sabato 3 aprile 2010

Ninco Nanco deve morire ( di Eugenio Bennato)


http://www.youtube.com/watch?v=n0alJvn7a30

Di Antonio Ciano

Ringrazio Eugenio Benato per avermi mandato tramite e mail questa canzone aggiornata e rivista. Come saprete, Ernesto Galli della Loggia, un giornalista salariato di regime ha attaccato Edoardo Bennato, fratello di Eugenio, solo perchè ha scritto una canzone contro i savoia.
Eugenio e la Montecorvino verranno a cantare a Gaeta il 16 ed il 17 aprile,vorrei vedervi tutti nella piazza di gaeta a sostenere i nostri cantanti.
Eugenio Bennato è stato il primo cantante a prendere coscienza del cancro che attanaglia il Sud, il risorgimento piemontese. E' l'emblema della nostra resistenza, sosteniamolo, il sud ribelle deve essere presente. E' una questione di orgoglio meridionale e riguarda tutti i movimenti meridionalisti, da nord a sud.


Ninco Nanco deve morire? no, non è mai morto. E' tra noi, vive in noi. Come potete vedere dalle fotografie che i piemontesi facevano fare si può notare come la testa è ben staccata dal manichino fotomontato. A Ninco tagliarono la testa dopo che esposero il suo corpo nella piazza del paese, come era costumanza dei peggiori barbari venuti a portare la libertà dove la libertà era nata.
Ribelliamoci al Monumento eretto dai piemontesi nelle nostre terre: il Risorgimento. Deve essere abbattuto, è il cancro che ha mortificato la nostra gente, la nostra economia. Il Risorgimento è quella filosofia che ha affamato il sud, che ha fatto morire milioni di meridionali e settentrionali in guerre di aggressione, che ha massacrato un milione di contadini chiamati Briganti dagli invasori, erano solo degli eroi, dei partigiani. Iniziarono loro la lotta contro i savoia, quella lotta continuò nel 1943-45. Oggi il savoiardo, principe dei Cetrioli, lo mandano come un pupazzo a balalre sotto le stalle,

Molte ipotesi ritengono che il brigante venne ucciso per ordine del comandante della G.N. aviglianese, Don Benedetto Corbo, appartenente ad una delle maggiori famiglie gentilizie della zona, per evitare che venissero alla luce sue presunte connivenze controrivoluzionarie. Due mesi dopo, lo stesso Corbo fu coinvolto in un'altra vicenda di complicità con i briganti e venne accusato dal generale Baligno, comandante delle truppe di Basilicata, di aver rilasciato senza permesso alcuni briganti appartenenti alla banda Ninco Nanco.La salma del brigante fu portata il giorno dopo a Avigliano e fu appesa all'Arco della Piazza come monito[2]. Dopo la morte del brigante, i suoi uomini confluirono nella banda "Ingiongiolo" di Oppido Lucano.
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http://www.youtube.com/watch?v=n0alJvn7a30

Di Antonio Ciano

Ringrazio Eugenio Benato per avermi mandato tramite e mail questa canzone aggiornata e rivista. Come saprete, Ernesto Galli della Loggia, un giornalista salariato di regime ha attaccato Edoardo Bennato, fratello di Eugenio, solo perchè ha scritto una canzone contro i savoia.
Eugenio e la Montecorvino verranno a cantare a Gaeta il 16 ed il 17 aprile,vorrei vedervi tutti nella piazza di gaeta a sostenere i nostri cantanti.
Eugenio Bennato è stato il primo cantante a prendere coscienza del cancro che attanaglia il Sud, il risorgimento piemontese. E' l'emblema della nostra resistenza, sosteniamolo, il sud ribelle deve essere presente. E' una questione di orgoglio meridionale e riguarda tutti i movimenti meridionalisti, da nord a sud.


Ninco Nanco deve morire? no, non è mai morto. E' tra noi, vive in noi. Come potete vedere dalle fotografie che i piemontesi facevano fare si può notare come la testa è ben staccata dal manichino fotomontato. A Ninco tagliarono la testa dopo che esposero il suo corpo nella piazza del paese, come era costumanza dei peggiori barbari venuti a portare la libertà dove la libertà era nata.
Ribelliamoci al Monumento eretto dai piemontesi nelle nostre terre: il Risorgimento. Deve essere abbattuto, è il cancro che ha mortificato la nostra gente, la nostra economia. Il Risorgimento è quella filosofia che ha affamato il sud, che ha fatto morire milioni di meridionali e settentrionali in guerre di aggressione, che ha massacrato un milione di contadini chiamati Briganti dagli invasori, erano solo degli eroi, dei partigiani. Iniziarono loro la lotta contro i savoia, quella lotta continuò nel 1943-45. Oggi il savoiardo, principe dei Cetrioli, lo mandano come un pupazzo a balalre sotto le stalle,

Molte ipotesi ritengono che il brigante venne ucciso per ordine del comandante della G.N. aviglianese, Don Benedetto Corbo, appartenente ad una delle maggiori famiglie gentilizie della zona, per evitare che venissero alla luce sue presunte connivenze controrivoluzionarie. Due mesi dopo, lo stesso Corbo fu coinvolto in un'altra vicenda di complicità con i briganti e venne accusato dal generale Baligno, comandante delle truppe di Basilicata, di aver rilasciato senza permesso alcuni briganti appartenenti alla banda Ninco Nanco.La salma del brigante fu portata il giorno dopo a Avigliano e fu appesa all'Arco della Piazza come monito[2]. Dopo la morte del brigante, i suoi uomini confluirono nella banda "Ingiongiolo" di Oppido Lucano.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo: il Sud è stato, semplicemente, da NAzione libera e indipendente, annesso a uno Stato straniero senza dichiarazione di guerra e trattato da colonia. il resto sono balle. a meno che non vogliamo parlare della situazione economica, cento volte più florida al sud che al nord, laddove 150 anni tutto si sarebbe capovolto...viva le 2 sicilie!!

teodora ha detto...

Colmo' la madre pazza di disgrazia,in casa nostra poverta' e mestizia,e ancora la sventura non e' sazia!...Carmine Donatello Crocco

 
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