martedì 22 marzo 2011

“Fuoco del sud-La ribollente galassia dei Movimenti meridionali”, il nuovo libro-denuncia di Lino Patruno

di MICAELA RICCI

Fuoco del sud” è una pubbicazione che sembra aver scelto il momento più opportuno per calcare le scene dell’editoria nazionale, poichè nasce in concomitanza con la celebrazione dei 150 dell’Unità d’Italia, un’occasione che, nonostante il tourbillon d’insensate polemiche leghiste, desta comunque in ogni italiano un sentimento innato di patriottismo e d’identificazione nazionale.



Il “fuoco del sud” è una forza che arde e che rischia di spegnersi a causa di una politica federalista che offende il sacrificio di tutti coloro che al sogno di un Italia unita hanno creduto, combattendo e morendo in prima persona. Ma questo “fuoco” è anche l’impegno di coloro che, ancora oggi e con gli strumenti della modernità e delle nuove tecnologie, diffondono un orgoglio meridionale che non vuole cedere davanti ad un governo che, con disegni di una logicità illogica, ha deciso che il Sud debba mantenersi arretrato.

Il libro di Patruno è un viaggio attraverso i pregiudizi di una politica che non è tesa al miglioramento ma solo ad un ulteriore “affossamento” della situazione meridionale e, in questo senso, lo stesso autore afferma trattarsi di una “politica che, complici i meridionali, sta preparando la soluzione finale per il sud”. In effetti, continua Patruno, “bisognerebbe denunciarli per abuso della credulità popolare”, se è chiaro che il federalismo non possa essere una soluzione per lo sviluppo e per la così decantata unità d’Italia. Le menzogne leghiste che mostrano una spesa pubblica più alta al Sud (contraddicendo le relazioni del Ministero del Tesoro) e, per bilanciare la situazione, creano pretesti e alibi alquanto bizzarri per assegnare ancora più soldi e fondi al nord, possono abbindolare i disinformati, gli inconsapevoli o i finti creduloni, ma non possono convincere i cittadini coscienti delle falsità di questa politica di millantatori e di falsi giudici in terra.

Lino Patruno, giornalista e saggista, nonchè direttore per 13 anni della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari, i cambiamenti storici li ha vissuti sulla sua pelle e attraverso la sua penna di scittore. Perciò la sua voce può levarsi lucida e chiara davanti ad una situazione paradossale di un’ Italia divisa da una Lega che, dopo aver sfruttato la manodopera del sud a basso prezzo, ha deciso di liberarsene camuffando il tutto sotto l’etichetta di “federalismo solidale”, attento ai bisogni del Mezzogiorno d’Italia. Insomma il paradosso di uno Stato che ha creato in 150 anni una disparità ai danni del sud e che vorrebbe porre rimedio velocemente ma con misure che vanno esattamente nella direzione opposta.

Attraverso una serie di riflessioni lo scrittore descrive una metà d’Italia che ha il doppio dei poveri del resto del paese e che è nelle mani della criminalità: insomma un’Italia spaccata in due. Ma il racconto, che passa attraverso la demistificazione delle tante finte verità della politica federalista, arriva ad interrogarsi sulle motivazioni di tale situazione: “ E tutti dovrebbero chiedersi il perché, e tutti dovrebbero capire che le responsabilità non possono stare solo da una parte. Invece si continua nel gioco al massacro di far pesare soltanto sul Sud la sua condizione e di farlo vergognare pure. Sbrigandosela con un federalismo del «fate per conto vostro» che non potrà che far aumentare al Sud le tasse e le spese e il dramma perché mai il Sud potrà farcela da solo partendo dalla metà di tutto. Grandi opere ci vogliono più che piccole intenzioni”.

In un’analisi lucida e dissacrante il giornalista pugliese esprime una provocazione che sembra proiettarsi in un futuro ancora più buio ma con la finalità di smuovere le coscienze, di svegliare quelle tante menti assopite che credono che il federalismo sia la soluzione più giusta alle disparità tra il nord e il sud d’Italia: : “E’ probabile che il Sud esploda del suo fuoco perche peggio di cosi non può. Ma allora crollerà tutta l’Italia perché la sua metà ricca si regge sulla sua metà povera. Parassiti”. Lo scrittore sarà presente alla Feltrinelli di Bari martedì 29 marzo alle ore 18:00. Una buona occasione per riflettere e per risvegliare le nostre coscienze che sembrano ormai completamente assopite..

