mercoledì 19 agosto 2009

I NATI AL NORD SONO PIU’ BRAVI ANCHE SE NON LO SONO




Non viene teorizzato negli articoli sottoriportati quello che si troveranno a subire gli studenti e insegnanti meridionali o figli di meridionali al nord nel prossimo anno scolastico.
Con questa recrudescenza di "lombrosismo" il futuro si presenta a tinte fosche... L'ennesima conferma che questo governo, di cui è parte attiva l'MPA , stà portando avanti, a tutti i livelli, una politica antimeridionale come non se ne vedeva da anni...



di Pietro Ancona


Non è possibile che gli studenti del Sud siano più bravi di quelli del Nord. Se risultano più bravi è evidente che hanno barato, hanno adottato comportamenti “opportunistici”, hanno copiato, sono stati aiutati da professori meridionali come loro e desiderosi di non fare cattiva figura, insomma dal momento che sono meridionali e figli di meridionali e sono stati educati in scuole meridionali debbono necessariamente essere meno bravi dei loro colleghi studenti del Nord. Pertanto si adottano misure in sede di valutazione dei compiti che li riportano al loro livello reale.

Insomma se lo studente del Sud merita nove io gli tolgo due o tre punti con il fuzzy logic (mi sono informato: vuol dire logica dell’incertezza, un sistema inventato qualche decennio fa da un ingegnere per dare una spiegazione alla manipolazione della verità accoppiato con hard clustering). Due espressioni inglesi che ti incutono soggezione ma che servono soltanto ad imbrogliare le carte, a barare sostenendo di smascherare la frode altrui (indimostrata). In conseguenza delle correzioni apportate dai valutatori. Invalsi con i correttori citati le graduatorie sono state capovolte.

Dove prima erano in testa i meridionali ora primeggiano i settentrionali, immagino con grande soddisfazione dei leghisti di Bossi, di Calderoli, di Maroni che magari si rammaricano di non avere applicato la “correzione fuzzy logic”ai concorsi che sono stati vinti da meridionali che oggi sono presenti in tutti gli uffici del Nord ed infliggono con la loro presenza una intollerabile umiliazione ai cittadini padani che si rivolgono a loro.

Certo nel prossimo futuro avremo oltre al federalismo contrattuale predicato dalla Lega, oltre al federalismo fiscale anche il federalismo concorsuale. Dove non sarà possibile correggere i risultati come si è fatto all’Invalsi, iconcorsi saranno blindati per regione ed i posti destinati solamente ai nativi del luogo. Questa logica potrà in seguito svilupparsi ed essere applicata ai Comuni. Un nativo di Brescia non potrà concorrere per un posto a Milano e viceversa.

La via del federalismo etnico può portare assai lontano ed è viva nella nostra memoria la guerra tra le Repubbliche Marinare e tra città distanti tra di loro magari pochi chilometri. Non fu il sommo Dante a tramandarci la memoria della battaglia di Montaperti che colorò di rosso il fiume Arbia tra senesi e fiorentini e tra guelfi e ghibellini? Il grande Leonardo fece un grande affresco della battaglia di Anghiari purtroppo in gran parte perduto che descrive la carneficina tra fiorentini e pisani.

Insomma al relativismo etnico e geografico non c’è mai fine. Possiamo financo giungere alle “contrade“!!! Il federalismo oggi rivolto a sparare ad alzo zero contro il Sud domani potrebbe anche dividere la padania in tante tantissime piccole medie e grandi padanie in guerra tra di loro…..

Dovevamo entrare nel ventunesimo secolo per raggiungere queste vertiginose altezze della politica italiana!

Con la graduatoria Invalsi l’inferiorità del Sud viene definitivamente conclamata. Non avrà alcun valore il risultato “reale” dal momento che una analisi matematica e magari antropologica complessa del titolare del risultato deve necessariamente dare un risultato negativo se questo è nativo del sud o anche figlio e nipote di meridionali. Siamo al ridicolo, al grottesco, al surreale, all’inverosimile. Ma i regimi fascisti hanno avuto, hanno ed avranno sempre questi ingredienti di ridicolo dal momento che la verità è soltanto quella che desiderano gli oligarchi, gerarchi che ci comandano.

