domenica 25 ottobre 2009

L'amianto uccide - mortalità destabilizzante-


Di M. Rosaria Pullo

Non bisogna attendere, per assistere a Lucera le morti annunciate per -amianto-, siti individuati e pericolosi uno a ridosso dell'ospedale Lastaria dove si svolgono lavori di assetto idrogeologico presso il complesso industriale in disuso da ormai 50 anni e dell'eternit usato per le coperture che ormai si sta polverizzando.

Facendo un rapido calcolo la misura della superficie ricoperta di amianto risulta di circa 15000 metri quadri e l'altro in contrada Cioccariello o Seggio, a ridosso della statale 17 a due Km dal centro abitato.

L'amianto in natura è un materiale molto comune. per la sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa,ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti Paesi.
Una fibra di amianto è molto più sottile di un capello umano.
Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare patologie mortali.
L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre una miscela il cui nome commerciale era 'Eternit' e veniva utilizzato come materiale per l'edilizia (tegole,tetti, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni.

Esistono in natura differenti tipologie di amianto, gli agglomerati in matrice compatta (amianto compatto) e gli agglomerati a matrice friabile (amianto friabile). La pericolosità dell’amianto friabile è molto più eletava rispetto all’ amianto compatto in quanto le fibre in esso contenute possono essere disperse più facilmente nell’ambiente.
L’amianto risulta infatti dannoso solo se viene lesionato o non è mantenuto in un ottimo stato di conservazione, in tali circostanze vengono emesse micro-fibre che provocano l’asbestosi ed il mesotelioma (cancro del mesotelio, ossia delle cellule delle cavità sierose del corpo: pleura, pericardio, prostata, peritoneo ecc.).

Esiste infine l’amianto allo stato puro che viene utilizzato nella lavorazione di tessuti e corde, un tempo molto diffuse nei reparti antincendio. Come già accennato l’amianto friabile ha una maggiore tendenza a frantumarsi (per via dei deboli legami presenti) e disperdere quindi le sue fibre libere.

Nel campo ambientale e delle bonifiche, occorre prestare particolare attenzione nel definire come e dove questi rifiuti possono essere collocati, chi e in che modo deve intervenire nei grandi insediamenti industriali dismessi che, nella gran parte dei casi, sono pieni di amianto.
In riferimento a questi - particolarmente per quelli dove l’amianto era materia prima - e a quelli della siderurgia e della chimica, occorre individuare a chi attribuire la responsabilità della bonifica di fronte a fallimenti o a scioglimento delle società di origine.

Le istituzioni, la magistratura dove sono ?

Fonte:Reportonline
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Di M. Rosaria Pullo

Non bisogna attendere, per assistere a Lucera le morti annunciate per -amianto-, siti individuati e pericolosi uno a ridosso dell'ospedale Lastaria dove si svolgono lavori di assetto idrogeologico presso il complesso industriale in disuso da ormai 50 anni e dell'eternit usato per le coperture che ormai si sta polverizzando.

Facendo un rapido calcolo la misura della superficie ricoperta di amianto risulta di circa 15000 metri quadri e l'altro in contrada Cioccariello o Seggio, a ridosso della statale 17 a due Km dal centro abitato.

L'amianto in natura è un materiale molto comune. per la sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa,ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti Paesi.
Una fibra di amianto è molto più sottile di un capello umano.
Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare patologie mortali.
L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre una miscela il cui nome commerciale era 'Eternit' e veniva utilizzato come materiale per l'edilizia (tegole,tetti, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni.

Esistono in natura differenti tipologie di amianto, gli agglomerati in matrice compatta (amianto compatto) e gli agglomerati a matrice friabile (amianto friabile). La pericolosità dell’amianto friabile è molto più eletava rispetto all’ amianto compatto in quanto le fibre in esso contenute possono essere disperse più facilmente nell’ambiente.
L’amianto risulta infatti dannoso solo se viene lesionato o non è mantenuto in un ottimo stato di conservazione, in tali circostanze vengono emesse micro-fibre che provocano l’asbestosi ed il mesotelioma (cancro del mesotelio, ossia delle cellule delle cavità sierose del corpo: pleura, pericardio, prostata, peritoneo ecc.).

Esiste infine l’amianto allo stato puro che viene utilizzato nella lavorazione di tessuti e corde, un tempo molto diffuse nei reparti antincendio. Come già accennato l’amianto friabile ha una maggiore tendenza a frantumarsi (per via dei deboli legami presenti) e disperdere quindi le sue fibre libere.

Nel campo ambientale e delle bonifiche, occorre prestare particolare attenzione nel definire come e dove questi rifiuti possono essere collocati, chi e in che modo deve intervenire nei grandi insediamenti industriali dismessi che, nella gran parte dei casi, sono pieni di amianto.
In riferimento a questi - particolarmente per quelli dove l’amianto era materia prima - e a quelli della siderurgia e della chimica, occorre individuare a chi attribuire la responsabilità della bonifica di fronte a fallimenti o a scioglimento delle società di origine.

Le istituzioni, la magistratura dove sono ?

Fonte:Reportonline

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