lunedì 14 settembre 2009

Il Partito del Sud e l'unità d'Italia



Comunicato stampa Sezione Partito del Sud "Cosmo Ciaramaglia" - Gaeta


La Sezione di Gaeta del Partito del Sud si è riunita e ha stabilito che, letta e studiata nei minimi particolari la relazione dell'avv. Pasquale Troncone di Napoli, ha dato mandato al suo segretario politico Cap. Antonio
Ciano di rapportarsi con la lista Civica Raimondi, a che la giunta comunale , giusto deliberazione del consiglio comunale del 06-12-2008, possa dare mandato all'avvocato in questione o ad una equipe di avvocati di denunciare gli eredi di casa Savoia, visto che la nostra città e il Regno delle Due Sicilie furono attaccati senza dichiarazione di guerra e a tradimento da Vittorio Emanuele II.

Essendo i crimini di guerra inestinguibili, e volendo ricordare il sacrificio dei nostri concittadini, le pene subite, le devastazioni dei due centri storici di Gaeta e Borgo di Gaeta, e non essendo stati pagati i 2.047.000 lire del tempo come danni di guerra dal Regno di Sardegna come riconosciuto dalle autorità e dal re stesso
durante la sua visita a Gaeta,a che venga rispettata la volontà dei nostri
amministratori passati e presenti e a che si ristabilisca una volta per sempre la verità storica dell'invasione del Sud da parte delle truppe savoiarde e delle stragi compiute da quegli assassini nomati eroi dalla elite massonica e monarchica del tempo.

Chiediamo inoltre, come da deliberazione del Consiglio Comunale che vengano restituiti alla nostra città tutti i beni demaniali che furono trafugati e incorporati dallo stato che ci invase.Fu un furto.

La città venne privata di immobili importanti per l'economia della città e per il suo sviluppo e solo per l'impegno del nostro Assessore al Demanio e della Giunta Raimondi, grazie all'interessamento della Giunta Marrazzo è tornata alla nostra città la caserma Sant'Angelo. Li rivogliamo tutti.

In Francia non festeggiano Maria Antonietta e il re luigi XVI, nè vi sono piazze e strade intitolate ai regnanti della monarchia perdente, eppure la Francia fu unita nei secoli passati da monarchi.In Francia si festeggia la repubblica il 14 luglio di ogni anno.

In Italia non si deve festeggiare una data che ha dato lutti, dolori, un milione di morti meridionali chiamati briganti dagli storici di regime e 30 milioni di emigranti, in 83 anni di regno. E' un sacrilegio.

E' tradire gli ideali repubblicani degli 87 mila partigiani morti per la nostra patria repubblicana, o le migliaia di soldati americani, inglesi, polacchi, francesi, australiani venuti a combattere per sconfiggere i Savoia una volta per tutte , per ridarci la libertà e la dignità perduta.

Battendo i Savoia si è battuto il fascismo e la monarchia che fece del risorgimento piemontese la filosofia liberista che ha decretato la morte economica del Sud.
Qualcuno,oggi, vuole rinvangare i fasti di quegli assassini e criminali, lo facciano pure, ma a Torino.

A Gaeta si deve celebrare l'evento, dobbiamo ricordare i lutti, le cannonate che
spappolarono la fortezza e il Sud, che tolsero la libertà ai nostri connazionali e la pace alle nostre famiglie.
Il Sud gronda ancora sangue, la ferita non si è rimarginata.

Noi ricorderemo l'assedio con i suoi 5 mila morti e il 13 febbraio del 2011, ne siamo sicuri, verranno dal Meridione e dal nord migliaia di nostri connazionali con le loro bandiere gigliate e quelle della Repubblica Italiana.

Quelle di casa Savoia saranno bruciate, come loro bruciarono le nostre.

Come Partito del Sud scriveremo al Presidente della Repubblica Napolitano
e al Presidente del Consiglio, devono scegliere e decidere se stare con i repubblicani o se stare con la monarchia. Con Gaeta o con Torino.

