giovedì 9 ottobre 2008

IL PARTITO DEL SUD A GAETA


Ricevo da Antonio Ciano e posto con condivisione:



IL PARTITO DEL SUD A GAETA
Comunicato Stampa


Il direttivo nazionale del Partito del Sud si riunirà sabato 11 a Gaeta.

Si parlerà delle nuove strategie politiche da seguire nei prossimi mesi, delle alleanze probabili alle prossime elezioni provinciali e nazionali, e delle nuove cariche direttive nel Partito.

Saranno presenti i segretari regionali
del Piemonte nella figura del Prof. Ferdinando Mallamaci,
della Basilicata prof.Carmine Colacino,
della Puglia dott.Francesco Laricchia,
della Liguria prof.essa Costanza Castellano,
degli Abruzzi e Molise dott.Giorgio Ciccotti,
dell'Emilia Romagna dott. Natale Cuccurese,
delle Marche dott. Maurizio D'Angelo,
del Veneto Avv. Antonio Pagano,
della Lombardia dott. Antonio Iannaccone,
dal Lazio Ing. Vincenzo Riccio,
della Campania dott.Giovanni Savino,
della Sicilia Dott. ErasmoVecchio.

Saranno presenti anche grandi meridionalisti come il Dott Mazzoni e il dott. Nando Dicè.

Il Partito del Sud è nato l'8 dicembre del 2007 a Gaeta e si sta espandendo in tutta Italia - dice il Cap. Antonio Ciano, segretario nazionale del Partito - nel giro di cinque anni costruiremo l'alternativa al blocco del Nord, costituito oggi dagli attuali schieramenti di destra e di sinistra.

Questi schieramenti non rappresentano il sud, nè i suoi legittimi interessi. Il Sud è diventato mercato del Nord.

Tutte le maggiori industrie stazionano nel triangolo industriale padano,
e così le piccole. Non parliamo dei gruppi finanziari che contano.

Le compagnie assicurative, quelle mediatiche, quelle finanziarie, i gruppi bancari, sono tutti dislocati nel Nord Italia, noi meridionali serviamo solo ad impinguare i loro guadagni.

Nel Sud non è rimasta nemmeno una banca, solo bancarelle che presto saranno divorate dai cannibali del Nord.

Il banco di Sicilia e il Banco di Napoli, gloria e vanto dell'economia meridionale son finite nelle fauci dei grandi gruppi del nord, lasciando rastrellare capitali che non saranno più reinvestiti nella parte meridionale d'Italia.

Un territorio senza banche muore asfissiato.

I supermercati? Tutti del Nord.

Noi ci stiamo attivando concretamente, già 600 imprenditori del Sud hanno aderito la progetto"Compra Sud". www.supermercaticomprasud.it .

Ai primi di novembre sarà inaugurato il primo supermercato di soli prodotti meridionali, che entro i prossimi cinque anni invaderanno il centro e il nord della penisola.

Il Partito del Sud deve difendere gli interessi imprenditoriali del Sud, deve difendere l'economia del Sud, deve difendere l'agricoltura del Sud creando,dal nulla, un sistema economico diverso da quello in cui viviamo, con ammortizzatori sociali.

Questa repubblica deve essere rifondata, viviamo ancora di Regi decreti savoiardi e di leggi fasciste mai cancellate, e abitiamo in strade e piazze intitolate ai nostri massacratori risorgimentali.

Questa repubblica è nata sulle ceneri di casa Savoia e del fascismo, e pare, che qualche intellettuale non voglia capirlo, nè i nostri governanti sono capaci di cancellare gli 83 anni di regno sabaudo.

Lo faremo noi del Partito del Sud.

In 83 anni di falsa unità d'Italia hanno massacrato un milione di contadini chiamandoli briganti, han fatto emigrare 25 milioni di meridionali senza soluzione di continuità, e soprattutto hanno cercato di distruggere la nostra identità.

Il Partito del Sud da sempre ha sposato il federalismo, ma non ci basta quello fiscale della Lega, vogliamo un federalismo appropriato alle regioni. In Lombardia non hanno il mare, nè hanno i porti, nè hanno i beni demaniali che i piemontesi ci hanno espropriato.

Le risorse del mare, delle spiagge, dei porti, devono tornare ad arricchire le città rivierasche, i canoni delle spiagge e delle concessioni a mare devono ritornare ad arricchire le città che ospitano tali ricchezze. L'autonomia impostitiva dei comuni è messa al primo posto nei programmi del Partito del Sud.

Roma non deve più essere capitale del Lazio, ma capitale d'Italia.

La regione Lazio deve scorporare dalla sua giurisdizione Roma, assorbe il 90% delle risorse destinate ai comuni, e questo non è ragionevole, nè razionale. La sanità della nostra regione deve finanziare tantissime cliniche dell'oltre tevere, cliniche private che dovrebbero essere finzanziate da tutte le regioni, come i costi dell'essere capitale.
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Ricevo da Antonio Ciano e posto con condivisione:



IL PARTITO DEL SUD A GAETA
Comunicato Stampa


Il direttivo nazionale del Partito del Sud si riunirà sabato 11 a Gaeta.

