venerdì 17 luglio 2015

…MA CHE “DEMOCRAZIA” DICI?

di Bruno Pappalardo

Quante volte mi sono posto a dissertare su un bizzarro argomento. Era stato provvisorio in tante altre note ma causa di svariate contese e mai riuscendo a farmi comprendere sul concetto di “democrazia”-
Spero che parlarne senza  originare equivoci ma per onestà intellettuale deve essere posto.
Incomincio con la cosa più banale, la parola composta, il suo significato, l’etimo.
Siamo stati sempre convinti che essa significhi pressoché  “governo di molti”, o “potere o sovranità del popolo” o che non debba affatto  esprimere una “minoranza”, un  elite, un gruppo ristretto di persone, ma  una “maggioranza” numericamente alta che diventisistema condiviso.
In verità, ( pur non avendo studiato greco antico, navigo su internet) la cosa starebbe in altri termini. Tuttavia il principio resta sempre quello: “La maggioranza vince perché esprime il maggior numero di votanti e la minoranza perde per l’esatto opposto. Ebbene, sarà pure sbagliato, imperfetto ma questo è l’unico sistema possibile per definire, decidere sul fare, sul governare”.
Quante eccezioni microscopiche e vistose si potrebbero contrapporre con milioni di esempi esplicativi del contrario come ad esempio accennando a tutti quei referendum abrogativi realizzati  ma mai adempiti. 

CRAZIA  viene da “KRATOS” che non vuol dire solo ‘potere generico’ ma quello utilizzato con l’uso della forza.(Umberto Curi – Corriere della Sera). Equivalentemente “DEMOS” per dire ‘molti ma non tutti. Piuttosto una parte del popolo e che sia maggioritaria ’.Conclusione: ‘ Potere dei molti, dei tanti ’. Meglio dire regime della maggioranza. Ecco qui potrebbe nascere un fraintendimento ma mi spiego:
Spesso si confonde ( ma anche il contenuto) della parola “Repubblica” con “Democrazia”,…perché? Perché una qualsiasi repubblica ha la propria Costituzione e le costituzioni “dovrebbero” essere la tutela dei diritti  e del vivere civile di una comunità.
Ma basta questo per dire che quella essendo repubblica è democratica? La Costituzione americana accetta, ad esempio la “pena di morte”. Noi italiani, nella nostra, disdegniamo l’atto come disumana e incivile. La pena di morte è un conto ma che i parenti delle vittime possano assistere alla morte del condannato dietro ad un vetro ha un chiaro intento vendicativo, di estrema crudeltà e spregio dei valori umani. O quella sovietica o quella “delle banane”?

Insomma l’Italia, culla dell’arte e della bello etico,  che favorisce il recupero del galeotto ed è promotrice di innumerevoli promozioni sociali e umanitarie, ebbene, è stata condannata dalla Corte europea di Strasburgo per “ tortura” . E’ dunque democratica l’Italia?  E’ dunque democratica l’America o la Russia di Putin?  
Dunque, “Costituzione e Democrazia” non sono affatto connesse in nessun paese e veramente potersi dichiarare  democratico.  
Lasciamo stare la Repubblica di Israele…  
Platone nella sua accusa, attacco alla democrazia, la definì un “super-mercato di costituzioni” scomposte tra loro e con politiche diverse. Aristotele la riteneva la peggiore tra le forme buone di governo.
Certo saranno degli stupidi anche loro come noi con la legge sulla privacy.
Ma quando un sindaco deve scegliere un assessore, indice un’elezione? No! Sceglie il migliore, quello tizio   preparato e con competenze  tra tanti che dovranno svolgere quell’incarico.  Insomma la “dittatura della maggioranza” e non il “governo dei migliori”.

Ma c’è da meravigliarsi? Le strutture dei partiti che cercano le maggioranze non sono strutturate in tal maniera? Non esistono un leader trascinatore? I Berlinguer, i Berlusconi, i Bossi, i Di Pietro? Salvini che vuole affondare le barcacce e gommoni di profughi a cannonate et cetera.  I Consigli di Amministrazione di banche come di enti quando esprimono voti, passa la maggioranza composta dal singolo voto o la sommatoria di azioni che si posseggono corrispondente al più ricco o detentori di titoli di partecipazione come per un condominio i millesimi anche se quel tizio sarà il più sciocco tra i condomini.
E proprio  un condominio ha eletto il nostro Premier che avendo una scompaginata manciata di millesimi spazia come vuole tra le scale e le aree dello stabile a sostituire lampadine funzionanti ma pur di fare….
E’ OVVIO È SOLO UNA RIFLESSIONE CHE CERCA SOLO DEGLI EQUILIBRI.