Il 13 febbraio del 2011 la città inviterà le massime cariche dello Stato repubblicano , Gaeta e il Sud aspettano le scuse da 150 anni.

"..non credasi, che questa città s'astenga e si asterrà dal presentare
diversamente le sue ragioni per mera pusillanimità;"
(Memoria della Città di Gaeta inviata al Parlamento di Torino nel 1865).

.
Leggi tutto »


Comunicato stampa Sezione Partito del Sud "Cosmo Ciaramaglia" - Gaeta


La Sezione di Gaeta del Partito del Sud si è riunita e ha stabilito che, letta e studiata nei minimi particolari la relazione dell'avv. Pasquale Troncone di Napoli, ha dato mandato al suo segretario politico Cap. Antonio
Ciano di rapportarsi con la lista Civica Raimondi, a che la giunta comunale , giusto deliberazione del consiglio comunale del 06-12-2008, possa dare mandato all'avvocato in questione o ad una equipe di avvocati di denunciare gli eredi di casa Savoia, visto che la nostra città e il Regno delle Due Sicilie furono attaccati senza dichiarazione di guerra e a tradimento da Vittorio Emanuele II.

Essendo i crimini di guerra inestinguibili, e volendo ricordare il sacrificio dei nostri concittadini, le pene subite, le devastazioni dei due centri storici di Gaeta e Borgo di Gaeta, e non essendo stati pagati i 2.047.000 lire del tempo come danni di guerra dal Regno di Sardegna come riconosciuto dalle autorità e dal re stesso
durante la sua visita a Gaeta,a che venga rispettata la volontà dei nostri
amministratori passati e presenti e a che si ristabilisca una volta per sempre la verità storica dell'invasione del Sud da parte delle truppe savoiarde e delle stragi compiute da quegli assassini nomati eroi dalla elite massonica e monarchica del tempo.

Chiediamo inoltre, come da deliberazione del Consiglio Comunale che vengano restituiti alla nostra città tutti i beni demaniali che furono trafugati e incorporati dallo stato che ci invase.Fu un furto.

La città venne privata di immobili importanti per l'economia della città e per il suo sviluppo e solo per l'impegno del nostro Assessore al Demanio e della Giunta Raimondi, grazie all'interessamento della Giunta Marrazzo è tornata alla nostra città la caserma Sant'Angelo. Li rivogliamo tutti.

In Francia non festeggiano Maria Antonietta e il re luigi XVI, nè vi sono piazze e strade intitolate ai regnanti della monarchia perdente, eppure la Francia fu unita nei secoli passati da monarchi.In Francia si festeggia la repubblica il 14 luglio di ogni anno.

In Italia non si deve festeggiare una data che ha dato lutti, dolori, un milione di morti meridionali chiamati briganti dagli storici di regime e 30 milioni di emigranti, in 83 anni di regno. E' un sacrilegio.

E' tradire gli ideali repubblicani degli 87 mila partigiani morti per la nostra patria repubblicana, o le migliaia di soldati americani, inglesi, polacchi, francesi, australiani venuti a combattere per sconfiggere i Savoia una volta per tutte , per ridarci la libertà e la dignità perduta.

Battendo i Savoia si è battuto il fascismo e la monarchia che fece del risorgimento piemontese la filosofia liberista che ha decretato la morte economica del Sud.
Qualcuno,oggi, vuole rinvangare i fasti di quegli assassini e criminali, lo facciano pure, ma a Torino.

A Gaeta si deve celebrare l'evento, dobbiamo ricordare i lutti, le cannonate che
spappolarono la fortezza e il Sud, che tolsero la libertà ai nostri connazionali e la pace alle nostre famiglie.
Il Sud gronda ancora sangue, la ferita non si è rimarginata.

Noi ricorderemo l'assedio con i suoi 5 mila morti e il 13 febbraio del 2011, ne siamo sicuri, verranno dal Meridione e dal nord migliaia di nostri connazionali con le loro bandiere gigliate e quelle della Repubblica Italiana.

Quelle di casa Savoia saranno bruciate, come loro bruciarono le nostre.

