lunedì 7 novembre 2016

Il “Partito del Sud” propone “Un progetto per il sud, il Paese, l’Europa”

Un progetto per il sud, il Paese, l’Europa”, è stato questo il titolo del convegno  organizzato nel tardo pomeriggio di ieri presso la sala rossa del Castello di  Barletta  dalla sezione regionale del  “Partito del Sud – meridionalisti progressisti” .
All’incontro, moderato dal coordinatore regionale Puglia del Partito del Sud, Michele Dell’  Edera, sono intervenuti:  il  presidente della regione Puglia Michele Emiliano nonché sostenitore del partito medesimo, Argiris Panagopoulos Membro del Dipartimento di Politica Europea afferente al  partito di maggioranza del governo greco ossia la coalizione della sinistra radicale meglio nota con l’acronimo di “Syriza” , Fernando Martinez De Carnero rappresentante in Italia di uno dei più importanti partiti di sinistra spagnoli “Podemos”,  Andrea Del Monaco  Esperto Fondi Europei e opinionista della Gazzetta Del Mezzogiorno, Natale Cuccurese Presidente nazionale del  Partito del Sud e  Andrea Balìa  Vicepresidente nazionale del  Partito del Sud.

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“ E’ possibile che un progetto di rilancio del Paese e dell’Europa parta proprio dal rilancio del Sud e da una forte spinta al cambiamento delle politiche che venga dai Paesi dell’Europa meridionale e del Mediterraneo? E’ questa la sfida che vuole cogliere e lanciare il Partito del Sud. Abbiamo grande fiducia nelle capacità dei popoli che abitano le terre del Sud e nella loro diversità che è sempre risorsa e ricchezza da valorizzare e non problema da risolvere” – è quanto si legge nella presentazione che annunciava l’evento.
 “Un percorso avviato nel 2014 col lancio della sfida di un’Italia che riparta da Sud – cosi ha aperto ufficialmente il convegno il coordinatore regionale del Partito del Sud Michele Dell’ Edera – diventata prima un progetto e un libro per teorizzare il concetto: “Con il Sud si Riparte”. Percorso e lavoro  che si è cercato ieri  a Barletta di ampliare ulteriormente dando la speranza che siano i Sud d’Europa a far cambiare visioni e politiche all’Europa e ai Governi che antepongono sempre il dato finanziario, di bilancio e di produzione industriale all’attenzione alle persone, all’ambiente in cui vivono, alla loro salute, alla dignità che genera il lavoro, alla forza della partecipazione aperta e democratica, alle decisioni da parte dei cittadini, alle sfide a cui chiamano le migrazioni e il relativo mutamento della società.
Che la Costituzione e soprattutto la sua applicazione, come ha rimarcato tempo addietro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, – ha ancora aggiunto Dell’Edera  lanciando uno sguardo al referendum che si terrà esattamente tra poco meno di  un mese – sia il faro che guidi l’azione di Governo e della Regione Puglia. Per noi l’attuale Costituzione Repubblicana va finalmente e solo applicata, già solo questo aiuterebbe enormemente la soluzione degli annosi problemi che da decenni affliggono il Mezzogiorno” .
E  ancora Emiliano che propende per il “No”, ha poi dichiarato a proposito del referendum : “ Non è vero che non cambia nulla,  se vince il SI o se vince il No di certo si apriranno scenari completamente diversi per la storia del nostro paese.  Ho una passione per il Partito del Sud – ha poi aggiunto il governatore – perché è vicino alla mia storia politica e al riformismo. È un partito che guarda al futuro non sottostando alla logica  e ai “ricatti” imposti dal capitale, ma mira piuttosto ad un modello economico in grado di garantire ai popoli più servizi di qualità, così come  Podemos e Syriza partiti che di certo vorrei “studiare” meglio.”
“Il fiscal compact de 2012 (ossia il patto di bilancio europeo che contiene  una serie di regole vincolanti per i paesi membri dell’Ue onde garantire il principio dell’equilibrio di bilancio) è stato per noi una follia – ha incalzato  Argiris Panagopoulos di Syriza.- . Con il nostro partito abbiamo riaperto in  Grecia  la tv pubblica, abbiamo offerto più  servizi sanitari agli immigrati che prima dell’ascesa di Syriza pagavano di più gli stessi servizi  rispetto ai cittadini  ellenici. Inoltre  quello che chiediamo è un’Europa diversa da quella attuale  che tenda ad enfatizzare meno i singoli nazionalismi.”
Basato sui numeri è stato poi l’intervento di Andrea Del Monaco esperto di Fondi Europei e opinionista della Gazzetta Del Mezzogiorno nonché autore del volume “Sud colonia Tedesca? La questione meridionale oggi”  il quale ha dichiarato:  “Che per il Sud  ci sono stati tagli di spesa soprattutto per le infrastrutture e per la  sanità da parte del Governo  (ad esempio Matera designata capitale europea della cultura nel 2019, non ha ancora una stazione ferroviaria) pur   di attenersi al rigore tedesco,  perché  per la Germania “debito” e “colpa” possono considerarsi sinonimi.”

