Di Antonio Rosato
Giorni fa mi sono occupato della crisi in Ucraina e del silente, o perlomeno distorto, sistema mediatico europeo ed italiano sull’argomento.
Ha destato tanto scalpore l’ostilità in Terra Santa durante gli accordi di non belligeranza, o se preferite del cessate il fuoco, con relative violazioni della tregua con missili che partivano da una parte e dall'altra, massacrando bambini donne e civili inermi nelle scuole protette addirittura dalle Nazioni Unite a Gaza.
Conoscete bene i fatti penso, anche perché molto ben esposti frequentemente dal Partito del Sud durante l’estate.
Passano in sordina invece, alcune violazioni di questo cessate il fuoco voluto da Putin ed auspicato da Papa Francesco per l’Ucraina, che richiamano alla mente angherie, soprusi, e raccapriccianti ed inenarrabili crimini commessi in questa tormentata vicenda da alcuni mesi a questa parte.
Tutta questa barbarie succede in piena Europa.
Parliamo di quella parte di Europa, Ucraina appunto, che si è così ben distinta nell’ ospitare eventi sportivi calcistici di primissimo livello come gli europei 2012. Organizzati da quella stessa federazione sportiva che scrive “No razism” sui cartelloni a bordo campo in gare di champions league, e sulle magliette di calciatori milionari. No al razzismo.
Le diversità culturali, di etnia, di religione, in una Europa civile dovrebbero essere fonte di ricchezza, dovrebbero essere tutelate le minoranze e permesso a tutti di vivere in pace, senza la preoccupazione che un pensiero violento di stampo fascista metta a repentaglio l’esistenza delle popolazioni e la pace nel vecchio continente. Invece torture, violenze, massacri sono stati consumati nel pieno cuore dell’Europa e tutto sembra quasi normale. Tutto non degno di nota della stampa e dei tg.
Il Partito del SUD non ci stà e come sempre dice basta violenza, no alla guerra!
Ancora a maggior ragione poi se questa si consuma nel cuore della nostra Europa.
Il Partito del Sud dice NO AL RAZZISMO, basta barbarie!
Auspichiamo che la ragione prenda il sopravvento, e che non più una lacrima, non più una goccia di sangue si versi per colpa dell’uomo e del suo snaturato e criminale pensiero in Ucraina.
Vogliamo chiudere con un pensiero che condividiamo, un pensiero forse del più amato Presidente della storia d’Italia. Un grande Presidente della Repubblica, un uomo che da Partigiano ha vissuto in prima persona la guerra, Sandro Pertini che disse:
“L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire”.
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venerdì 12 settembre 2014
L’Europa dei barbari
Di Antonio Rosato
Giorni fa mi sono occupato della crisi in Ucraina e del silente, o perlomeno distorto, sistema mediatico europeo ed italiano sull’argomento.
Ha destato tanto scalpore l’ostilità in Terra Santa durante gli accordi di non belligeranza, o se preferite del cessate il fuoco, con relative violazioni della tregua con missili che partivano da una parte e dall'altra, massacrando bambini donne e civili inermi nelle scuole protette addirittura dalle Nazioni Unite a Gaza.
Conoscete bene i fatti penso, anche perché molto ben esposti frequentemente dal Partito del Sud durante l’estate.
Passano in sordina invece, alcune violazioni di questo cessate il fuoco voluto da Putin ed auspicato da Papa Francesco per l’Ucraina, che richiamano alla mente angherie, soprusi, e raccapriccianti ed inenarrabili crimini commessi in questa tormentata vicenda da alcuni mesi a questa parte.
Tutta questa barbarie succede in piena Europa.
Parliamo di quella parte di Europa, Ucraina appunto, che si è così ben distinta nell’ ospitare eventi sportivi calcistici di primissimo livello come gli europei 2012. Organizzati da quella stessa federazione sportiva che scrive “No razism” sui cartelloni a bordo campo in gare di champions league, e sulle magliette di calciatori milionari. No al razzismo.
