domenica 27 aprile 2008

Peer to peer? Sarkonò!



di Loris “snail” D'Emilio - Megachip.info
La Commissione Europea approva l'emendamento Cappato-Pannella che tutela il diritto di accesso a Internet. Bocciata la "tolleranza zero" proposta dal Presidente francese per chi scambia file protetti dal diritto d'autore sulla Rete.Non è una Direttiva, non ha valore vincolante per i singoli Stati, ma è già qualcosa: per lo meno una chiara presa di posizione contro la criminalizzazione dello scambio di file protetti su Internet con i programmi “peer to peer”.
Mercoledì scorso l'eurodeputato francese Guy Bono ha presentato un documento dal titolo “Le industrie culturali in Europa” per chiedere nuovi finanziamenti europei in favore della cultura; i deputati radicali Pannella e Cappato hanno proposto un emendamento al documento che invita Commissione e Consiglio a
“evitare l'adozione di misure in contrasto con le libertà civili, i diritti umani e i principi di proporzionalità, efficacia e dissuasività, quali l'interruzione dell'accesso a Internet che sono sproporzionate rispetto ai principi dell'efficacia e della dissuasione che vorrebbero perseguire ”
poiché
“Internet costituisce un ampio spazio per l'espressione della cultura, l'accesso alla conoscenza, la partecipazione democratica alla creatività europea, la coesione tra le generazioni grazie alla società dell'informazione”.
Con 314 voti favorevoli e 297 il Parlamento Europeo si è pronunciato in favore dell'emendamento proposto dai due deputati radicali, dando così un preciso segnale ai Governi nazionali, in particolare a quello francese. Nicolas Sarkozy ha firmato recentemente il Memorandum of Understanding (documento a tutela dei diritti di major e artisti) associando il peer-to-peer alla distruzione della cultura. Secondo il presidente francese, infatti, gli ISP (Internet Service Providers) devono essere i primi “controllori della Rete” e, qualora identifichino un utente intento a scaricare materiale protetto dal diritto d'autore, dopo due avvisi a smettere con il download illegale dovrebbero passare alla risoluzione del contratto chiudendo la connessione alla Rete e fornendo i dati dell'utente alle autorità (“third-strike theory”). Intento dichiarato di Sarkozy era promulgare una legge per la tutela del copyright in Francia e sottoporlo agli altri Stati membri durante il prossimo semestre di presidenza dell'Unione Europea.
Un voto dunque quanto mai utile e tempestivo: spiega infatti Marco Cappato
“Se da un lato il rapporto (quello di Guy Bono, ndr) chiede protezione per la cosiddetta proprietà intellettuale, dall'altro si dichiara contrario alla criminalizzazione dei consumatori che non perseguono profitto. Il nostro emendamento era fondamentale per allontanare l'ipotesi, sollevata in Francia e Svezia, che la violazione del diritto d'autore potesse essere punita con l'interruzione dell'accesso a internet. Un'ipotesi illiberale e coercitiva, oltre che inapplicabile. Come impedire l'accesso alla rete di una persona in un internet point o attraverso una rete wireless aperta? È inaccettabile pensare di limitare le libertà di un individuo bloccando la connessione a internet, oggi sempre più strumento di comunicazione, di lavoro e di dialogo con la pubblica amministrazione. Fortunatamente questa visione ideologica è stata oggi respinta dal voto degli europarlamentari”.
Il parlamento europeo si è quindi pronunciato con un secco “no” alla “dottrina Sarkozy” riguardo la proprietà intellettuale, un tema che vede da alcuni anni un braccio di ferro tra i fautori, parlamentari e lobby delle major, di una legislazione rigida sul copyright, i brevetti e la tutela dei marchi e chi vede nella condivisione della conoscenza, della musica e delle immagini un diritto universale.
Leggi tutto »


di Loris “snail” D'Emilio - Megachip.info
La Commissione Europea approva l'emendamento Cappato-Pannella che tutela il diritto di accesso a Internet. Bocciata la "tolleranza zero" proposta dal Presidente francese per chi scambia file protetti dal diritto d'autore sulla Rete.Non è una Direttiva, non ha valore vincolante per i singoli Stati, ma è già qualcosa: per lo meno una chiara presa di posizione contro la criminalizzazione dello scambio di file protetti su Internet con i programmi “peer to peer”.
Mercoledì scorso l'eurodeputato francese Guy Bono ha presentato un documento dal titolo “Le industrie culturali in Europa” per chiedere nuovi finanziamenti europei in favore della cultura; i deputati radicali Pannella e Cappato hanno proposto un emendamento al documento che invita Commissione e Consiglio a
“evitare l'adozione di misure in contrasto con le libertà civili, i diritti umani e i principi di proporzionalità, efficacia e dissuasività, quali l'interruzione dell'accesso a Internet che sono sproporzionate rispetto ai principi dell'efficacia e della dissuasione che vorrebbero perseguire ”
poiché
“Internet costituisce un ampio spazio per l'espressione della cultura, l'accesso alla conoscenza, la partecipazione democratica alla creatività europea, la coesione tra le generazioni grazie alla società dell'informazione”.
Con 314 voti favorevoli e 297 il Parlamento Europeo si è pronunciato in favore dell'emendamento proposto dai due deputati radicali, dando così un preciso segnale ai Governi nazionali, in particolare a quello francese. Nicolas Sarkozy ha firmato recentemente il Memorandum of Understanding (documento a tutela dei diritti di major e artisti) associando il peer-to-peer alla distruzione della cultura. Secondo il presidente francese, infatti, gli ISP (Internet Service Providers) devono essere i primi “controllori della Rete” e, qualora identifichino un utente intento a scaricare materiale protetto dal diritto d'autore, dopo due avvisi a smettere con il download illegale dovrebbero passare alla risoluzione del contratto chiudendo la connessione alla Rete e fornendo i dati dell'utente alle autorità (“third-strike theory”). Intento dichiarato di Sarkozy era promulgare una legge per la tutela del copyright in Francia e sottoporlo agli altri Stati membri durante il prossimo semestre di presidenza dell'Unione Europea.
Un voto dunque quanto mai utile e tempestivo: spiega infatti Marco Cappato
“Se da un lato il rapporto (quello di Guy Bono, ndr) chiede protezione per la cosiddetta proprietà intellettuale, dall'altro si dichiara contrario alla criminalizzazione dei consumatori che non perseguono profitto. Il nostro emendamento era fondamentale per allontanare l'ipotesi, sollevata in Francia e Svezia, che la violazione del diritto d'autore potesse essere punita con l'interruzione dell'accesso a internet. Un'ipotesi illiberale e coercitiva, oltre che inapplicabile. Come impedire l'accesso alla rete di una persona in un internet point o attraverso una rete wireless aperta? È inaccettabile pensare di limitare le libertà di un individuo bloccando la connessione a internet, oggi sempre più strumento di comunicazione, di lavoro e di dialogo con la pubblica amministrazione. Fortunatamente questa visione ideologica è stata oggi respinta dal voto degli europarlamentari”.
Il parlamento europeo si è quindi pronunciato con un secco “no” alla “dottrina Sarkozy” riguardo la proprietà intellettuale, un tema che vede da alcuni anni un braccio di ferro tra i fautori, parlamentari e lobby delle major, di una legislazione rigida sul copyright, i brevetti e la tutela dei marchi e chi vede nella condivisione della conoscenza, della musica e delle immagini un diritto universale.

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India