Fonte:
Sinistra e libertà
------------------------------------------------------------------------------------------

I vostri figli avranno tutti 10 in pagella, grazie all'INVALSI e alla legge Aprea


... Ma saranno i più ignoranti del mondo! Ecco come sèguita il titolo del post. E non è uno scherzo.Da qualche anno nella scuola c'è un temibile virus. Questo virus, pressoché invisibile, si chiama
INVALSI.

Ufficialmente, l'INVALSI è un Istituto nazionale preposto alla valutazione degli studenti italiani. L'INVALSI, controllato dal Ministero della Pubblica Istruzione, è entrato nelle scuole di soppiatto, lemme lemme, quasi innocentemente, per somministrare in sede d'esame due prove scritte (italiano e matematica) uguali per tutti gli studenti italiani.

Per inciso, in passato molti insegnanti e istituti scolastici si erano opposti a questa somministrazione, forse fiutando quello che andremo a dirvi e che succederà a breve nelle scuole italiane.Come tutti gli Istituti, anche l'INVALSI possiede norme interne e norme da far rispettare all'esterno, in questo caso alle scuole.

Le norme che l'INVALSI ha definito per il 'bene' delle nostre scuole, sono state redatte da tre speranzosi insegnanti: Daniele Checchi, Andrea Ichino e Giorgio Vittadini.

Il loro testo chiarisce finalmente il vero scopo di questo INVALSI.

Si tratta di una valutazione dei docenti, non degli studenti! Ma in che modo verranno valutati i docenti? Non certo per le loro già acquisite competenze, figuriamoci! Essi verranno valutati in base alla discrezionalità del preside (ma non solo).

L'INVALSI va a sposarsi perfettamente con il
PDL Aprea, fornendo il meccanismo perfetto e aberrante per trasformare le scuole pubbliche in aziende e riformando lo stato giuridico degli insegnanti. Infatti, a giudicare i docenti non sarà soltanto il preside, ma una commissione formata da persone anche esterne al mondo della scuola e che costituiranno un vero e proprio Consiglio di amministrazione che sostituirà il tradizionale e sacro Consiglio di Istituto.

Tutto viene mascherato con quello che, secondo l'INVALSI, dovrebbe essere una semplice valutazione dei singoli istituti, ma i contenuti del testo dei succitati professori, sono a dir poco inquietanti. Prendiamo alcuni stralci e spieghiamoli:

- L’autonomia decisionale delle scuole dovrà occuparsi della gestione delle risorse umane 'di pari passo con la definizione di un sistema di valutazione che permetta di misurare i risultati ottenuti...'In pratica il testo introduce subito l'aspetto dell'azione valutativa nei confronti delle risorse umane (non dei saperi degli studenti).

- Verrà costituito un 'ranking provinciale, regionale e nazionale rispetto a tutte le scuole o alle scuole dello stesso tipo, costruito sulla base della media o della mediana dei risultati dei rispettivi studenti'.

Cioé, si prendono i voti degli studenti di una singola scuola, si fa una media, il risultato andrà in una graduatoria che connoterà quella singola scuola.

- '...sarà possibile studiare se e come collegare i risultati della valutazione a misure di natura premiante o penalizzante per i budget delle singole scuole'.

Se il risultato della media dei voti degli studenti è bassa, la scuola verrà penalizzata dal taglio (ulteriore) dei fondi ad essa destinati.- per assicurare alle scuole la necessaria autonomia il Miur dovrà affrontare i seguenti nodi:
a) Reclutamento e rimozione dei presidi sulla base della performance ottenuta.
b) Reclutamento e rimozione degli insegnanti...

Immaginate le pressioni dei presidi sui docenti, al fine di ottenere buoni voti sulle pagelle.

Immaginate anche in che modo i presidi recluteranno gli insegnanti (in barba alle graduatorie).
Va da sè che, già in questo modo, l'impianto aziendale delle scuole è pienamente raggiunto.

Ma non è ancora tutto!

Il testo dell'INVALSI chiarisce che ogni docente sarà monitorato in base ai voti che i suoi singoli studenti riportano della sua materia.
Se i voti sono bassi, non vuol dire che il ragazzo non ha studiato, ma che il docente non è preparato. Indovinate un po', questi docenti, per 1200 euro al mese, che tipo di voti registreranno, da adesso in poi, anche sulle pagelle dei più ignoranti?

