martedì 27 gennaio 2015

TSIPRAS; …Hasta siempre, Comandante!

Di Bruno Pappalardo
Chi sostiene che Syriza il partito comunista greco, ha vinto le proprie elezioni, beh, credo sia in errore. Mi spiego…
Certamente è stato un risultato eccezionale di Alexis Tsipras che ha cercato (comprensibile obiettivo politico) la vittoria piena.
Sapeva bene Alexis che neppure i soli e secchi 151 seggi, (che gli avrebbero dato il potere pieno), sarebbero bastati.

Sappiamo benissimo noi, in Italia, cosa significa avere un ammontare di voti senza un soprappiù di deputati che possano garantire la piena governabilità. Basta che nasca qualche contrasto nella Maggioranza o la schifosa compravendita di parlamentari che tutto crolla e si lascia cadere il governo generando devastazione, per la quale, occorrerebbero altre elezioni ( ricordo diverse esempi)
Ma questa via non viene mai percorsa e viene abbracciata la peggiore delle soluzioni: le intese, i governi nazionali. Ma vediamo quale panorama si potrebbe prospettare prossimamente:

1. Syriza conquista 149 seggi. Occorre allearsi per raggiungere la governabilità;
2. I moderati democratici di Samaras vengono esclusi perche filo-europei;
3. La scelta di alleati, come ad esempio Alba Dorata viene esclusa perché fascio-nazisti e parte di loro, dopo la scorsa vittoria, sono in già galera; Iniziare così male sarebbe stata, per i propri elettori, una delusione tranciante. (…é possibile solo in Italia per uno sciacquato PD e uno stinto NCD)
4. Si è costretti ad andare, quindi, con tutti i naturali mal di pancia, con la destra di Anel con 13 seggi; nessun’altro perché tutti impegnati a sostenere la vacuità del pensiero tsiprasiano;

Conclusione: Non è affatto un pasticcio all’italiana quello di Alexis, come stantia melassa di destra e sinistra, tuttavia origina una domanda. Dove, invece, potrà arrivare Alexis?
Potrà governare con un alleato oppositore da sempre, il cui unico comune denominatore é la cancellazione del debito UE? Sarà solo questo l’unica cosa che li accumuna?
Quando si tratterà di contrattare i salari, ebbene, saranno d’accordo gli Indipendenti destrorsi? Saranno d’accordo per una istruzione solo pubblica ( necessitata da una politica di rigore fiscale) l’ Assistenza Sanitaria Nazionale distribuita a tutti et cetera? Insomma basterà un piccola cosa perché salti tutto!

Questo la Merkel lo sa bene e, dunque, non trema affatto! (come vanno sostenendo i media)
Il Rischio: se mai qualcosa del genere dovesse accadere o Tsipras non si sentisse politicamente forte da avversare contestare, bloccare, a Bruxelles, i parrucconi impomatati dell’ostinata austerity stagnante e dimostrasse, invece, incertezza, poca determinazione o dei sequenziali modesti risultati, ebbene, il suo popolo, lo stesso che oggi lo ha votato, se ne scosterebbe.
Chi pensate resusciterebbe dal 6,28% di voti?

Quei falpalà di pelati violenti, frange del peggiore oltranzismo neo-nazista e destabilizzatori che non si porrebbero alcun problema di voti, pochi o molti, e,…semmai avrebbero anche l’appoggio di coloro oggi hanno votato Tsipras.

Forse l’ho fatta nera ma è proprio così che è sempre andata.
Il NERO avanza solo quando il ROSSO si stinge e il POPOLO E’ DISPERATO cercando l’ultima risorsa, anche la più turpe e cupa.

E’ successo in Italia come in mezza Europa e altrove. Il povero Salvini è solo l’esempio ( inadeguato ) di questo fenomeno. Siamo tutti contenti per il successo di Syriza, …è stato un momento di un forte impatto valoriale ed epocale di piena e autentica democrazia,… ma ATTENZIONE!

