venerdì 25 maggio 2018

Natale Cuccurese, Presidente Nazionale del Partito del Sud, al Congresso Nazionale di demA.


https://www.youtube.com/watch?v=Ugu0hXIdxKI


Intervento di Natale Cuccurese, Presidente e Segretario Nazionale del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, questo pomeriggio al Congresso Nazionale di demA.
Buonasera, innanzitutto un saluto a tutti i presenti al sindaco Luigi de Magistris e al Direttivo di demA, anche a nome del nostro Consiglio Direttivo Nazionale.
Come sempre usa dire il sindaco, quando interviene ai nostri congressi ed eventi, siamo quelli della prim’ora, sin dal 2011 con un rapporto fatto d’amicizia, stima, sostegno e collaborazione. Collaborazione anche istituzionale come con la delega all’ Autonomia nella prima sindacatura, e alla Toponomastica nella prima e anche seconda sindacatura in essere al nostro Responsabile Regionale Campania Andrea Balìa.
Sostegno al Sindaco altresì sempre da noi testimoniato come nelle giornate della sospensione, con i nostri uomini e le nostre bandiere presenti in piazza al flashmob del 3 ottobre 2014, così come nelle due competizioni elettorali amministrative del 2011/2016, fino, buon ultimo, per l’evento contro il debito ingiusto.
Reputo importante in questo momento storico il messaggio di libertà che giunge da Napoli, grazie alla sindacatura de Magistris e anche ad esperienze nazionali “dal basso” di cui siamo parte come Partito del Sud come quella di Potere al Popolo.
Siamo infatti ormai in dirittura d’arrivo nella formazione del nuovo governo pentaleghista, un governo che prende il via sulla base di un “contratto” che esprime idee e propone azioni in gran parte di destra, come forse mai prima d’ora nella storia della Repubblica. Un “contratto”che vede anche la Costituzione a rischio, quella Costituzione che tutti qui abbiamo difeso il 4 dicembre. In più considerare che l’operazione è condotta da un Movimento ostaggio di una società privata che suo tramite potrebbe anche condizionare vita ed azione del nascente governo, non può non far rabbrividire ogni sincero democratico.
In questo quadro a tinte fosche non stupiscono le dichiarazione del lepenista padano Salvini,”, che dichiara vantandosi: ”il contratto di governo ha accolto il 90% delle nostre proposte”, semmai stupisce il fatto che i pentastellati non riservino nel “contratto” al Sud ed ai loro tanti elettori del Mezzogiorno altro che un trafiletto. Anche su questo siamo in sintonia con il sindaco LDM che ha recentemente dichiarato: "Tutto farei con la Lega tranne che un accordo politico. Così si riabilita un partito che è di chiara ispirazione antimeridionale, per quanto sia chiaro che in questo momento Salvini si voglia proporre come leader nazionale. Ma non gli crede nessuno”.
La situazione del Mezzogiorno, che ha sostenuto con un larghissimo voto di protesta le promesse qualunquiste fatte in campagna elettorali, è da affrontare a nostro avviso con proposte concrete e non solo con promesse, fra l’altro vane alla luce del “contratto”.
Il Sud è infatti afflitto da bassi livelli d’investimenti e scarsità di infrastrutture rispetto al Nord, alta disoccupazione (maggiore di tre volte rispetto al Nord), disoccupazione giovanile al record europeo in Calabria (58,7%), povertà assoluta al 10% della popolazione più un 40% in povertà relativa, emigrazione a livelli record (dati OCSE), problematiche ambientali e sanitarie (Terra dei Fuochi, Taranto, Basilicata, Niscemi, ecc ), un'aspettativa di vita più bassa di 5 anni rispetto al centro-nord, natalità in forte calo e si potrebbe ancora continuare a lungo...in un quadro sempre più apocalittico.
