sabato 2 aprile 2011

Fukushima, iodio radioattivo nelle falde acquifere: 10mila volte più del consentito

Intanto il governo giapponese annuncia un piano finanziario per la fine di aprile. I danni del terremoto pari al 5% del Pil

Nelle falde acquifere nei pressi della centrale nucleare di Fukushima sono stati registrati valori di Iodio-131 diecimila volte superiori a quelli consentiti. Lo denuncia la Tepco, gestore dell’impianto danneggiato dal sisma e dal conseguente tsunami, sottolineando di aver dovuto effettuare nuove analisi su ordine delle autorità nipponiche per la sicurezza nucleare, poiché sussistevano dubbi sull’esattezza dei primi risultati.

11MILA MORTI, 16MILA DISPERSI – L’Apcom fa il punto sulla tragica conta delle vittime e dei mezzi impiegati nella ricerca degli scomparsi. Oggi, le autorità giapponesi, in collaborazione con quelle statunitensi, hanno mobilitato migliaia di militari per cercare i corpi delle vittime dello tsunami al largo delle coste: fino ad ora 16.451 persone sono considerate disperse, oltre agli 11.578 decessi confermati, secondo l’ultimo bilancio ufficiale. I due eserciti di Tokyo eWashington hanno messo in campo 120 tra aerei ed elicotteri e 65 imbarcazioni. Le speranze di trovare sopravvissuti sono ormai nulle. “Concentreremo le ricerche sulla costa, sui delta dei fiumi e sui territori ancora ricoperti dalle acque del mare”, ha spiegato un responsabile delleForze di difesa. Alle operazioni partecipano 17.000 soldati giapponesi e 7.000 americani, precisa il quotidiano Yomiuri. Tutta la zona compresa nel raggio di trenta chilometri dalla centrale di Fukushima non verrà perlustrata a causa delle alte radiazioni. Si stima che in quell’area vi siano circa un migliaio di cadaveri cui non è stata data sepoltura.

PIL GIAPPONESE A PICCO – Intanto, l’economista giapponese Takatoshi Ito, nell’ambito del Workshop Ambrosetti a Cernobbio, ha affermato che sono pari al 5% del Pil i danni provocati in Giappone da terremoto e tsunami. Ito ha riferito che lo Stato stanzierà pre la ricostruzione una cifra pari al 10% del Pil e altrettanto arriverà dal settore privato. “Il Governo dovrà riallocare alcune poste di bilancio per spostare le risorse e destinarle alla ricostruzione”.

’OTTIMISMO DEL PREMIER IN TV – Si mostra fiducioso per il futuro il premier nipponicoNaoto Kan. Le sue parole sono improntate all’ottimismo. E’ una “lunga battaglia” – dice – quella che attende il Giappone per riportare sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima, ma il Paese ce la farà. Il premier, a tre settimane dal devastante terremoto che ha colpito l’arcipelago, è apparso in televisione per assicurare che “è pronto a combattere una lunga battaglia e a vincerla”. “Non possiamo dire – ha sottolineato Kan – che l’impianto sia sufficientemente stabilizzato, ma ci stiamo preparando per qualsiasi tipo di situazione e sono certo che la centrale possa essere stabilizzata”. Il premier ha quindi promesso per la fine di aprile un piano finanziario per il Paese, aggiungendo che il governo sosterrà “responsabilmente” la Tepco di fronte alle richieste di risarcimento per l’incidente nucleare, ma quest’ultima deve continuare ad essere “una società privata”.

Fonte:Giornalettismo

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Intanto il governo giapponese annuncia un piano finanziario per la fine di aprile. I danni del terremoto pari al 5% del Pil

Nelle falde acquifere nei pressi della centrale nucleare di Fukushima sono stati registrati valori di Iodio-131 diecimila volte superiori a quelli consentiti. Lo denuncia la Tepco, gestore dell’impianto danneggiato dal sisma e dal conseguente tsunami, sottolineando di aver dovuto effettuare nuove analisi su ordine delle autorità nipponiche per la sicurezza nucleare, poiché sussistevano dubbi sull’esattezza dei primi risultati.

11MILA MORTI, 16MILA DISPERSI – L’Apcom fa il punto sulla tragica conta delle vittime e dei mezzi impiegati nella ricerca degli scomparsi. Oggi, le autorità giapponesi, in collaborazione con quelle statunitensi, hanno mobilitato migliaia di militari per cercare i corpi delle vittime dello tsunami al largo delle coste: fino ad ora 16.451 persone sono considerate disperse, oltre agli 11.578 decessi confermati, secondo l’ultimo bilancio ufficiale. I due eserciti di Tokyo eWashington hanno messo in campo 120 tra aerei ed elicotteri e 65 imbarcazioni. Le speranze di trovare sopravvissuti sono ormai nulle. “Concentreremo le ricerche sulla costa, sui delta dei fiumi e sui territori ancora ricoperti dalle acque del mare”, ha spiegato un responsabile delleForze di difesa. Alle operazioni partecipano 17.000 soldati giapponesi e 7.000 americani, precisa il quotidiano Yomiuri. Tutta la zona compresa nel raggio di trenta chilometri dalla centrale di Fukushima non verrà perlustrata a causa delle alte radiazioni. Si stima che in quell’area vi siano circa un migliaio di cadaveri cui non è stata data sepoltura.

PIL GIAPPONESE A PICCO – Intanto, l’economista giapponese Takatoshi Ito, nell’ambito del Workshop Ambrosetti a Cernobbio, ha affermato che sono pari al 5% del Pil i danni provocati in Giappone da terremoto e tsunami. Ito ha riferito che lo Stato stanzierà pre la ricostruzione una cifra pari al 10% del Pil e altrettanto arriverà dal settore privato. “Il Governo dovrà riallocare alcune poste di bilancio per spostare le risorse e destinarle alla ricostruzione”.

’OTTIMISMO DEL PREMIER IN TV – Si mostra fiducioso per il futuro il premier nipponicoNaoto Kan. Le sue parole sono improntate all’ottimismo. E’ una “lunga battaglia” – dice – quella che attende il Giappone per riportare sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima, ma il Paese ce la farà. Il premier, a tre settimane dal devastante terremoto che ha colpito l’arcipelago, è apparso in televisione per assicurare che “è pronto a combattere una lunga battaglia e a vincerla”. “Non possiamo dire – ha sottolineato Kan – che l’impianto sia sufficientemente stabilizzato, ma ci stiamo preparando per qualsiasi tipo di situazione e sono certo che la centrale possa essere stabilizzata”. Il premier ha quindi promesso per la fine di aprile un piano finanziario per il Paese, aggiungendo che il governo sosterrà “responsabilmente” la Tepco di fronte alle richieste di risarcimento per l’incidente nucleare, ma quest’ultima deve continuare ad essere “una società privata”.

Fonte:Giornalettismo

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