sabato 9 febbraio 2013

Vandalismo! Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli ha subito un’incursione notturna di leghisti; hanno applicato sulla facciata il simbolo il “Sole delle Alpi”


di Bruno Pappalardo

Per essere un partito, un soggetto politico, non  è affatto necessario dover dimostrare nobili progenitori o una storia alla spalle, un background derivante da lontane e forti origini radicate nella narrazione d’una collettività.  Nuovi movimenti e associazioni e partiti sorgono per nuovi obiettivi e nuovi uomini si propongono  in una società in trasformazione, dunque nulla di male!  

Avercela, però una lontana e propria storia??! E’tutto grazia del il buon dio! E’ un notevole valore aggiunto!  
La LEGA, orfana di una memoria e non potendo dimostrare alcuna delle ascendance  dalle rivoluzionarie teorie di costruzione universalistiche del mondo che esordirono, vivide già oltre la metà del XVIII sec., ebbene, provò, prima ancora del ’89, ad inventarsi ed esibire un pèdigrée con il quale accompagnare i propri valori unicamente economici, merciai. Occorreva un più robusto contributo culturale, nonché  storico-ideologico, un chiaro legame ad una etnia, una comunità, una religione, un sapere ben definito. Occorrevano, quindi, dei simboli, dei  riti, testimonianza di questa origine. Ma divenne, da subito evidente che si trattava di una mistificazione e segno di uno spavaldo panico di non essere riconosciuto come figlio naturale di quel territorio. Era la stupida ma purtroppo dolorosa e ingiustificata vergogna dell’orfano: essere NULLA.  Apposta  fanno ritornare, dal passato, i nuovi genitori, i Celti. Con una farsesca  ritualità si poteva perfino asserire che il “Sole delle Alpi” fosse esclusivamente nordico. Miglio se la poteva risparmiare!

Il simbolo si genera da una sintesi di appartenenza storico-culturale di un singolo o gruppo o popolo, con il quale  ci si riconosce come identità. Il simbolo ha un indubitabilmente alto e valore di collante.
E’ cosa sciocca quanto insulsa.      
La STELLA  è un disegno solo  simulante, per l’appunto, un fiore con sei petali inscritti in un cerchio. Perché in cerchio così doppio?  Perché la necessità di chiuderlo? Una necessità grafica di logotipia?
Quella della “ruota del Sole” o del “fiore del sole” ha origini lontane dall’India al  Tibet, dalla iconologia egiziana (culto del sole)a quella del 3200 a.C. in Galles con gli Stonehenge, esprimono essenzialmente un misticismo dinamico e perpetuo che viene chiuso nel cerchio energico: la conoscenza, la vita.  Il simbolo esprime la concezione universalistica incentrata sul circolare del sole e sul principio che essa si rappresenta come allegoria della vita e della morte; Il cerchio nasce  da un centro da cui si dipartono i petali (la natura) ma che devono essere intesi anche come anelli orbitanti  intorno al sole. Nel  centro è anche l’uomo.
Siamo davanti a quel “sincretismo” originatosi dall’incontro di diverse culture indoeuropee e orientali pagane su cui si formò San Domenico di Guzman. Il santo, fondatore dell’ordine domenicano  (1216 d.C. )  che si ispirava alla regola di S. Agostino, a sua volta, influenzato dalle teorie neoplatoniche del mondo.  L’uomo, per trovare se stesso e la sua ragione, non ha bisogno di guardare al di fuori di sé ma basta una ricerca interiore, (Il cerchio) L’uomo “agostiniano”, vive all’interno di un sistema chiuso ma dinamico, dove trova la luce della ragione che porta a Dio.

La basilica di San Domenico Maggiore a Napoli  (l’ edificazione tra il 1283 e il 1324) presenta, appunto, sui  portali ferrei  dell’ingresso, il cosiddetto “Sole delle Alpi” ma, inveroil Sole origine della Vita. E’ lì dal 1324!
Signori leghisti, meridionali venduti, non è un vostro simbolo, è solo parte della cultura del mondo.  
Proviene dal mondo indo-orientale ed  specificamente ellenistico. S’associa e assomiglia anche ad una “ruota” che è emblema immemorabile, (4500 a.C.)dell’uomo. Guarda caso, apparteneva proprio ai nomadi che sarebbero i vostri veri padri. Anche i Celti erano nomadi nati dai Rom o zingari che ancora tentate di buttar fuori dall’Italia con tanto odio. Attenzione! Sono proprio i vostri progenitori! E’ sacrilegio!
S. Agostino moriva nel 430. E’ verosimile che sia stato portato nel territorio nordico  proprio dai domenicani in quanto incaricati, da Onofrio III, ad essere” Frati Predicatori-Teologi” e che viaggiavano per tutto il globo terracqueo per convertire l’uomo. La gente dimentica! Non il SUD!
Un poco alla volta prima ci  vengono sottratti i nostri simboli e,  poi,  valori di diritto e giustizia e soprattutto la  libertà della dignità. 