Si parlerà delle nuove strategie politiche da seguire nei prossimi mesi, delle alleanze probabili alle prossime elezioni provinciali e nazionali, e delle nuove cariche direttive nel Partito.

Saranno presenti i segretari regionali
del Piemonte nella figura del Prof. Ferdinando Mallamaci,
della Basilicata prof.Carmine Colacino,
della Puglia dott.Francesco Laricchia,
della Liguria prof.essa Costanza Castellano,
degli Abruzzi e Molise dott.Giorgio Ciccotti,
dell'Emilia Romagna dott. Natale Cuccurese,
delle Marche dott. Maurizio D'Angelo,
del Veneto Avv. Antonio Pagano,
della Lombardia dott. Antonio Iannaccone,
dal Lazio Ing. Vincenzo Riccio,
della Campania dott.Giovanni Savino,
della Sicilia Dott. ErasmoVecchio.

Saranno presenti anche grandi meridionalisti come il Dott Mazzoni e il dott. Nando Dicè.

Il Partito del Sud è nato l'8 dicembre del 2007 a Gaeta e si sta espandendo in tutta Italia - dice il Cap. Antonio Ciano, segretario nazionale del Partito - nel giro di cinque anni costruiremo l'alternativa al blocco del Nord, costituito oggi dagli attuali schieramenti di destra e di sinistra.

Questi schieramenti non rappresentano il sud, nè i suoi legittimi interessi. Il Sud è diventato mercato del Nord.

Tutte le maggiori industrie stazionano nel triangolo industriale padano,
e così le piccole. Non parliamo dei gruppi finanziari che contano.

Le compagnie assicurative, quelle mediatiche, quelle finanziarie, i gruppi bancari, sono tutti dislocati nel Nord Italia, noi meridionali serviamo solo ad impinguare i loro guadagni.

Nel Sud non è rimasta nemmeno una banca, solo bancarelle che presto saranno divorate dai cannibali del Nord.

Il banco di Sicilia e il Banco di Napoli, gloria e vanto dell'economia meridionale son finite nelle fauci dei grandi gruppi del nord, lasciando rastrellare capitali che non saranno più reinvestiti nella parte meridionale d'Italia.

Un territorio senza banche muore asfissiato.

I supermercati? Tutti del Nord.

Noi ci stiamo attivando concretamente, già 600 imprenditori del Sud hanno aderito la progetto"Compra Sud". www.supermercaticomprasud.it .

Ai primi di novembre sarà inaugurato il primo supermercato di soli prodotti meridionali, che entro i prossimi cinque anni invaderanno il centro e il nord della penisola.

Il Partito del Sud deve difendere gli interessi imprenditoriali del Sud, deve difendere l'economia del Sud, deve difendere l'agricoltura del Sud creando,dal nulla, un sistema economico diverso da quello in cui viviamo, con ammortizzatori sociali.

Questa repubblica deve essere rifondata, viviamo ancora di Regi decreti savoiardi e di leggi fasciste mai cancellate, e abitiamo in strade e piazze intitolate ai nostri massacratori risorgimentali.

Questa repubblica è nata sulle ceneri di casa Savoia e del fascismo, e pare, che qualche intellettuale non voglia capirlo, nè i nostri governanti sono capaci di cancellare gli 83 anni di regno sabaudo.

Lo faremo noi del Partito del Sud.

In 83 anni di falsa unità d'Italia hanno massacrato un milione di contadini chiamandoli briganti, han fatto emigrare 25 milioni di meridionali senza soluzione di continuità, e soprattutto hanno cercato di distruggere la nostra identità.

Il Partito del Sud da sempre ha sposato il federalismo, ma non ci basta quello fiscale della Lega, vogliamo un federalismo appropriato alle regioni. In Lombardia non hanno il mare, nè hanno i porti, nè hanno i beni demaniali che i piemontesi ci hanno espropriato.

Le risorse del mare, delle spiagge, dei porti, devono tornare ad arricchire le città rivierasche, i canoni delle spiagge e delle concessioni a mare devono ritornare ad arricchire le città che ospitano tali ricchezze. L'autonomia impostitiva dei comuni è messa al primo posto nei programmi del Partito del Sud.

Roma non deve più essere capitale del Lazio, ma capitale d'Italia.

La regione Lazio deve scorporare dalla sua giurisdizione Roma, assorbe il 90% delle risorse destinate ai comuni, e questo non è ragionevole, nè razionale. La sanità della nostra regione deve finanziare tantissime cliniche dell'oltre tevere, cliniche private che dovrebbero essere finzanziate da tutte le regioni, come i costi dell'essere capitale.

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