domenica 16 gennaio 2011

Chernobyl bruciava e su di noi pioveva cesio radioattivo .


Aprile 1986 . Esplode un reattore della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina , l’incendio infuria fino al 10 maggio ed una colonna di nube radioattiva si alza nel cielo : i venti trasportano ovunque quantità pazzesche di stronzio e cesio .Sono passati solo ventiquattro anni da quella data maledetta e negli ultimi giorni dalla televisione una voce suadente mi invita a riflettere sull’ energia nucleare ,pulita ,sicura ,economica .

Ebbene ,voce suadente ,io ho già ampiamente riflettuto su questo argomento ; ho già votato no,un no grande ,profondo ,bruciante al referendum del 1987 quando mi è stato chiesto se volevo la costruzione di centrali nucleari in Italia e con me ha detto lo stesso no la schiacciante maggioranza degli italiani

Non serve adesso dire che votammo tutti no perché ancora sotto choc per il dramma dell’anno prima :quel dramma ci aprì lo scenario di cosa poteva accadere anche a noi che eravamo abbastanza lontani e per buona sorte ci fu risparmiato . Allora eravamo lontani ma se le centrali le avremo in casa ?

Non abbiamo la memoria così corta ; quando in Svezia al 27 aprile si accorsero che la radioattività era aumentata a dismisura l’allarme si estese in tutta Europa . Già al primo maggio qui al nord le autorità sanitarie ci dissero bello chiaro di non mangiare frutta e verdura fresca .Niente latte fresco ai bambini e alle donne incinte .E la carne ? il pollo no ,niente uova . Mangiate surgelato .Nei supermercati la roba fresca diventò vecchia sugli scaffali poi non la misero neanche più. Arrivò l ‘invasione di carne surgelata dall ‘Argentina e dalla Nuova Zelanda ; il latte solo a lunga scadenza e poi cominciò a scarseggiare anche quello ,fino a diventare introvabile: ma i bambini e le donne incinte non potevano farne a meno ,ed io ero incinta di sette mesi .Evitare assolutamente di trovarsi sotto la pioggia e togliersi subito gli indumenti che si fossero bagnati ,lavare e rilavare quei panni stesi ad asciugare che si fossero eventualmente bagnati .Le scarpe ,oddio che fare delle scarpe ? Come si dovevano decontaminare le suole ? Pullulavano gli esperti e ognuno suggeriva la sua . Il 29 aprile avevamo fatto una passeggiata sulle colline ,e poi ci colse una pioggerella primaverile .Non dimenticherò mai più quella pioggia perché qualche giorno dopo realizzai che mi ero bagnata di pioggia contaminata . Continuai pateticamente e inutilmente per giorni e giorni a lavarmi e rilavarmi chiedendomi disperata quanta radioattività poteva aver raggiunto la creatura che cresceva dentro di me e l’ansia durò fino a luglio quando nacque mia figlia .Era sana e tutto a posto ,almeno per il momento ma le voci preoccupanti che si rincorrevano sui danni a lunga scadenza delle radiazioni mi hanno avvelenato la vita per lungo tempo .

Adesso cercano di convincerci che le centrali sono sicure ;anche se fosse vero ,e non lo è ,chi potrà mai convincerci che le scorie radioattive che nessuno giustamente vuole nel suo territorio , non saranno il terribile, insolubile problema che lasceremo ai nostri figli ?

Costanza Castellano

Partito del Sud Piemonte


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Aprile 1986 . Esplode un reattore della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina , l’incendio infuria fino al 10 maggio ed una colonna di nube radioattiva si alza nel cielo : i venti trasportano ovunque quantità pazzesche di stronzio e cesio .Sono passati solo ventiquattro anni da quella data maledetta e negli ultimi giorni dalla televisione una voce suadente mi invita a riflettere sull’ energia nucleare ,pulita ,sicura ,economica .

Ebbene ,voce suadente ,io ho già ampiamente riflettuto su questo argomento ; ho già votato no,un no grande ,profondo ,bruciante al referendum del 1987 quando mi è stato chiesto se volevo la costruzione di centrali nucleari in Italia e con me ha detto lo stesso no la schiacciante maggioranza degli italiani

Non serve adesso dire che votammo tutti no perché ancora sotto choc per il dramma dell’anno prima :quel dramma ci aprì lo scenario di cosa poteva accadere anche a noi che eravamo abbastanza lontani e per buona sorte ci fu risparmiato . Allora eravamo lontani ma se le centrali le avremo in casa ?

Non abbiamo la memoria così corta ; quando in Svezia al 27 aprile si accorsero che la radioattività era aumentata a dismisura l’allarme si estese in tutta Europa . Già al primo maggio qui al nord le autorità sanitarie ci dissero bello chiaro di non mangiare frutta e verdura fresca .Niente latte fresco ai bambini e alle donne incinte .E la carne ? il pollo no ,niente uova . Mangiate surgelato .Nei supermercati la roba fresca diventò vecchia sugli scaffali poi non la misero neanche più. Arrivò l ‘invasione di carne surgelata dall ‘Argentina e dalla Nuova Zelanda ; il latte solo a lunga scadenza e poi cominciò a scarseggiare anche quello ,fino a diventare introvabile: ma i bambini e le donne incinte non potevano farne a meno ,ed io ero incinta di sette mesi .Evitare assolutamente di trovarsi sotto la pioggia e togliersi subito gli indumenti che si fossero bagnati ,lavare e rilavare quei panni stesi ad asciugare che si fossero eventualmente bagnati .Le scarpe ,oddio che fare delle scarpe ? Come si dovevano decontaminare le suole ? Pullulavano gli esperti e ognuno suggeriva la sua . Il 29 aprile avevamo fatto una passeggiata sulle colline ,e poi ci colse una pioggerella primaverile .Non dimenticherò mai più quella pioggia perché qualche giorno dopo realizzai che mi ero bagnata di pioggia contaminata . Continuai pateticamente e inutilmente per giorni e giorni a lavarmi e rilavarmi chiedendomi disperata quanta radioattività poteva aver raggiunto la creatura che cresceva dentro di me e l’ansia durò fino a luglio quando nacque mia figlia .Era sana e tutto a posto ,almeno per il momento ma le voci preoccupanti che si rincorrevano sui danni a lunga scadenza delle radiazioni mi hanno avvelenato la vita per lungo tempo .

Adesso cercano di convincerci che le centrali sono sicure ;anche se fosse vero ,e non lo è ,chi potrà mai convincerci che le scorie radioattive che nessuno giustamente vuole nel suo territorio , non saranno il terribile, insolubile problema che lasceremo ai nostri figli ?

Costanza Castellano

Partito del Sud Piemonte


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