Nessuna proposta giunge in merito nel “contratto” su come colmare il differenziale fra Nord e Sud che pure viene enunciato. Il M5s ha calato la maschera e ora con i voti presi al Sud agisce prioritariamente a vantaggio del grande capitale a trazione padana, ben rappresentato dalla Lega, come per la Flat Tax. A cosa porterà la flat tax e la conseguente perdita di 46 Miliardi di versamenti all’erario se non ad ulteriori diseguaglianze? A cosa porterà la negazione della questione meridionale? Siamo di fronte all’ingiustizia ratificata oggi per contratto, domani forse per legge!!!
“Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali"
diceva don Milani, e intanto il governo va verso la santificazione della diseguaglianza sociale. Forti contro deboli, nord contro Sud, Centro contro periferia. E non usiamo la parola periferia a caso. La periferia è un concetto a noi molto caro : è da sempre sinonimo di difficoltà sociale e debolezza. Esistono le periferie in tutte le città del nostro paese . Napoli e il Sud sono periferia dell’Italia. L’Italia, che nel suo complesso è Sud d’Europa, così come i Paesi dell’Europa mediterranea sono periferia del continente europeo. Tutti attualmente sotto scacco continuo, impossibile pensare che questa situazione diseguale possa durare in eterno.
Il rilancio del Paese, ma anche dell’Europa, passa obbligatoriamente dal rilancio del Sud, non certo in contrapposizione al e nord, ma come volano economico al fine di far ripartire l’intero Paese, anche in termini di PIL. Solo con il Sud il Paese può ripartire. L'Italia non può pensare di definirsi un grandi paese democratico europeo se continuerà a trascurare 7 regioni del sud e umiliare 21 milioni di cittadini.
Un paese che va rivoltato, pacificamente e democraticamente, come un calzino, come spesso ho sentito dire al sindaco de Magistris, ma questa volta da Sud! per affermare finalmente quegli ideali di Resistenza che reclamano a gran voce l’applicazione della Costituzione che, ad oggi mai applicata, non avrebbe permesso l’affermarsi in un Paese sempre più diseguale di quella deriva pericolosa, razzista, xenofa, fascista e neoliberista che sta soffocando il paese e rendendo impossibile la vita dei cittadini.
Affermava quasi cent’anni fa il meridionalista Guido Dorso nel libro “La Rivoluzione Meridionale”: “ No, il Mezzogiorno non ha bisogno di carità, ma di giustizia; non chiede aiuto, ma libertà.” Sono passati 100 anni… Cent’anni passati invano…
Che il Mezzogiorno fosse da tempo una "polveriera" e che avrebbe giustamente reagito allo stato attuale delle cose l'abbiamo sostenuto più volte e con forza negli ultimi mesi. Peccato che a sinistra i temi Sud non siano stati sempre messi bene a fuoco e tenuti in maggiore evidenza in campagna elettorale, anche per non lasciare mano libera a qualunquisti e destra, così come poi avvenuto. Bisogna concentrarsi su questo dato e da qui ripartire per capire come, da sinistra, si può intercettare questo malcontento e questa richiesta di maggiore attenzione ed equità che giunge forte dai territori.
Così da risolvere la Nuova Questione Meridionale, interpretata nell’ottica meridionalista progressista e gramsciana, come da nostri ideali e riferimenti politici. Lavoriamo a questo da subito con chi a sinistra lo vuole o riesce a capire... E COMUNQUE CON CHI SI SENTE RAPPRESENTATO DA QUEI VALORI DI SOLIDARIETA',TOLLERANZA, UMANITA' IN CUI CI RICONOSCIAMO"
Per cui andiamo avanti, ancora insieme!!