Le diversità culturali, di etnia, di religione, in una Europa civile dovrebbero essere fonte di ricchezza, dovrebbero essere tutelate le minoranze e permesso a tutti di vivere in pace, senza la preoccupazione che un pensiero violento di stampo fascista metta a repentaglio l’esistenza delle popolazioni e la pace nel vecchio continente. Invece torture, violenze, massacri sono stati consumati nel pieno cuore dell’Europa e tutto sembra quasi normale. Tutto non degno di nota della stampa e dei tg.
Il Partito del SUD non ci stà e come sempre dice basta violenza, no alla guerra!
Ancora a maggior ragione poi se questa si consuma nel cuore della nostra Europa.
Il Partito del Sud dice NO AL RAZZISMO, basta barbarie!
Auspichiamo che la ragione prenda il sopravvento, e che non più una lacrima, non più una goccia di sangue si versi per colpa dell’uomo e del suo snaturato e criminale pensiero in Ucraina.
Vogliamo chiudere con un pensiero che condividiamo, un pensiero forse del più amato Presidente della storia d’Italia. Un grande Presidente della Repubblica, un uomo che da Partigiano ha vissuto in prima persona la guerra, Sandro Pertini che disse:
“L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire”.
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Giorni fa mi sono occupato della crisi in Ucraina e del silente, o perlomeno distorto, sistema mediatico europeo ed italiano sull’argomento.
Ha destato tanto scalpore l’ostilità in Terra Santa durante gli accordi di non belligeranza, o se preferite del cessate il fuoco, con relative violazioni della tregua con missili che partivano da una parte e dall'altra, massacrando bambini donne e civili inermi nelle scuole protette addirittura dalle Nazioni Unite a Gaza.
Conoscete bene i fatti penso, anche perché molto ben esposti frequentemente dal Partito del Sud durante l’estate.
Passano in sordina invece, alcune violazioni di questo cessate il fuoco voluto da Putin ed auspicato da Papa Francesco per l’Ucraina, che richiamano alla mente angherie, soprusi, e raccapriccianti ed inenarrabili crimini commessi in questa tormentata vicenda da alcuni mesi a questa parte.
Tutta questa barbarie succede in piena Europa.
Parliamo di quella parte di Europa, Ucraina appunto, che si è così ben distinta nell’ ospitare eventi sportivi calcistici di primissimo livello come gli europei 2012. Organizzati da quella stessa federazione sportiva che scrive “No razism” sui cartelloni a bordo campo in gare di champions league, e sulle magliette di calciatori milionari. No al razzismo.
Le diversità culturali, di etnia, di religione, in una Europa civile dovrebbero essere fonte di ricchezza, dovrebbero essere tutelate le minoranze e permesso a tutti di vivere in pace, senza la preoccupazione che un pensiero violento di stampo fascista metta a repentaglio l’esistenza delle popolazioni e la pace nel vecchio continente. Invece torture, violenze, massacri sono stati consumati nel pieno cuore dell’Europa e tutto sembra quasi normale. Tutto non degno di nota della stampa e dei tg.
Il Partito del SUD non ci stà e come sempre dice basta violenza, no alla guerra!
Ancora a maggior ragione poi se questa si consuma nel cuore della nostra Europa.
Il Partito del Sud dice NO AL RAZZISMO, basta barbarie!
Auspichiamo che la ragione prenda il sopravvento, e che non più una lacrima, non più una goccia di sangue si versi per colpa dell’uomo e del suo snaturato e criminale pensiero in Ucraina.
Vogliamo chiudere con un pensiero che condividiamo, un pensiero forse del più amato Presidente della storia d’Italia. Un grande Presidente della Repubblica, un uomo che da Partigiano ha vissuto in prima persona la guerra, Sandro Pertini che disse:
“L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire”.
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