San Domenico Maggiore, simbolo delle orbite del sole
grafico delle orbite solari secondo San Domenico
ruota a sei raggi sanscrita/civiltà dell'India


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di Bruno Pappalardo

Per essere un partito, un soggetto politico, non  è affatto necessario dover dimostrare nobili progenitori o una storia alla spalle, un background derivante da lontane e forti origini radicate nella narrazione d’una collettività.  Nuovi movimenti e associazioni e partiti sorgono per nuovi obiettivi e nuovi uomini si propongono  in una società in trasformazione, dunque nulla di male!  

Avercela, però una lontana e propria storia??! E’tutto grazia del il buon dio! E’ un notevole valore aggiunto!  
La LEGA, orfana di una memoria e non potendo dimostrare alcuna delle ascendance  dalle rivoluzionarie teorie di costruzione universalistiche del mondo che esordirono, vivide già oltre la metà del XVIII sec., ebbene, provò, prima ancora del ’89, ad inventarsi ed esibire un pèdigrée con il quale accompagnare i propri valori unicamente economici, merciai. Occorreva un più robusto contributo culturale, nonché  storico-ideologico, un chiaro legame ad una etnia, una comunità, una religione, un sapere ben definito. Occorrevano, quindi, dei simboli, dei  riti, testimonianza di questa origine. Ma divenne, da subito evidente che si trattava di una mistificazione e segno di uno spavaldo panico di non essere riconosciuto come figlio naturale di quel territorio. Era la stupida ma purtroppo dolorosa e ingiustificata vergogna dell’orfano: essere NULLA.  Apposta  fanno ritornare, dal passato, i nuovi genitori, i Celti. Con una farsesca  ritualità si poteva perfino asserire che il “Sole delle Alpi” fosse esclusivamente nordico. Miglio se la poteva risparmiare!

Il simbolo si genera da una sintesi di appartenenza storico-culturale di un singolo o gruppo o popolo, con il quale  ci si riconosce come identità. Il simbolo ha un indubitabilmente alto e valore di collante.
E’ cosa sciocca quanto insulsa.      
La STELLA  è un disegno solo  simulante, per l’appunto, un fiore con sei petali inscritti in un cerchio. Perché in cerchio così doppio?  Perché la necessità di chiuderlo? Una necessità grafica di logotipia?
Quella della “ruota del Sole” o del “fiore del sole” ha origini lontane dall’India al  Tibet, dalla iconologia egiziana (culto del sole)a quella del 3200 a.C. in Galles con gli Stonehenge, esprimono essenzialmente un misticismo dinamico e perpetuo che viene chiuso nel cerchio energico: la conoscenza, la vita.  Il simbolo esprime la concezione universalistica incentrata sul circolare del sole e sul principio che essa si rappresenta come allegoria della vita e della morte; Il cerchio nasce  da un centro da cui si dipartono i petali (la natura) ma che devono essere intesi anche come anelli orbitanti  intorno al sole. Nel  centro è anche l’uomo.
Siamo davanti a quel “sincretismo” originatosi dall’incontro di diverse culture indoeuropee e orientali pagane su cui si formò San Domenico di Guzman. Il santo, fondatore dell’ordine domenicano  (1216 d.C. )  che si ispirava alla regola di S. Agostino, a sua volta, influenzato dalle teorie neoplatoniche del mondo.  L’uomo, per trovare se stesso e la sua ragione, non ha bisogno di guardare al di fuori di sé ma basta una ricerca interiore, (Il cerchio) L’uomo “agostiniano”, vive all’interno di un sistema chiuso ma dinamico, dove trova la luce della ragione che porta a Dio.

La basilica di San Domenico Maggiore a Napoli  (l’ edificazione tra il 1283 e il 1324) presenta, appunto, sui  portali ferrei  dell’ingresso, il cosiddetto “Sole delle Alpi” ma, inveroil Sole origine della Vita. E’ lì dal 1324!
Signori leghisti, meridionali venduti, non è un vostro simbolo, è solo parte della cultura del mondo.  
Proviene dal mondo indo-orientale ed  specificamente ellenistico. S’associa e assomiglia anche ad una “ruota” che è emblema immemorabile, (4500 a.C.)dell’uomo. Guarda caso, apparteneva proprio ai nomadi che sarebbero i vostri veri padri. Anche i Celti erano nomadi nati dai Rom o zingari che ancora tentate di buttar fuori dall’Italia con tanto odio. Attenzione! Sono proprio i vostri progenitori! E’ sacrilegio!
S. Agostino moriva nel 430. E’ verosimile che sia stato portato nel territorio nordico  proprio dai domenicani in quanto incaricati, da Onofrio III, ad essere” Frati Predicatori-Teologi” e che viaggiavano per tutto il globo terracqueo per convertire l’uomo. La gente dimentica! Non il SUD!
Un poco alla volta prima ci  vengono sottratti i nostri simboli e,  poi,  valori di diritto e giustizia e soprattutto la  libertà della dignità. 


San Domenico Maggiore, simbolo delle orbite del sole
grafico delle orbite solari secondo San Domenico
ruota a sei raggi sanscrita/civiltà dell'India


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