Come Partito del Sud scriveremo al Presidente della Repubblica Napolitano
e al Presidente del Consiglio, devono scegliere e decidere se stare con i repubblicani o se stare con la monarchia. Con Gaeta o con Torino.

Il 13 febbraio del 2011 la città inviterà le massime cariche dello Stato repubblicano , Gaeta e il Sud aspettano le scuse da 150 anni.

"..non credasi, che questa città s'astenga e si asterrà dal presentare
diversamente le sue ragioni per mera pusillanimità;"
(Memoria della Città di Gaeta inviata al Parlamento di Torino nel 1865).

.

8 commenti:

lucano ha detto...

Caro amico la storia la conosci.Quando i mille sbarcarono a Marsala c'erano 25000 soldati borbonici. Se il re fosse saltato a cavallo per difendere il ,suo regno,i mille sarebbero di corsa risaliti sulle navi.Ma era Francischiello e come fece più tardi Vittorio Emanuele III pensò bene di stare al sicuro e fuggì la sciando allo sbando il suo esercito e la sua capitale. Dobbiamo sì riscrivere la storia del Sud ma non rinnegare l'Unità.

NON MI ARRENDO ha detto...

Mi perdonerai ma non sono d'accordo su Francesco II.Intanto non fuggì ma si coprì d'onore e gloria a Gaeta.Era giovane e sicuramente fu ingannato subdolamente ma chiamandolo come lo chiamò il vincitore in tono canzonatorio non si rende un buon servigio alla verità storia e nemmeno al Sud.Abbandonò Napoli perchè ingannato da Liborio Romano e per non vedere cannoneggiata la Capitale.In parte quindi un errore d' amore per il suo popolo.Sul blog puoi trovare molti scritti nella sezione "Due Sicilie" e in quella "La storia proibita" dove potrai attingere molta documentazione per farti un'idea più precisa su quanto accadde in realtà nel 1860/61.
ciao

lucano ha detto...

Non vedo un ulteriore mio commento al tema di discussione .Ho sbagliato qualcosa nell'invio ?
Saluti da Lucano

NON MI ARRENDO ha detto...

Evidentemente...prova a rimandare.
Ciao

lucano ha detto...

Quella di defilarsi nei momenti difficili è stata una tradizione della Casata . Francesco II era giovane , ma quando si vede un re ?
Ricordo Eltsin (spero di aver scritto bene) il successore di Gorbaciov quando certi apparati del vecchio PCUS diedero avvio ad un autentico colpo di stato Eltsin salì su di un carro armato ed arringò i soldati. Poteva beccarsi una palla in fronte , ma fu forte e coraggioso. Dopo quest'azione potè poi dire con diritto a Gorbaciov "il capo sono io" . Tornando al nostro tema : se desidereate rinfocolare l'orgoglio meridionale lasciate stare le "due sicilie" cerchiamo tutti di levare la monnezza e di cercare rappresentanti onesti ,onesti , onesti e... magari capaci. Ti saluto . Vorrei fare un articolo sulla televisione. Come si Fà ?

NON MI ARRENDO ha detto...

Non si defilò, andò a Gaeta, con la consorte, a combattere.
Comunque, come noterai, non parliamo solo di Due Sicilie anzi....nelle nostre file non ci sono politici di professione.
Per la televisione:se intendi la ns. web tv si possono caricare solo filmati.
Ciao

lucano ha detto...

Non è mia intenzione fare polemiche , ma non si comincia a difendere il regno da Gaeta ad un passo dal confine con lo stato pontificio. Dico questo non per rintuzzare la tua risposta , ma perchè è un passaggio importante che non andrebbe travisato. Abbiamo una diversa lettura della storia, tutto qui. Tornando all'articolo vorrei pubblicare alcuni pensieri su Sud e televisione , non un filmato. Ti saluto

NON MI ARRENDO ha detto...

Nessun problema.
Manda pure il tuo articolo all'indirizzo:
partitodelsud.emiliaromagna@yahoo.it

completo dei tuoi dati

A presto

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India