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https://www.youtube.com/watch?v=Ugu0hXIdxKI


Intervento di Natale Cuccurese, Presidente e Segretario Nazionale del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, questo pomeriggio al Congresso Nazionale di demA.
Buonasera, innanzitutto un saluto a tutti i presenti al sindaco Luigi de Magistris e al Direttivo di demA, anche a nome del nostro Consiglio Direttivo Nazionale.
Come sempre usa dire il sindaco, quando interviene ai nostri congressi ed eventi, siamo quelli della prim’ora, sin dal 2011 con un rapporto fatto d’amicizia, stima, sostegno e collaborazione. Collaborazione anche istituzionale come con la delega all’ Autonomia nella prima sindacatura, e alla Toponomastica nella prima e anche seconda sindacatura in essere al nostro Responsabile Regionale Campania Andrea Balìa.
Sostegno al Sindaco altresì sempre da noi testimoniato come nelle giornate della sospensione, con i nostri uomini e le nostre bandiere presenti in piazza al flashmob del 3 ottobre 2014, così come nelle due competizioni elettorali amministrative del 2011/2016, fino, buon ultimo, per l’evento contro il debito ingiusto.
Reputo importante in questo momento storico il messaggio di libertà che giunge da Napoli, grazie alla sindacatura de Magistris e anche ad esperienze nazionali “dal basso” di cui siamo parte come Partito del Sud come quella di Potere al Popolo.
Siamo infatti ormai in dirittura d’arrivo nella formazione del nuovo governo pentaleghista, un governo che prende il via sulla base di un “contratto” che esprime idee e propone azioni in gran parte di destra, come forse mai prima d’ora nella storia della Repubblica. Un “contratto”che vede anche la Costituzione a rischio, quella Costituzione che tutti qui abbiamo difeso il 4 dicembre. In più considerare che l’operazione è condotta da un Movimento ostaggio di una società privata che suo tramite potrebbe anche condizionare vita ed azione del nascente governo, non può non far rabbrividire ogni sincero democratico.
In questo quadro a tinte fosche non stupiscono le dichiarazione del lepenista padano Salvini,”, che dichiara vantandosi: ”il contratto di governo ha accolto il 90% delle nostre proposte”, semmai stupisce il fatto che i pentastellati non riservino nel “contratto” al Sud ed ai loro tanti elettori del Mezzogiorno altro che un trafiletto. Anche su questo siamo in sintonia con il sindaco LDM che ha recentemente dichiarato: "Tutto farei con la Lega tranne che un accordo politico. Così si riabilita un partito che è di chiara ispirazione antimeridionale, per quanto sia chiaro che in questo momento Salvini si voglia proporre come leader nazionale. Ma non gli crede nessuno”.
La situazione del Mezzogiorno, che ha sostenuto con un larghissimo voto di protesta le promesse qualunquiste fatte in campagna elettorali, è da affrontare a nostro avviso con proposte concrete e non solo con promesse, fra l’altro vane alla luce del “contratto”.
Il Sud è infatti afflitto da bassi livelli d’investimenti e scarsità di infrastrutture rispetto al Nord, alta disoccupazione (maggiore di tre volte rispetto al Nord), disoccupazione giovanile al record europeo in Calabria (58,7%), povertà assoluta al 10% della popolazione più un 40% in povertà relativa, emigrazione a livelli record (dati OCSE), problematiche ambientali e sanitarie (Terra dei Fuochi, Taranto, Basilicata, Niscemi, ecc ), un'aspettativa di vita più bassa di 5 anni rispetto al centro-nord, natalità in forte calo e si potrebbe ancora continuare a lungo...in un quadro sempre più apocalittico.
Nessuna proposta giunge in merito nel “contratto” su come colmare il differenziale fra Nord e Sud che pure viene enunciato. Il M5s ha calato la maschera e ora con i voti presi al Sud agisce prioritariamente a vantaggio del grande capitale a trazione padana, ben rappresentato dalla Lega, come per la Flat Tax. A cosa porterà la flat tax e la conseguente perdita di 46 Miliardi di versamenti all’erario se non ad ulteriori diseguaglianze? A cosa porterà la negazione della questione meridionale? Siamo di fronte all’ingiustizia ratificata oggi per contratto, domani forse per legge!!!
“Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali"
diceva don Milani, e intanto il governo va verso la santificazione della diseguaglianza sociale. Forti contro deboli, nord contro Sud, Centro contro periferia. E non usiamo la parola periferia a caso. La periferia è un concetto a noi molto caro : è da sempre sinonimo di difficoltà sociale e debolezza. Esistono le periferie in tutte le città del nostro paese . Napoli e il Sud sono periferia dell’Italia. L’Italia, che nel suo complesso è Sud d’Europa, così come i Paesi dell’Europa mediterranea sono periferia del continente europeo. Tutti attualmente sotto scacco continuo, impossibile pensare che questa situazione diseguale possa durare in eterno.
Il rilancio del Paese, ma anche dell’Europa, passa obbligatoriamente dal rilancio del Sud, non certo in contrapposizione al e nord, ma come volano economico al fine di far ripartire l’intero Paese, anche in termini di PIL. Solo con il Sud il Paese può ripartire. L'Italia non può pensare di definirsi un grandi paese democratico europeo se continuerà a trascurare 7 regioni del sud e umiliare 21 milioni di cittadini.
Un paese che va rivoltato, pacificamente e democraticamente, come un calzino, come spesso ho sentito dire al sindaco de Magistris, ma questa volta da Sud! per affermare finalmente quegli ideali di Resistenza che reclamano a gran voce l’applicazione della Costituzione che, ad oggi mai applicata, non avrebbe permesso l’affermarsi in un Paese sempre più diseguale di quella deriva pericolosa, razzista, xenofa, fascista e neoliberista che sta soffocando il paese e rendendo impossibile la vita dei cittadini.
Affermava quasi cent’anni fa il meridionalista Guido Dorso nel libro “La Rivoluzione Meridionale”: “ No, il Mezzogiorno non ha bisogno di carità, ma di giustizia; non chiede aiuto, ma libertà.” Sono passati 100 anni… Cent’anni passati invano…
Che il Mezzogiorno fosse da tempo una "polveriera" e che avrebbe giustamente reagito allo stato attuale delle cose l'abbiamo sostenuto più volte e con forza negli ultimi mesi. Peccato che a sinistra i temi Sud non siano stati sempre messi bene a fuoco e tenuti in maggiore evidenza in campagna elettorale, anche per non lasciare mano libera a qualunquisti e destra, così come poi avvenuto. Bisogna concentrarsi su questo dato e da qui ripartire per capire come, da sinistra, si può intercettare questo malcontento e questa richiesta di maggiore attenzione ed equità che giunge forte dai territori.
Così da risolvere la Nuova Questione Meridionale, interpretata nell’ottica meridionalista progressista e gramsciana, come da nostri ideali e riferimenti politici. Lavoriamo a questo da subito con chi a sinistra lo vuole o riesce a capire... E COMUNQUE CON CHI SI SENTE RAPPRESENTATO DA QUEI VALORI DI SOLIDARIETA',TOLLERANZA, UMANITA' IN CUI CI RICONOSCIAMO"
Per cui andiamo avanti, ancora insieme!!




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