lunedì 8 dicembre 2008

GAETA. GIUNTA DI PARTIGIANI DEL SUD ALZA LA VOCE. L'OPPOSIZIONE SI NASCONDE

Il consiglio comunale straordinario
affollatissimo ha rinnovato
le motivazioni che spingono
i consiglieri della maggioranza
alla richiesta dei danni all'unanimità.
Ridicolo ed antistorico l'atteggiamento
dell'opposizione che esce dall'aula


Gaeta. La grande attesa per il consiglio comunale straordinario in programma oggi, sabato 6 dicembre 2008, è stata coronata dal giusto successo. In tantissimi e provenienti da tutta Italia coloro che non hanno voluto mancare a quello che potrebbe diventare un evento storico.
Massiccia la presenza degli esponenti e militanti del "Partito del Sud" che accoglievano all'ingresso gli intervenuti donando loro una fascia nera da mettere al braccio in segno di lutto per ricordare le vittime fatte dai Savoia nei vigliacchi bombardamenti ordinati dal criminale di guerra generale Enrico Cialdini durante l'assedio del 1860/61.
All'ordine del giorno, come si saprà per la vasta eco suscitata nei giorni scorsi, la richiesta dei danni di guerra sotto la voce
"150° Anniversario Unità d'Italia. Provvedimenti".
Sull'Aventino i consiglieri dell'opposizione che abbandonano i lavori in segno di protesta, dimostrando poca democrazia, scarsa conoscenza storica e, soprattutto, nessun amore per la propria terra in omaggio alla demagogia di schieramento "politico" nel senso più moderno ed antistorico del termine.



Raccoglie applausi a scena aperta il sindaco Antonio Raimondi (nella foto sopra) che ricorda le fasi storiche che muovono la richiesta in discussione, ammonisce i Savoia a smetterla di fare gli "ignorantoni" facendo finta di non essere a conoscenza di quello che accadeva.
"Quando si parla dell'incontro a Teano si ricorda sempre l'obbedisco di Giuseppe Garibaldi
- ha detto il sindaco -
ma quale fu la risposta di Vittorio Emanuele ? La risposta fu:
"I suoi soldati sono stanchi, adesso tocca a me"
.
Ed è da quel momento che lui affida al Generale Cialdini le operazioni militari.
La storia non ammette ignoranza e Gaeta ha pagato per essere la "Fedelissima"

- ha continuato il sindaco facendo l'elenco dei soprusi inflitti in punizione della sua fedeltà. Tra i quali spicca la demanializzazione che la obbliga a pagare l'uso del proprio suolo allo Stato italiano.

Il capogruppo della lista Raimondi Domenico Guerra ha rafforzato la posizione del Sindaco e dell'assessore Antonio Ciano leggendo all'aula un documento storico dal quale si evidenzia come i Savoia fossero a conoscenza delle proprie malefatte riconoscendole per iscritto già nel 1965 un indennizzo di mille lire da distribuire tra i resistenti gaetani rifugiatisi a Nola.
Lungo quanto entusiasmante il discorso dell'assessore Antonio Ciano, che ha spaziato dai momenti storici trattati nei suoi tanti saggi alla progettualità ed alla volontà di far largo ai giovani una volta raggiunta la fine della sua missione per restituire alla sua terra quello che il Demanio - pur facendo il suo lavoro - ha sottratto.
Momenti di commozione intrecciata tra il sindaco e il combattivo assessore hanno creato un'attimo di magìa nella sala, che è scoppiata in un lungo ed emozionato applauso. Altro che lasciare ai giovani: che Dio lo regali anche alla politicamente malandata Napoli un'assessore-partigiano come lui.

Gino Giammarino

Fonte:Il Brigante
Leggi tutto »
Il consiglio comunale straordinario
affollatissimo ha rinnovato
le motivazioni che spingono
i consiglieri della maggioranza
alla richiesta dei danni all'unanimità.
Ridicolo ed antistorico l'atteggiamento
dell'opposizione che esce dall'aula


Gaeta. La grande attesa per il consiglio comunale straordinario in programma oggi, sabato 6 dicembre 2008, è stata coronata dal giusto successo. In tantissimi e provenienti da tutta Italia coloro che non hanno voluto mancare a quello che potrebbe diventare un evento storico.
Massiccia la presenza degli esponenti e militanti del "Partito del Sud" che accoglievano all'ingresso gli intervenuti donando loro una fascia nera da mettere al braccio in segno di lutto per ricordare le vittime fatte dai Savoia nei vigliacchi bombardamenti ordinati dal criminale di guerra generale Enrico Cialdini durante l'assedio del 1860/61.
All'ordine del giorno, come si saprà per la vasta eco suscitata nei giorni scorsi, la richiesta dei danni di guerra sotto la voce
"150° Anniversario Unità d'Italia. Provvedimenti".
Sull'Aventino i consiglieri dell'opposizione che abbandonano i lavori in segno di protesta, dimostrando poca democrazia, scarsa conoscenza storica e, soprattutto, nessun amore per la propria terra in omaggio alla demagogia di schieramento "politico" nel senso più moderno ed antistorico del termine.



Raccoglie applausi a scena aperta il sindaco Antonio Raimondi (nella foto sopra) che ricorda le fasi storiche che muovono la richiesta in discussione, ammonisce i Savoia a smetterla di fare gli "ignorantoni" facendo finta di non essere a conoscenza di quello che accadeva.
"Quando si parla dell'incontro a Teano si ricorda sempre l'obbedisco di Giuseppe Garibaldi
- ha detto il sindaco -
ma quale fu la risposta di Vittorio Emanuele ? La risposta fu:
"I suoi soldati sono stanchi, adesso tocca a me"
.
Ed è da quel momento che lui affida al Generale Cialdini le operazioni militari.
La storia non ammette ignoranza e Gaeta ha pagato per essere la "Fedelissima"

- ha continuato il sindaco facendo l'elenco dei soprusi inflitti in punizione della sua fedeltà. Tra i quali spicca la demanializzazione che la obbliga a pagare l'uso del proprio suolo allo Stato italiano.

Il capogruppo della lista Raimondi Domenico Guerra ha rafforzato la posizione del Sindaco e dell'assessore Antonio Ciano leggendo all'aula un documento storico dal quale si evidenzia come i Savoia fossero a conoscenza delle proprie malefatte riconoscendole per iscritto già nel 1965 un indennizzo di mille lire da distribuire tra i resistenti gaetani rifugiatisi a Nola.
Lungo quanto entusiasmante il discorso dell'assessore Antonio Ciano, che ha spaziato dai momenti storici trattati nei suoi tanti saggi alla progettualità ed alla volontà di far largo ai giovani una volta raggiunta la fine della sua missione per restituire alla sua terra quello che il Demanio - pur facendo il suo lavoro - ha sottratto.
Momenti di commozione intrecciata tra il sindaco e il combattivo assessore hanno creato un'attimo di magìa nella sala, che è scoppiata in un lungo ed emozionato applauso. Altro che lasciare ai giovani: che Dio lo regali anche alla politicamente malandata Napoli un'assessore-partigiano come lui.

Gino Giammarino

Fonte:Il Brigante

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India