sabato 30 maggio 2009

La Gente del Sud si raccoglie numerosa sulla tomba del Re Ferdinando






Ricevo e posto con condivisione e complimenti per l'ottima riuscita della commemorazione:


Centinaia di persone, una folla inaspettata che ha compostamente "invaso" la chiesa di S.Chiara di Napoli, dopo la funzione religiosa celebrata esclusivamente in memoria del Re Ferdinando II, ieri 29 maggio si è raccolta ai piedi del Pantheon dei Sovrani duosiciliani mentre il sacerdote officiava in latino il rito dei defunti.


























Senza clamori e spettacolarizzazioni ha riservato un lungo e fragoroso applauso al suo Re e, dopo aver apposto la propria firma ed un pensiero sul registro d'onore, si è spostata sul vicino luogo del convegno commemorativo nel quale hanno parlato gli amici Salemi, Vitale, Golia e Di Giovane.


























Come avevamo previsto, la gente del sud ha scelto giudiziosamente il luogo sul quale ricordare il proprio Sovrano non lasciandosi condizionare da messaggi fuorvianti e farneticanti che fino all'ultimo hanno cercato di condizionare la partecipazione con amene e pittoresche interpretazioni di storia delle "lapidi".


























E' una grande lezione di stile, di sobrietà e di oculatezza organizzativa della quale va' dato ampio merito a coloro i quali non si sono risparmiati pur di dare al Re Ferdinando, sul luogo consacrato dalla presenza dei suoi resti mortali, un segno tangibile e sincero della propria riconoscenza. Riconoscenza che è stata spontaneamente e dignitosamente condivisa da tantissmi compatrioti giunti a Napoli da ogni parte d'Italia.



























La peculiarità dell'avvenimento merita ulteriori approfondimenti perchè la chiarezza, in questo caso, riteniamo debba essere assoluta.

I Dirigenti Noiborbonici



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Ricevo e posto con condivisione e complimenti per l'ottima riuscita della commemorazione:


Centinaia di persone, una folla inaspettata che ha compostamente "invaso" la chiesa di S.Chiara di Napoli, dopo la funzione religiosa celebrata esclusivamente in memoria del Re Ferdinando II, ieri 29 maggio si è raccolta ai piedi del Pantheon dei Sovrani duosiciliani mentre il sacerdote officiava in latino il rito dei defunti.


























Senza clamori e spettacolarizzazioni ha riservato un lungo e fragoroso applauso al suo Re e, dopo aver apposto la propria firma ed un pensiero sul registro d'onore, si è spostata sul vicino luogo del convegno commemorativo nel quale hanno parlato gli amici Salemi, Vitale, Golia e Di Giovane.


























Come avevamo previsto, la gente del sud ha scelto giudiziosamente il luogo sul quale ricordare il proprio Sovrano non lasciandosi condizionare da messaggi fuorvianti e farneticanti che fino all'ultimo hanno cercato di condizionare la partecipazione con amene e pittoresche interpretazioni di storia delle "lapidi".


























E' una grande lezione di stile, di sobrietà e di oculatezza organizzativa della quale va' dato ampio merito a coloro i quali non si sono risparmiati pur di dare al Re Ferdinando, sul luogo consacrato dalla presenza dei suoi resti mortali, un segno tangibile e sincero della propria riconoscenza. Riconoscenza che è stata spontaneamente e dignitosamente condivisa da tantissmi compatrioti giunti a Napoli da ogni parte d'Italia.



























La peculiarità dell'avvenimento merita ulteriori approfondimenti perchè la chiarezza, in questo caso, riteniamo debba essere assoluta.

I Dirigenti Noiborbonici



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