Milano. Il 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d'Italia, ha cancellato Zopa dall'elenco degli intermediari finanziari. Come conseguenza immediata Zopa ha sospeso la trattazione di nuovi prestiti e l'ingresso di nuovi Prestatori. Garantendo comunque la gestione di tutti i flussi di pagamento e le attività di recupero credito. A Zopa, la Banca d’Italia ha contestato di aver fatto raccolta del risparmio (e non semplice intermediazione di pagamenti) a causa della giacenza sul Conto Prestatori Zopa del denaro in attesa di uscire in prestito. Maurizio Sella, AD di Zopa, ci racconta com'è avvenuto il processo di controllo e notifica e comunica la decisione di procedere per vie legali al fine di poter soluzionare quanto imputato e non fermare l'attività. In un anno e mezzo di attività Zopa ha gestito 7 milioni e 200 mila euro per un totale di 1200 prestiti permettendo scambi di denaro tra 5000 persone i cui bisogni le banche spesso nemmeno considerano. Servizio di Claudia Bellante
mercoledì 15 luglio 2009
Chiude Zopa.it. Addio al microcredito italiano sul web
Milano. Il 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d'Italia, ha cancellato Zopa dall'elenco degli intermediari finanziari. Come conseguenza immediata Zopa ha sospeso la trattazione di nuovi prestiti e l'ingresso di nuovi Prestatori. Garantendo comunque la gestione di tutti i flussi di pagamento e le attività di recupero credito. A Zopa, la Banca d’Italia ha contestato di aver fatto raccolta del risparmio (e non semplice intermediazione di pagamenti) a causa della giacenza sul Conto Prestatori Zopa del denaro in attesa di uscire in prestito. Maurizio Sella, AD di Zopa, ci racconta com'è avvenuto il processo di controllo e notifica e comunica la decisione di procedere per vie legali al fine di poter soluzionare quanto imputato e non fermare l'attività. In un anno e mezzo di attività Zopa ha gestito 7 milioni e 200 mila euro per un totale di 1200 prestiti permettendo scambi di denaro tra 5000 persone i cui bisogni le banche spesso nemmeno considerano. Servizio di Claudia Bellante
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