sabato 27 settembre 2008

Rifiuti, a Chiaiano tornano le proteste e i blocchi stradali


Momenti di forte tensione tra manifestanti e Forze dell'ordine a Chiaiano a conclusione del "Jatevenne Day". Dopo che un gruppo di cittadini ha spintonato il cordone di sicurezza, c'è stata una prima carica di alleggerimento da parte della Polizia. A questo è seguito un lancio di petardi a cui gli agenti hanno risposto con dei lacrimogeni. Secondo quanto riferito sia dalle Forze dell'ordine che dai rappresentanti dei Comitati ci sarebbero dei contusi tra cui un poliziotto.

Gli "scontri" si sarebbero verificati dopo che il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, insieme a dei cittadini, stavano trattando con le Forze dell'ordine per potere entrare nel sito e verificare lo stato dei lavori all'interno della cava di tufo.

Il corteo è ritornato dove è il presidio, ossia alla rotonda Rosa Dei Venti.

«Siamo stati aggrediti mentre il corteo avanzava disarmato per riappropriarsi del proprio territorio, dopo il fallimento della trattativa per l'ingresso di una delegazione nella cava». È questa la versione dei comitati antidiscarica, dopo gli scontri che si sono verificati questa sera a Chiaiano. «Il nostro tentativo di entrare nel sito - aggiungono i rappresentanti della protesta - era un gesto simbolico, ma significa anche che la gente di questo quartiere è pronta a lottare per evitare che si apra la discarica».

Fonte:Unità

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Momenti di forte tensione tra manifestanti e Forze dell'ordine a Chiaiano a conclusione del "Jatevenne Day". Dopo che un gruppo di cittadini ha spintonato il cordone di sicurezza, c'è stata una prima carica di alleggerimento da parte della Polizia. A questo è seguito un lancio di petardi a cui gli agenti hanno risposto con dei lacrimogeni. Secondo quanto riferito sia dalle Forze dell'ordine che dai rappresentanti dei Comitati ci sarebbero dei contusi tra cui un poliziotto.

Gli "scontri" si sarebbero verificati dopo che il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, insieme a dei cittadini, stavano trattando con le Forze dell'ordine per potere entrare nel sito e verificare lo stato dei lavori all'interno della cava di tufo.

Il corteo è ritornato dove è il presidio, ossia alla rotonda Rosa Dei Venti.

«Siamo stati aggrediti mentre il corteo avanzava disarmato per riappropriarsi del proprio territorio, dopo il fallimento della trattativa per l'ingresso di una delegazione nella cava». È questa la versione dei comitati antidiscarica, dopo gli scontri che si sono verificati questa sera a Chiaiano. «Il nostro tentativo di entrare nel sito - aggiungono i rappresentanti della protesta - era un gesto simbolico, ma significa anche che la gente di questo quartiere è pronta a lottare per evitare che si apra la discarica».

Fonte:Unità

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