mercoledì 10 dicembre 2008

I pizzini di Gelli distribuiti in Tv


Di Maurizio Chierici

Licio Gelli non parla mai a caso. L’altra sera in Tv ha distribuito avvertimenti di sapore mafioso per ricordare a chi di dovere cosa sa e cosa potrebbe raccontare se qualcuno non gli riconosce qualcosa. Ricatto non facile da decifrare agli estranei dei gironi P2.
Ma qualcosa si capisce: il venerabile sembra non più accontentarsi degli omaggi tipo copertina di Panorama, devozione di Berlusconi quando il venerabile ha regalato inediti di Mussolini, D’Annunzio e Verdi alla biblioteca di Pistoia, autorità in festa. I suoi misteri d’ Italia restano nascosti, eppure potrebbero rispuntare con rivelazioni fastidiose.
A meno che… L’ambiguità è l’arma nella quale è davvero maestro.
Comincia col spargere curiosità innocenti come la liturgia dell’affiliazione di Berlusconi. Pizzini di svagatezza mondana. Chi c’era al pranzo del nuovo fratello.
<>, suo medico personale, infiltrato al Corriere della Sera che ha poi colonizzato. Era il numero uno del dipartimento <> della loggia; oggi è protagonista di Vivere Bene, consigli ai malati, naturalmente di Canale 4. Negli anni ’70 l’editore Berlusconi figurava sua terza spalla. In un libro Gervaso racconta come ha conosciuto e avvicinato il Cavaliere a Gelli. Al quale un giorno scrive: <>.
Quel Tassandin, P2.
Gelli ricorda in Tv l’amicizia con Cossiga e Andreotti ( sempre smentita dal senatore ): <>. Parla del Cavaliere, ammirato ma anche deluso: <>. Chiede di accelerare la riforma della giustizia: magistrati sotto tutela del potere politico. Soddisfatto per il sindacato che comincia a litigare; soddisfatto dalla sinistra in crisi, vuol fermare gli extra comunitari <>. B. ha provato a negare la sua tessera P2, è la domanda insidiosa. Il maestro sorride: hanno negato in tanti. <>. Perché fiducioso del programma che avrebbe fatto rinascere l’ Italia. A buon punto ma non ancora completato. Gelli ha 89 anni. I fratelli lo sopportano sapendo ( o non sapendo ) quali carte nasconde.
Come è successo ai pinochettisti cileni diventati miliardari grazie a Pinochet, ne accompagnano il tramonto con l’angoscia che un giorno possa aprire il cassetto dei segreti. Impazienti, aspettano l’ultimo sospiro.


Fonte: L'Unità
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Di Maurizio Chierici

Licio Gelli non parla mai a caso. L’altra sera in Tv ha distribuito avvertimenti di sapore mafioso per ricordare a chi di dovere cosa sa e cosa potrebbe raccontare se qualcuno non gli riconosce qualcosa. Ricatto non facile da decifrare agli estranei dei gironi P2.
Ma qualcosa si capisce: il venerabile sembra non più accontentarsi degli omaggi tipo copertina di Panorama, devozione di Berlusconi quando il venerabile ha regalato inediti di Mussolini, D’Annunzio e Verdi alla biblioteca di Pistoia, autorità in festa. I suoi misteri d’ Italia restano nascosti, eppure potrebbero rispuntare con rivelazioni fastidiose.
A meno che… L’ambiguità è l’arma nella quale è davvero maestro.
Comincia col spargere curiosità innocenti come la liturgia dell’affiliazione di Berlusconi. Pizzini di svagatezza mondana. Chi c’era al pranzo del nuovo fratello.
<>, suo medico personale, infiltrato al Corriere della Sera che ha poi colonizzato. Era il numero uno del dipartimento <> della loggia; oggi è protagonista di Vivere Bene, consigli ai malati, naturalmente di Canale 4. Negli anni ’70 l’editore Berlusconi figurava sua terza spalla. In un libro Gervaso racconta come ha conosciuto e avvicinato il Cavaliere a Gelli. Al quale un giorno scrive: <>.
Quel Tassandin, P2.
Gelli ricorda in Tv l’amicizia con Cossiga e Andreotti ( sempre smentita dal senatore ): <>. Parla del Cavaliere, ammirato ma anche deluso: <>. Chiede di accelerare la riforma della giustizia: magistrati sotto tutela del potere politico. Soddisfatto per il sindacato che comincia a litigare; soddisfatto dalla sinistra in crisi, vuol fermare gli extra comunitari <>. B. ha provato a negare la sua tessera P2, è la domanda insidiosa. Il maestro sorride: hanno negato in tanti. <>. Perché fiducioso del programma che avrebbe fatto rinascere l’ Italia. A buon punto ma non ancora completato. Gelli ha 89 anni. I fratelli lo sopportano sapendo ( o non sapendo ) quali carte nasconde.
Come è successo ai pinochettisti cileni diventati miliardari grazie a Pinochet, ne accompagnano il tramonto con l’angoscia che un giorno possa aprire il cassetto dei segreti. Impazienti, aspettano l’ultimo sospiro.


Fonte: L'Unità

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