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Fondato  nel 2007 a  Gaeta,  in provincia  di Latina, il Partito del Sud di cui  Natale Cuccorese  ne è il presidente nazionale (e il cui motto è “ Il momento è adesso”), ha ringraziato due importanti esponenti politici del Sud, che hanno sin da subito mostrato  interesse per questa nuova realtà politica: il sindaco di Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
 “Il quadro è devastante,  per il Sud non intravedo futuro – ha commentato Cuccorese nel corso dell’incontro –  la disoccupazione giovanile al Sud  è pari al  58 per cento un po’ meno al Nord dove del resto anche da  li è cominciata già da un paio di anni la fuga dei cervelli verso il Nord Europa. In Germania invece abbiamo il record dell’occupazione soprattutto dopo l’unificazione delle due germanie, è quindi evidente che qualcosa non va in Europa, che di certo  non è più quella di Spinelli.
E per quanto riguarda il referendum costituzionale: “ La Costituzione non va modificata ma va applicata – ha poi aggiunto il presidente nazionale del Partito del Sud – se dovesse vincere il Si, la riforma andrebbe contro gli interessi del Sud,  perché prevede  un regionalismo differenziato che andrà a discapito delle regioni “meno ricche” concedendo a quest’ultime  meno autonomie sulla scuola, sul lavoro e sul turismo. Se vince il Si il nostro stato di colonia sarà costituzionalizzato; con il Partito per il Sud non vogliamo contrapporci al Nord ma piuttosto fare in modo che anche il meridione abbia le sue stesse opportunità, affinché  lo sviluppo del Sud possa essere volano di sviluppo anche per il Nord Italia e per il Nord Europa.”

Dora Dibenedetto


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Un progetto per il sud, il Paese, l’Europa”, è stato questo il titolo del convegno  organizzato nel tardo pomeriggio di ieri presso la sala rossa del Castello di  Barletta  dalla sezione regionale del  “Partito del Sud – meridionalisti progressisti” .
All’incontro, moderato dal coordinatore regionale Puglia del Partito del Sud, Michele Dell’  Edera, sono intervenuti:  il  presidente della regione Puglia Michele Emiliano nonché sostenitore del partito medesimo, Argiris Panagopoulos Membro del Dipartimento di Politica Europea afferente al  partito di maggioranza del governo greco ossia la coalizione della sinistra radicale meglio nota con l’acronimo di “Syriza” , Fernando Martinez De Carnero rappresentante in Italia di uno dei più importanti partiti di sinistra spagnoli “Podemos”,  Andrea Del Monaco  Esperto Fondi Europei e opinionista della Gazzetta Del Mezzogiorno, Natale Cuccurese Presidente nazionale del  Partito del Sud e  Andrea Balìa  Vicepresidente nazionale del  Partito del Sud.

