venerdì 19 dicembre 2008

Saviano sugli appalti a Napoli: connivenze note da anni


"Al di là delle attuali vicende in corso a Napoli e di come andranno a finire, una cosa va detta, che il centrosinistra avesse relazioni con la criminalità organizzata lo si sapeva da 10 anni. Non a caso la Campania e la Calabria, feudi del centrosinistra, hanno il record per crimini di questo tipo". Questo è stato uno dei momenti più intensi della lezione su criminalità e camorra tenuta da Roberto Saviano, autore di 'Gomorra', alla Terza università di Roma dove è stato ospitato stasera dal movimento dell'Onda.

E ancora Saviano fa un appello all'elettorato, molto applaudito dagli studenti. "Gli elettori di sinistra e di destra devono una volta per sempre, al di là delle loro idee politiche, scegliere persone diverse a rappresentarli". Il fatto di essere accusato "dalla mia gente di aver diffamato la mia terra è una cosa ingiusta - ha poi aggiunto -. Quello che emerge in ogni inchiesta è che, al di là del fatto se sei di destra o di sinistra, sei coinvolto in certe cose perché è così che funziona".

Roberto Saviano si è intrattenuto per circa un'ora e mezza nell'aula magna della Terza università di Roma con un pubblico di oltre 600 studenti silenziosi e attenti. La sua lezione oltre ai riferimenti politici si è basata su la storia da lui ben conosciuta della camorra raccontata attraverso foto emblematiche di vittime della criminalità. "Il fatto è - ha spiegato lo scrittore - che è una vera e propria guerra quella che avviene nel sud. Una guerra che ha fatto 4.000 morti, più del fondamentalismo islamico in Europa. Una guerra silenziosa di cui i media parlano poco". Il fatturato della mafia, ci tiene a dire Saviano, è di 100 miliardi di euro "per fare un esempio quello della Fiat mondoè di 50 miliardi di euro".

E poi lo scrittore fa vedere su uno schermo attrezzato dietro la sua cattedra tante foto di morti, in cui molto spesso ci sono come testimoni dei ragazzini piccoli in prima fila ("si può dire che questa è una sorta di iniziazione. I bambini sanno tutto di pistole e modi di morire").

E lo scrittore conclude con un'accusa forte, anche attraverso le diapositive ai giornali locali, che fanno, secondo lui, un informazione deformata e connivente con la criminalità: "L'unica paura che hanno i camorristi è quella della parola. Non vogliono che la gente sappia troppo di loro. Preferiscono passare per criminali da strapazzo, piuttosto che da imprenditori affiliati al crimine".

Fonte:
Rai news24
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"Al di là delle attuali vicende in corso a Napoli e di come andranno a finire, una cosa va detta, che il centrosinistra avesse relazioni con la criminalità organizzata lo si sapeva da 10 anni. Non a caso la Campania e la Calabria, feudi del centrosinistra, hanno il record per crimini di questo tipo". Questo è stato uno dei momenti più intensi della lezione su criminalità e camorra tenuta da Roberto Saviano, autore di 'Gomorra', alla Terza università di Roma dove è stato ospitato stasera dal movimento dell'Onda.

E ancora Saviano fa un appello all'elettorato, molto applaudito dagli studenti. "Gli elettori di sinistra e di destra devono una volta per sempre, al di là delle loro idee politiche, scegliere persone diverse a rappresentarli". Il fatto di essere accusato "dalla mia gente di aver diffamato la mia terra è una cosa ingiusta - ha poi aggiunto -. Quello che emerge in ogni inchiesta è che, al di là del fatto se sei di destra o di sinistra, sei coinvolto in certe cose perché è così che funziona".

Roberto Saviano si è intrattenuto per circa un'ora e mezza nell'aula magna della Terza università di Roma con un pubblico di oltre 600 studenti silenziosi e attenti. La sua lezione oltre ai riferimenti politici si è basata su la storia da lui ben conosciuta della camorra raccontata attraverso foto emblematiche di vittime della criminalità. "Il fatto è - ha spiegato lo scrittore - che è una vera e propria guerra quella che avviene nel sud. Una guerra che ha fatto 4.000 morti, più del fondamentalismo islamico in Europa. Una guerra silenziosa di cui i media parlano poco". Il fatturato della mafia, ci tiene a dire Saviano, è di 100 miliardi di euro "per fare un esempio quello della Fiat mondoè di 50 miliardi di euro".

E poi lo scrittore fa vedere su uno schermo attrezzato dietro la sua cattedra tante foto di morti, in cui molto spesso ci sono come testimoni dei ragazzini piccoli in prima fila ("si può dire che questa è una sorta di iniziazione. I bambini sanno tutto di pistole e modi di morire").

E lo scrittore conclude con un'accusa forte, anche attraverso le diapositive ai giornali locali, che fanno, secondo lui, un informazione deformata e connivente con la criminalità: "L'unica paura che hanno i camorristi è quella della parola. Non vogliono che la gente sappia troppo di loro. Preferiscono passare per criminali da strapazzo, piuttosto che da imprenditori affiliati al crimine".

Fonte:
Rai news24

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