Finisce un'era
Con Tele Monte Orlando finisce un’era ed un modo di fare televisione: artigianale, immediato, senza un solo minuto di pubblicità. E soprattutto senza padroni. In questi anni la tv del Golfo ha sperimentato una modalità inedita di finanziamento:
un conto corrente che campeggia sul video con cui la gente di Gaeta l’ha sostenuta. Per continuare ad avere voce e soprattutto per riconoscersi nei volti,nell’inflessione, nei gesti, negli sfondi.
Ma soprattutto per vedere portati in video i problemi quotidiani della città. Un format che ora rischia di diventare un ricordo.
Antonio Ciano:«Con Tele Monte Orlando chiude una delle poche voci libere della provincia. Introducendo il digitale terrestre il governo chiuderà 2-300 televisioni di strada in tutta Italia causando un danno gravissimo al pluralismo. Ma non ci arrendiamo: il Partito del Sud ne farà la propria battaglia per rivendicare il diritto, anche ad altre voci politiche, di non
essere oscurate. Le telestreet sono un patrimonio irrinunciabile di libertà che non può essere spazzato via per fare gli interessi dei grandi gruppi».
Dopo otto anni di attività, il 30 novembre la tv di strada del Golfo spegnerà definitivamente il ripetitore, spazzata via dal digitale terrestre.
Con Tmo sparirà in tutta Italia un modello di televisione per così dire «di prossimità », oggetto di studi anche universitari. La tv del Golfo ha iniziato le trasmissioni la notte di Natale del 2001 importando in Italia il format delle telestreet americane: una sorta di altoparlante delle esigenze del quartiere negli Stati Uniti,che a Gaeta copre l’intero territorio comunale.
Fenomeno sociale e di costume: dagli schermi di Tele Monte Orlando ha avuto subito modo di farsi conoscere il fondatore Antonio Ciano, poi sceso in politica con il Partito del Sud ed ora assessore al demanio del Comune di Gaeta. Un esempio raro di correttezza, Ciano: una volta in politica ha lasciato la «sua» tv di strada per dedicarsi a tempo pieno all’attività amministrativa nella giunta del sindaco Raimondi. Ma negli studi di Formia, Gaeta, l’emittente azzerata con l’introduzione del digitale terrestre
Ultimi giorni di trasmissione per Tele Monte Orlando Tmo Ciano ha lasciato il cuore ed ora, per difendere la propria creatura, è pronto a fare le barricate: «È un fatto gravissimo » dice. «Con Tele Monte Orlando chiude una delle poche voci libere della provincia. Introducendo il digitale terrestre il governo chiuderà 2-300 televisioni di strada in tutta Italia causando un danno gravissimo al pluralismo. Ma non ci arrendiamo: il Partito del Sud ne farà la propria battaglia per rivendicare il diritto, anche ad altre voci politiche, di non essere oscurate. Le telestreet sono un patrimonio irrinunciabile di libertà che non può essere spazzato via per fare gli interessi dei grandi gruppi».
Chiuderà dopo otto anni di riprese, Tele Monte Orlando:
Consigli comunali, processioni, partite di calcio, dirette, eventi culturali, storie. Nel cono d'ombra tra una frequenza e l'altra Tmo e le altre telestreet italiane hanno trovato terreno fertile per dare voce a chi non ne ha sui canali tradizionali, «occupati» dalla politica o dai grandi gruppi industriali. Finisce un’era: tra qualche giorno il passaggio definitivo dal segnale analogico
a quello digitale segnarà anche la scomparsa della tv del Golfo.
Resta la possibilità di affidarsi alla trasmissione sul web, ma è evidente che non sarebbe la stessa cosa. Per otto anni Tele Monte Orlando è stata la tv della gente comune che ne ha fruito con la modalità tradizionale, accendendo il televisore. Per cui ora sarebbe difficile convincere la gente di Gaeta ad andare a cliccarla sulla rete.
Ed allora:fine delle trasmissioni.
Giovanni Stravato
Fonte:Latina Oggi .
