domenica 11 maggio 2008

FATTI E MISFATTI DEL RISORGIMENTO

Ricevo e posto:



ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE SICILIE -
GIOIOSA JONICA (RC)


http://www.duesicilie.info/ - Fax n. 1782284791

SIDERNO, SABATO 17 MAGGIO 2008:

CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA - FATTI E MISFATTI DEL RISORGIMENTO

Sabato 17 maggio 2008 alle ore 17.00, presso il Cinema Teatro Nuovo di Siderno (RC), a cura dell'Associazione Due Sicilie e del Comune di Siderno, con il contributo di “Sensation Profumerie”, verrà presentato il libro del giornalista e saggista Gigi DI FIORE dal titolo CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA.

Il volume, edito da RIZZOLI nell'ottobre 2007 e giunto alla seconda edizione nel gennaio di quest'anno, affronta diverse problematiche e ricostruisce, attraverso i documenti, la storia nascosta e mistificata del cosiddetto Risorgimento.

"Come è possibile che un manipolo di 1000 garibaldini abbia sconfitto un esercito di 50.000 borbonici? È una domanda cui le rievocazioni celebrative del Risorgimento italiano non danno risposte convincenti. E non è la sola, con sé ne porta molte altre: con quali poteri, con quali mafie dovettero allearsi Garibaldi e Cavour?

Perché ci vollero cannoni e fucili per domare la ribellione contadina nelle regioni del Mezzogiorno subito dopo l’annessione? Quella che la storia, scritta dai vincitori, ha battezzato “unificazione d’Italia” fu in realtà una guerra di conquista condotta dal Piemonte contro gli Stati sovrani del Centro e del Sud. E nei decenni successivi, dai manuali scolastici ai romanzi, fino agli sceneggiati televisivi, gli eventi che non si accordavano con la retorica patriottica sono stati nascosti o deformati.

Così, dei ventidue anni dall’esplosione rivoluzionaria del 1848 alla breccia di Porta Pia, molto rimane nell’ombra: il bombardamento piemontese di Genova nel 1849, i plebisciti combinati per le annessioni, le agitazioni manovrate da carabinieri infiltrati, i provvedimenti anticattolici, la guerra al brigantaggio e le “leggi speciali”, la corruzione dei conquistatori e le loro collusioni con la malavita locale ...

Gigi Di Fiore ricostruisce queste vicende dimenticate, per ribaltare un periodo cardine della nostra storia moderna e vederlo con gli occhi dei vinti. Recupera documenti e testimonianze di una storiografia spesso oggetto di una vera e propria congiura del silenzio. E restaura l’affresco scrostato del Risorgimento portando alla luce gli intrighi e le ambiguità della guerra scatenata dal Nord contro il Sud ....” (dalla seconda di copertina del volume).

Gigi DI FIORE, già redattore al “GIORNALE” di Montanelli, è inviato del “MATTINO” di Napoli (Premio Saint-Vincent per il giornalismo 2001 e, tra gli altri, Premio Pedio per la ricerca storica).

Studioso di storia delle Due Sicilie e del brigantaggio, ha pubblicato con successo diversi saggi, tra cui I vinti del Risorgimento (UTET, 2004) e La camorra e le sue storie (UTET, 2005).

L’incontro del 17 maggio verrà introdotto e moderato dal giornalista RAI Pietro MELÌA; vi saranno i saluti dell’Amministrazione Comunale di Siderno e della Presidenza dell’Associazione Due Sicilie, la relazione di Carmela Maria SPADARO dell’Università di Napoli, le conclusioni dell’autore del volume ed il dibattito con interventi del pubblico.



SEGRETERIA ASSOCIAZIONE DUE SICILIE


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GIOIOSA JONICA (RC)


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SIDERNO, SABATO 17 MAGGIO 2008:

CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA - FATTI E MISFATTI DEL RISORGIMENTO

Sabato 17 maggio 2008 alle ore 17.00, presso il Cinema Teatro Nuovo di Siderno (RC), a cura dell'Associazione Due Sicilie e del Comune di Siderno, con il contributo di “Sensation Profumerie”, verrà presentato il libro del giornalista e saggista Gigi DI FIORE dal titolo CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA.

Il volume, edito da RIZZOLI nell'ottobre 2007 e giunto alla seconda edizione nel gennaio di quest'anno, affronta diverse problematiche e ricostruisce, attraverso i documenti, la storia nascosta e mistificata del cosiddetto Risorgimento.

"Come è possibile che un manipolo di 1000 garibaldini abbia sconfitto un esercito di 50.000 borbonici? È una domanda cui le rievocazioni celebrative del Risorgimento italiano non danno risposte convincenti. E non è la sola, con sé ne porta molte altre: con quali poteri, con quali mafie dovettero allearsi Garibaldi e Cavour?

Perché ci vollero cannoni e fucili per domare la ribellione contadina nelle regioni del Mezzogiorno subito dopo l’annessione? Quella che la storia, scritta dai vincitori, ha battezzato “unificazione d’Italia” fu in realtà una guerra di conquista condotta dal Piemonte contro gli Stati sovrani del Centro e del Sud. E nei decenni successivi, dai manuali scolastici ai romanzi, fino agli sceneggiati televisivi, gli eventi che non si accordavano con la retorica patriottica sono stati nascosti o deformati.

Così, dei ventidue anni dall’esplosione rivoluzionaria del 1848 alla breccia di Porta Pia, molto rimane nell’ombra: il bombardamento piemontese di Genova nel 1849, i plebisciti combinati per le annessioni, le agitazioni manovrate da carabinieri infiltrati, i provvedimenti anticattolici, la guerra al brigantaggio e le “leggi speciali”, la corruzione dei conquistatori e le loro collusioni con la malavita locale ...

Gigi Di Fiore ricostruisce queste vicende dimenticate, per ribaltare un periodo cardine della nostra storia moderna e vederlo con gli occhi dei vinti. Recupera documenti e testimonianze di una storiografia spesso oggetto di una vera e propria congiura del silenzio. E restaura l’affresco scrostato del Risorgimento portando alla luce gli intrighi e le ambiguità della guerra scatenata dal Nord contro il Sud ....” (dalla seconda di copertina del volume).

Gigi DI FIORE, già redattore al “GIORNALE” di Montanelli, è inviato del “MATTINO” di Napoli (Premio Saint-Vincent per il giornalismo 2001 e, tra gli altri, Premio Pedio per la ricerca storica).

Studioso di storia delle Due Sicilie e del brigantaggio, ha pubblicato con successo diversi saggi, tra cui I vinti del Risorgimento (UTET, 2004) e La camorra e le sue storie (UTET, 2005).

L’incontro del 17 maggio verrà introdotto e moderato dal giornalista RAI Pietro MELÌA; vi saranno i saluti dell’Amministrazione Comunale di Siderno e della Presidenza dell’Associazione Due Sicilie, la relazione di Carmela Maria SPADARO dell’Università di Napoli, le conclusioni dell’autore del volume ed il dibattito con interventi del pubblico.



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