giovedì 4 marzo 2010

Pierpaolo Pasolini: Io so


http://www.youtube.com/watch?v=yDH986L7VnA

Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum.
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista).
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile.
Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè
non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.

Pier Paolo Pasolini
Bologna, 5 marzo 1922 - Ostia, Roma, 2 novembre 1975
Testo tratto dal "Corriere della sera" del 14 novembre 1974, con il titolo "Che cos'è questo golpe?"; testo poi confluito in Scritti corsari, Garzanti 1975

Who Wants To Live Forever

Queen

There's no time for us, There's no place for us
What is this thing that builds our dreams yet slips away from us
Who wants to live forever, Who wants to live forever....?

There's no chance for us, It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us
Who wants to live forever, Who wants to live forever?
Who dares to love forever?... When love must die

But touch my tears with your lips, Touch my world with your fingertips
And we can have forever, And we can love forever
Forever is our today

Who wants to live forever, Who wants to live forever?
Forever is our today... Who waits forever anyway?



Chi Vuol Vivere Per Sempre

Non cè tempo per noi, Non cè spazio per noi
Cosè che costruisce i nostri sogni, eppure ora scorre via
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?

Non abbiamo scelta, Il nostro destino è già stato deciso
Questo mondo ha un solo dolce momento messo da parte per noi
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
Chi desidera amare per sempre?Quando lamore deve morire

Ma tocca le mie lacrime con le tue labbra, Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E potremo avere per sempre, E potremo amare per sempre
L eternità è il nostro presente

Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
L eternità è il nostro presenteMa chi aspetta in eterno?
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http://www.youtube.com/watch?v=yDH986L7VnA

Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum.
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista).
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile.
Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè
non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.

Pier Paolo Pasolini
Bologna, 5 marzo 1922 - Ostia, Roma, 2 novembre 1975
Testo tratto dal "Corriere della sera" del 14 novembre 1974, con il titolo "Che cos'è questo golpe?"; testo poi confluito in Scritti corsari, Garzanti 1975

Who Wants To Live Forever

Queen

There's no time for us, There's no place for us
What is this thing that builds our dreams yet slips away from us
Who wants to live forever, Who wants to live forever....?

There's no chance for us, It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us
Who wants to live forever, Who wants to live forever?
Who dares to love forever?... When love must die

But touch my tears with your lips, Touch my world with your fingertips
And we can have forever, And we can love forever
Forever is our today

Who wants to live forever, Who wants to live forever?
Forever is our today... Who waits forever anyway?



Chi Vuol Vivere Per Sempre

Non cè tempo per noi, Non cè spazio per noi
Cosè che costruisce i nostri sogni, eppure ora scorre via
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?

Non abbiamo scelta, Il nostro destino è già stato deciso
Questo mondo ha un solo dolce momento messo da parte per noi
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
Chi desidera amare per sempre?Quando lamore deve morire

Ma tocca le mie lacrime con le tue labbra, Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E potremo avere per sempre, E potremo amare per sempre
L eternità è il nostro presente

Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
L eternità è il nostro presenteMa chi aspetta in eterno?

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