Finisce un'era
Con Tele Monte Orlando finisce un’era ed un modo di fare televisione: artigianale, immediato, senza un solo minuto di pubblicità. E soprattutto senza padroni. In questi anni la tv del Golfo ha sperimentato una modalità inedita di finanziamento:
un conto corrente che campeggia sul video con cui la gente di Gaeta l’ha sostenuta. Per continuare ad avere voce e soprattutto per riconoscersi nei volti,nell’inflessione, nei gesti, negli sfondi.
Ma soprattutto per vedere portati in video i problemi quotidiani della città. Un format che ora rischia di diventare un ricordo.
Antonio Ciano:«Con Tele Monte Orlando chiude una delle poche voci libere della provincia. Introducendo il digitale terrestre il governo chiuderà 2-300 televisioni di strada in tutta Italia causando un danno gravissimo al pluralismo. Ma non ci arrendiamo: il Partito del Sud ne farà la propria battaglia per rivendicare il diritto, anche ad altre voci politiche, di non
essere oscurate. Le telestreet sono un patrimonio irrinunciabile di libertà che non può essere spazzato via per fare gli interessi dei grandi gruppi».
Dopo otto anni di attività, il 30 novembre la tv di strada del Golfo spegnerà definitivamente il ripetitore, spazzata via dal digitale terrestre.
Con Tmo sparirà in tutta Italia un modello di televisione per così dire «di prossimità », oggetto di studi anche universitari. La tv del Golfo ha iniziato le trasmissioni la notte di Natale del 2001 importando in Italia il format delle telestreet americane: una sorta di altoparlante delle esigenze del quartiere negli Stati Uniti,che a Gaeta copre l’intero territorio comunale.
Fenomeno sociale e di costume: dagli schermi di Tele Monte Orlando ha avuto subito modo di farsi conoscere il fondatore Antonio Ciano, poi sceso in politica con il Partito del Sud ed ora assessore al demanio del Comune di Gaeta. Un esempio raro di correttezza, Ciano: una volta in politica ha lasciato la «sua» tv di strada per dedicarsi a tempo pieno all’attività amministrativa nella giunta del sindaco Raimondi. Ma negli studi di Formia, Gaeta, l’emittente azzerata con l’introduzione del digitale terrestre
Ultimi giorni di trasmissione per Tele Monte Orlando Tmo Ciano ha lasciato il cuore ed ora, per difendere la propria creatura, è pronto a fare le barricate: «È un fatto gravissimo » dice. «Con Tele Monte Orlando chiude una delle poche voci libere della provincia. Introducendo il digitale terrestre il governo chiuderà 2-300 televisioni di strada in tutta Italia causando un danno gravissimo al pluralismo. Ma non ci arrendiamo: il Partito del Sud ne farà la propria battaglia per rivendicare il diritto, anche ad altre voci politiche, di non essere oscurate. Le telestreet sono un patrimonio irrinunciabile di libertà che non può essere spazzato via per fare gli interessi dei grandi gruppi».
Chiuderà dopo otto anni di riprese, Tele Monte Orlando:
Consigli comunali, processioni, partite di calcio, dirette, eventi culturali, storie. Nel cono d'ombra tra una frequenza e l'altra Tmo e le altre telestreet italiane hanno trovato terreno fertile per dare voce a chi non ne ha sui canali tradizionali, «occupati» dalla politica o dai grandi gruppi industriali. Finisce un’era: tra qualche giorno il passaggio definitivo dal segnale analogico
a quello digitale segnarà anche la scomparsa della tv del Golfo.
Resta la possibilità di affidarsi alla trasmissione sul web, ma è evidente che non sarebbe la stessa cosa. Per otto anni Tele Monte Orlando è stata la tv della gente comune che ne ha fruito con la modalità tradizionale, accendendo il televisore. Per cui ora sarebbe difficile convincere la gente di Gaeta ad andare a cliccarla sulla rete.
Ed allora:fine delle trasmissioni.
Giovanni Stravato
Fonte:Latina Oggi .
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