Fonte:Il Sud Est


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di MICAELA RICCI

Fuoco del sud” è una pubbicazione che sembra aver scelto il momento più opportuno per calcare le scene dell’editoria nazionale, poichè nasce in concomitanza con la celebrazione dei 150 dell’Unità d’Italia, un’occasione che, nonostante il tourbillon d’insensate polemiche leghiste, desta comunque in ogni italiano un sentimento innato di patriottismo e d’identificazione nazionale.



Il “fuoco del sud” è una forza che arde e che rischia di spegnersi a causa di una politica federalista che offende il sacrificio di tutti coloro che al sogno di un Italia unita hanno creduto, combattendo e morendo in prima persona. Ma questo “fuoco” è anche l’impegno di coloro che, ancora oggi e con gli strumenti della modernità e delle nuove tecnologie, diffondono un orgoglio meridionale che non vuole cedere davanti ad un governo che, con disegni di una logicità illogica, ha deciso che il Sud debba mantenersi arretrato.

Il libro di Patruno è un viaggio attraverso i pregiudizi di una politica che non è tesa al miglioramento ma solo ad un ulteriore “affossamento” della situazione meridionale e, in questo senso, lo stesso autore afferma trattarsi di una “politica che, complici i meridionali, sta preparando la soluzione finale per il sud”. In effetti, continua Patruno, “bisognerebbe denunciarli per abuso della credulità popolare”, se è chiaro che il federalismo non possa essere una soluzione per lo sviluppo e per la così decantata unità d’Italia. Le menzogne leghiste che mostrano una spesa pubblica più alta al Sud (contraddicendo le relazioni del Ministero del Tesoro) e, per bilanciare la situazione, creano pretesti e alibi alquanto bizzarri per assegnare ancora più soldi e fondi al nord, possono abbindolare i disinformati, gli inconsapevoli o i finti creduloni, ma non possono convincere i cittadini coscienti delle falsità di questa politica di millantatori e di falsi giudici in terra.

Lino Patruno, giornalista e saggista, nonchè direttore per 13 anni della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari, i cambiamenti storici li ha vissuti sulla sua pelle e attraverso la sua penna di scittore. Perciò la sua voce può levarsi lucida e chiara davanti ad una situazione paradossale di un’ Italia divisa da una Lega che, dopo aver sfruttato la manodopera del sud a basso prezzo, ha deciso di liberarsene camuffando il tutto sotto l’etichetta di “federalismo solidale”, attento ai bisogni del Mezzogiorno d’Italia. Insomma il paradosso di uno Stato che ha creato in 150 anni una disparità ai danni del sud e che vorrebbe porre rimedio velocemente ma con misure che vanno esattamente nella direzione opposta.

Attraverso una serie di riflessioni lo scrittore descrive una metà d’Italia che ha il doppio dei poveri del resto del paese e che è nelle mani della criminalità: insomma un’Italia spaccata in due. Ma il racconto, che passa attraverso la demistificazione delle tante finte verità della politica federalista, arriva ad interrogarsi sulle motivazioni di tale situazione: “ E tutti dovrebbero chiedersi il perché, e tutti dovrebbero capire che le responsabilità non possono stare solo da una parte. Invece si continua nel gioco al massacro di far pesare soltanto sul Sud la sua condizione e di farlo vergognare pure. Sbrigandosela con un federalismo del «fate per conto vostro» che non potrà che far aumentare al Sud le tasse e le spese e il dramma perché mai il Sud potrà farcela da solo partendo dalla metà di tutto. Grandi opere ci vogliono più che piccole intenzioni”.

In un’analisi lucida e dissacrante il giornalista pugliese esprime una provocazione che sembra proiettarsi in un futuro ancora più buio ma con la finalità di smuovere le coscienze, di svegliare quelle tante menti assopite che credono che il federalismo sia la soluzione più giusta alle disparità tra il nord e il sud d’Italia: : “E’ probabile che il Sud esploda del suo fuoco perche peggio di cosi non può. Ma allora crollerà tutta l’Italia perché la sua metà ricca si regge sulla sua metà povera. Parassiti”. Lo scrittore sarà presente alla Feltrinelli di Bari martedì 29 marzo alle ore 18:00. Una buona occasione per riflettere e per risvegliare le nostre coscienze che sembrano ormai completamente assopite..

Fonte:Il Sud Est


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