lunedì 25 agosto 2008

Il Ministro Gelmini offende, Lombardo “chiede”


Non si può non condividere la presa di posizione del Presidente della Regione contro il Ministro di stato Gelmini (Pubblica istruzione) per l’infelice affermazione razzista secondo cui i professori meridionali (e solo loro) devono essere obbligati a seguire corsi intensivi di riqualificazione.

Non condividiamo però il fatto che il Presidente “chieda” e non “pretenda” la ritrattazione delle affermazione del Ministro e le dovute scuse.

Le richieste le fa chi pensa di dover ottenere qualcosa che può essere concessa o meno.

In questo caso la pretesa di scuse e di ritrattazione non è una concessione, ma un obbligo da parte del ministro e il presidente non può pensare che così si difende il sud ed in particolare la Sicilia.

Già Amato nel 2007 offese la Sicilia e tutti i politici siciliani fecero a gara per “chiedere” scuse mai “concesse”.

Anche la magistratura ha archiviato le denunce che molte associazioni sicilianiste avevano presentato contro Amato.

E ora la Gelmini, che come Amato ha l’aggravante di essere un ministro della repubblica italiana.

”E’ assai grave - afferma Lombardo - che ci si esprima in questi termini “razzisti” parlando di uomini e donne del sud.

Non è necessario scomodare la storia o la letteratura per trovare, tra i meridionali, figure di straordinario rigore etico ed enorme valore morale e intellettuale.

Figure e persone che non possono essere offese da generalizzazioni prive di fondamento logico.””Nella grande impresa, tra gli operai e i grandi manager; nella pubblica amministrazione, nella polizia, nei carabinieri, nella guardia di finanza, nella magistratura: tra i massimi dirigenti e gli operatori di ogni livello, nulla in Italia funzionerebbe senza il contributo di fatica, sudore, sangue e intelligenza della gente del sud.

”Spiegazioni che appaiono quasi come se fosse Lombardo a doversi giustificare e non il ministro Gelmini che ha dimostrato quantomeno poco senso dello stato “unitario” e scarsa sensibilità.
Conclude Lombardo affermando che :
“è’ possibile che dietro ai titoli dei giornali ci sia una forzatura del pensiero e del linguaggio. E proprio per questo motivo, chiedo al ministro di chiarire con forza, - al di là di ogni possibile dubbio - il pensiero suo e l’orientamento del governo“.

Il ministro Gelmini il suo pensiero lo ha espresso con chiarezza, e il governo a cui si riferisce Lombardo è quello italiano o di qualche paese straniero?

La domanda è d’obbligo perché se il governo è quello italiano il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi avrebbe già dovuto chiedere scusa a suo nome e a nome del governo.

Se non lo ha fatto un motivo ci deve pur essere, no?

osservatorio-sicilia.it
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Non si può non condividere la presa di posizione del Presidente della Regione contro il Ministro di stato Gelmini (Pubblica istruzione) per l’infelice affermazione razzista secondo cui i professori meridionali (e solo loro) devono essere obbligati a seguire corsi intensivi di riqualificazione.

Non condividiamo però il fatto che il Presidente “chieda” e non “pretenda” la ritrattazione delle affermazione del Ministro e le dovute scuse.

Le richieste le fa chi pensa di dover ottenere qualcosa che può essere concessa o meno.

In questo caso la pretesa di scuse e di ritrattazione non è una concessione, ma un obbligo da parte del ministro e il presidente non può pensare che così si difende il sud ed in particolare la Sicilia.

Già Amato nel 2007 offese la Sicilia e tutti i politici siciliani fecero a gara per “chiedere” scuse mai “concesse”.

Anche la magistratura ha archiviato le denunce che molte associazioni sicilianiste avevano presentato contro Amato.

E ora la Gelmini, che come Amato ha l’aggravante di essere un ministro della repubblica italiana.

”E’ assai grave - afferma Lombardo - che ci si esprima in questi termini “razzisti” parlando di uomini e donne del sud.

Non è necessario scomodare la storia o la letteratura per trovare, tra i meridionali, figure di straordinario rigore etico ed enorme valore morale e intellettuale.

Figure e persone che non possono essere offese da generalizzazioni prive di fondamento logico.””Nella grande impresa, tra gli operai e i grandi manager; nella pubblica amministrazione, nella polizia, nei carabinieri, nella guardia di finanza, nella magistratura: tra i massimi dirigenti e gli operatori di ogni livello, nulla in Italia funzionerebbe senza il contributo di fatica, sudore, sangue e intelligenza della gente del sud.

”Spiegazioni che appaiono quasi come se fosse Lombardo a doversi giustificare e non il ministro Gelmini che ha dimostrato quantomeno poco senso dello stato “unitario” e scarsa sensibilità.
Conclude Lombardo affermando che :
“è’ possibile che dietro ai titoli dei giornali ci sia una forzatura del pensiero e del linguaggio. E proprio per questo motivo, chiedo al ministro di chiarire con forza, - al di là di ogni possibile dubbio - il pensiero suo e l’orientamento del governo“.

Il ministro Gelmini il suo pensiero lo ha espresso con chiarezza, e il governo a cui si riferisce Lombardo è quello italiano o di qualche paese straniero?

La domanda è d’obbligo perché se il governo è quello italiano il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi avrebbe già dovuto chiedere scusa a suo nome e a nome del governo.

Se non lo ha fatto un motivo ci deve pur essere, no?

osservatorio-sicilia.it

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