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Di Bruno Pappalardo
Chi sostiene che Syriza il partito comunista greco, ha vinto le proprie elezioni, beh, credo sia in errore. Mi spiego…
Certamente è stato un risultato eccezionale di Alexis Tsipras che ha cercato (comprensibile obiettivo politico) la vittoria piena.
Sapeva bene Alexis che neppure i soli e secchi 151 seggi, (che gli avrebbero dato il potere pieno), sarebbero bastati.

Sappiamo benissimo noi, in Italia, cosa significa avere un ammontare di voti senza un soprappiù di deputati che possano garantire la piena governabilità. Basta che nasca qualche contrasto nella Maggioranza o la schifosa compravendita di parlamentari che tutto crolla e si lascia cadere il governo generando devastazione, per la quale, occorrerebbero altre elezioni ( ricordo diverse esempi)
Ma questa via non viene mai percorsa e viene abbracciata la peggiore delle soluzioni: le intese, i governi nazionali. Ma vediamo quale panorama si potrebbe prospettare prossimamente:

1. Syriza conquista 149 seggi. Occorre allearsi per raggiungere la governabilità;
2. I moderati democratici di Samaras vengono esclusi perche filo-europei;
3. La scelta di alleati, come ad esempio Alba Dorata viene esclusa perché fascio-nazisti e parte di loro, dopo la scorsa vittoria, sono in già galera; Iniziare così male sarebbe stata, per i propri elettori, una delusione tranciante. (…é possibile solo in Italia per uno sciacquato PD e uno stinto NCD)
4. Si è costretti ad andare, quindi, con tutti i naturali mal di pancia, con la destra di Anel con 13 seggi; nessun’altro perché tutti impegnati a sostenere la vacuità del pensiero tsiprasiano;

Conclusione: Non è affatto un pasticcio all’italiana quello di Alexis, come stantia melassa di destra e sinistra, tuttavia origina una domanda. Dove, invece, potrà arrivare Alexis?
Potrà governare con un alleato oppositore da sempre, il cui unico comune denominatore é la cancellazione del debito UE? Sarà solo questo l’unica cosa che li accumuna?
Quando si tratterà di contrattare i salari, ebbene, saranno d’accordo gli Indipendenti destrorsi? Saranno d’accordo per una istruzione solo pubblica ( necessitata da una politica di rigore fiscale) l’ Assistenza Sanitaria Nazionale distribuita a tutti et cetera? Insomma basterà un piccola cosa perché salti tutto!

Questo la Merkel lo sa bene e, dunque, non trema affatto! (come vanno sostenendo i media)
Il Rischio: se mai qualcosa del genere dovesse accadere o Tsipras non si sentisse politicamente forte da avversare contestare, bloccare, a Bruxelles, i parrucconi impomatati dell’ostinata austerity stagnante e dimostrasse, invece, incertezza, poca determinazione o dei sequenziali modesti risultati, ebbene, il suo popolo, lo stesso che oggi lo ha votato, se ne scosterebbe.
Chi pensate resusciterebbe dal 6,28% di voti?

Quei falpalà di pelati violenti, frange del peggiore oltranzismo neo-nazista e destabilizzatori che non si porrebbero alcun problema di voti, pochi o molti, e,…semmai avrebbero anche l’appoggio di coloro oggi hanno votato Tsipras.

Forse l’ho fatta nera ma è proprio così che è sempre andata.
Il NERO avanza solo quando il ROSSO si stinge e il POPOLO E’ DISPERATO cercando l’ultima risorsa, anche la più turpe e cupa.

E’ successo in Italia come in mezza Europa e altrove. Il povero Salvini è solo l’esempio ( inadeguato ) di questo fenomeno. Siamo tutti contenti per il successo di Syriza, …è stato un momento di un forte impatto valoriale ed epocale di piena e autentica democrazia,… ma ATTENZIONE!

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