venerdì 29 agosto 2008

Nella nuova Alitalia scompare la Puglia



Secondo indiscrezioni nel "piano Fenice" su cui si muove la nuova cordata che darà vita al nuovo vettore aereo che dovrebbe nascere da una costola di Alitalia e da Air One, gli scali pugliesi sono scomparsi. Il nuovo network prevede invece lo sviluppo di Milano (da cui saranno raggiungibili 73 destinazioni), Roma (44), Napoli (9), Catania (6), Torino (6) e Venezia (6).

ROMA – Lock-up di cinque anni per gli azionisti, accordo preventivo con i le rappresentanze sindacali, sei aeroporti base, flotta di 136 aerei, con aumento delle ore volate. Sono questi, secondo indiscrezioni pubblicata dalla stampa, i punti principali del piano Fenice su cui si muove la nuova cordata per dare vita al nuovo vettore aereo che dovrebbe nascere da una costola di Alitalia e da Air One.

- LOCK-UP: i soci avranno il vincolo di rimanere nel capitale della società fino al 2013. Nell’arco del primo triennio, orizzonte 2011, è previsto il ritorno all’utile della società

- SINDACATI: la realizzabilità del piano è subordinata al preventivo accordo con i sindacati. Condizione presente anche nel corso delle trattative con Air France. Proprio l’assenza del consenso dei sindacati fece saltare l’accordo.

- RINNOVO CONTRATTUALE: Tutti i dipendenti della nuova società dovranno sottoscrivere un nuovo regime contrattuale. Per il personale navigante è previsto un aumento delle ore volate: dalle attuali 550 si passerà a 650 per arrivare a 700 a fine piano.

- AEROPORTI: viene superato il concetto di hub e la strategia multipunto del nuovo vettore si articolerà su sei aeroporti base: Milano (da cui saranno raggiungibili 73 destinazioni), Roma (44), Napoli (9), Catania (6), Torino (6) e Venezia (6). Ogni polo aeroportuale servirà il bacino che è in grado di sostenere.

- FLOTTA: La flotta della nuova società sarà complessivamente di 136 aeromobili, per portarsi al 2013 a 150 unità. Questo sottintende un quantitativo di esuberi anche per il personale volante di Alitalia, quantificabile in circa 700 unità. Non è ancora chiaro a questo proposito se il taglio di personale verrà effettuato a monte (nella «bad company» commissariata) o a valle (direttamente nella nuova società).

- ESUBERI: Nella nuova compagnia transiteranno da Alitalia, oltre al personale viaggiante, seppur parzialmente ridimensionato, anche attività di servizio come la manutenzione leggera, la parte preponderante dell’information technology ed i dipendenti a terra che svolgono mansioni connesse con l'attività di volo. Resteranno nella bad company, che dovra gestire circa 7.000 esuberi, i settori non focali dell’information technology, la manutenzione pesante, i call center, le riparazioni ed i servizi amministrativi generici.

La Gazzetta del mezzogiorno
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Secondo indiscrezioni nel "piano Fenice" su cui si muove la nuova cordata che darà vita al nuovo vettore aereo che dovrebbe nascere da una costola di Alitalia e da Air One, gli scali pugliesi sono scomparsi. Il nuovo network prevede invece lo sviluppo di Milano (da cui saranno raggiungibili 73 destinazioni), Roma (44), Napoli (9), Catania (6), Torino (6) e Venezia (6).

ROMA – Lock-up di cinque anni per gli azionisti, accordo preventivo con i le rappresentanze sindacali, sei aeroporti base, flotta di 136 aerei, con aumento delle ore volate. Sono questi, secondo indiscrezioni pubblicata dalla stampa, i punti principali del piano Fenice su cui si muove la nuova cordata per dare vita al nuovo vettore aereo che dovrebbe nascere da una costola di Alitalia e da Air One.

- LOCK-UP: i soci avranno il vincolo di rimanere nel capitale della società fino al 2013. Nell’arco del primo triennio, orizzonte 2011, è previsto il ritorno all’utile della società

- SINDACATI: la realizzabilità del piano è subordinata al preventivo accordo con i sindacati. Condizione presente anche nel corso delle trattative con Air France. Proprio l’assenza del consenso dei sindacati fece saltare l’accordo.

- RINNOVO CONTRATTUALE: Tutti i dipendenti della nuova società dovranno sottoscrivere un nuovo regime contrattuale. Per il personale navigante è previsto un aumento delle ore volate: dalle attuali 550 si passerà a 650 per arrivare a 700 a fine piano.

- AEROPORTI: viene superato il concetto di hub e la strategia multipunto del nuovo vettore si articolerà su sei aeroporti base: Milano (da cui saranno raggiungibili 73 destinazioni), Roma (44), Napoli (9), Catania (6), Torino (6) e Venezia (6). Ogni polo aeroportuale servirà il bacino che è in grado di sostenere.

- FLOTTA: La flotta della nuova società sarà complessivamente di 136 aeromobili, per portarsi al 2013 a 150 unità. Questo sottintende un quantitativo di esuberi anche per il personale volante di Alitalia, quantificabile in circa 700 unità. Non è ancora chiaro a questo proposito se il taglio di personale verrà effettuato a monte (nella «bad company» commissariata) o a valle (direttamente nella nuova società).

- ESUBERI: Nella nuova compagnia transiteranno da Alitalia, oltre al personale viaggiante, seppur parzialmente ridimensionato, anche attività di servizio come la manutenzione leggera, la parte preponderante dell’information technology ed i dipendenti a terra che svolgono mansioni connesse con l'attività di volo. Resteranno nella bad company, che dovra gestire circa 7.000 esuberi, i settori non focali dell’information technology, la manutenzione pesante, i call center, le riparazioni ed i servizi amministrativi generici.

La Gazzetta del mezzogiorno

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