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La storia si ripete. Il presidente della repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che fin dalla sua elezione non sembra aver speso una sola parola per il rispetto delle norme costituzionali che riguardano la Sicilia, arriverà nell’Isola, guarda caso proprio l’11 maggio, giorno infausto per i siciliani che purtroppo ancora, dopo 150 anni, ignorano per scelta governativa italiana, la storia del tanto osannato pseudo risorgimento.
L’11 maggio 1860 i marsalesi fuggirono dalla città e quelli che rimasero compresero subito che la “gioiosa macchina da guerra garibaldina” era stata finanziata dalla corona inglese, tanto che due vascelli inglesi erano in rada per proteggere la marmaglia, ed apposero sugli usci di casa cartelli con la scritta “CASA INGLESE”.
Faranno lo stesso l’11 maggio 2010 con l’arrivo del presidente della repubblica italiana ?
Forse si, forse no. Ma la passerella dei notabili siciliani sarà ricca di personaggi famosi e meno famosi. Più o meno come accadde nel 1860. Tutti in prima fila ad inneggirare la (dis)unità italiana. Loro, tutti i notabili, perchè al popolo poco importa di Garibaldi e del risorgimento. Il popolo siciliano, ora come allora, ha il problema del pane…quotidiano.
Il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, ci dice che il prgramma, intenso, della visita lampo di Napolitano comprende in contri con le scolaresche, che nulla sanno dei brogli di stato, e anche stavolta il presidente italiano. custode della Costituzione (non quella siciliana) si sottrarrà probabilmente al confronto con i giornalisti siciliani e si rifugerà in un più comodo “freddo ed istituzionale” comunicato ricordando i valori del risorgimento e sul diritto e sulla legalità.
Verrà a parlare di diritto e legalità in una Regione, colonizzata, dove il diritto e la legalità sono disattesi dalle istituzioni e dallo stato italiano.
Ma e’ la ricorrenza (in)fausta, dell’arrivo del grande massone.
Fonte:Osservatorio Sicilia
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L’11 maggio 1860 i marsalesi fuggirono dalla città e quelli che rimasero compresero subito che la “gioiosa macchina da guerra garibaldina” era stata finanziata dalla corona inglese, tanto che due vascelli inglesi erano in rada per proteggere la marmaglia, ed apposero sugli usci di casa cartelli con la scritta “CASA INGLESE”.
Faranno lo stesso l’11 maggio 2010 con l’arrivo del presidente della repubblica italiana ?
Forse si, forse no. Ma la passerella dei notabili siciliani sarà ricca di personaggi famosi e meno famosi. Più o meno come accadde nel 1860. Tutti in prima fila ad inneggirare la (dis)unità italiana. Loro, tutti i notabili, perchè al popolo poco importa di Garibaldi e del risorgimento. Il popolo siciliano, ora come allora, ha il problema del pane…quotidiano.
Il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, ci dice che il prgramma, intenso, della visita lampo di Napolitano comprende in contri con le scolaresche, che nulla sanno dei brogli di stato, e anche stavolta il presidente italiano. custode della Costituzione (non quella siciliana) si sottrarrà probabilmente al confronto con i giornalisti siciliani e si rifugerà in un più comodo “freddo ed istituzionale” comunicato ricordando i valori del risorgimento e sul diritto e sulla legalità.
Verrà a parlare di diritto e legalità in una Regione, colonizzata, dove il diritto e la legalità sono disattesi dalle istituzioni e dallo stato italiano.
Ma e’ la ricorrenza (in)fausta, dell’arrivo del grande massone.
Fonte:Osservatorio Sicilia
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