mercoledì 30 marzo 2022

Draghi viene prendere lo scalpo di Napoli, per consegnarlo alla lobby leghista e nordista che muove le fila del governo.

 



Di Antonio Luongo

Dobbiamo ammettere l’esistenza di una questione meridionale, ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni" Ieri Draghi nella sua passerella partenopea, ha trovato il tempo di beffarsi del Sud.

Niente di nuovo sotto il sole. Curnut e mazziat.
Draghi viene prendere lo scalpo di Napoli, in una cittá blindata, per consegnarlo alla lobby leghista e nordista che muove le fila del governo.
E nel farlo non nasconde lo snobismo e la sfacciataggine ai limiti della presa in giro.
Tra qualche tempo arriverà l'autonomia differenziata e il quadro sará completo.

Le "sterili rivendicazioni" sono l'etichetta razzista e arrogante sbattuta in faccia a un territorio vittima di desertificazione e sfruttamento storico e livelli ormai patologici di emigrazione intellettuale e giovanile. Il 40% delle risorse, aggiunge il premier nella dichiarazione...peccato che solo un terzo di queste sono garantite, mentre il resto sono solo chiacchiere e promesse non vincolate.

Quindi dopo la beffa l'inganno.
E questi sono i fatti, ormai acclarati giornalisticamente, senza rischio di smentita, ma de Luca e Manfredi sono troppo impegnati a fare le belle statuine e fare da soprammobili alla messa in scena, per ricordarsene.

Il patto per Napoli alla fine costringerá i napoletani a subire aumenti di tasse e privatizzazioni nei servizi essenziali, una ricetta vecchia di oltre 30 anni, dannosa e inefficace, che ha già fallito in Italia e da cui in Europa si prendono le distanze, ma che viene presentata come rivoluzionaria perché nessuno può osare disturbare il manovratore.

Col Partito del Sud abbiamo intuito da tempo lo schema del governo Draghi, e purtroppo i fatti sono solo drammatiche conferme.
Lo stesso vale per un consiglio comunale, che rappresenta solo se stesso e fa da spettatore non pagante, per la classe dirigente del "nuovo corso" fatta per metà di ex demagistriani, ex assessori, ex rappresentanti di ex maggioranze, ex commissari...gente che per 10 anni ha costruito consenso e posizione politica in difesa dei beni pubblici e che ora accetta un pericoloso piano di liberalizzazioni mascherate. A Napoli il fenomeno dei voltagabbana sta toccando vette inarrivabili per poca dignità.
Ma non dubitate...potrete silenziare le proteste per la cerimonia e la photo opportunity, minimizzare, fingere di non vedere...ma questi giochini avranno vita breve. L'inganno sarà svelato presto, le ferite di questo sfregio annunciato bruceranno nelle tasche dei cittadini, la città si ribellerá e nonostante tanti pagliacci, si vedranno poche risate.





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Di Antonio Luongo

Dobbiamo ammettere l’esistenza di una questione meridionale, ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni" Ieri Draghi nella sua passerella partenopea, ha trovato il tempo di beffarsi del Sud.

Niente di nuovo sotto il sole. Curnut e mazziat.
Draghi viene prendere lo scalpo di Napoli, in una cittá blindata, per consegnarlo alla lobby leghista e nordista che muove le fila del governo.
E nel farlo non nasconde lo snobismo e la sfacciataggine ai limiti della presa in giro.
Tra qualche tempo arriverà l'autonomia differenziata e il quadro sará completo.

Le "sterili rivendicazioni" sono l'etichetta razzista e arrogante sbattuta in faccia a un territorio vittima di desertificazione e sfruttamento storico e livelli ormai patologici di emigrazione intellettuale e giovanile. Il 40% delle risorse, aggiunge il premier nella dichiarazione...peccato che solo un terzo di queste sono garantite, mentre il resto sono solo chiacchiere e promesse non vincolate.

Quindi dopo la beffa l'inganno.
E questi sono i fatti, ormai acclarati giornalisticamente, senza rischio di smentita, ma de Luca e Manfredi sono troppo impegnati a fare le belle statuine e fare da soprammobili alla messa in scena, per ricordarsene.

Il patto per Napoli alla fine costringerá i napoletani a subire aumenti di tasse e privatizzazioni nei servizi essenziali, una ricetta vecchia di oltre 30 anni, dannosa e inefficace, che ha già fallito in Italia e da cui in Europa si prendono le distanze, ma che viene presentata come rivoluzionaria perché nessuno può osare disturbare il manovratore.

Col Partito del Sud abbiamo intuito da tempo lo schema del governo Draghi, e purtroppo i fatti sono solo drammatiche conferme.
Lo stesso vale per un consiglio comunale, che rappresenta solo se stesso e fa da spettatore non pagante, per la classe dirigente del "nuovo corso" fatta per metà di ex demagistriani, ex assessori, ex rappresentanti di ex maggioranze, ex commissari...gente che per 10 anni ha costruito consenso e posizione politica in difesa dei beni pubblici e che ora accetta un pericoloso piano di liberalizzazioni mascherate. A Napoli il fenomeno dei voltagabbana sta toccando vette inarrivabili per poca dignità.
Ma non dubitate...potrete silenziare le proteste per la cerimonia e la photo opportunity, minimizzare, fingere di non vedere...ma questi giochini avranno vita breve. L'inganno sarà svelato presto, le ferite di questo sfregio annunciato bruceranno nelle tasche dei cittadini, la città si ribellerá e nonostante tanti pagliacci, si vedranno poche risate.





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