martedì 24 ottobre 2023

LA GUERRA E’ LA RISPOSTA SBAGLIATA: TACCIANO LE ARMI!

COMUNICATO STAMPA

In Medio Oriente si sta configurando un vero e proprio genocidio che non può lasciare indifferenti. Per i civili, così come per gli innocenti bambini, che in queste ore muoiono nelle proprie case o mentre sono in piazza, non c'è differenza se la fine arriva attraverso un drone israeliano o un kamikaze musulmano.

Eppure per motivi oscuri di realpolitik sembra che sia vietato chiedere di fermarsi, bisogna perdere tempo a trovare giustificazioni alle azioni violente dell'uno e alla rappresaglia dell'altro. E intanto il contatore dei morti schizza sempre più verso l'alto.

Basta!

L'Europa si svegli dal sonno della ragione in cui è caduta e torni a fare "politica".

E' nata affinché il sangue non scorresse più, ma pare aver completamente dimenticato la sua ragion d'essere. I pronunciamenti e le delibere dell’ONU circa la necessità di affermare con l’esistenza dello Stato di Israele quello di Palestina (due popoli, due Stati) che sono rimaste sulla carta a tutto discapito di quest’ultimo, mai nato grazie anche ad una politica israeliana aggressiva, che attraverso gli insediamenti dei propri coloni ha progressivamente ridotto gli spazi riconosciuti e da riconoscere ai palestinesi (quelli antecedenti la guerra del 67), ne ha immiserito le condizioni, compresso la libertà e gli spazi di democrazia, trasformato la Striscia di Gaza in una vera  e propria prigione a cielo aperto.

Una situazione che oggettivamente ha alimentato ed alimenta tra i palestinesi, ed in larga parte della popolazione araba un sentimento anti israeliano. I tanti crimini conto l’umanità a Gaza devono essere denunciati, perseguiti e puniti. Nulla li giustifica.

Il Governo Meloni deve fermare il sostegno incondizionato al Governo di Israele e fare pressione sulla Ue perché faccia altrettanto, al fine di superare le divisioni e tornare al tavolo della trattativa. Anche i palestinesi sono esseri umani. L'Europa così come il governo Meloni non si accodi sempre supinamente all’atlantismo più sfrenato e succube, ma si adoperi per il dialogo con iniziative diplomatiche.

 

Noi del Partito del Sud siamo al fianco del popolo palestinese, oppresso, delle sue legittime aspirazioni e domandiamo con forza a tutte le parti in causa la ricerca di una soluzione di pace definitiva che preveda due popoli, due Stati. 

Cessino subito le violenze, si apra un corridoio umanitario per Gaza e si proceda in futuro nel reciproco rispetto. Tutte le parti in causa fermino subito le armi, fermiamo le stragi, fermiamo il pericolo di un possibile e tragico allargamento della guerra!


COMITATO POLITICO NAZIONALE DEL PARTITO DEL SUD





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COMUNICATO STAMPA

In Medio Oriente si sta configurando un vero e proprio genocidio che non può lasciare indifferenti. Per i civili, così come per gli innocenti bambini, che in queste ore muoiono nelle proprie case o mentre sono in piazza, non c'è differenza se la fine arriva attraverso un drone israeliano o un kamikaze musulmano.

Eppure per motivi oscuri di realpolitik sembra che sia vietato chiedere di fermarsi, bisogna perdere tempo a trovare giustificazioni alle azioni violente dell'uno e alla rappresaglia dell'altro. E intanto il contatore dei morti schizza sempre più verso l'alto.

Basta!

L'Europa si svegli dal sonno della ragione in cui è caduta e torni a fare "politica".

E' nata affinché il sangue non scorresse più, ma pare aver completamente dimenticato la sua ragion d'essere. I pronunciamenti e le delibere dell’ONU circa la necessità di affermare con l’esistenza dello Stato di Israele quello di Palestina (due popoli, due Stati) che sono rimaste sulla carta a tutto discapito di quest’ultimo, mai nato grazie anche ad una politica israeliana aggressiva, che attraverso gli insediamenti dei propri coloni ha progressivamente ridotto gli spazi riconosciuti e da riconoscere ai palestinesi (quelli antecedenti la guerra del 67), ne ha immiserito le condizioni, compresso la libertà e gli spazi di democrazia, trasformato la Striscia di Gaza in una vera  e propria prigione a cielo aperto.

Una situazione che oggettivamente ha alimentato ed alimenta tra i palestinesi, ed in larga parte della popolazione araba un sentimento anti israeliano. I tanti crimini conto l’umanità a Gaza devono essere denunciati, perseguiti e puniti. Nulla li giustifica.

Il Governo Meloni deve fermare il sostegno incondizionato al Governo di Israele e fare pressione sulla Ue perché faccia altrettanto, al fine di superare le divisioni e tornare al tavolo della trattativa. Anche i palestinesi sono esseri umani. L'Europa così come il governo Meloni non si accodi sempre supinamente all’atlantismo più sfrenato e succube, ma si adoperi per il dialogo con iniziative diplomatiche.

 

Noi del Partito del Sud siamo al fianco del popolo palestinese, oppresso, delle sue legittime aspirazioni e domandiamo con forza a tutte le parti in causa la ricerca di una soluzione di pace definitiva che preveda due popoli, due Stati. 

Cessino subito le violenze, si apra un corridoio umanitario per Gaza e si proceda in futuro nel reciproco rispetto. Tutte le parti in causa fermino subito le armi, fermiamo le stragi, fermiamo il pericolo di un possibile e tragico allargamento della guerra!


COMITATO POLITICO NAZIONALE DEL PARTITO DEL SUD





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