martedì 27 gennaio 2015

GIORNATA DELLA MEMORIA. AFFINCHE' QUEL CHE ACCADDE NON SI RIPETA MAI PIU'.


Di Natale Cuccurese

Oggi giornata della memoria. Si ricordano le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali, le minoranze discriminate e deportate, coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, nonché tutti i deportati militari e politici nella Germania nazista. In altre parole si ricordano oltre agli ebrei anche le altre minoranze perseguitate, rom, neri e altre "razze inferiori", disabili fisici e mentali, perseguitati politici, testimoni di Geova, omosessuali, disertori, obiettori di coscienza... tutti indistintamente vittime dell'Olocausto. 
La celebrazione si svolge oggi in ricordo della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.

Fra le vittime molti italiani, anche meridionali. Uno fra tutti il piccolo Sergio de Simone ( nella foto) un bambino napoletano ebreo , massacrato insieme ad altre creature innocenti come lui nel campo di Auschwitz dal dottor Mengele, di cui come PdelSUD abbiamo sostenuto in Commissione Toponomastica, tramite il nostro rappresentante, su proposta del Sindaco Luigi de Magistris la delibera, poi approvata, per la titolazione di un toponimo a Napoli.

Basta ricordare questi nomi vedere in fotografia questi volti, per capire quanto questa giornata sia opportuna per una doverosa ed adeguata riflessione affinchè queste mostruosità non si ripetano, in un periodo in cui si vedono tornare alla luce in Italia, in Europa e nel Mondo pulsioni razziste e xenofobe verso altri popoli, altre etnie, altre razze, altre religioni, altre minoranze.

 Credo poi sia utile ricordare l'olocausto anche per richiamare l'assurdità evidente che quel re che firmò le leggi razziali in Italia nel 1938, e che permise pertanto la deportazione verso il genocidio degli ebrei italiani e non solo, è quel Vittorio Emanuele III che ancora oggi ha vergognosamente intitolate in Italia vie, piazze, monumenti. Una contraddizione atroce che segnala l'urgenza di procedere rapidamente ad una rapida cancellazione di queste titolazioni, e noi del PdelSUD ce ne stiamo facendo carico a partire da Napoli grazie ad Andrea Balia, nostro rappresentante in Commissione Toponomastica, per richiamare ad un minimo di coerenza una classe politica che oggi commemora, ma che in realtà in larga parte non solo non ha fatto i conti con la storia, o addirittura la ignora, ma fa il percorso del gambero, se solo pensiamo all'omaggio alle tombe di casa savoia fatto da Napolitano al Pantheon il 17 marzo 2011. 

Quando però si arriva a questa data c'è sempre qualcuno, nel mondo sudista e non solo, che tira fuori il "si, però ci sono stati altri massacri e genocidi nella storia". E' purtroppo vero, ma non c'è contrapposizione alcuna, qualsiasi genocidio è un crimine verso l'umanità che non prevede alcun tipo di giustificazione, anzi la memoria va tenuta ben viva affinchè queste mostruosità non si ripetano a danno di nessuno. Nel 2009 infatti il Partito del Sud propose a tal fine, per ricordare i lutti e i massacri subiti dal popolo meridionale, la giornata del 13 febbraio, caduta della fortezza di Gaeta nell'assedio del 1860/61, per una nostra giornata della memoria. Oggi intanto però ricordiamo doverosamente tutte le vittime dell'Olocausto perpetrato dai nazifascisti nel corso della seconda guerra mondiale. 

Ben venga pertanto questa giornata della memoria, nell'auspicio che possa servire non solo a far riflettere e ricordare, come doveroso, ma anche a favorire una rilettura storica che faccia ben comprendere alle nuove generazioni chi sono i falsi eroi, alcuni ancora come detto oscenamente celebrati in Italia, e chi i martiri, affinchè la guardia resti alta contro ogni rigurgito razzista perchè quel che accadde non si ripeta mai più.


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Di Natale Cuccurese

Oggi giornata della memoria. Si ricordano le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali, le minoranze discriminate e deportate, coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, nonché tutti i deportati militari e politici nella Germania nazista. In altre parole si ricordano oltre agli ebrei anche le altre minoranze perseguitate, rom, neri e altre "razze inferiori", disabili fisici e mentali, perseguitati politici, testimoni di Geova, omosessuali, disertori, obiettori di coscienza... tutti indistintamente vittime dell'Olocausto. 
La celebrazione si svolge oggi in ricordo della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.

Fra le vittime molti italiani, anche meridionali. Uno fra tutti il piccolo Sergio de Simone ( nella foto) un bambino napoletano ebreo , massacrato insieme ad altre creature innocenti come lui nel campo di Auschwitz dal dottor Mengele, di cui come PdelSUD abbiamo sostenuto in Commissione Toponomastica, tramite il nostro rappresentante, su proposta del Sindaco Luigi de Magistris la delibera, poi approvata, per la titolazione di un toponimo a Napoli.

Basta ricordare questi nomi vedere in fotografia questi volti, per capire quanto questa giornata sia opportuna per una doverosa ed adeguata riflessione affinchè queste mostruosità non si ripetano, in un periodo in cui si vedono tornare alla luce in Italia, in Europa e nel Mondo pulsioni razziste e xenofobe verso altri popoli, altre etnie, altre razze, altre religioni, altre minoranze.

 Credo poi sia utile ricordare l'olocausto anche per richiamare l'assurdità evidente che quel re che firmò le leggi razziali in Italia nel 1938, e che permise pertanto la deportazione verso il genocidio degli ebrei italiani e non solo, è quel Vittorio Emanuele III che ancora oggi ha vergognosamente intitolate in Italia vie, piazze, monumenti. Una contraddizione atroce che segnala l'urgenza di procedere rapidamente ad una rapida cancellazione di queste titolazioni, e noi del PdelSUD ce ne stiamo facendo carico a partire da Napoli grazie ad Andrea Balia, nostro rappresentante in Commissione Toponomastica, per richiamare ad un minimo di coerenza una classe politica che oggi commemora, ma che in realtà in larga parte non solo non ha fatto i conti con la storia, o addirittura la ignora, ma fa il percorso del gambero, se solo pensiamo all'omaggio alle tombe di casa savoia fatto da Napolitano al Pantheon il 17 marzo 2011. 

Quando però si arriva a questa data c'è sempre qualcuno, nel mondo sudista e non solo, che tira fuori il "si, però ci sono stati altri massacri e genocidi nella storia". E' purtroppo vero, ma non c'è contrapposizione alcuna, qualsiasi genocidio è un crimine verso l'umanità che non prevede alcun tipo di giustificazione, anzi la memoria va tenuta ben viva affinchè queste mostruosità non si ripetano a danno di nessuno. Nel 2009 infatti il Partito del Sud propose a tal fine, per ricordare i lutti e i massacri subiti dal popolo meridionale, la giornata del 13 febbraio, caduta della fortezza di Gaeta nell'assedio del 1860/61, per una nostra giornata della memoria. Oggi intanto però ricordiamo doverosamente tutte le vittime dell'Olocausto perpetrato dai nazifascisti nel corso della seconda guerra mondiale. 

Ben venga pertanto questa giornata della memoria, nell'auspicio che possa servire non solo a far riflettere e ricordare, come doveroso, ma anche a favorire una rilettura storica che faccia ben comprendere alle nuove generazioni chi sono i falsi eroi, alcuni ancora come detto oscenamente celebrati in Italia, e chi i martiri, affinchè la guardia resti alta contro ogni rigurgito razzista perchè quel che accadde non si ripeta mai più.


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