venerdì 14 marzo 2014

Il17 marzo noi del Partito del Sud non festeggiamo...ed a teatro a Roma c'è Terroni di Roberto D'Alessandro!

Ancora una volta ci tocca sorbire la retorica risorgimentale ed una valanga di falsità e inesattezze sulla nostra vera storia con la "giornata dell'Unità (quale???) d'Italia" che ci vogliono far festeggiare il 17 marzo.
E ancora una volta noi del Partito del Sud ribadiamo che non festeggiamo e non festeggeremo mai tale data, che ricordiamo celebra un'annessione ed una conquista militare del Regno di Sardegna ai danni del Regno delle Due Sicilie ed il 17 marzo 1861 ci fu l' inizio dell'VIII legislatura (come mai fu mantenuta perfino la numerazione del parlamento sabaudo? E perché Vittorio Emanuele II non divenne Vittorio Emanuele I Re d'Italia?) che si definì "italiana" ma era in realtà piemontese in tutto e per tutto, ricordiamo infine che all'epoca in "Italia" non c'era Roma e neppure il Veneto....insomma una celebrazione davvero fuori luogo, tanto più che segna l'inizio di un periodo nefasto per il Sud con una guerra civile in corso e che diventò ancora più crudele, durò circa 10 anni e fu relegata dalla storiografia ufficiale a "guerra di repressione del brigantaggio". Fu invece molte cose, ma in sintesi rivolta sociale e legittima resistenza ad un'invasione militare che depredò la nostra terra e la relegò al ruolo di colonia interna.

Lontani da nostalgie reazionarie e separatiste, noi del Partito del Sud da sempre affermiamo la nostra identità meridionale, che deve essere fondata sulla verità storica e non sulla farsa risorgimentale, ancora oggi raccontata in modo deamicisiano. Su quest'identità dobbiamo costruire, o meglio ricostruire, la nostra natura di popolo con la voglia riscatto per terminare una colonizzazione che oramai dura da più di 150 anni. Noi possiamo e sappiamo farlo solo con il metodo democratico con la crescita di un forte movimento meridionalista, progressista e solidale per il nostro Sud e per tutti i Sud del mondo, solo così per noi si potrà realizzare la "rivoluzione meridionale" e non con i proclami e le rivoluzioni dietro un PC continuamente annunciate in rete, giornali e giornaletti, libri e libretti....tutte cose che possono essere contorno...ma non la portata principale di un impegno politico per un movimento di massa.

Proprio per scoprire la nostra "vera storia", invitiamo tutti allo spettacolo del nostro amico Roberto D'Alessandro, basato sul best-seller di Pino Aprile....sarà un raggio di luce e di verità in una giornata retorica e funesta. Tutti alTeatro dei Servi, in via del Mortaro al centro, alle ore 21 del 17 marzo per vedere Terroni!


Enzo Riccio
Vice-Presidente Nazionale Partito del Sud


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Ancora una volta ci tocca sorbire la retorica risorgimentale ed una valanga di falsità e inesattezze sulla nostra vera storia con la "giornata dell'Unità (quale???) d'Italia" che ci vogliono far festeggiare il 17 marzo.
E ancora una volta noi del Partito del Sud ribadiamo che non festeggiamo e non festeggeremo mai tale data, che ricordiamo celebra un'annessione ed una conquista militare del Regno di Sardegna ai danni del Regno delle Due Sicilie ed il 17 marzo 1861 ci fu l' inizio dell'VIII legislatura (come mai fu mantenuta perfino la numerazione del parlamento sabaudo? E perché Vittorio Emanuele II non divenne Vittorio Emanuele I Re d'Italia?) che si definì "italiana" ma era in realtà piemontese in tutto e per tutto, ricordiamo infine che all'epoca in "Italia" non c'era Roma e neppure il Veneto....insomma una celebrazione davvero fuori luogo, tanto più che segna l'inizio di un periodo nefasto per il Sud con una guerra civile in corso e che diventò ancora più crudele, durò circa 10 anni e fu relegata dalla storiografia ufficiale a "guerra di repressione del brigantaggio". Fu invece molte cose, ma in sintesi rivolta sociale e legittima resistenza ad un'invasione militare che depredò la nostra terra e la relegò al ruolo di colonia interna.

Lontani da nostalgie reazionarie e separatiste, noi del Partito del Sud da sempre affermiamo la nostra identità meridionale, che deve essere fondata sulla verità storica e non sulla farsa risorgimentale, ancora oggi raccontata in modo deamicisiano. Su quest'identità dobbiamo costruire, o meglio ricostruire, la nostra natura di popolo con la voglia riscatto per terminare una colonizzazione che oramai dura da più di 150 anni. Noi possiamo e sappiamo farlo solo con il metodo democratico con la crescita di un forte movimento meridionalista, progressista e solidale per il nostro Sud e per tutti i Sud del mondo, solo così per noi si potrà realizzare la "rivoluzione meridionale" e non con i proclami e le rivoluzioni dietro un PC continuamente annunciate in rete, giornali e giornaletti, libri e libretti....tutte cose che possono essere contorno...ma non la portata principale di un impegno politico per un movimento di massa.

Proprio per scoprire la nostra "vera storia", invitiamo tutti allo spettacolo del nostro amico Roberto D'Alessandro, basato sul best-seller di Pino Aprile....sarà un raggio di luce e di verità in una giornata retorica e funesta. Tutti alTeatro dei Servi, in via del Mortaro al centro, alle ore 21 del 17 marzo per vedere Terroni!


Enzo Riccio
Vice-Presidente Nazionale Partito del Sud


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