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“ E’ possibile che un progetto di rilancio del Paese e dell’Europa parta proprio dal rilancio del Sud e da una forte spinta al cambiamento delle politiche che venga dai Paesi dell’Europa meridionale e del Mediterraneo? E’ questa la sfida che vuole cogliere e lanciare il Partito del Sud. Abbiamo grande fiducia nelle capacità dei popoli che abitano le terre del Sud e nella loro diversità che è sempre risorsa e ricchezza da valorizzare e non problema da risolvere” – è quanto si legge nella presentazione che annunciava l’evento.
 “Un percorso avviato nel 2014 col lancio della sfida di un’Italia che riparta da Sud – cosi ha aperto ufficialmente il convegno il coordinatore regionale del Partito del Sud Michele Dell’ Edera – diventata prima un progetto e un libro per teorizzare il concetto: “Con il Sud si Riparte”. Percorso e lavoro  che si è cercato ieri  a Barletta di ampliare ulteriormente dando la speranza che siano i Sud d’Europa a far cambiare visioni e politiche all’Europa e ai Governi che antepongono sempre il dato finanziario, di bilancio e di produzione industriale all’attenzione alle persone, all’ambiente in cui vivono, alla loro salute, alla dignità che genera il lavoro, alla forza della partecipazione aperta e democratica, alle decisioni da parte dei cittadini, alle sfide a cui chiamano le migrazioni e il relativo mutamento della società.
Che la Costituzione e soprattutto la sua applicazione, come ha rimarcato tempo addietro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, – ha ancora aggiunto Dell’Edera  lanciando uno sguardo al referendum che si terrà esattamente tra poco meno di  un mese – sia il faro che guidi l’azione di Governo e della Regione Puglia. Per noi l’attuale Costituzione Repubblicana va finalmente e solo applicata, già solo questo aiuterebbe enormemente la soluzione degli annosi problemi che da decenni affliggono il Mezzogiorno” .
E  ancora Emiliano che propende per il “No”, ha poi dichiarato a proposito del referendum : “ Non è vero che non cambia nulla,  se vince il SI o se vince il No di certo si apriranno scenari completamente diversi per la storia del nostro paese.  Ho una passione per il Partito del Sud – ha poi aggiunto il governatore – perché è vicino alla mia storia politica e al riformismo. È un partito che guarda al futuro non sottostando alla logica  e ai “ricatti” imposti dal capitale, ma mira piuttosto ad un modello economico in grado di garantire ai popoli più servizi di qualità, così come  Podemos e Syriza partiti che di certo vorrei “studiare” meglio.”
“Il fiscal compact de 2012 (ossia il patto di bilancio europeo che contiene  una serie di regole vincolanti per i paesi membri dell’Ue onde garantire il principio dell’equilibrio di bilancio) è stato per noi una follia – ha incalzato  Argiris Panagopoulos di Syriza.- . Con il nostro partito abbiamo riaperto in  Grecia  la tv pubblica, abbiamo offerto più  servizi sanitari agli immigrati che prima dell’ascesa di Syriza pagavano di più gli stessi servizi  rispetto ai cittadini  ellenici. Inoltre  quello che chiediamo è un’Europa diversa da quella attuale  che tenda ad enfatizzare meno i singoli nazionalismi.”
Basato sui numeri è stato poi l’intervento di Andrea Del Monaco esperto di Fondi Europei e opinionista della Gazzetta Del Mezzogiorno nonché autore del volume “Sud colonia Tedesca? La questione meridionale oggi”  il quale ha dichiarato:  “Che per il Sud  ci sono stati tagli di spesa soprattutto per le infrastrutture e per la  sanità da parte del Governo  (ad esempio Matera designata capitale europea della cultura nel 2019, non ha ancora una stazione ferroviaria) pur   di attenersi al rigore tedesco,  perché  per la Germania “debito” e “colpa” possono considerarsi sinonimi.”

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Fondato  nel 2007 a  Gaeta,  in provincia  di Latina, il Partito del Sud di cui  Natale Cuccorese  ne è il presidente nazionale (e il cui motto è “ Il momento è adesso”), ha ringraziato due importanti esponenti politici del Sud, che hanno sin da subito mostrato  interesse per questa nuova realtà politica: il sindaco di Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
 “Il quadro è devastante,  per il Sud non intravedo futuro – ha commentato Cuccorese nel corso dell’incontro –  la disoccupazione giovanile al Sud  è pari al  58 per cento un po’ meno al Nord dove del resto anche da  li è cominciata già da un paio di anni la fuga dei cervelli verso il Nord Europa. In Germania invece abbiamo il record dell’occupazione soprattutto dopo l’unificazione delle due germanie, è quindi evidente che qualcosa non va in Europa, che di certo  non è più quella di Spinelli.
E per quanto riguarda il referendum costituzionale: “ La Costituzione non va modificata ma va applicata – ha poi aggiunto il presidente nazionale del Partito del Sud – se dovesse vincere il Si, la riforma andrebbe contro gli interessi del Sud,  perché prevede  un regionalismo differenziato che andrà a discapito delle regioni “meno ricche” concedendo a quest’ultime  meno autonomie sulla scuola, sul lavoro e sul turismo. Se vince il Si il nostro stato di colonia sarà costituzionalizzato; con il Partito per il Sud non vogliamo contrapporci al Nord ma piuttosto fare in modo che anche il meridione abbia le sue stesse opportunità, affinché  lo sviluppo del Sud possa essere volano di sviluppo anche per il Nord Italia e per il Nord Europa.”

Dora Dibenedetto


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