90/08 convertito in Legge n. 123/08.

PS: Hanno aderito al documento l’Associazione dei Comuni della Podolica, le segreterie provinciali di tutti i partiti e dei sindacati.Documento sottoscritto da 25 Sindaci, due Presidenti di Comunità Montane (Alta Irpinia ed Ufita), Legambiente Campania, segreterie provinciali di tutti i partiti, GAL-Verde Irpinia-CILSI e Sindacati
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