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di Bruno Pappalardo

Quante volte mi sono posto a dissertare su un bizzarro argomento. Era stato provvisorio in tante altre note ma causa di svariate contese e mai riuscendo a farmi comprendere sul concetto di “democrazia”-
Spero che parlarne senza  originare equivoci ma per onestà intellettuale deve essere posto.
Incomincio con la cosa più banale, la parola composta, il suo significato, l’etimo.
Siamo stati sempre convinti che essa significhi pressoché  “governo di molti”, o “potere o sovranità del popolo” o che non debba affatto  esprimere una “minoranza”, un  elite, un gruppo ristretto di persone, ma  una “maggioranza” numericamente alta che diventisistema condiviso.
In verità, ( pur non avendo studiato greco antico, navigo su internet) la cosa starebbe in altri termini. Tuttavia il principio resta sempre quello: “La maggioranza vince perché esprime il maggior numero di votanti e la minoranza perde per l’esatto opposto. Ebbene, sarà pure sbagliato, imperfetto ma questo è l’unico sistema possibile per definire, decidere sul fare, sul governare”.
Quante eccezioni microscopiche e vistose si potrebbero contrapporre con milioni di esempi esplicativi del contrario come ad esempio accennando a tutti quei referendum abrogativi realizzati  ma mai adempiti. 

CRAZIA  viene da “KRATOS” che non vuol dire solo ‘potere generico’ ma quello utilizzato con l’uso della forza.(Umberto Curi – Corriere della Sera). Equivalentemente “DEMOS” per dire ‘molti ma non tutti. Piuttosto una parte del popolo e che sia maggioritaria ’.Conclusione: ‘ Potere dei molti, dei tanti ’. Meglio dire regime della maggioranza. Ecco qui potrebbe nascere un fraintendimento ma mi spiego:
Spesso si confonde ( ma anche il contenuto) della parola “Repubblica” con “Democrazia”,…perché? Perché una qualsiasi repubblica ha la propria Costituzione e le costituzioni “dovrebbero” essere la tutela dei diritti  e del vivere civile di una comunità.
Ma basta questo per dire che quella essendo repubblica è democratica? La Costituzione americana accetta, ad esempio la “pena di morte”. Noi italiani, nella nostra, disdegniamo l’atto come disumana e incivile. La pena di morte è un conto ma che i parenti delle vittime possano assistere alla morte del condannato dietro ad un vetro ha un chiaro intento vendicativo, di estrema crudeltà e spregio dei valori umani. O quella sovietica o quella “delle banane”?

Insomma l’Italia, culla dell’arte e della bello etico,  che favorisce il recupero del galeotto ed è promotrice di innumerevoli promozioni sociali e umanitarie, ebbene, è stata condannata dalla Corte europea di Strasburgo per “ tortura” . E’ dunque democratica l’Italia?  E’ dunque democratica l’America o la Russia di Putin?  
Dunque, “Costituzione e Democrazia” non sono affatto connesse in nessun paese e veramente potersi dichiarare  democratico.  
Lasciamo stare la Repubblica di Israele…  
Platone nella sua accusa, attacco alla democrazia, la definì un “super-mercato di costituzioni” scomposte tra loro e con politiche diverse. Aristotele la riteneva la peggiore tra le forme buone di governo.
Certo saranno degli stupidi anche loro come noi con la legge sulla privacy.
Ma quando un sindaco deve scegliere un assessore, indice un’elezione? No! Sceglie il migliore, quello tizio   preparato e con competenze  tra tanti che dovranno svolgere quell’incarico.  Insomma la “dittatura della maggioranza” e non il “governo dei migliori”.

Ma c’è da meravigliarsi? Le strutture dei partiti che cercano le maggioranze non sono strutturate in tal maniera? Non esistono un leader trascinatore? I Berlinguer, i Berlusconi, i Bossi, i Di Pietro? Salvini che vuole affondare le barcacce e gommoni di profughi a cannonate et cetera.  I Consigli di Amministrazione di banche come di enti quando esprimono voti, passa la maggioranza composta dal singolo voto o la sommatoria di azioni che si posseggono corrispondente al più ricco o detentori di titoli di partecipazione come per un condominio i millesimi anche se quel tizio sarà il più sciocco tra i condomini.
E proprio  un condominio ha eletto il nostro Premier che avendo una scompaginata manciata di millesimi spazia come vuole tra le scale e le aree dello stabile a sostituire lampadine funzionanti ma pur di fare….
E’ OVVIO È SOLO UNA RIFLESSIONE CHE CERCA SOLO DEGLI EQUILIBRI.



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