Per leggere altri deliranti stralci del testo
QUI

Valentina Aprea (Pdl)

Due genitori contestano la schedatura INVALSI

Fonte:
Italianiimbecilli

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Non viene teorizzato negli articoli sottoriportati quello che si troveranno a subire gli studenti e insegnanti meridionali o figli di meridionali al nord nel prossimo anno scolastico.
Con questa recrudescenza di "lombrosismo" il futuro si presenta a tinte fosche... L'ennesima conferma che questo governo, di cui è parte attiva l'MPA , stà portando avanti, a tutti i livelli, una politica antimeridionale come non se ne vedeva da anni...



di Pietro Ancona


Non è possibile che gli studenti del Sud siano più bravi di quelli del Nord. Se risultano più bravi è evidente che hanno barato, hanno adottato comportamenti “opportunistici”, hanno copiato, sono stati aiutati da professori meridionali come loro e desiderosi di non fare cattiva figura, insomma dal momento che sono meridionali e figli di meridionali e sono stati educati in scuole meridionali debbono necessariamente essere meno bravi dei loro colleghi studenti del Nord. Pertanto si adottano misure in sede di valutazione dei compiti che li riportano al loro livello reale.

Insomma se lo studente del Sud merita nove io gli tolgo due o tre punti con il fuzzy logic (mi sono informato: vuol dire logica dell’incertezza, un sistema inventato qualche decennio fa da un ingegnere per dare una spiegazione alla manipolazione della verità accoppiato con hard clustering). Due espressioni inglesi che ti incutono soggezione ma che servono soltanto ad imbrogliare le carte, a barare sostenendo di smascherare la frode altrui (indimostrata). In conseguenza delle correzioni apportate dai valutatori. Invalsi con i correttori citati le graduatorie sono state capovolte.

Dove prima erano in testa i meridionali ora primeggiano i settentrionali, immagino con grande soddisfazione dei leghisti di Bossi, di Calderoli, di Maroni che magari si rammaricano di non avere applicato la “correzione fuzzy logic”ai concorsi che sono stati vinti da meridionali che oggi sono presenti in tutti gli uffici del Nord ed infliggono con la loro presenza una intollerabile umiliazione ai cittadini padani che si rivolgono a loro.

Certo nel prossimo futuro avremo oltre al federalismo contrattuale predicato dalla Lega, oltre al federalismo fiscale anche il federalismo concorsuale. Dove non sarà possibile correggere i risultati come si è fatto all’Invalsi, iconcorsi saranno blindati per regione ed i posti destinati solamente ai nativi del luogo. Questa logica potrà in seguito svilupparsi ed essere applicata ai Comuni. Un nativo di Brescia non potrà concorrere per un posto a Milano e viceversa.

La via del federalismo etnico può portare assai lontano ed è viva nella nostra memoria la guerra tra le Repubbliche Marinare e tra città distanti tra di loro magari pochi chilometri. Non fu il sommo Dante a tramandarci la memoria della battaglia di Montaperti che colorò di rosso il fiume Arbia tra senesi e fiorentini e tra guelfi e ghibellini? Il grande Leonardo fece un grande affresco della battaglia di Anghiari purtroppo in gran parte perduto che descrive la carneficina tra fiorentini e pisani.

Insomma al relativismo etnico e geografico non c’è mai fine. Possiamo financo giungere alle “contrade“!!! Il federalismo oggi rivolto a sparare ad alzo zero contro il Sud domani potrebbe anche dividere la padania in tante tantissime piccole medie e grandi padanie in guerra tra di loro…..

Dovevamo entrare nel ventunesimo secolo per raggiungere queste vertiginose altezze della politica italiana!

Con la graduatoria Invalsi l’inferiorità del Sud viene definitivamente conclamata. Non avrà alcun valore il risultato “reale” dal momento che una analisi matematica e magari antropologica complessa del titolare del risultato deve necessariamente dare un risultato negativo se questo è nativo del sud o anche figlio e nipote di meridionali. Siamo al ridicolo, al grottesco, al surreale, all’inverosimile. Ma i regimi fascisti hanno avuto, hanno ed avranno sempre questi ingredienti di ridicolo dal momento che la verità è soltanto quella che desiderano gli oligarchi, gerarchi che ci comandano.

