lunedì 18 maggio 2015

CATTANEO e, LE MESCOLANZE AL GOVERNO , …na mmescafrancesca!

di Bruno Pappalardo

Forse vi sarà capitato di conoscere  almeno per l’illustre cognome, Giorgio Cattaneo che, infatti,  non è proprio noto come Carlo; … Si quel Carlo Cattaneo l’inossidabile repubblicano e federalista dalla metà dell’800.

Questo si chiamava Giorgio ed era napoletano  e pure infermiere. Già era un infermiere (parliamo del XVII sec.)  dell’ antico Ospedale “Degli Incurabili” che già raccontava non la storia della medicina ma solo quanti ne entravano e soprattutto quanti ne uscivano.
Beh, in questo meraviglioso luogo,( la strabocchevole “Farmacia con irripetibili vasi azzurri delle mestole curative)   venivano ricoverati in particolare i cosiddetti pazzi e gli psichiatri con i propri infermieri  ne erano i loro fustigatori. La teoria scientifica era essenzialmente quella di rispondere al gesto bizzarro del malato con la violenza.

Allora GIORGIO, ne era il più violento. Era un uomo grosso, forte, determinato, assolutamente fidato.
Veniva chiamato “ Mastuggiorgio” ovvero “ Mastro Giorgio”. Colui che decide cosa fare per tutti!
Insomma nella lingua napoletana significa : uomo determinato che va avanti senza preoccuparsi di nessuno e di nulla pur di giungere al proprio obbiettivo: indebolire chi è già a terra distrutto e afflitto.    

Il Presidente del Consiglio Renzi, quando si trattò del ministro Lupi, non prese posizione. Tergiversò, farfugliò, borbottò dei monosillabe, un so, un Ni, un SN!
Insomma fu come gli avesse detto: vattene!

Il Presidente del Consiglio, eppure,  ha imbarcato sulla sua arca, il suo governo,  una fauna di indagati ( prima che formasse il governo) altamente discutibili per il semplice motivo che 1) reato è reato; 2) non può lasciare ai suoi elettori il sospetto; 3) che i sospetti condizionano le azioni ed il credito dello stesso governo.  

Ecco c’è un altro termine napoletano che raccoglie alcuni concetti chiarissimi come: arraffare, fare una mescolanza di cose diverse e anche un pò sporche tra le pulite, dunque, incompatibili . Viene da mmesca (mischiare); francesca ( francese) e ossia dalle melange francaise , ovvero “Zuppaglia”.

Allora ho finalmente capito! In politica si fa così!
Indagato, ladro, assassino di donne con i capelli rosso lampione sul ponte della Senna, è meglio!
Fa credito!
Quindi, dopo anni di riflessioni  e osservazioni su quel Presidente o quell’altro, quel politico e, poi, quell’altro ancora, per carpirne il segreto del suo successo, scopri che quel presidente, quel politico non ha niente a che fare con successo della sua politica, …il bene della comunità.
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di Bruno Pappalardo

Forse vi sarà capitato di conoscere  almeno per l’illustre cognome, Giorgio Cattaneo che, infatti,  non è proprio noto come Carlo; … Si quel Carlo Cattaneo l’inossidabile repubblicano e federalista dalla metà dell’800.

Questo si chiamava Giorgio ed era napoletano  e pure infermiere. Già era un infermiere (parliamo del XVII sec.)  dell’ antico Ospedale “Degli Incurabili” che già raccontava non la storia della medicina ma solo quanti ne entravano e soprattutto quanti ne uscivano.
Beh, in questo meraviglioso luogo,( la strabocchevole “Farmacia con irripetibili vasi azzurri delle mestole curative)   venivano ricoverati in particolare i cosiddetti pazzi e gli psichiatri con i propri infermieri  ne erano i loro fustigatori. La teoria scientifica era essenzialmente quella di rispondere al gesto bizzarro del malato con la violenza.

Allora GIORGIO, ne era il più violento. Era un uomo grosso, forte, determinato, assolutamente fidato.
Veniva chiamato “ Mastuggiorgio” ovvero “ Mastro Giorgio”. Colui che decide cosa fare per tutti!
Insomma nella lingua napoletana significa : uomo determinato che va avanti senza preoccuparsi di nessuno e di nulla pur di giungere al proprio obbiettivo: indebolire chi è già a terra distrutto e afflitto.    

Il Presidente del Consiglio Renzi, quando si trattò del ministro Lupi, non prese posizione. Tergiversò, farfugliò, borbottò dei monosillabe, un so, un Ni, un SN!
Insomma fu come gli avesse detto: vattene!

Il Presidente del Consiglio, eppure,  ha imbarcato sulla sua arca, il suo governo,  una fauna di indagati ( prima che formasse il governo) altamente discutibili per il semplice motivo che 1) reato è reato; 2) non può lasciare ai suoi elettori il sospetto; 3) che i sospetti condizionano le azioni ed il credito dello stesso governo.  

Ecco c’è un altro termine napoletano che raccoglie alcuni concetti chiarissimi come: arraffare, fare una mescolanza di cose diverse e anche un pò sporche tra le pulite, dunque, incompatibili . Viene da mmesca (mischiare); francesca ( francese) e ossia dalle melange francaise , ovvero “Zuppaglia”.

Allora ho finalmente capito! In politica si fa così!
Indagato, ladro, assassino di donne con i capelli rosso lampione sul ponte della Senna, è meglio!
Fa credito!
Quindi, dopo anni di riflessioni  e osservazioni su quel Presidente o quell’altro, quel politico e, poi, quell’altro ancora, per carpirne il segreto del suo successo, scopri che quel presidente, quel politico non ha niente a che fare con successo della sua politica, …il bene della comunità.

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