Fonte:
Sinistra e libertà
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I vostri figli avranno tutti 10 in pagella, grazie all'INVALSI e alla legge Aprea


... Ma saranno i più ignoranti del mondo! Ecco come sèguita il titolo del post. E non è uno scherzo.Da qualche anno nella scuola c'è un temibile virus. Questo virus, pressoché invisibile, si chiama
INVALSI.

Ufficialmente, l'INVALSI è un Istituto nazionale preposto alla valutazione degli studenti italiani. L'INVALSI, controllato dal Ministero della Pubblica Istruzione, è entrato nelle scuole di soppiatto, lemme lemme, quasi innocentemente, per somministrare in sede d'esame due prove scritte (italiano e matematica) uguali per tutti gli studenti italiani.

Per inciso, in passato molti insegnanti e istituti scolastici si erano opposti a questa somministrazione, forse fiutando quello che andremo a dirvi e che succederà a breve nelle scuole italiane.Come tutti gli Istituti, anche l'INVALSI possiede norme interne e norme da far rispettare all'esterno, in questo caso alle scuole.

Le norme che l'INVALSI ha definito per il 'bene' delle nostre scuole, sono state redatte da tre speranzosi insegnanti: Daniele Checchi, Andrea Ichino e Giorgio Vittadini.

Il loro testo chiarisce finalmente il vero scopo di questo INVALSI.

Si tratta di una valutazione dei docenti, non degli studenti! Ma in che modo verranno valutati i docenti? Non certo per le loro già acquisite competenze, figuriamoci! Essi verranno valutati in base alla discrezionalità del preside (ma non solo).

L'INVALSI va a sposarsi perfettamente con il
PDL Aprea, fornendo il meccanismo perfetto e aberrante per trasformare le scuole pubbliche in aziende e riformando lo stato giuridico degli insegnanti. Infatti, a giudicare i docenti non sarà soltanto il preside, ma una commissione formata da persone anche esterne al mondo della scuola e che costituiranno un vero e proprio Consiglio di amministrazione che sostituirà il tradizionale e sacro Consiglio di Istituto.

Tutto viene mascherato con quello che, secondo l'INVALSI, dovrebbe essere una semplice valutazione dei singoli istituti, ma i contenuti del testo dei succitati professori, sono a dir poco inquietanti. Prendiamo alcuni stralci e spieghiamoli:

- L’autonomia decisionale delle scuole dovrà occuparsi della gestione delle risorse umane 'di pari passo con la definizione di un sistema di valutazione che permetta di misurare i risultati ottenuti...'In pratica il testo introduce subito l'aspetto dell'azione valutativa nei confronti delle risorse umane (non dei saperi degli studenti).

- Verrà costituito un 'ranking provinciale, regionale e nazionale rispetto a tutte le scuole o alle scuole dello stesso tipo, costruito sulla base della media o della mediana dei risultati dei rispettivi studenti'.

Cioé, si prendono i voti degli studenti di una singola scuola, si fa una media, il risultato andrà in una graduatoria che connoterà quella singola scuola.

- '...sarà possibile studiare se e come collegare i risultati della valutazione a misure di natura premiante o penalizzante per i budget delle singole scuole'.

Se il risultato della media dei voti degli studenti è bassa, la scuola verrà penalizzata dal taglio (ulteriore) dei fondi ad essa destinati.- per assicurare alle scuole la necessaria autonomia il Miur dovrà affrontare i seguenti nodi:
a) Reclutamento e rimozione dei presidi sulla base della performance ottenuta.
b) Reclutamento e rimozione degli insegnanti...

Immaginate le pressioni dei presidi sui docenti, al fine di ottenere buoni voti sulle pagelle.

Immaginate anche in che modo i presidi recluteranno gli insegnanti (in barba alle graduatorie).
Va da sè che, già in questo modo, l'impianto aziendale delle scuole è pienamente raggiunto.

Ma non è ancora tutto!

Il testo dell'INVALSI chiarisce che ogni docente sarà monitorato in base ai voti che i suoi singoli studenti riportano della sua materia.
Se i voti sono bassi, non vuol dire che il ragazzo non ha studiato, ma che il docente non è preparato. Indovinate un po', questi docenti, per 1200 euro al mese, che tipo di voti registreranno, da adesso in poi, anche sulle pagelle dei più ignoranti?

Per leggere altri deliranti stralci del testo
QUI

Valentina Aprea (Pdl)

Due genitori contestano la schedatura INVALSI

Fonte:
Italianiimbecilli

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